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« L'alleanza tra Trump e ...La fine delle restrizion... »

L'alleanza tra Trump e Putin e la fine del Nuovo Ordine Mondiale. La consacrazione della Russia - Seconda parte

Post n°84 pubblicato il 08 Marzo 2022 da daniela.g0
 

 

Quel che non si deve perdere assolutamente di vista in questo scenario mondiale, è il ruolo svolto dalla presidenza di Donald Trump e dalla sua concreta presenza, che, come abbiamo visto, non è mai uscita di scena. Il movimento del MAGA è vivo e coinvolge gran parte del popolo americano insieme ai militari e ai patrioti che lo sostengono. 

Nel 2016 Donald Trump non avrebbe mai dovuto divenire presidente, secondo i calcoli di quello stato profondo che dirige il corso degli avvenimenti non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa già dal termine del secondo conflitto mondiale. 

Ricordo a tal proposito i volti scuri di molti giornalisti televisivi di casa nostra quando, nell'autunno 2016, si ebbe la certezza della vittoria di Trump alle presidenziali americane.

Donald Trump, dall'inizio del suo mandato, ha perseguito obiettivi diametralmente opposti a quelli del deep state americano e delle élite mondialiste. Trump ha manifestato infatti tutta la sua avversione per la NATO, che ha assunto negli anni il ruolo di perseguire di fatto gli obiettivi stabiliti dalle élite, rappresentando quindi la forza militare in grado di propugnare l'obiettivo stabilito del Nuovo Ordine Mondiale.  

Se facciamo un passo indietro e guardiamo al passato, osserviamo infatti puntualmente l'intervento della NATO negli affari interni degli Stati. La NATO infatti non ha mai svolto il ruolo di portare sicurezza e stabilità nei Paesi Occidentali, come avrebbe dovuto, ma è intervenuta ogni qual volta un Paese è stato di intralcio alla prosecuzione dei piani stabiliti, rovesciandone il leader. 

Cito in proposito nuovamente una fonte giornalistica accreditata come Cesare Sacchetti a sostegno di affermazioni che potrebbero sembrare azzardate, ma in realtà descrivono perfettamente in modo realistico lo scenario mondiale degli ultimi 50 anni. 

«Non esiste un'altra potenza economica e militare in grado di ingerire e influire negli affari di un altro Paese come può farlo gli Stati Uniti. Tutta la rete di agenzie dell'intelligence costruita e finanziata dalle famiglie che rappresentano il vero potere occulto è stata pensata per consentire agli USA di colpire e rovesciare in qualunque momento coloro che si fossero opposti ai disegni del Nuovo Ordine Mondiale. 

Washington è stata trasformata da questi poteri in una sorta di centrale della sovversione internazionale. 

Fu per questo che il presidente cileno Salvador Allende venne destituito nel 1973 su ordine di Henry Kissinger, uomo forte del Bilderberg. 

Fu per questo che Aldo Moro venne minacciato di morte da Kissinger nel 1976, e finì poi ucciso dalle BR due anni dopo. 

E fu per questo che Slobodan Milosevic, presidente della Serbia negli anni'90, e Muammar Gheddafi, vennero rovesciati e uccisi ancora una volta dalla NATO».  

«La NATO ha rivestito il ruolo di un'organizzazione terroristica che ha eliminato tutti coloro che costituivano un intralcio per il piano di dominio globale voluto dalle élite internazionali. 

Nulla c'entrava la retorica del contenimento del blocco sovietico visto che l'Alleanza Atlantica piuttosto che sciogliersi dopo il crollo del muro di Berlino si è espansa incredibilmente ad Est. 

La vera ragione dell'esistenza della NATO è quella di essere il braccio militare del Nuovo Ordine Mondiale ma questa condizione è possibile solamente se gli USA restano sotto l'ala dell'atlantismo. 

Questa la ragione per la quale il mondialismo ha cercato in ogni modo di riprendersi l'America e questo proposito è fallito anche dopo la frode del 2020». 

E' evidente che Donald Trump ha rappresentato un ostacolo alla realizzazione di questo progetto ed è per questo che si è consumato il grande scandalo dello spionaggio ai danni del presidente Trump, di cui ho già scritto nei precedenti articoli. 

Secondo quanto emerge dal deposito giudiziario del procuratore Durham, i funzionari dell'amministrazione Obama hanno spiato Donald Trump durante la sua presidenza, come sosteneva all'epoca il presidente e come ha riaffermato il senatore del Texas Ted Cruz poco tempo fa. Il procuratore speciale John Durham ha mostrato con prove schiaccianti il coinvolgimento di Hillary Clinton - personaggio di spicco nell'amministrazione Obama - nello spionaggio ai danni del presidente americano. 

Tutto questo può essere strettamente legato anche con quanto avvenne la notte delle elezioni presidenziali americane, quando milioni di voti furono spostati repentinamente da Trump a Biden. Gli autori dello spionaggio ai danni dell'allora presidente Trump potrebbero essere infatti gli stessi responsabili della frode elettorale. E sappiamo anche che almeno l'Europa, in particolare l'Italia, e la Cina, furono coinvolte in questa grande operazione. 

