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Messaggi di Gennaio 2022

 

L'AIFA e Ministero dell'Interno confermano: obbligo di prescrizione per i "vaccini". Il commento dell'avvocato Holzeisen

Post n°70 pubblicato il 08 Gennaio 2022 da daniela.g0
 

 

Cari Lettori, pubblico questo articolo a cura di Giorgio Armato perché chiarisce ulteriormente la vicenda Cosap-Aifa, relativa alle prescrizioni ritenute necessarie per i vaccini COVID-19, di cui abbiamo già parlato.    

Per quanto riguarda l'obbligo vaccinale per coloro che hanno superato i cinquant'anni - come pubblicato ieri sera in Gazzetta - e la sanzione da 100 euro prevista, ricordo che molte delle multe che sono state comminate ai cittadini per i lockdown del 2020 non sono mai pervenute nelle case di chi ha "infranto" le regole e che la fascia colpita da sanzioni, ovvero gli over cinquanta, conta milioni di persone.   

Nel frattempo questo articolo potrebbe rivelarsi utile per presentare possibili ricorsi.     

Buona lettura.   

 

 

L'AIFA e Ministero dell'Interno confermano: obbligo di prescrizione per i "vaccini"    

La vicenda Cosap-Aifa, relativa alle prescrizioni ritenute necessarie per i vaccini, si sviluppa ulteriormente in seguito al coinvolgimento del Ministero dell'Interno - Direzione Centrale di Sanità. Il ministero emana una circolare facente a sua volta riferimento a una nota Aifa del 17/12/21, e condividendone evidentemente l'impostazione.      

 

Commento dell'avvocato Holzeisen      

L'Avvocato Holzeisen, come abbiamo già discusso, ribadisce (col suo ulteriore commento del 03/01/2022) la contraddizione in termini presente nelle controdeduzioni dell'Aifa. L'agenzia per il farmaco continua a non spiegare per quale motivo la richiesta di ostensione inviata dai cittadini sarebbe infondata in termini sia scientifici che giuridici. Paradossalmente, è la stessa Aifa a confermare non solo che la prescrizione medica è prevista ma anche che trattasi di un tipo esigente prescrizione - cosiddetta 'ripetibile limitativa' (RRL, ricetta ripetibile limitativa) - che può essere rilasciata solo da centri ospedalieri o da medici specialisti.  

Quest'ultima condizione viene supportata dall'Avv. Holzeisen con puntuali riferimenti allo stesso sito web di Aifa nel quale è presente la classificazione dei medicinali ai fini della fornitura e della sicurezza d'uso.
Ma ancor più decisivo è il fatto che «la previsione della necessaria prescrizione medica, ai fini della legittimità dell'inoculazione di tali sostanze, non l'ha determinata autonomamente l'AIFA, ma è stata imposta a monte dalla Commissione Europea». Secondo i chiari regolamenti (che la Holzeisen cita dettagliatamente e con precisione) della CE, dunque, l'autorizzazione di immissione sul mercato dei vaccini-Covid-19 è da considerare non concessa qualora non vi sia «il rigoroso rispetto della necessità di una prescrizione medica».  

 

I cittadini italiani hanno diritto alla valutazione del loro caso singolo      

Pertanto i cittadini italiani hanno pieno diritto alla valutazione del loro caso singolo, con tanto di prescrizione medica effettuata da un medico specialista (e non da un qualunque medico si trovi ad operare nella veste di medico vaccinatore!) o da una struttura ospedaliera idonea (e non da un hub o centro di vaccinazione approntato nei più disparati contesti!).  
Ulteriore elemento di importante considerazione è, a parere dell'Avv. Holzeisen, l'art. 13 del Codice Deontologico del Medico che connota la prescrizione come «diretta, specifica, esclusiva e non derogabile competenza del medico» che impegna la sua autonomia e responsabilità.  
Anche l'esame di tale art. 13 è condotto in modo estremamente analitico e preciso, così come il vaglio di tutte le fonti e documenti che dimostrano come le sostanze somministrate non possano essere considerate "sicure", a partire dai numeri ufficiali forniti da Eudravigilance sugli eventi avversi e sulle morti correlate alle vaccinazioni.            

