Creato da: daniela.g0 il 17/11/2013
Tutela dell'ambiente e della salute

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2023 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Ultime visite al Blog

daniela.g0alindi1950junder61acquasalata111Il_KansimSpal.Codigorog.i.n.o8ernestoandolinaLeggi_la_schedaPenna_Magicacamper1967camillainbluamici.futuroieriloredana49alberto.t1981
 

I miei Blog Amici

 

Messaggi di Marzo 2023

 

Il traffico internazionale di pedofilia e il commercio di organi in Ucraina dietro al mandato di arresto contro Putin

Post n°126 pubblicato il 25 Marzo 2023 da daniela.g0
 

Neonati surrogati in Ucraina  

 

Come è stato ampiamente già sbandierato su tutti i quotidiani, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per il Presidente russo Vladimir Putin. 

Putin, secondo la Cpi, è accusato del "crimine di guerra di deportazione della popolazione" e di "trasferimento illegale della popolazione", in particolare bambini dalle aree occupate dalle truppe di Mosca in Ucraina dall'inizio della guerra. 

I giudici della Cpi hanno spiccato un mandato di arresto anche per la commissaria russa per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova, accusata degli stessi crimini. Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, Kiev stima che siano oltre 16 mila i bambini trasferiti forzatamente in Russia o nelle zone occupate. 

Gli inquirenti delle Nazioni Unite avevano stabilito tempo addietro che la deportazione forzata di bambini ucraini equivale a un crimine di guerra. La Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sull'Ucraina ha affermato che vi sono prove del trasferimento illegale di centinaia di bambini ucraini in Russia.  

Così ha riportato l'AGI, il 17 marzo scorso, fra le tantissime testate italiane che si sono affrettate a dare la notizia. 

Tuttavia è bene ricordare innanzitutto come nel 2002, dopo la ratifica di 60 Paesi firmatari, sia avvenuto l'inizio delle attività della Corte penale internazionale. 

Ma la Russia, gli Usa e la Cina non hanno approvato lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, stipulato il 17 luglio 1998. 

In secondo luogo, una domanda che bisognerebbe porsi è: chi sono i maggiori finanziatori della Corte penale internazionale? 

Secondo quanto risulta, al 31 dicembre 2020, i maggiori Paesi finanziatori erano Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e Italia, seguiti da Brasile, Canada, Sud Corea e Australia. 

Di fatto, i principali esponenti del mondo occidentale, ad esclusione degli Stati Uniti.  

L'Ambasciata Russa in Italia, sul suo canale Telegram - il 12 settembre 2022 -, ha riportato delle notizie interessanti, utili a fare chiarezza. 

"La Federazione Russa ha accolto sul suo territorio il maggior numero di rifugiati ucraini dall'Ucraina, dal Donetsk, dal Lugansk: in tutto quasi 4 milioni di persone, di cui oltre 625 mila bambini. Tra l'altro 2,4 milioni di profughi, secondo le stime dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, sono cittadini ucraini." 

Nessuno impedisce loro di trasferirsi o lasciare il Paese, come confermato dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. 

E' ovvio che così tante persone che sono fuggite in Russia lo hanno fatto in modo del tutto volontario. E le prove di ciò si possono trovare facilmente nelle loro impressioni e valutazioni che essi scrivono sui social network, esprimendo parole di gratitudine per la Russia. Essi temevano per la propria vita in Ucraina. Hanno voluto fuggire da un regime criminale che non permetteva loro di evacuare e li usava invece come "scudi umani", cioè ha agito e continua ad agire con metodi terroristici che non tengono in nessun conto la vita umana. 

"Persino i media occidentali non possono più ignorare il fatto che un numero enorme di cittadini ucraini sta tentando di entrare nei territori liberati dalla Russia". 

"Una lunga coda si è formata al posto di blocco di Zaporizhzhia, attraverso il quale ogni giorno fino a 700 persone tornano a casa dopo aver ricevuto da amici e parenti informazioni oggettive sulla vita tranquilla nelle loro città e villaggi. 

Di questo, in particolare, hanno potuto convincersi gli esperti dell'AIEA che hanno superato questa coda durante il loro viaggio verso la centrale nucleare di Zaporozhye e hanno avuto la possibilità di parlare con la gente comune. 

Questa è una chiara indicazione del fatto che molti ucraini hanno già scelto di vivere con la Russia e non si fidano del regime corrotto e criminale di Kiev". 

Mentre i nazionalisti di Kiev, come spiega ancora l'Ambasciata russa, non esitano a pubblicare sul sito "Mirotvorets" ("Il Pacificatore") i dati personali non solo degli adulti ma anche dei minori, minacciandoli di rappresaglie. Abbiamo informato le Nazioni Unite, in particolare l'UNICEF, che ci sono più di 340 bambini nel database di questa risorsa estremista. Tuttavia, i funzionari delle Nazioni Unite cercano di ignorare queste palesi violazioni.  

Così scriveva nel settembre scorso, sul suo canale, l'Ambasciata Russa. 

Maggiori informazioni sono disponibili nel materiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa.  

Andiamo adesso al motivo del mandato di arresto per il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin: il presunto "spostamento forzato e la deportazione di bambini ucraini". 

Quello che non si dice, e che tutti i media mainstream vorrebbero mettere a tacere, è l'esistenza di un enorme traffico internazionale di pedofilia, che ha visto il regime di Zelensky come uno dei suoi più attivi complici. 

I militari russi hanno portato via e messo in salvo migliaia di bambini ucraini che con ogni probabilità sarebbero andati a finire nelle maglie di questa rete internazionale. 

I criminali nazisti ucraini mantenevano e gestivano questo grande traffico in Ucraina: dunque Vladimir Putin ha in realtà sottratto quei minori ad un orribile destino che li attendeva, per dar loro delle vere famiglie in Russia. 

La Cpi dimentica quanto sia attivo il traffico di bambini in Ucraina allo scopo di soddisfare le esigenze dell'enorme giro pedofilo internazionale. 

E non solo. 

Basta effettuare qualche breve ricerca per scoprire come il 10 maggio 2007, l'europarlamentare tedesca Hiltrud Breyer, presentava l'interrogazione E-2644/2007 al Parlamento Europeo

«Secondo quanto riferito dalla BBC, in Ucraina esiste un traffico di cellule staminali e organi che vengono prelevati da neonati uccisi. Alcune madri ucraine hanno raccontato che nel 2002 in una clinica di Kharkiv si sono viste portare via, subito dopo la nascita, i loro bambini, poi dichiarati morti in base a motivazioni non attendibili. Ai genitori non è stato per altro permesso di vedere le salme. Nel 2003, per ordine delle autorità, molti corpi di neonati sepolti nel cimitero di un ospedale sono stati riesumati. È emerso che i neonati avevo subito il prelievo degli organi e presumibilmente anche delle cellule staminali. Secondo quanto afferma un'organizzazione non governativa ucraina, fra il 2001 e il 2003 per gli stessi motivi potrebbero essere stati uccisi più di 300 neonati. Nel frattempo, persino il Consiglio d'Europa sta indagando su tali casi.  

1. È la Commissione a conoscenza di tali casi? Le risulta che le cellule staminali e gli organi provenienti dall'Ucraina siano stati introdotti negli Stati membri? Può la Commissione confermare che esiste un traffico di organi e cellule staminali? 

2. Il Consiglio d'Europa ha assicurato all'Ucraina il proprio sostegno per far luce su quanto accaduto. Intende anche la Commissione offrire il proprio sostegno alle autorità ucraine? 

3. È la Commissione a conoscenza di casi analoghi in altri Stati europei? In caso affermativo, in quali paesi? 