Lo scopo era ovviamente liberarsi di Donald Trump, e, secondo il giornalista Cesare Sacchetti (ma le sue affermazioni sono evidentemente suffragate dal procuratore John Durham), Hillary Clinton ha rappresentato la mente di questa enorme operazione ai danni di Trump. La serie degli atti sovversivi è proseguita quindi successivamente attraverso almeno tre attentati alla vita di Trump, due messe in stato di accusa e la più grossa frode elettorale che si annoveri nella storia, avvenuta durante le presidenziali del novembre 2020. 

Sappiamo come in molte occasioni Joe Biden abbia portato avanti le politiche che furono di Trump, come le sanzioni alla Cina e il completamento del ritiro delle truppe dall'Afghanistan. La notizia che la speaker della Camera dei rappresentanti, Nancy Pelosi, abbia affermato chiaramente come si escluda qualunque intervento militare in Ucraina ci conferma quale sia lo stato effettivo della situazione negli USA. 

Nel gennaio 2021 - come già scritto - Donald Trump ha verosimilmente firmato l'Insurrection Act e trasferito il potere nelle mani dei militari. Questo ha impedito l'effettivo insediamento di Joe Biden e la sostituzione programmata con la vice-presidente Kamala Harris. L'amministrazione Biden è stata quindi sin dal suo inizio un'amministrazione fantoccio commissariata dai militari al potere e da Trump. 

Questo ha permesso la fine della farsa pandemica e l'allentamento graduale di tutte le restrizioni, segnando l'uscita definitiva degli Stati Uniti dal Nuovo Ordine Mondiale. 

E' rimasta soltanto la debole Unione Europea nel mondialismo ma dall'altro lato del mondo, la Russia cristiana di Putin ha segnato l'argine e la fine dell'espansione verso est del mondialismo. 

L'ultimo tentativo della NATO di accerchiare la Russia appare ormai fallito, mentre quello che diventa ormai evidente - ma ha giocato un ruolo chiave sin dall'inizio - è l'alleanza tra Trump e Putin in grado di stroncare definitivamente il progetto del Nuovo Ordine Mondiale.

 

 

La Cina di Xi Jinping e del Partito Comunista è consapevole già da tempo di tutto ciò e si è sfilata in tempo dall'operazione terroristica del COVID e dal progetto del Nuovo Ordine Mondiale, che va a collidere comunque con gli interessi di Xi. 

Anche i Paesi del BRICS che comprendono, oltre la Russia, anche il Brasile, l'India, il Sud Africa, oltre la summenzionata Cina, hanno rifiutato di associarsi alle sanzioni contro la Russia. A questi Paesi si devono aggiungere i Paesi dell'OSC: Bielorussia, Kazakistan, Tagikistan, Armenia, Kirghizistan. 

Anche l'America Latina si è defilata dall'imporre sanzioni, insieme al Medio Oriente: Arabia Saudita, Siria, Egitto, Turchia, Iraq, Iran. Lo stesso per quanto riguarda Serbia, Bosnia ed Erzegovina. Persino un membro dell'Unione Europea, l'Ungheria, si è rifiutata. 

Così il blocco Euro-Atlantico è rimasto solo nella sua lotta contro la Russia. Gli Stati Uniti si stanno affrancando da questa lotta perché si è verificato quello che le élite mondialiste non avevano previsto: la nascita di un grande movimento nuovo, che raccoglie un'enorme adesione popolare e che sta attendendo pazientemente il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. 

I potenti del World Economic Forum di Davos stanno assistendo alla sgretolamento del colosso dai piedi di argilla che loro stessi avevano creato: il Great Reset atteso non si verificherà, per loro stessa ammissione, e il fallimento definitivo del Nuovo Ordine Mondiale sembra ormai alle porte. 

La guerra dell'Ucraina rappresenta ormai l'ultimo atto di un programma più che secolare che sta volgendo al termine e che le élite mondialiste e le massonerie avevano progettato in ogni minimo dettaglio da tanti anni.   

A questo scopo, ritengo importante soffermarmi su un altro secolo della nostra storia, caratterizzato da molti fermenti e profondi cambiamenti: il Novecento; e su un anno in particolare: il 1917, che segnò in modo irreversibile il corso degli avvenimenti e il futuro del mondo.  

Il 1917 fu l'anno in cui ebbe il suo inizio la Rivoluzione russa, finanziata dalle potenti banche ebraiche, che portò con sé atrocità e terrore: gli anni successivi furono quelli del Terrore rosso, che inaugurò il terrore come metodo di governo, del monopolio totale del cibo, della drastica deindustrializzazione, dello sterminio. Milioni di russi morirono di fame e di stenti in quello che fu uno dei genocidi più grandi della storia dell'umanità.