 

a cura di Giorgio Armato per https://www.francescadonato.eu

 

 

 
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L’attacco alla Madonna e le organizzazioni finanziate da Soros. La Medaglia miracolosa e la Provvidenza - Seconda parte

Post n°69 pubblicato il 03 Gennaio 2022 da daniela.g0
 

Santa Caterina Labouré (1806-1876)  

 

L'apparizione più nota avvenne il 27 novembre 1830, nella quale si possono distinguere due fasi. Secondo il racconto di Caterina, nella prima fase la Madonna le appare in piedi su un globo - o meglio un mezzo globo - avvolto dalle spire di un serpente, la cui testa viene schiacciata dalla Vergine Maria.  

La Madonna, volgendo gli occhi verso l'alto, offre a Dio un altro piccolo globo dorato, tenuto all'altezza del cuore e simbolicamente riferito al mondo intero ed a ogni singolo credente. Suor Caterina ad un tratto vede le dita di Maria ricoprirsi di anelli, ornati con gemme preziose irradianti fasci di luce verso il basso: «I raggi sono il simbolo delle grazie che spargo su coloro che me le domandano», dice la Madonna. Poi spiega il perché vi sono altre pietre preziose sugli anelli non emananti invece alcuna luce: «Le gemme dalle quali non partono raggi sono simbolo delle grazie che ci si dimentica di chiedere», chiarisce dispiaciuta.  

Nella seconda fase il piccolo globo dorato scompare ed intorno alla testa della Madonna, come a formare un'aureola, appaiono le parole scritte a lettere d'oro: «O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi».

Quindi Caterina vede il retro del quadro, senza la figura della Madonna e con al centro la lettera "M" (Maria) che si interseca con la lettera "I" (Iesus) con sopra la Croce e al di sotto i Sacri Cuori di Gesù e Maria. Il Sacro Cuore di Gesù è coronato di spine, a ricordo della Sua Passione, mentre quello di Maria viene rappresentato trafitto da una spada, secondo quanto profetizzato dal profeta Simeone in Luca 2,33-35.  

Santa Caterina ode una voce interiore che le chiede di far coniare una medaglia che riproduca tale visione.

 

 

 

 

Dopo non poche difficoltà incontrate dalla santa per la realizzazione della medaglia a causa della grande cautela della gerarchia ecclesiastica, nel 1832 furono coniati i primi millecinquecento esemplari.  

Come riporta la stessa Wikipedia, la diffusione della medaglia fu rapidissima: «nel 1835, il giornale La France Catholique la definì "uno dei più grandi segni degli ultimi tempi", rivelando che la portavano anche i membri della famiglia reale (Sicari, 2007); nello stesso anno, è testimoniata a Roma da un sonetto di Giuseppe Gioachino Belli; nel primo decennio, solo in Francia ne circolarono oltre cento milioni di copie (Chierotti, 1979); alla morte di suor Labouré, aveva superato il miliardo di esemplari (Di Lorenzo, 2004). Il 7 dicembre 1838, Gregorio XVI accordò il permesso di portarla. Oggi è di gran lunga la più diffusa di tutti i tempi, per un totale di parecchi miliardi in ogni parte del mondo (Laurentin, 1996)».  

La medaglia fu presto definita "miracolosa" per l'enorme numero di miracoli che la accompagnarono. Wikipedia riporta i miracoli «legati alle prodigiose guarigioni dal colera registrate nell'estate 1832, in particolare il caso di Caroline Nenain, 8 anni. La bimba, nella sua classe di place du Louvre, era la sola a non portare l'effigie: e si ammalò; messe in allarme, le suore gliela procurarono, ed ella fu in grado di tornare a scuola il giorno dopo. Il 13 giugno 1833, un soldato di Alençon "rabbioso e blasfemo", indossata la medaglia si mise a pregare e, di fronte alla morte, esclamò: "Quel che mi dà dolore, è d'aver amato così tardi e di non amare di più". Nella Notice del 20 agosto 1834 si raccontò invece d'una donna muta di Costantinopoli che, il 10 giugno precedente, sarebbe guarita grazie alla medaglia (Laurentin, 1980).  