4. È stato anche riferito di un traffico di cellule staminali in Ucraina prelevate da feti abortiti. Può la Commissione darne conferma? 

5. Qualora venisse confermata l'esistenza di un traffico di cellule staminali e organi, intende la Commissione prendere provvedimenti per porre fine a tale commercio?».  

Secondo quanto si evince, quindi, la BBC aveva aperto un'inchiesta giornalistica agli inizi del duemila sui traffici loschi che avvenivano in Ucraina. In particolare, si parlava del traffico di organi prelevati da neonati rapiti subito dopo il parto. 

Come mai la Cpi ignora tali informazioni che sono ormai di dominio pubblico? 

Inoltre varie testate giornalistiche del mainstream si erano già occupate anni fa del traffico di organi in Ucraina e di come il Paese fosse diventato un grande supermercato per la vendita incontrollata di neonati

Circola poi già da parecchi giorni la notizia che il giudice della Cpi, Karim Khan, è fratello di Imran Ahmad Khan, un ex deputato conservatore costretto a dimettersi dopo un grave scandalo che lo investito. Arrestato, è stato rilasciato il 23 febbraio scorso da una prigione inglese, dopo avere scontato appena la metà di una condanna a 18 mesi di reclusione per molestie sessuali ad un minorenne

Appare, alla luce di tutto ciò che è scritto sopra, a dir poco ridicola l'accusa mossa contro il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.

 

Il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin  

 

La verità, sul silenzio di media e politici occidentali dopo l'incredibile mandato di arresto spiccato nei confronti di Putin, sta nel fatto che, non solo si vuol cercare di presentarlo alle masse come il cattivo dittatore colpevole di atroci delitti contro l'umanità e persino contro i più piccoli ed indifesi, ma si vuol anche gettare un velo su un tema scottante oggi più che mai: la pedofilia. 

Intorno a questo enorme traffico ruotano infatti interessi altrettanto enormi: sono in moltissimi che ne risultano coinvolti all'interno delle élite internazionali. 

Dai politici ad alto livello a persone del mondo dello spettacolo, ad esponenti anche all'alto clero. 

Diventa chiaro quindi il complice silenzio della politica e delle istituzioni internazionali sul problema della pedofila, che si vorrebbe sdoganare come lecita, secondo teorie già ventilate in passato da scienziati appartenenti ad una certa area di pensiero di stampo liberal-marxista

Questo pensiero avvelenato, che si è fatto strada a partire dalla fine degli anni Sessanta nella società occidentale, ci ha condotto oggi ad una società profondamente malata, dove i buoni diventano i cattivi, mentre i cattivi agiscono indisturbati con la complicità di tutte le istituzioni, nazionali ed internazionali, ormai profondamente infiltrate da un pensiero distorto. 

Anzi, i cattivi vengono premiati. 

Sono fin troppo evidenti ormai le interminabili lentezze burocratiche cui vanno incontro le coppie desiderose di adottare dei bambini, che si vedono spesso negare l'idoneità all'adozione per motivi più che discutibili. 

Un mio amico che aveva deciso insieme alla moglie di intraprendere il percorso dell'adozione, dopo aver effettuato gli esami di routine per ottenere il certificato di sana e robusta costituzione fisica necessario, si è visto richiedere dal medico dell'ASL competente una visita psichiatrica. 

Inutile dire lo sgomento che assale una persona perfettamente sana di mente che non ha mai manifestato nella propria vita segni di squilibrio. 

La richiesta ha però sortito l'effetto di convincere alla rinuncia la coppia, intuendo il pericolo che avrebbe potuto profilarsi. 

Mentre l'affido a coppie gay è diventato preferenziale rispetto alle famiglie naturali. 

Quello che richiede oggi una società occidentale corrotta e malata ormai terminale, è una famiglia possibilmente senza fede religiosa e senza valori, tanto più se specificatamente cristiani. 

Una "famiglia" che indottrini preferibilmente all'ideologia gender, così come la scuola: negli Stati Uniti sono all'ordine del giorno le Drag Queen che intrattengono i bambini con le favole di propaganda LGBT. 

Mentre si moltiplicano gli abusi sui minori destinati a rimanere impuniti e un numero cospicuo di essi scompare nel nulla senza lasciare traccia. 

Secondo la relazione 2020 dell'ufficio del commissario straordinario del governo per le persone scomparse in Italia si rileva che, solo nell'anno 2020, erano 13.527 le persone scomparse, di queste ben 7.672 riguardano minori e soltanto il 43 per cento di essi sono stati rintracciati. 

Sembra però che la Russia, ancora una volta, stia giocando quel ruolo fondamentale che ha già portato al crollo del Nuovo Ordine Mondiale. 

Il suo ruolo ora si riveste di una moralità autentica in un Occidente che ha perso ormai ogni credibilità ed autorevolezza. 

Il mistero di Fatima torna ad intravvedersi, in filigrana, nell'evolversi degli avvenimenti.

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

I filmati di sorveglianza appena rilasciati sfidano la narrativa ufficiale del 6 gennaio

Post n°125 pubblicato il 11 Marzo 2023 da daniela.g0
 

I sostenitori del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump protestano all'interno del Campidoglio degli Stati Uniti, il 6 gennaio 2021. (Brent Stirton/Getty Images)  

 

Cosa accadde veramente il 6 gennaio 2021 a Washington in Campidoglio?  

Ci è stato raccontato incessantemente dai media di tutto il mondo che ciò che avvenne quel giorno fu un'insurrezione dei manifestanti a favore di Donald Trump, che presero d'assalto il palazzo del Campidoglio sede del Congresso degli Stati Uniti. 

Ma gli eventi chiave e i testimoni di quella memorabile giornata sono stati totalmente ignorati fino ad oggi. 

Prima o poi, tuttavia, la verità salta fuori: a volte ci vogliono parecchi decenni, in altri casi - e questo è uno di questi - la verità fuoriesce in modo dirompente quando qualcuno, forse, decide sia arrivato il momento giusto perché si sappia tutta la verità. 

E così si sta rivelando a tutto il mondo come la polizia degli Stati Uniti d'America abbia fatto uso eccessivo della forza contro i manifestanti riuniti quel giorno a Washington e come da ciò ne siano scaturite morti innocenti. 

Ma ci fu una regia che manovrò gli eventi? E se sì, chi fu il responsabile di tutto quel caos?  

Da alcuni giorni finalmente sui media americani sta saltando fuori la verità. 

Il "qualcuno" di cui si parla sopra potrebbe essere proprio Donald Trump, che, come un abile giocatore di scacchi, sta scegliendo il momento giusto perché tutto questo sia rivelato largamente al grande pubblico. 

Ne parla per noi il quotidiano internazionale The Epoch Times, dopo che il conduttore di Fox News, Tucker Carlson, ha avuto accesso esclusivo ai filmati di sicurezza girati in Campidoglio. L'articolo è del 7 marzo scorso con successivi aggiornamenti.   

Buona lettura.

 

Il conduttore di Fox News Tucker Carlson e l'ex tenente della polizia del Campidoglio degli Stati Uniti Tarik Johnson durante la registrazione in Florida di "Tucker Carlson Tonight" il 3 marzo 2023. (Foto per gentile concessione di Tarik Johnson)  

 

Analisi delle notizie   

La presentazione di alcune delle 41.000 ore di filmati del 6 gennaio 2021, che sono stati nascosti al pubblico per più di due anni, ha scatenato un nuovo dibattito nazionale su quanto ancora non si sappia dell'incursione del Campidoglio. 