 

 

Fu il primo Great Reset, di cui ho già ampiamente trattato. Ma anche quello infine fallì e, nei decenni successivi alla caduta del muro di Berlino, la Russia lentamente rialzò il capo e ritrovò l'identità nazionale, l'amore per le tradizioni e la fede in Cristo, che l'aveva caratterizzata nei secoli antecedenti.  

La Russia infatti ha rappresentato, da lungo tempo, un grosso ostacolo al perseguimento dell'obiettivo del Nuovo Ordine Mondiale e di ciò ne furono lucidamente coscienti quelle élite anglo-americane e tedesche, di origine ebraica, che finanziarono lautamente la Rivoluzione russa.  

Il 1917 - ancora - fu l'anno del festeggiamento dell'anniversario della fondazione della massoneria due secoli prima, nel 1717, da parte dei massoni che si riunirono in piazza San Pietro ed esposero un vessillo nero raffigurante Lucifero nell'atto di schiacciare l'Arcangelo Michele. Testimone oculare del fatto fu il frate polacco Massimiliano Kolbe, poi divenuto santo e martire per mano nazista, che osservò sventolare a lungo la loro bandiera sotto le finestre papali, mentre degli striscioni inneggiavano a satana ed una scritta diceva: «Satana governerà in Vaticano e il Papa lo servirà come guardia svizzera».  

Ma il 1917 fu, infine, anche l'anno di Fatima. L'anno in cui la Beata Vergine Maria apparve, e più volte si intrattenne a parlare, con tre pastorelli a Cova d'Iria, in Portogallo.

I contenuti riferiti dai bambini, in particolare da Jacinta Marto, facevano riferimento anche all'avvicinarsi di periodi molto bui per la storia dell'umanità e alla possibile fine del mondo, nel caso in cui l'umanità non avesse ritrovato la via della redenzione e del ritorno a Dio, prevista e voluta da Dio stesso attraverso la ritrovata devozione al Cuore Immacolato di Maria.   

Se la Russia, come predisse la Madonna avrebbe seminato i suoi errori - il comunismo ateo - nel resto del mondo, e oggi lo abbiamo sperimentato davvero sulla nostra pelle, tuttavia la speranza rivolta ad ogni uomo, che sempre Maria ha lasciato aperta volontariamente in tutte le sue apparizioni, ci assicura anche che verrà con certezza il giorno in cui un Pontefice consacrerà la Russia al Suo Cuore Immacolato e si aprirà per il mondo un periodo di pace duratura. 

Soltanto quando la devozione al Cuore Immacolato di Maria avrà trionfato sulla ormai debole e disincantata Europa, allora si potrà avverare fino in fondo la scomparsa definitiva del Nuovo Ordine Mondiale. 

Si allontanerà anche la manifestazione biblica della bestia, di cui parla diffusamente l'Apocalisse di Giovanni, per un lungo periodo di tempo.  

E' molto interessante a questo proposito attenzionare l'ultimo libro dello scomparso padre Gabriele Amorth, noto esorcista, dal titolo "Maria e Satana", un'intervista a padre Amorth curata da padre Slawomir H. Sznurkowski, Ed. San Paolo, 2018, pp. 141-142. (Pdf tratto dal sito Blondet & Friends). 

Secondo Amorth, Vladimir Putin, quando si recò in visita da Bergoglio a Roma il 25 novembre del 2013, avrebbe voluto intavolare la trattativa per la consacrazione della Russia con lui, ma rimase così deluso dal colloquio avuto da non consegnargli nemmeno una lettera che il patriarca di Mosca gli aveva incaricato di dare al papa.  

Scrive ancora padre Amorth: «Quando gli si era proposto di far andare la Madonna di Fatima a Mosca, lui [Vladimir Putin] aveva anche detto al gruppetto di cui facevo parte anch'io, che voleva far andare la Madonna a Mosca: "Sì, sì, sì la proporrò al patriarca di Mosca, ma se lui non la vuole, la voglio io".  

[...] Lui penso che sia proprio un convertito ma deve tenere conto della gente che c'è con lui, perché la Russia si converta. 

Io pensavo a questa frase: "La Russia si convertirà"; forse anche facevo parte di questo piccolo comitato per portare la Madonna di Fatima a Mosca, di cui c'era un responsabile, un sacerdote del Canada che è andato più volte a parlare con Putin. E' morto di un colpo al cuore. 

Ciò vuol proprio dire che non è ancora il momento che la Madonna vada a Mosca, perché la Russia si converta. Vuol dire che prima ci saranno delle catastrofi. Non è ancora giunto il momento».   

In fondo, sta a ciascuno di noi consentire e accelerare l'arrivo di quel momento, e il compimento definitivo di quelle parole che Maria - contro l'antico Avversario, il diavolo - pronunciò a Fatima per la salvezza dell'umanità intera.     


«Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.» [Dal secondo Segreto di Fatima, di suor Lucia Dos Santos].   

 

 

Qui la prima parte dell'articolo.

 

 

 

 
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