Ma il fatto più clamoroso fu quello che coinvolse Alphonse Marie Ratisbonne, discendente d'una famiglia di banchieri ebraici, ateo e fiero polemista della devozione cattolica. Nel gennaio 1842, durante un viaggio per il Medio Oriente in vista delle nozze, una serie di coincidenze lo portò a soggiornare a Roma. Qui, ebbe in dono la Medaglia miracolosa. Scrisse nelle sue memorie: "Il mio primo impulso fu di ridere alzando le spalle; ma mi venne l'idea che questa scena avrebbe fornito un brano delizioso alle mie impressioni di viaggio, e acconsentii a prendere la medaglia come un corpo di reato che avrei offerto alla mia fidanzata. [...] Però, nel mezzo della notte fra il 19 e il 20, mi risvegliai di soprassalto: vedevo fissa dinanzi a me una grande croce nera di forma particolare e senza Cristo. Mi sforzai di scacciare quest'immagine, ma non riuscivo a evitarla e da qualsiasi lato mi giravo me la trovavo sempre davanti. Non saprei dire quanto durò questa lotta. Mi riaddormentai; al mattino, svegliatomi, non ci pensavo più". Il 20 gennaio si recò nella chiesa di Sant'Andrea delle Fratte in compagnia d'un amico che doveva dare disposizioni per un funerale; mentre l'altro era impegnato, lui si aggirò tra i banchi; d'un tratto "la chiesa intera scomparve, non vidi più nulla... o piuttosto, Dio mio, vidi soltanto una cosa! [...] afferrai la medaglia che avevo al petto e baciai con effusione l'immagine della Vergine risplendente di grazia... Oh, era davvero lei!" (Guitton, 1997). Quella di Ratisbonne, che al momento del prodigio aveva solo una vaga idea della concezione religiosa cristiana e d'improvviso fu in possesso per intero dei dogmi e della dottrina, è classificata come una conversione istantanea e perfetta, un'irruzione del divino capace di spazzare ogni dubbio e ogni ostacolo alla fede».  

Tuttavia, al di là dei miracoli, il valore fondamentale della medaglia risiede nel messaggio che la Madonna trasmette a santa Caterina: «Fa' coniare una medaglia su questo modello; le persone che la porteranno con fiducia e che con devozione reciteranno questa breve preghiera, godranno d'una protezione speciale della Madre di Dio».

 

 

 

 

 

 

La santa, scrivendo in forma autografa, chiarisce il senso ultimo della richiesta della Madonna: «Io spando [queste grazie] su coloro che me le domandano [ha inteso Caterina. Lei mi ha fatto] comprendere quant'è piacevole pregare la Santa Vergine e quanto ella è stata generosa con coloro che la pregano. Che grazie ella concede a coloro che gliele domandano, e quale gioia prova nell'accordarle». Sia nella seconda, che nella terza ed ultima apparizione (dicembre 1830, data non specificata) - come riporta Wikipedia -, la Madonna ha aggiunto: «Questi raggi simboleggiano le grazie che la Santa Vergine ottiene per coloro che gliele domandano» (Laurentin, 1980).   

Sono stati moltissimi i grandi santi che hanno fatto uso di queste medaglie; come santa Teresa di Lisieux, che, ancora bambina, le metteva nelle tasche degli operai; mentre san Giovanni Bosco le faceva portare ai suoi ragazzi quando dilagò nel 1854 a Torino il colera nel Borgo Dora, dove si ammassavano gli immigrati, a due passi dall'oratorio di don Bosco: tutti gli studenti guidati dal santo si metteranno a disposizione delle autorità sanitarie per soccorrere la popolazione: miracolosamente nessuno di loro verrà contagiato. Ed ancora, le distribuì il Curato d'Ars; mentre Padre Pio teneva sempre in tasca medaglie miracolose che regolarmente distribuiva nel corso delle sue visite.  