Il conduttore di Fox News Tucker Carlson ha avuto accesso esclusivo dal presidente della Camera Kevin McCarthy (R-Calif.) ai video di sicurezza del Campidoglio degli Stati Uniti e ad altri filmati, la maggior parte nascosti alla vista del pubblico. 

Se il primo broadcast speciale trasmesso da Carlson il 6 marzo è indicativo, la narrativa prevalente del 6 gennaio è in vita e, di conseguenza, l'eredità della giornata di domande preoccupanti continua ad approfondirsi

Attraverso i mezzi di informazione, il pubblico ha avuto un accesso limitato a quasi 4,7 anni di filmati catturati da telecamere di sicurezza, bodycam della polizia e video ripresi da decine di migliaia di manifestanti del 6 gennaio. 

Gran parte di esso, tuttavia, è stato nascosto sotto un ordine di protezione giudiziaria. Non è chiaro se il Congresso, in qualità di custode dei filmati di sicurezza della polizia del Campidoglio, abbia fornito la sua intera raccolta di filmati del 6 gennaio al Dipartimento di Giustizia. I pubblici ministeri hanno fatto riferimento per più di un anno a 14.000 ore di filmati utilizzati nel perseguimento dei presunti crimini del 6 gennaio.

 

La polizia inizia a tirare proiettili contro la folla sul fronte ovest del Campidoglio degli Stati Uniti, il 6 gennaio 2021. (Joseph Prezioso/AFP tramite Getty Images)  

 

Ben prima che Carlson immaginasse i suoi speciali del 6-7 marzo molto seguiti, gli avvocati della difesa nei casi penali del 6 gennaio si sono lamentati del fatto che video e altre prove vantaggiose per i loro clienti non sono state divulgate dal governo come richiesto dalle sentenze della Corte Suprema. 

Con le rivelazioni di Carlson sul "QAnon Shaman", Jacob Chansley, e sulla misteriosa figura del 6 gennaio Ray Epps, le grida degli avvocati della difesa sulle prove a discarico probabilmente aumenteranno nelle prossime settimane e mesi. 

Dal momento che il 6 gennaio è stato probabilmente l'evento più fotografato e filmato nella storia registrata, la verità sulla giornata dovrebbe essere facile da discernere. 

Ma l'enorme cache di prove digitali è stata strettamente controllata, e persino manipolata, con grande effetto sull'opinione pubblica. L'accesso pubblico illimitato a tutti i filmati, se concesso, spezzerà ancora di più la narrativa dei media legacy e allargherà il divario politico in America. 

Quella che segue è una panoramica della miriade di problemi che molto probabilmente avranno un impatto sulle 41.000 ore di filmati.   

 

Fallimento della leadership nell'evacuazione   

L'evacuazione del Senato e della Camera degli Stati Uniti il 6 gennaio fornisce forse il caso più chiaro di come i filmati di sicurezza possano definire una storia critica. 

Nel secondo video speciale del Campidoglio, Carlson il 7 marzo ha raccontato la storia del tenente della polizia del Campidoglio degli Stati Uniti Tarik Johnson, che ha dichiarato di essere stato lasciato senza direttive il 6 gennaio dall'assistente capo della polizia del Campidoglio Yogananda Pittman. 

Dopo aver preso la radio per chiedere il permesso di evacuare il Senato, Johnson non ha ottenuto alcuna risposta. Anche dopo che il dispatcher dell'USCP ha ripetuto la richiesta di direttive di Johnson, c'è stato silenzio dal Centro di Comando.

 

La polizia con le pistole spianate guarda mentre i manifestanti cercano di entrare nella Camera dei rappresentanti al Campidoglio degli Stati Uniti a Washington, il 6 gennaio 2021. (J. Scott Applewhite / AP Photo)  

 

Johnson è andato avanti con l'evacuazione e ha continuato a dirigere l'evacuazione della Camera dei rappresentanti. Ha detto alla radio che avrebbe preso qualsiasi punizione per agire da solo. 

Il segmento su "Tucker Carlson Tonight" sarà basato in parte sui reportage investigativi di The Epoch Times, che ha raccontato la storia di Johnson a gennaio

"Non c'è stata risposta da nessuno al Centro di Comando", ha detto Johnson a The Epoch Times. "Ancora prima di iniziare l'evacuazione, ho detto specificamente: 'Dobbiamo iniziare a pensare di far uscire le persone prima che non ne abbiamo la possibilità'". 

"Non ho ricevuto nessuna risposta. Poi ho chiesto il permesso di evacuare. Non ho sentito alcuna risposta". 

Johnson ha affermato che il silenzio del Centro di Comando ha causato la perdita di tempo prezioso che avrebbe potuto impedire la morte per arma da fuoco della manifestante Ashli Babbitt intorno alle ore 14:45 del 6 gennaio.

 

Il tenente della polizia del Campidoglio degli Stati Uniti Tarik Khalid Johnson chiede aiuto agli Oath Keepers Steve (al centro) e Michael Nichols, per salvare gli agenti di polizia intrappolati all'interno del Campidoglio, il 6 gennaio 2021. (Rico La Starza/Speciale per The Epoch Times)  

 

Johnson divenne noto in gran parte dell'America come il tenente della polizia del Campidoglio che indossava un berretto rosso brillante "Make America Great Again" mentre lavorava con un paio di Oath Keepers per salvare 16 ufficiali dell'USCP intrappolati nell'atrio all'interno delle enormi Columbus Doors. 

Johnson è stato sospeso dall'USCP e successivamente accusato di violazioni delle regole, inclusa una condotta sconveniente, per aver indossato il cappello di Trump e aver lavorato con gli Oath Keepers per il salvataggio degli ufficiali. Ha detto che crede che quelle accuse siano state effettivamente mosse perché le evacuazioni e altre decisioni di leadership prese in una frazione di secondo abbiano messo in imbarazzo Pittman.   

 

Le azioni della polizia sollevano interrogativi   

Carlson ha mandato in onda il filmato di sicurezza del Campidoglio che mostra la polizia del Campidoglio che guida il QAnon Shaman intorno all'edificio e lo fa entrare nel Senato degli Stati Uniti, dove ha posato sul podio e ha tenuto un discorso. 

Molti altri aspetti della presenza e del comportamento della polizia il 6 gennaio hanno già attirato l'attenzione e delle critiche.

 

L'ufficiale di polizia DC Daniel Thau colpisce un manifestante con un taser al Campidoglio degli Stati Uniti, il 6 gennaio 2021. (Dipartimento di polizia metropolitano/Screenshot tramite The Epoch Times)  

 

Probabilmente l'esempio più eclatante è quello dell'ufficiale del Dipartimento di polizia metropolitana Daniel Thau, che era come un esercito di un solo uomo sul fronte ovest del Campidoglio durante la metà del pomeriggio del 6 gennaio. 

I filmati della bodycam di diversi agenti del Dipartimento di polizia metropolitana (MPD) mostrano che Thau ha colpito almeno quattro manifestanti con un taser, ha lanciato innumerevoli munizioni esplosive sulla fitta folla, ha diretto uno spray al peperoncino ad alta velocità contro un forte vento contrario e ha sparato un proiettile da 40 mm da un lanciatore di munizioni tra la folla. 

La sua stessa bodycam lo mostra correre verso un altro ufficiale sotto l'impalcatura dell'inaugurazione e gridare: "Abbiamo bisogno di più [imprecazioni] munizioni!" 

Dopo essere stato forse l'ufficiale più attivo nell'applicare la forza alla folla servendosi di torsioni [punitive, n. d. r.], Thau ha concluso che la strategia non aveva funzionato. Ha detto ad un altro ufficiale che lo sforzo era come "sparare agli zombi" e ha dichiarato: "Li stiamo moltiplicando sparandogli". 

