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Trump in Arizona: Ci riprenderemo la libertà! Il nostro movimento è appena cominciato

Post n°74 pubblicato il 23 Gennaio 2022 da daniela.g0
 

 

"Ricordate che il nostro movimento è appena cominciato: noi siamo una Nazione, una famiglia sotto la protezione di Dio."   

Sono state queste le parole al termine del grande comizio che Donald Trump ha tenuto in Arizona soltanto pochi giorni fa.  

Dopo aver esordito rimarcando ancora una volta le bugie dei media, con il prestigioso New York Times che ha mostrato, nelle sue immagini, completamente vuoto il luogo dove si è tenuto il comizio dell'ex Presidente perché ha scattato le foto del posto il giorno antecedente, Trump - circondato da un'immensa e calorosa folla di americani entusiasti - ha tenuto un lungo e appassionato discorso, toccando molti punti salienti che riguardano anche la nostra situazione internazionale.  

Non ha rinunciato ad un attacco frontale al dott. Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, le cui linee guida sull'emergenza COVID-19 sono state poi seguite in tutto il mondo, definendolo "un incompetente" e, secondo alcuni, anche "diabolico".    

"Gli obblighi di Fauci sono, secondo il pronunciamento della Corte Suprema degli Stati Uniti, incostituzionali", ha affermato con veemenza Donald Trump, seguito subito dal boato di apprezzamento della folla.  

"Se quei giudici li abbiamo posti lì, è per un motivo: saranno quelli che ci consentiranno la vittoria. La vittoria del buon senso: sarà la vittoria per la libertà"

"Joe Biden ha dichiarato Anthony Fauci il re della lotta al COVID e con queste loro decisioni stanno devastando qualsiasi cosa, stanno devastando i nostri bambini". 

"La nostra scuola sta cadendo a pezzi, hanno chiuso a doppia mandata le persone nelle loro case e se guardate ovunque vi accorgerete che le cose vanno sempre peggio. Le persone non hanno più dignità, non hanno più niente: allora ho detto che tutto ciò non può andare ancora oltre".  

"Ma noi dobbiamo essere forti."  

Donald Trump è andato avanti a lungo toccando molti temi, dalla frode elettorale al cattivo governo dei Democratici, alla cattiva Presidenza di Joe Biden, passando per i grandi temi internazionali.  

In tutto questo però, quello che colpisce di più e che vale la pena di rimarcare qui, al di là dei molti articoli già pubblicati, è quel grande entusiasmo della tantissima gente che continua a sostenerlo, nonostante vi sia una sistematica e certosina opera di demolizione mediatica nei suoi confronti.  

Ma la gente comune continua ad amare Donald Trump perché sente non solo che sta difendendo la libertà di ciascuno, ma forse e soprattutto perché il 45° Presidente degli Stati Uniti riesce ancora a trasmettere dei valori autentici in cui credere ad una società che fino a ieri sembrava averli smarriti completamente; riesce a trasmettere quel sentimento patriottico che lo anima nel profondo e che sta scuotendo fortemente l'America dalle sue fondamenta verso un grande nuovo risveglio: è il movimento del MAGA, che è "appena cominciato" e che nessuno potrà più fermare.  

"Ci riprenderemo l'America!", ha dichiarato Donald Trump con grande entusiasmo.

 

 

Ma ci riprenderemo anche il mondo intero.  

Pian piano tutte le restrizioni infatti vanno crollando ormai nella vecchia Europa, anche se i media mainstream si ostinano a voler sostenere il contrario.  

La Francia ha annunciato il 20 gennaio, per bocca del primo ministro Jean Castex, "la graduale revoca delle restrizioni". La mascherina all'aperto non sarà più obbligatoria dal due febbraio e le discoteche saranno riaperte a metà febbraio. Finirà lo smart working, sempre il due febbraio, e riprenderà il consumo permanente nei bar a metà mese. Il 24 gennaio entrerà in vigore il Pass Vaccinale ma molto depotenziato.  

Come ha riportato Maurizio Blondet sul suo blog: «Dunque anche la Francia si unisce al Regno Unito (che ha abolito tutte le vessazioni) alla Spagna che tratta il Covid come un'influenza, alla Repubblica Ceca il cui premier ha silurato l'obbligo di vaccino per i sessantenni che stava per essere varato: "Niente obbligo vax. Non vogliamo fratture nella società". L'Austria, dopo aver minacciato le più vessatorie misure, ora si accontenta di un tampone per chi vuol entrare in luoghi affollati: tampone, si noti, fai da te. E di un concorso a premi per convincere la gente a iniettarsi il mRNA.  

Stupefacente la simultaneità e repentinità dell'alleviamento delle restrizioni in tanti paesi. Quello del regime di Macron è un voltafaccia addirittura comico: il 16 gennaio aveva fatto votare dall'assemblea il super green pass rafforzato all'italiana (che resta teoricamente in vigore), e quattro giorni dopo, "graduale revoca delle restrizioni"! 

E' come se avessero obbedito a un ordine ricevuto. [...] I prossimi giorni ci chiariranno (forse) da chi è arrivato l'ordine di cambiamento. Ma potendo essere in ogni caso sicuri che coloro che l'hanno impartito abbiano rinunciato al Piano e al vax Covid come strumento di tracciamento e controllo totalitario e sfoltimento demografico».  

Se ormai sta restando solo l'Italia nella feroce morsa che uccide la dignità della persona, è altrettanto vero che adesso è arrivato il momento di far tesoro di quelle esortazioni che Donald Trump, non a caso, continua a rivolgere agli americani.  

E' il momento di essere forti, di essere coraggiosi, di tenere duro; a dispetto di quella controinformazione che ha per suo scopo ultimo il voler terrorizzare le persone convincendole a cedere.  

E' questa infatti l'ultima carta che rimane da giocare ad un sistema che sta perdendo pezzi da tutte le parti ma che non vuol assolutamente mollare la presa, come un pitbull che ha azzannato la sua vittima per ucciderla. 

Ma se la bestia non cede la presa, la fermezza collettiva renderà vani gli ultimi movimenti scomposti di un animale inferocito, ma ormai ferito a morte.  

Il coraggio e soprattutto la coesione della gente che resiste con fermezza al sistema è l'arma finale che lo farà implodere su se stesso definitivamente.   

Queste le parole di Trump: 

"Noi siamo una Nazione, una famiglia sotto la protezione di Dio".  

Parole non vuote, né retoriche, particolarmente vere per l'Italia, il cui passato storico è stato costellato di grandi santi ed uomini altrettanto coraggiosi che hanno dato la vita per la libertà del Paese. Non è il momento di cedere adesso ai ricatti o alle costrizioni disumane contro la dignità della persona: anche se non v'è certezza per il domani, anche se si ha consapevolezza che si dovrà pagare un costo molto alto.   

«Ricordate - come scrisse Leone Magno, Papa e Dottore della Chiesa oltre che santo - che il prezzo pagato per il vostro riscatto è il sangue di Cristo».

 

 

 

 

Qui il video con il comizio, di Visione TV.

 

 

 
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