La medaglia ovviamente di per sé non ha alcun potere, ma è uno strumento capace - secondo la volontà della Madonna - di veicolare le sue grazie a coloro che gliele domandano con fede nella preghiera. La rapidissima diffusione della medaglia non soltanto diede nuovo impulso alla Chiesa in un'epoca che già preannunciava il buio e l'ateismo del ventesimo secolo, ma diede nuovo slancio alla grande devozione nei confronti della Vergine Maria. Tutto questo accadde infatti in una Francia ancora scossa dai moti rivoluzionari e il simbolo di un'Europa che andava scristianizzandosi.  

Le parole «concepita senza peccato» preannunciavano il dogma poi formulato dell'Immacolata Concezione, inoltre la semisfera su cui la Madonna si regge in piedi simboleggia l'universo di cui ella è Regina: l'enciclica Ad Caeli Reginam di Pio XII (11 ottobre 1954, centenario della Ineffabilis Deus) certamente riecheggia nelle sue formulazioni una meditazione del grande avvenimento mariano che la realizzazione della medaglia e la sua la circolazione avevano messo in moto.  

Alla luce di questo avvenimento che di fatto aprirà la strada a tutte le altre apparizioni mariane che di lì a breve si sarebbero rapidamente succedute, prima in Francia a La Salette e poi a Lourdes, infine in Portogallo a Fatima, si può comprendere bene l'importanza di queste apparizioni della Madonna a santa Caterina Labouré e del messaggio che esse trasmettono.  

L'importanza di queste apparizioni sono arrivate oggi intatte fino a noi: mai come adesso infatti l'umanità è afflitta dalla malattia nel corpo ma anche e soprattutto nello spirito; mentre varie Nazioni, come già predetto a Fatima da Maria, sono state distrutte.  

L'Italia non fa eccezione, rientra nel triste novero: ma se la disperazione assale un intero popolo che un tempo fu il depositario per eccellenza della fede cattolica, oggi questa piccola medaglia può ancora ridare speranza e forza di resistere a chi non può più attendere, a chi è stato posto sotto ricatto e si trova ormai con le spalle al muro: le grazie promesse dalla Madonna a chi la invoca con fede con quelle parole che presuppongono un totale abbandono fiducioso alla sua materna figura, non possono non spandersi ancora una volta su chi le richiede.    

«Poiché dice il Signore: La farina della giara non si esaurirà e l'orcio dell'olio non si svuoterà finché il Signore non farà piovere sulla terra» (1Re 17,14).    

L'Italia può infatti e deve ritornare a ricoprire il proprio ruolo, ruolo avuto un tempo, e che le è proprio, di sede del papato e guida spirituale delle Nazioni: al di là degli oltraggi, delle raffigurazioni e degli insulti blasfemi contro la Madre di Dio, orchestrati ad arte - prima all'estero ma ormai ampiamente anche sotto i nostri cieli italiani - da chi vede nella sua presenza un pericolo mortale.  

Non per nulla la massoneria è arrivata persino a riprodurre esemplari contraffatti della Medaglia miracolosa: esemplari che a prima vista sembrano uguali in tutto e per tutto all'originale, ma che in realtà - sotto un accurato esame - si scopre essere stati cambiati in alcuni piccoli ma assolutamente non trascurabili particolari: sul retro di queste medaglie contraffatte si può osservare come le dodici stelle posseggano sei punte (a volte sono cinque come nell'originale), in quanto nella numerologia antica il 6 rappresenta il numero del diavolo ed è il simbolo di Lucifero. Inoltre le stelle hanno disposizione differente dall'originale e se ne vede una capeggiare proprio sopra la Croce.

 

 

 

La lettera "I" di Iesus si presenta irriconoscibile, sembrando invece essere soltanto il terreno su cui poggia la Croce, le cui estremità, come quelle della lettera "I", non sono regolari come nell'originale, ma sormontati invece da asperità che ricordano delle corna.

Ricordiamo come le corna rimandino a loro volta alle rappresentazioni del diavolo e come gli appartenenti alla massoneria facciano largo uso di questo simbolo.  