L'uso della forza da parte della polizia è diventato un argomento molto dibattuto, almeno sulla pubblica piazza. Il 6 gennaio la polizia metropolitana ha dichiarato che tutti i suoi usi della forza erano giustificati. 

L'esperto di uso della forza Stan Kephart, commentando nel documentario di Epoch Times del luglio 2022, "The Real Story of Jan. 6" ["La vera storia del 6 gennaio", n. d. r.], ha supplicato di dissentire. Kephart ha detto che le granate per il controllo della folla, i proiettili di gomma, i proiettili per la dispersione della folla e i prodotti chimici sono stati utilizzati in modo improprio dalla polizia il 6 gennaio. 

Una granata a gas lanciata dall'agente dell'MPD Rich Khoury su sollecitazione di Thau ha fatto cilecca, atterrando in mezzo a una folla di supervisori e ufficiali. La nuvola di gas che ne è derivata ha fatto correre la polizia e ha indebolito la vicina linea di polizia. 

Quasi nello stesso momento, l'agente Anthony Alioto ha lanciato una bomboletta di gas CS [noto anche come lacrimogeno, n. d. r.] sulla folla dall'alto. Un manifestante l'ha buttata indietro giusto in tempo per rimuovere il suo carico utile di irritante chimico. Ciò ha spinto gli ufficiali al Campidoglio e ha portato la folla a salire le scale verso la Lower West Terrace.

 

Mark Griffin di Canadensis, Pennsylvania, prende la patente di guida dal suo portafoglio per mostrarla alla polizia alle barricate sul lato ovest del Campidoglio, il 6 gennaio 2021. (Steve Baker/Speciale a The Epoch Times)  

 

Un uomo che lo sa fin troppo bene è Mark Griffin di Canadensis, Pennsylvania, che è stato colpito da un proiettile da 37 mm quasi a bruciapelo nel pomeriggio del 6 gennaio. 

Griffin si trovava in piedi di fronte alle barricate della polizia sul fronte occidentale, spiegando ad un giovane ufficiale MPD perché lui e tanti altri erano andati a Washington. Poi è stato spinto a terra da un proiettile che lo ha colpito sopra il ginocchio sinistro, spaccandogli il femore e richiedendo interventi chirurgici che ha riferito sono costati $ 250.000. 

"Sono caduto e alcune persone mi hanno aiutato a rialzarmi", ha detto Griffin a The Epoch Times. "Non avevo idea di quanto mi fossi fatto male". 

I proiettili per il controllo della folla in genere non sono per uso ravvicinato e non dovrebbero mai essere sparati direttamente contro una persona, ha detto Kephart. Sparare con le armi vicino alle persone può causare lesioni gravi o morte, secondo gli avvertimenti degli stessi produttori. 

Griffin ha detto che spera che il rilascio del video di sicurezza CCTV dall'esterno del Campidoglio indichi quale agente di polizia ha sparato il colpo che gli ha frantumato la gamba. 

Derrick Vargo si era arrampicato sulla ringhiera di pietra con balaustre nel tentativo di appendere la sua bandiera di Donald Trump dal lato della scalinata del Campidoglio il 6 gennaio. Ha schivato il bastone fatto oscillare da un agente di polizia ma quando si è alzato la spinta di un agente della polizia lo ha fatto cadere a terra.

 

Un agente di polizia spinge il manifestante Derrick Vargo fuori da una balaustra al Campidoglio degli Stati Uniti, il 6 gennaio 2021. (Polizia del Campidoglio degli Stati Uniti/Screenshot tramite The Epoch Times)  

 

"Sapeva esattamente dove si trovava in quel Campidoglio. Sai, lavora lì", ha detto Vargo a The Epoch Times. "Non è solo un cittadino. Lavora lì. Sa quanto è in alto. Mi ha spinto non solo con un braccio ma con due. Significa che mi voleva fuori da lì. È stato molto intenzionale. 

Vargo ha subito una frattura alla caviglia e lesioni estese al mesopiede che hanno richiesto più interventi chirurgici per la riparazione. I chirurghi hanno usato una vite per tenere insieme la caviglia fratturata. Sono state utilizzate placche e viti per riparare due dita e ossa del mesopiede che hanno subito una frattura di Lisfranc e dislocazione.   

 

Sono stati coinvolti agenti federali?   

Per più di un anno c'è stata una crescente speculazione sul fatto che agenti sotto copertura e agenti di polizia abbiano avuto un ruolo attivo nella rivolta mentre incoraggiavano i manifestanti ad entrare in Campidoglio. 

Bobby Powell, allora giornalista radiofonico del Michigan, aveva filmato un uomo che, secondo lui, era un agente sotto copertura che tirava fuori una grande lastra di vetro temperato da una finestra nel patio vicino alle Columbus Doors. 

L'uomo si era precedentemente avvicinato a Powell e gli aveva chiesto perché non avesse approfittato della finestra già sfondata per entrare in Campidoglio. Quando Powell si allontanò e si girò di nuovo, la sua macchina fotografica catturò l'uomo che estraeva il vetro e lo faceva cadere in un mucchio sul terreno.

 

Un soggetto sospetto ha vandalizzato una finestra del Campidoglio il 6 gennaio 2021. Non è stato inserito nella lista dei ricercati dell'FBI né arrestato o accusato. (Bobby Powell/Screenshot di The Epoch Times)  

 

Powell incontrò anche un altro uomo, vestito con equipaggiamento tattico, che teneva aperte le Columbus Doors con un lungo tassello di legno e spingeva le persone nell'atrio che conduceva alla Grande Rotonda. 

Né l'uomo del vetro né il portiere sono mai apparsi sul sito web più ricercato dell'FBI del 6 gennaio. 

Powell ha trascorso due anni frustranti cercando di convincere l'FBI e i media a notare il suo video. La sforzo lo ha portato a quattro attacchi di cuore tra il 6 gennaio 2021 e il 22 novembre 2022. Negli oltre tre mesi successivi, Powell ha subito altri tre attacchi di cuore. 

Il 6 gennaio l'imputato William Pope di Topeka, Kansas, ha scoperto un video GoPro di tre agenti sotto copertura dell'MPD sulle scale esterne a nord-ovest del Campidoglio. Uno degli uomini ha scalato una barricata, ha spinto i manifestanti su per le scale e ha esortato i manifestanti a dirigersi verso l'ingresso del Campidoglio, ha riferito Pope in una mozione del tribunale per sbloccare il video. 

Gli altri due ufficiali hanno camminato dietro la poi defunta Babbitt e uno ha affermato di credere che qualcuno sarebbe stato colpito quel giorno. Circa un'ora dopo, la Babbitt è stata uccisa dal tenente Michael Byrd dell'USCP mentre si arrampicava su una finestra rotta che conduceva all'ingresso della Speaker's Lobby. È stata dichiarata morta 30 minuti dopo. 

L'avvocato difensore Brad Geyer ha passato mesi a indagare su più di 100 soggetti sospetti che si trovavano al Campidoglio. Geyer ha identificato un nucleo centrale che ha preso parte allo sfondamento delle Columbus Doors e ha incitato una folla sul lato est ad entrare in Campidoglio.

 

Jeff Cline, membro della Salt and Light Brigade, ha esortato i manifestanti a salire i gradini del Campidoglio est il 6 gennaio 2021, ha affermato l'avvocato Brad Geyer. Cline non è stato arrestato o accusato. (Avvocato Brad Geyer/Screenshot via The Epoch Times)

 

Molti nell'elenco degli soggetti sospetti di Geyer erano legati alla Salt and Light Brigade, un gruppo cristiano con sede in Ohio. Geyer ha sostenuto nei documenti del tribunale che alcuni dei membri di Salt and Light si sono impegnati in una "straordinaria cospirazione" per attaccare il Campidoglio, ma la maggior parte non ha subito accuse. Poche settimane dopo che un articolo sul gruppo è apparso su The Epoch Times, un pastore dell'Ohio legato al gruppo, William Dunfee, è stato arrestato dall'FBI. 

Altri soggetti sospetti continuano a suscitare interesse. Un uomo conosciuto solo con l'hashtag #RedOnRedGlasses, è stato visto in un video mentre lanciava un lungo pezzo di legno 2×4 attraverso una finestra del Campidoglio, e in seguito cercava di sfondare le porte degli uffici all'interno del Campidoglio. RedOnRed era nel corridoio fuori dalla Speaker's Lobby quando la Babbitt è stata colpita. È elencato come numero 300 nella lista dei più ricercati dell'FBI, ma non è stato identificato pubblicamente. 

Ray Epps, che è stato catturato in un video virale del 5 gennaio mentre esortava i manifestanti a recarsi in Campidoglio il giorno successivo, è di nuovo oggetto di intense speculazioni dopo lo speciale del 6 marzo di Carlson. Carlson ha affermato che Epps ha mentito agli investigatori del Select Committee [Commissione speciale, n, d. r.] del 6 gennaio sull'ora in cui ha lasciato i terreni del Campidoglio. 

Epps ha mandato un messaggio a suo nipote alle 14:12 e ha detto di aver "orchestrato" la protesta. Ha detto alla Commissione che non era più al Campidoglio quando il testo è stato inviato. Carlson ha detto che il video di sorveglianza che ha trovato, mostra Epps su una delle terrazze a ovest mezz'ora dopo. 

Epps è stato alla prima violazione di una barricata della polizia poco prima delle 13:00 del 6 gennaio. Ha scavalcato una barricata abbattuta sul fronte ovest ed è stato avvistato numerose volte tra la folla durante il pomeriggio. 

Epps è stato interrogato dal Select Committee e due volte dall'FBI, ma non è mai stato arrestato o accusato per le sue azioni al Campidoglio, nonostante abbia ammesso all'FBI di essere probabilmente colpevole di violazione di domicilio. 

Epps ha detto all'FBI di aver mostrato a suo figlio come usare un laccio emostatico il 6 gennaio perché si aspettava un attentato vicino al Campidoglio. 

"Temevo che avrebbero provocato un'esplosione in una delle strade laterali", ha detto Epps, secondo una registrazione dell'intervista ottenuta da The Epoch Times. "Quindi abbiamo cercato di stare al centro, abbiamo provato ad arrivare presto, abbiamo cercato di stare lontano dai lati. E se succedeva qualcosa del genere, avevo un kit di pronto soccorso. Avrei potuto dare una mano".  

Una donna misteriosa e ben vestita che indossava un berretto rosa il 6 gennaio è ricercata da un avvocato difensore per determinare se ha attirato il suo cliente in Campidoglio in modo che potesse essere incriminato. L'avvocato Kira West, che rappresenta Darrell Neely nel suo procedimento penale del 6 gennaio, ha detto che ha bisogno di identificare Pink Beret [la donna col berretto rosa, n. d. r.] per difendere pienamente il suo cliente. 

"L'entrata del signor Neely in Campidoglio è stata diretta da Pink Beret", ha affermato West in una dichiarazione in tribunale. "Aveva dei soci nell'edificio quel giorno e sembrava avere informazioni ben oltre quelle di un normale cittadino lì per protestare". 

"Il signor Neely ha bisogno di sapere chi è e perché era lì", ha detto West. "Deve anche capire se è stato preso di mira da lei quel giorno e per quale scopo". 

 

Trattenuta di prove a discarico

Numerosi avvocati della difesa si sono lamentati del fatto che il Dipartimento di giustizia non ha fornito tutte le prove a discarico come richiesto dalla legge. L'ex vice dello sceriffo Ronald Colton McAbee ha affermato in tribunale che il Dipartimento di Giustizia ha presentato un video della bodycam privo di audio.

Quando un investigatore ha trovato lo stesso video con il suono incluso, il file ha mostrato che McAbee non stava aggredendo un ufficiale sulla Lower West Terrace, lo stava proteggendo e cercando di aiutarlo a rimettersi in piedi, dicono i documenti del tribunale. Nonostante la scoperta e la mozione di McAbee di essere rilasciato dalla custodia cautelare, il giudice distrettuale degli Stati Uniti Emmet Sullivan ha stabilito che McAbee deve rimanere in carcere.

 

Ronald Colton McAbee con sua moglie, Sarah, a una cena di compleanno precedente ai fatti. (Foto per gentile concessione di Sarah McAbee)  

 

Sullivan aveva definito McAbee e altri manifestanti del 6 gennaio "terroristi" durante un'udienza in tribunale. Sullivan da allora è stato rimosso dal caso. 

Le prove a discarico sono diventate un importante punto critico nel processo per "cospirazione sediziosa", che si è svolto da fine settembre a fine novembre 2022, del fondatore di Oath Keepers Elmer Stewart Rhodes III e di altre quattro persone. 

Il giudice Amit Mehta ha rifiutato di consentire agli avvocati della difesa di chiamare un sergente di polizia in pensione di New York e membro di Oath Keepers per descrivere come lui e altri Oath Keepers abbiano aiutato un tenente della polizia del Campidoglio degli Stati Uniti a salvare 16 agenti intrappolati nell'atrio all'interno delle Columbus Doors. 

Michael Nichols di King Ferry, New York, si è avvicinato al tenente Johnson vicino ai gradini est del Campidoglio, dove Johnson ha chiesto aiuto per salvare i suoi colleghi. Nichols condusse Johnson e Steve Clayton, membro di Oath Keepers, su per le scale, nell'atrio, e condusse il gruppo di agenti giù per i gradini verso la salvezza. L'operazione è stata catturata in un video virale girato dal videografo, con sede in Florida, Rico La Starza.

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Grafene: materiale del futuro o tossico per l'uomo? Dai vaccini COVID alla geoingegneria solare - Seconda parte

Post n°124 pubblicato il 05 Marzo 2023 da daniela.g0
 

 

Barriera emato-encefalica   

[...] I punti quantici di grafene (GQD), con una piccola dimensione inferiore a 100 nm, possono attraversare la barriera emato-encefalica [ 64 ]. Gli studi su come i materiali di grafene attraversano la barriera emato-encefalica e causano neurotossicità sono molto rari e sono necessari più dati per trarre una conclusione. 

Barriera emato-placentare   

La barriera placentare è indispensabile per mantenere la gravidanza, in quanto media lo scambio di nutrienti e prodotti metabolici di scarto, esercita funzioni metaboliche vitali e secerne ormoni [ 67 ]. Una recente revisione ha suggerito che la placenta non fornisce una barriera stretta contro il trasferimento di nanoparticelle ai feti, in particolare contro la distribuzione di nanoparticelle carboniose al e nel feto [42 ] [...] 

[...] I rapporti hanno mostrato che molte nanoparticelle attraversavano la barriera placentare e influenzavano fortemente lo sviluppo degli embrioni [ 71-75 ]. Ma gli studi sull'esposizione ai materiali di grafene attraverso la barriera placentare sono carenti e il modo in cui queste particelle si trasferiscono agli embrioni dovrebbe essere valutato in dettaglio in futuro. 