Infine i Cuori di Gesù e di Maria presentano dei disegni confusi: non si vede la corona di spine presente nell'originale sul Cuore di Gesù, bensì si possono scorgere la squadra ed il compasso che sono i simboli massonici. Essi rimandano al "grande architetto" che sappiamo bene essere satana.  

La spada che dovrebbe trafiggere il Cuore di Maria è posta inoltre dietro al Cuore stesso senza toccarlo.  

Queste medaglie contraffatte, ormai da parecchi anni, sono state diffuse ovunque dalla massoneria: si trovano in vendita persino nei negozi di articoli religiosi, ingannando molti fedeli. D'altronde la menzogna è l'emblema del diavolo e questo dimostra ancora una volta come non esista una massoneria buona, se qualcuno può continuare a credere in questo.  

La massoneria ha diffuso largamente anche rosari satanici, spesso in prossimità dei tanti santuari mariani, dimostrando così tutto il suo desiderio bramoso di una distruzione totale della fede cattolica e della devozione popolare alla Madonna.    

Evidentemente, nutre sentimenti di autentica paura; potrei dire meglio di autentico terrore per questa Donna: della «donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle» (Apocalisse 12,1), della Vergine Maria: perché sa molto bene come ella - Regina degli Angeli oltre che dell'intero universo - abbia ricevuto da Dio stesso il potere assoluto di vincere e schiacciare il serpente antico, il diavolo, e di salvare l'umanità intera dal male inondando ancora il mondo della luce della Grazia divina.      

 

 

Qui la prima parte dell'articolo.

 

 
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L’attacco alla Madonna e le organizzazioni finanziate da Soros. La Medaglia miracolosa e la Provvidenza - Prima parte

Post n°68 pubblicato il 02 Gennaio 2022 da daniela.g0
 

 

Dopo che la Commissione europea ha battuto in ritirata e ha stralciato il documento interno che prevedeva l'eliminazione della parola Natale perché considerata poco inclusiva, il sig. Riccardo Simonetti, ambasciatore speciale UE per i diritti LGBT è apparso sul numero di dicembre del mensile queer di Berlino "Siegessaule" indossando i panni di una "Maria barbuta" con un neonato in braccio e con accanto un "san Giuseppe" in vestaglia rosa. 

Una parodia blasfema e rivoltante della Sacra Famiglia in chiave LGBT, con una Vergine Maria transessuale impersonata da Simonetti. 

 

 

Matteo Castagna, Responsabile Nazionale del Circolo Cattolico Christus Rex, ha commentato di recente il fatto con queste parole: «Ci hanno contattato persone omosessuali per dirci che questa oscenità non li rappresenta, ma fa solo del male alla loro immagine e che sarebbe ora di finirla. Credo abbiano ragione e che quest'ennesima, offensiva provocazione, dimostri quanto in Europa stia dilagando una "pandemia anticristiana", che giunge al pubblico oltraggio del Presepe, diffondendo il virus della bestemmia. Per questa sera alle 21.00 abbiamo indetto un S. Rosario di riparazione, in lingua latina, sul nostro canale Meet, così da raggiungere tutti i nostri militanti e simpatizzanti, in Italia e all'estero.  

La bimillenaria identità cristiana europea va difesa: chiediamo alla Presidente Von der Leyen di prendere le distanze da questo gesto, come cattolici e a nome dei tanti non credenti di buon senso, anche gay, che non si riconoscono in simili oscenità.  

Abbiamo dato mandato ai nostri legali di procedere con la querela per vilipendio della Religione e del sentimento religioso del popolo. Ci costituiremo parte civile e, in caso di vittoria, devolveremo il ricavato per l'acquisto di Presepi destinati a scuole e luoghi pubblici. Ovviamente, San Giuseppe sarà maschio, la Madonna sarà femmina e Gesù bambino sarà maschio: Mamma, Papà e Figlio fanno la Sacra Famiglia da cui ciascuno di noi prende esempio».    

Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un nuovo e sfacciato attacco al Cristianesimo che, ancora una volta, proviene da quelle istituzioni europee che avrebbero il compito di garantire il rispetto e la non discriminazione di tutte le religioni e delle famiglie, e che invece non solo preferiscono seguire posizioni ideologiche che negano la realtà come il sesso biologico, ma che conferiscono incarichi come quello di ambasciatore UE per i diritti LGBT a persone dal comportamento offensivo verso la religione cristiana e verso tutti i credenti come il sig. Riccardo Simonetti.   

Ma ormai si sa che è guerra aperta contro il Cristianesimo. Le potenti élite mondialiste hanno infatti bisogno assoluto di cancellare il Cristo dalla faccia della Terra, per poter portare a termine i loro oscuri piani sull'umanità.  

E per questo occorre una nuova umanità senza fede, senza alcuna speranza, quale è la speranza cristiana, ma soprattutto senza un briciolo di carità: totalmente assente e indifferente a tutto quello che potrebbe accadere ai propri simili; senza famiglia, né affetti, ed incapace persino di pregare e volgere il proprio sguardo verso il divino.  

E' l'uomo dei potenti di Davos, geneticamente modificato al servizio delle élite come uno schiavo, svuotato da ogni barlume di umanità ed amore verso il suo prossimo, come nemmeno al tempo dell'antico Impero romano era possibile pensare o immaginare dei peggiori nemici che venivano condotti come schiavi al servizio dei vincitori.   

Ed è molto interessante notare come non si perda anche una sola occasione per infangare la Beata Vergine Maria. Sono ormai parecchi gli anni in cui la Madonna viene costantemente delegittimata, anche dagli stessi membri della gerarchia della Chiesa, o le cui statue vengono vandalizzate o comunque offese, come spesso è accaduto da molti anni in Francia ma anche recentemente in Polonia, oppure ritratta in immagini indecenti e blasfeme come quella che in Germania, non tanto tempo fa, ritraeva una vagina nei cui tratti sembrava apparire la Madonna con il suo manto.   

Questo scempio sacrilego si è consumato anche in Italia, nella Città Eterna, con le femministe e i centri sociali Astra e Brancaleone che hanno organizzato, in occasione dell'otto marzo scorso, una caricatura della Madonna rappresentata con la forma dell'organo sessuale femminile, portata in "processione" fino alla scalinata che porta al sagrato della parrocchia dei Santi Angeli Custodi di piazza Sempione. Lo striscione "Like a virgin" è stato affisso invece sotto la statua della Madonnina simbolo del quartiere Montesacro, a Roma. 

 

 

"Processione" delle femministe l'8 marzo 2021 fino alla scalinata che porta al sagrato della parrocchia dei Santi Angeli Custodi a Roma  

 

Il perché di questa volgare messa in scena è da ricercare nel piano per rendere l'area pedonale, proposto dal presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, che prevede lo spostamento della statua della Madonna proprio a ridosso della scalinata della chiesa. La parrocchia si è opposta, sia perché ciò ostacolerebbe lo svolgimento delle cerimonie religiose, ma anche perché quella statua rappresenta dal dopoguerra un simbolo per l'intero quartiere. Anche papa Giovanni Paolo II si fermò ai piedi di quella statua a pregare.  

Fu fortemente voluta dai residenti del quartiere, al termine della seconda guerra mondiale, per ringraziare la Madonna di aver protetto l'intero quartiere dalla devastazione dei bombardamenti.    

Ma questa "strategia delle femministe" va avanti ormai da parecchi anni in tutto il mondo: nel 2018 in Guatemala si è consumata una sceneggiata assai simile a quella romana, con un gruppo di femministe che, in occasione dell'otto marzo, ha ha effettuato una processione satirica della "potente vulva" nel Parco Centrale di Città del Guatemala e davanti alla Cattedrale Metropolitana.   

L'Associazione La Familia Importa ha denunciato l'avvocato per i diritti umani, Jordán Rodas Andrade, e ha segnalato al Pubblico Ministero anche la presidente dell'Associazione studentesca universitaria, Lenina Amapola García; l'avvocato Stephanie Rodríguez; l'organizzazione Otra Guatemala Ya; il membro dell'organizzazione International Women's Strike, Isabel Juárez; e l'attivista María Ixmucané Solórzano.  