[...] Altre barriere non sono state valutate in studi recenti, come le barriere cutanee, che non sono state menzionate in nessuno delle centinaia di studi sulla tossicità dei GFN ricercati. Inoltre, il meccanismo con cui i GFN attraversano queste barriere non è ben compreso e sono urgentemente necessarie indagini più sistematiche. 

Distribuzione ed escrezione dei GFN nei tessuti   

Il GO (ossido di grafene, n. d. r.) somministrato per via endovenosa è entrato nel corpo attraverso la circolazione sanguigna ed è stato altamente trattenuto nei polmoni, nel fegato, nella milza e nel midollo osseo, e nei polmoni dei topi sono stati osservati infiltrazione di cellule infiammatorie, formazione di granulomi ed edema polmonare dopo l'iniezione endovenosa di 10 mg kg/peso corporeo GO [ 49]. Allo stesso modo, è stato osservato un elevato accumulo di derivati GO PEGilati [qui per approfondimenti sul processo di PEGilazione, n. d. r.] nel sistema reticoloendoteliale (RES), inclusi fegato e milza, dopo l'iniezione intraperitoneale. Al contrario, GO-PEG e FLG non hanno mostrato assorbimento rilevabile nel tratto gastrointestinale o assorbimento tissutale tramite somministrazione orale [ 31 ]. 

Il metabolismo e l'escrezione dei nanomateriali sono processi a lungo termine, tuttavia, i recenti studi sui GFN si sono limitati a valutazioni tossicologiche a breve termine e l'accumulo e la tossicità a lungo termine dei GFN su diversi tessuti rimangono sconosciuti. Pertanto, è necessario eseguire studi a lungo termine sulla deposizione e l'escrezione di GFN utilizzando diverse cellule e animali per garantire la biosicurezza dei materiali prima dell'utilizzo in applicazioni biomediche umane.  

Tossicità negli organi interni   

Il GO può provocare una risposta infiammatoria acuta e lesioni croniche interferendo con le normali funzioni fisiologiche di organi importanti [ 32 , 81 ]. [...] 

I GFN hanno causato infiammazione e sono rimasti nel polmone 90 giorni dopo una singola instillazione intratracheale, e persino traslocati ai linfonodi polmonari con una sola inalazione nasale. 96 , 97 ]. Una dose elevata di GO che forma aggregazioni può bloccare i vasi sanguigni polmonari e provocare dispnea [ 50 , 98 ], e trombi piastrinici sono stati osservati ad alte concentrazioni di 1 e 2 mg/kg di peso corporeo tramite iniezione endovenosa [ 89 ]. Secondo quanto riferito, il GO ha interrotto la barriera alveolo-capillare, consentendo alle cellule infiammatorie di infiltrarsi nei polmoni e stimolare il rilascio di citochine pro-infiammatorie [ 99]. [...] [...]  

Danno al DNA   

A causa delle sue piccole dimensioni, dell'elevata area superficiale e della carica superficiale, il GO può possedere proprietà genotossiche significative e causare gravi danni al DNA, ad esempio frammentazione cromosomica, rotture del filamento di DNA, mutazioni puntiformi e addotti e alterazioni ossidative del DNA [ 87 , 122 , 185 , 186 ]. [...]  

Risposta infiammatoria   

I GFN possono causare una risposta infiammatoria significativa tra cui l'infiltrazione di cellule infiammatorie, l'edema polmonare e la formazione di granulomi ad alte dosi tramite instillazione intratracheale o somministrazione endovenosa [ 30 , 49 ]. Le piastrine sono i componenti importanti nella formazione del coagulo per attaccare i patogeni e il particolato durante la risposta infiammatoria e il GO potrebbe attivare direttamente la formazione di trombi ricchi di piastrine per occludere i vasi polmonari dopo l'iniezione endovenosa [98 , 191 ] . Una forte risposta infiammatoria è stata indotta dall'iniezione sottocutanea di GO per 21 giorni, insieme alla secrezione di citochine chiave, tra cui IL-6, IL-12, TNF-α, MCP-1 e IFN-g [ 34 , 192]. [...]  

Apoptosi   

L'apoptosi è definita come l'autodistruzione di una cellula regolata da geni attraverso programmi complicati [ 83 , 195 ]. GO e rGO hanno causato apoptosi e infiammazione nei polmoni dei topi dopo l'inalazione [ 99 ], e anche i GFN hanno avuto effetti pro-apoptotici nelle cellule [ 111 , 113 , 124 , 196 ]. [...]  

Necrosi   

La necrosi è una forma alternativa di morte cellulare indotta da risposte infiammatorie o danno cellulare. L'esposizione delle cellule al grafene incontaminato provoca apoptosi e necrosi a dosi elevate (50 mg/ml) [ 83 ].  

Cambiamenti epigenetici   

[...] Un recente articolo ha riportato che l'esposizione a SL-GO/FL-GO ha provocato l'ipermetilazione globale del DNA attraverso la sovraregolazione dei geni DNMT3B e MBD1; il trattamento con GNP ha causato ipometilazione diminuendo l'espressione dei geni DNMT3B e MBD1 [ 216 ]. [...]  

[...] Questi dati suggeriscono che i GFN potrebbero causare sottili cambiamenti nella programmazione dell'espressione genica modulando i cambiamenti epigenetici. Tuttavia, gli studi sui cambiamenti epigenetici indotti dai GFN sono pochi e il meccanismo epigenetico causato dall'esposizione ai GFN non è completamente compreso.  

Lacune nei dati e studi futuri   

Attualmente, la letteratura è insufficiente per trarre conclusioni sui potenziali pericoli dei GFN.  

Conclusioni   

Negli ultimi anni, i GFN sono stati ampiamente utilizzati in una vasta gamma di campi tecnologici e biomedici. Attualmente, la maggior parte degli esperimenti si è concentrata sulla tossicità dei GFN nei polmoni e nel fegato. Pertanto, gli studi sulle lesioni cerebrali o sulla neurotossicità meritano maggiore attenzione in futuro. Molti esperimenti hanno dimostrato che i GFN hanno effetti collaterali tossici in molte applicazioni biologiche, ma è urgente lo studio approfondito dei meccanismi di tossicità. Inoltre, i risultati contrastanti relativi alla tossicità dei GFN devono essere affrontati con metodi sperimentali efficaci e studi sistematici. [...].   

 

Come abbiamo visto sopra, dunque, il grafene penetra la barriera emato-encefalica ed emato-placentare, può essere tossico per molti organi vitali, provocare mutazioni genetiche ed apoptosi e necrosi cellulare. 

E in particolare mi preme rilevare come dopo "una singola inalazione nasale" i GFN sono rimasti nei polmoni "e persino traslocati ai linfonodi polmonari". Si parla anche di aggregazioni che possono bloccare i vasi sanguigni polmonari e provocare dispnea dopo una dose elevata di GO e "trombi piastrinici ad alte concentrazioni di 1 e 2 mg/kg di peso corporeo tramite iniezione endovenosa", "consentendo alle cellule infiammatorie di infiltrarsi nei polmoni e stimolare il rilascio di citochine pro-infiammatorie", dando origine ad edema polmonare e alla formazione di granulomi. 

Non può passare inosservato come gli effetti provocati dai GFN si possano oggettivamente sovrapporre agli effetti attribuibili all'infezione da SARS-CoV-2.

E questo, peraltro già osservato da molti, deve far riflettere non poco. 

Ma non solo. Anche molti sintomi accusati da coloro che hanno ricevuto una o più dosi dei sieri sperimentali anti COVID si possono sovrapporre ad una intossicazione da GFN. Sieri sperimentali in cui è stato comprovata, da analisi di più scienziati accreditati, la presenza di GFN

L'avvenuta inspiegabile esplosione delle patologie tumorali, i coaguli trovati nel sangue dei vaccinati durante le autopsie, le patologie polmonari, le trombosi, gli ictus e gli infarti, che stanno letteralmente falcidiando non solo la popolazione italiana ma anche quella mondiale, possono trovare la loro spiegazione con un'esposizione elevata del corpo umano ai GFN.