Come spiegato nella denuncia per il presunto reato di "turbamento degli atti di culto" (che prevede una pena commutabile da un mese a un anno di reclusione), i manifestanti hanno "violato" la Chiesa perché "attraverso l'Immagine di una vulva si simulava l'immagine della Vergine Maria, lanciando slogan offensivi contro la morale e la Chiesa cattolica".  

I manifestanti, che si sono mossi dal Parque Jocotenango (vecchio Morazán) alla Cattedrale Metropolitana - circa nove isolati -, hanno gridato slogan come "tira fuori i tuoi rosari dalle nostre ovaie", "potente vulva, dacci aborti sicuri" o "cosa vogliamo?! orgasmi perpetui!", si legge nella denuncia presentata dall'Associazione.        

Ma è possibile che dietro le quinte ci sia qualcuno a dirigere tutto ciò?        

Sembra infatti che una regia comune, che ricorda molto da vicino quella che nell'autunno 2020 ha visto la Chiesa polacca violentemente attaccata, orchestri queste manifestazioni blasfeme ed altamente offensive che vanno avanti ormai da troppo tempo.

L'International Women's Strike (Sciopero internazionale delle donne), noto anche come Paro Internacional de Mujeres, è stato un movimento globale coordinato in oltre 50 Paesi e in concomitanza con la Giornata internazionale della donna, l'8 marzo 2017 e il 2018. Negli Stati Uniti, lo sciopero è stato bollato come "Day Without a Woman".  

E' molto interessante leggere cosa scrisse il popolare quotidiano britannico Daily Mail online - l'otto marzo 2017 - a proposito di George Soros, miliardario ungherese di origine ebraica aschenazita: «Secondo quanto riferito, l'uomo d'affari miliardario George Soros ha donato 246 milioni di dollari a più gruppi dietro la protesta di Day Without a Woman. 

Il think tank conservatore Media Research Center afferma che l'hedge-investor liberale ha finanziato 100 dei 544 partner che sostengono la causa delle donne tra il 2010 e il 2014.

I contributi sono stati dati a organizzazioni come Planned Parenthood, Human Rights Watch, Center for American Progress, con il principale beneficiario dell'ACLU (American Civil Liberties Union) che ha ricevuto 37,3 milioni di dollari.  

[...] Soros è noto per sostenere l'aborto ed è un noto sostenitore della politica liberale americana.  

Il miliardario è stato anche apertamente critico contro Donald Trump e ha definito il presidente un "aspirante dittatore". Soros in precedenza aveva criticato l'amministrazione Trump definendola un "gabinetto di estremisti incompetenti"». 

 

 

Le donne partecipano a una protesta sulla 5th Avenue vicino alla Trump Tower a New York, l'8 marzo 2017 (Foto: Daily Mail)  

 

E guarda caso, fu proprio il tema dell'aborto, lo scorso anno, a scatenare un putiferio in Polonia. I cattolici - come avevo già scritto - arrivarono a dover difendere fisicamente la chiese dagli attacchi dei manifestanti, e ci fu anche un ferito grave colpito alla testa con un manganello telescopico mentre difendeva una statua di Giovanni Paolo II.  

Il fulmine rosso fu il simbolo della protesta, mentre la banca mBank - appartenente alla tedesca Commerzbank - realizzò un video di sostegno alle manifestazioni, dal titolo «Wspieramy» (Noi sosteniamo); il quotidiano liberal Gazeta Wyborcza, appartenente a George Soros, annunciò che avrebbe finanziato le prossime manifestazioni. Quindi fu proprio George Soros insieme ad una banca tedesca a sostenere economicamente le proteste contro il PiS di Kaczyński e contro la Chiesa Cattolica polacca.  

Il deputato Robert Winnicki, in un tweet, scrisse: "Diverse fonti hanno fornito informazioni sulle milizie anarchiche tedesche che si stanno dirigendo in Polonia su invito della sinistra". Moltissimi giovani ricevettero degli sms sul cellulare personale, dove si diedero indicazioni sul luogo delle prossime manifestazioni spontanee, sul come vestirsi (si consigliava il nero) e su come comportarsi in caso di fermo o arresto. 