Ma non finisce qui. 

Esistono prove che il grafene sia stato usato nelle applicazioni di geoingegneria solare

E' stata rilevata la presenza di ossido di grafene nelle acque piovane.

 

  

 

Questo ci spiegherebbe bene un ultimo enigma. Mi riferisco infatti a quanto accadde a Bergamo e dintorni a partire dal febbraio 2020. 

E non solo. Mi riferisco anche a quell'ondata di bronchioliti e malattie respiratorie che hanno recentemente investito l'Italia, ma che si osservavano già negli anni precedenti a quel fatidico 2020. 

Anche se questa ipotesi, per quel che mi risulta, non è stata ancora avanzata da nessuno, ritengo possa essere una spiegazione più che credibile ai gravi fatti sopracitati, e che hanno colpito l'Italia, ovvero un Paese che vanta un gran numero di coste esposte al mare (e ai suoi benefici) per estensione di territorio. 

Il grafene sembra essere divenuto dunque il filo conduttore, quel filo di Arianna seguendo il quale è possibile arrivare a tutta la verità. 

Non sarà un caso se molti profeti della falsa informazione continuano a non voler sentire parlare di grafene nei sieri anti COVID, ma si ostinano invece a discutere abbondantemente sulla tossicità della proteina Spike, che però non risulta essere presente alle analisi dei sieri anti COVID. Mentre secondo le TV, almeno fino a qualche anno fa, nemmeno esisteva. 

E se ora se ne ammette finalmente l'esistenza, è solo per decantarne le proprietà mirabolanti. Come se l'umanità non potesse più far a meno di esso. 

Il grafene è la chiave di tutto, quello stesso grafene che può esser tossico anche solo per inalazione. 

Ecco perché ne stanno sdoganato massicciamente l'utilizzo, senza che vi siano studi sufficienti che ne dimostrino la sicurezza per uso umano. 

La vicenda dell'Eternit si ripete e, esattamente come accadde la prima volta, molti di coloro che stanno spingendo l'uso del grafene in tutti i campi sono perfettamente coscienti e consapevoli dei gravi rischi che esso può comportare per le persone che vi entrano in contatto. 

Ma se stavolta l'affare è molto, molto più grosso di allora, è vero anche che sarà difficile per i governi di tutto il mondo continuare a nascondere all'infinito l'evidenza di quel grandissimo numero di morti improvvise che stanno colpendo la popolazione mondiale. 

E se l'Italia continua ad ignorare il tutto non fornendo neppure i dati a livello europeo sull'eccesso di mortalità fine 2022 che l'ha colpita, i nostri politici in declino non si salveranno occupandosi solo di guerra in Ucraina e colloqui con Zelensky, mentre tentano di portare avanti l'agenda dell'austerità imposta dall'Unione Europea. 

 

Dati eccesso di mortalità in Europa nel dicembre 2022  

 

I loro referenti sovranazionali, anch'essi in declino, non potranno più proteggerli quando arriverà quello tsunami che è ormai programmato come una bomba ad orologeria.    

 

 

Qui la prima parte dell'articolo.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Grafene: materiale del futuro o tossico per l'uomo? Dai vaccini COVID alla geoingegneria solare - Prima parte

Post n°123 pubblicato il 04 Marzo 2023 da daniela.g0
 

(Autore: Marco de Benedictis | Ringraziamenti: Getty Images/iStockphoto)  

 

Il grafene è diventato il materiale innovativo del futuro.  

Si possono ormai reperire ovunque articoli che ne decantano le proprietà eccezionali e l'enorme versatilità nei molteplici possibili usi. 

Da circa vent'anni sono state scoperte o sintetizzate molte forme nuove di nanomateriali di carbonio, inclusi fullereni, nanotubi di carbonio e strati di grafene. Si tratta di materiali promettenti per molti rami della nano industria, in quanto hanno proprietà elettroniche, elettromagnetiche, termiche, ottiche e di assorbimento uniche. 

Dal punto di vista chimico, il grafene possiede 4 elettroni esternamente e quindi è un'ottimo conduttore di elettricità. Inoltre ha buona conduttività termica, è flessibile, elastico ed è trasparente al 97%.

 

 

Il grafene è anche molto resistente, persino più resistente dell'acciaio e del diamante. 

La società Ningbo Morsh Technology fondata nel 2012 è la più grande produttrice di grafene, che viene usato nell'elettronica, per la produzione di sensori per schermi di telefoni, vari tipi di sensori di biogas e gas e altri dispositivi ad alta tecnologia. 

Si ipotizza l'impiego del grafene persino nel campo dell'edilizia: apparentemente, l'aggiunta di solo lo 0,1% di grafene al calcestruzzo contribuisce a renderlo significativamente più resistente, consente l'impiego di minori quantità di materiale per lo stesso fine, ne migliora la durata. 

Ormai il grafene è entrato anche nel settore dell'abbigliamento: è usato per giacche e vestiti, i quali sono dotati di LED, che reagiscono alla respirazione e alla temperatura corporea cambiando colore.

 

 

 

Le racchette da tennis in grafene pesano fino a 300 grammi in meno rispetto alle normali racchette da tennis a parità di forza d'impatto. Infine, troviamo il grafene anche nell'olio per motori, dove viene progettato per ridurre l'usura del motore stesso. 

Ma l'uso del grafene si è diffuso anche in campo medico. Grazie a dei ricercatori cinesi sono nate le maschere mediche usa e getta "rafforzate" con grafene. Queste mascherine si possono sterilizzare al sole e riutilizzare. 

Ma si parla dell'uso del grafene anche nei farmaci. 

Così scriveva la testata OggiScienza già nel 2021: 

L'uso di nanoparticelle di grafene nei farmaci è un campo di grande interesse e la ricerca che esplora questa applicazione è già all'opera da molti anni. 

Qualche anno fa, sulla rivista Biomaterials, i ricercatori della SISSA di Trieste hanno pubblicato un articolo che documenta la possibilità di usare questo materiale come vettore nella medicina di precisione e, in particolare, nel trattamento degli stati di ansia patologici. 

Secondo degli studi su modelli animali, le nanoparticelle di ossido di grafene sono in grado d'interferire con l'attività delle sinapsi delle cellule neuronali del cervello ed inibire la comparsa di stati d'ansia patologici. 

"La ricerca condotta dagli scienziati della SISSA è solo una delle molte ricerche che riguardano l'uso del grafene in medicina. Fra i molti progetti sul tema finanziati dall'Unione Europea, quello legato al grafene (Graphene Flagship) è particolarmente vasto e abbraccia un gran numero di aziende e istituzioni scientifiche, con moltissime pubblicazioni all'attivo. Oltre che per le sue interazioni con le sinapsi, il grafene ha dimostrato di poter interagire con un gran numero di biomolecole, destando un certo interesse anche come possibile antitumorale e antimicrobico". 

"Le proprietà ottiche e magnetiche del grafene, inoltre, lo rendono un materiale promettente sia per quanto riguarda la messa a punto di dispositivi ottici che biosensori per diagnosi precoci. Ulteriori applicazioni sono nel campo delle protesi, in particolare delle protesi articolari e ossee, in cui non solo si possono sfruttare le caratteristiche strutturali del materiale, ma anche le sue proprietà antibatteriche per ridurre al minimo il rischio di infezione legato a questo tipo di interventi". 

Ma questo nuovo materiale, il cui isolamento per la prima volta sarebbe avvenuto nel 2004, è mai stato studiato per quanto riguarda il profilo della sua possibile tossicità? 

Una società civile, quale pretenderebbe essere quella in cui viviamo, prima di sdoganare massicciamente l'uso del grafene a strettissimo contatto con l'uomo e con l'ambiente, dovrebbe compiere degli studi seri e completi sulla tossicità del nuovo materiale. 

Ma voi credete che l'abbiano fatto? Si parla di giacche, indumenti, mascherine facciali, addirittura farmaci e dispositivi medici, ma si è dimenticato un piccolo particolare. 

Ovvero che gli studi al riguardo sul grafene sono pochi e frammentari. 

Qui di seguito riporto - a tal proposito - un interessante articolo datato 2012, facilmente reperibile su Internet, che tratta brevemente sulla tossicità del grafene. 

Piccolo particolare da segnalare, quasi tutti i link in uscita che trattano di ricerche sulla pericolosità del materiale, sono stati accuratamente rimossi nel tempo.   

 

Il grafene è tossico, attacca le cellule e le danneggia   

Un nuovo studio realizzato presso la Brown University dimostra che il grafene è potenzialmente tossico per gli esseri umani. La notizia non è del tutto nuova, ma il lavoro degli scienziati contribuisce a dissipare i dubbi esistenti: questo materiale "bidimensionale" può penetrare nelle cellule e danneggiarle anche gravemente. 

Si riaccende così il dibattito sulla pericolosità di questo materiale (qui un articolo del 2012). In primo luogo per le persone coinvolte nella sua produzione, particolarmente esposte alle particelle nanometriche, ma anche per il consumatore finale: non è noto infatti cosa potrebbe accadere se un oggetto con del grafene al suo interno dovesse rompersi, liberando nell'ambiente polveri sottilissime di questo materiale - che il nostro sistema respiratorio non è in grado di filtrare.

 

 

Affilati come rasoi nanometrici   

Il grafene è infatti, sostanzialmente, un "foglio" di carbonio puro spesso solo un atomo, e ha le qualità più svariate: ne abbiamo parlato a più riprese perché è il miglior candidato per sostituire il silicio, per realizzare nuovi sistemi di raffreddamento, celle solari e tante altre cose. 

Secondo questa nuova ricerca (PDF) però i frammenti di grafene possono penetrare nelle cellule (non solo quelle umane) e comprometterne la funzionalità. Se questa possibilità era già nota in passato, la novità è che gli scienziati della Brown hanno preso in considerazione frammenti dai bordi frastagliati che, nelle simulazioni al computer, si erano rivelati meno pericolosi. 

I ricercatori hanno sperimento gli effetti dei frammenti di grafene su tessuti umani (polmoni, pelle, cellule immunitarie), vedendo al microscopio come il materiale miracoloso penetrava nelle cellule, che ne inglobavano pezzi grandi anche dieci micrometri

Si tratta d'informazioni da prendere con molta serietà, per chi già oggi lavora alla produzione del grafene, e anche per tutti noi. Il rischio più immediato è quello legato all'inalazione, ma ci sono anche il contatto diretto con occhi e pelle o l'ingestione da prendere in considerazione. Tutti argomenti da valutare con attenzione, visto che questo materiale molto probabilmente sarà molto comune nel giro di pochi anni, e di certo nessuno vuole rivivere l'esperienza dell'Eternit.   

 

Vi ho appena riportato l'articolo sopra perché esso si rivela essere particolarmente credibile, nonostante sia stato mutilato dei link che lo supportavano. 

Riporto adesso alcuni stralci tra i più significativi di uno studio sulla tossicità del grafene condotto da ricercatori cinesi. 

Dal Background dello studio: 

«[...] Insieme all'aumento dell'applicazione e della produzione di GFN (nanomateriali della famiglia del grafene, n. d. r.), aumenta anche il rischio di un'esposizione occupazionale o ambientale non intenzionale ai GFN [ 26 ]. E recentemente, ci sono alcune indagini sull'esposizione ai GFN in contesti professionali e i dati pubblicati hanno mostrato che l'esposizione professionale ai GFN aveva una potenziale tossicità per i lavoratori e i ricercatori [ 27 - 29 ]. I GFN possono essere somministrati nei corpi mediante instillazione intratracheale [ 30 ], somministrazione orale [ 31 ], iniezione endovenosa [32 ], iniezione intraperitoneale [ 33 ] e iniezione sottocutanea [ 34]. I GFN possono indurre lesioni acute e croniche nei tessuti penetrando attraverso la barriera emato-aria, la barriera emato-testicolare, la barriera emato-encefalica e la barriera emato-placentare ecc. e accumulandosi nei polmoni, nel fegato e nella milza ecc. Ad esempio, alcuni aerosol di nanomateriali di grafene possono essere inalati e sostanziali depositi nel tratto respiratorio, e possono facilmente penetrare attraverso le vie aeree tracheobronchiali e quindi transitare fino alle vie aeree polmonari inferiori, con conseguente formazione di granulomi, fibrosi polmonare ed effetti avversi sulla salute delle persone esposte persone [ 2 , 29 ]. Diverse revisioni hanno delineato le proprietà uniche [ 35 , 36] e ha riassunto le ultime potenziali applicazioni biologiche dei GFN per la somministrazione di farmaci, la somministrazione di geni, i biosensori, l'ingegneria tissutale e la neurochirurgia [ 37 - 39 ]; valutato la biocompatibilità dei GFN nelle cellule (batteriche, di mammifero e vegetali) [ 7 , 40 , 41 ] e animali (topi e zebrafish) [ 42 ]; raccolto informazioni sull'influenza dei GFN nel suolo e negli ambienti acquatici [ 43]. Sebbene queste revisioni abbiano discusso i relativi profili di sicurezza e la nanotossicologia dei GFN, le conclusioni specifiche e i meccanismi dettagliati di tossicità erano insufficienti e i meccanismi di tossicità non sono stati riassunti completamente. I meccanismi tossicologici dei GFN dimostrati in studi recenti contengono principalmente risposta infiammatoria, danno al DNA, apoptosi, autofagia e necrosi ecc. 

Tossicità dei GFN (in vivo e in vitro): 

I GFN penetrano attraverso le barriere fisiologiche o le strutture cellulari attraverso diverse modalità di esposizione o vie di somministrazione e entrano nel corpo o nelle cellule, provocando infine tossicità in vivo e in vitro. [...] [...]. 

I GFN raggiungono varie località attraverso la circolazione sanguigna o le barriere biologiche dopo essere entrati nel corpo, il che si traduce in vari gradi di ritenzione in diversi organi. A causa delle loro dimensioni nanometriche, i GFN possono raggiungere gli organi più profondi attraversando le normali barriere fisiologiche, come la barriera emato-aria, la barriera emato-testicolare, la barriera emato-encefalica e la barriera emato-placentare.  

Barriera sangue-aria  

I polmoni sono un potenziale ingresso per le nanoparticelle di grafene nel corpo umano attraverso le vie aeree. I nanosheet di GO (ossido di grafene, n. d. r.) inalati possono distruggere l'ultrastruttura e le proprietà biofisiche del film di surfattante polmonare (PS), che è la prima linea di difesa dell'ospite, e far emergere la loro potenziale tossicità [54 ] . Le particelle agglomerate o disperse si depositano sulla superficie alveolare interna all'interno degli alveoli e quindi vengono inghiottite dai macrofagi alveolari (MA) [ 55 ].

 

Fine prima parte

Qui la seconda parte dell'articolo.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963