 

 

Una croce profanata nell'autunno 2020 a Danzica, in Polonia, con slogan anticristiani. Oltre ai messaggi pro-femminismo radicale, gli assalitori hanno anche usato graffiti con le parole "uccidi il prete", usando vernice bianca. Sulla croce è stato dipinto un fulmine. (Foto: Remix)  

 

Il bilancio di queste manifestazioni fu di violenza cieca, danni ad immobili ed auto, oltre alle chiese, vetrine dei negozi in frantumi, e persino furti. Molte croci e statue furono vandalizzate.  

Benché queste proteste non riguardassero affatto la maggioranza della popolazione polacca, che riconosce e ha sempre riconosciuto saldamente nella storia del Paese la fede cattolica come segno identitario e di unità: ancor più dopo la fine della lunga dittatura comunista. Tuttavia la Polonia e le sue istituzioni furono messe a dura prova dal susseguirsi di queste manifestazioni di inaudita violenza.   

Tutto questo ci spiega molto meglio il motivo di tanto accanimento nei confronti di Maria di Nazareth, di questa umile Donna che trascorse tutta la propria vita terrena nel nascondimento.  

Un sottile filo rosso lega infatti tutto l'avvicendarsi di queste proteste violente e manifestazioni di carattere offensivo verso il Cattolicesimo ed in particolare verso la Madonna.   

Sarà lei, la Madre di Dio, a schiacciare la testa al serpente attraverso la sua stirpe, Cristo Gesù, e, secondo la profezia di Fatima, l'umanità potrà ricevere pace e salvezza solo attraverso la devozione verso il Cuore Immacolato di Maria, secondo il piano prestabilito da Dio stesso.     

Le élite mondialiste che invocano satana per portare a compimento i loro piani diabolici scorgono in Lei il nemico più temibile da affrontare.  


 

Le statue dei pastorelli di Fatima, Francesco e Giacinta Marto, distrutte nell'autunno 2020 vicino alla Parrocchia dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, nel villaggio di Chrząstawa Wielka, nel sud-ovest della Polonia. Atti del genere non si vedevano nella zona da oltre 70 anni (Foto: Remix)  

 

Mentre l'umanità è impegnata ad affrontare la più grave crisi economica depressiva seguita al COVID, che sta impoverendo ogni giorno di più il ceto medio. Come in Italia, dove la piccola e media impresa come il settore alberghiero, sono stati letteralmente falciati via dalla crisi, mentre aumentano continuamente i costi di energia e materie prime. Una crisi artificiale indotta ad arte dal COVID che sta arricchendo enormemente case farmaceutiche e grandi multinazionali, mentre gli italiani devono pagare anche solo per poter lavorare o sottostare al ricatto del vaccino. Molti sono ormai sull'orlo della disperazione, molti sono ormai in procinto di cedere, non potendo reggere a lungo la privazione dello stipendio perché sospesi. Molti hanno fatto i loro ricorsi contro le sospensioni dal lavoro ma non possono più attendere oltre.   

Gli equilibri geopolitici stanno però - come abbiamo visto - rapidamente cambiando e la situazione potrebbe mutare molto velocemente da un momento all'altro.  

Ecco perché non bisogna scoraggiarsi proprio adesso. Resistere anche quando non si intravvede ancora la fine del tunnel. E per poter resistere, quando sembra che non vi sia più via di uscita - se si è credenti -, occorre pregare.   

Come fece Caterina Labouré, postulante tra le Figlie della Carità, che nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1830, mentre la Francia era sconvolta dalla possibilità di una nuova rivoluzione (il 27 luglio cadde Carlo X), fu condotta da un angelo nella grande cappella della Casa Madre, dove ebbe un colloquio durato più di due ore con la Madonna. Avvennero successivamente nuovi incontri nel mese di settembre, novembre e dicembre dello stesso anno.    

 

Fine prima parte. Qui la seconda parte dell'articolo.

 

 

 

 
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