Blog
Un blog creato da Girasole753 il 17/03/2007

Io ci sono, e tu?

Confrontarsi, Comunicare di se, degli altri, del mondo, della vita, delle emozioni, dei pensieri e dei vagheggiamenti, degli ostacoli e dell'ottimismo.

 
 

E... VASCO

 

GRANDE GIANNA NANNINNI

Fotoromanza

Amami ancora

Meravigliosa creatura

In Italia

 

A TE..

 

CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO

Numeri 2

E. Ramazzotti

 

RICORDATI CHE VOLA SOLO CHI OSA!

T'insegnerò

 

UN SOLDINO PER UN DESIDERIO

Ogni giorno possiamo fare piccoli gesti, piccole cose che per noi non sono molto ma per altri sono indispensabili. Cominciamo da qui:

http://blog.libero.it/RICCARDOBELLANI/

http://www.centroperlavita.it/

http://www.cesvi.org/?pagina=pagina_generica.php&id=31

 

AI MIEI AMICI

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TAG

 

POESIE PRESE IN PRESTITO 1

Non cercarmi

Non cercarmi
nel vociare
confuso e distratto
della gente che parla,
dice tante cose,
ma non comunica niente.
Non cercarmi
nei locali affollati
dove, tra la ressa e la musica,
non riesci a sentire
neanche i tuoi pensieri.
Se mi vuoi trovare
guarda la figura,
silenziosa ed assorta,
che contempla il tramonto
e si gode lo spettacolo
dei raggi del sole
che colorano le nuvole
d'arancio e di rosso
prima di svanire.

di Reny72 (http://www.myspace.com/reny72)

 

VIAGGIARE

.......Si, viaggiare
evitando le buche piu' dure
senza per questo cadere nelle tue paure
gentilmente, senza fumo, con amore
dolcemente viaggiare
rallentando per poi accellerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente, senza strappi al motore
e tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare
con coraggio, gentilmente, gentilmente
dolcemente viaggiare.....

L. Battisti

"Visita almeno una volta all'anno un luogo sconosciuto"

Dalai Lama

"La nostra destinazione non è mai un luogo ma un modo nuovo di vedere le cose"

Henry Miller

 

FILM

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Film consigliati:

Prendimi l'anima
Saturno contro
Il tempo delle mele
Via col vento
Il paradiso all'improvviso
Lilli e il vagabondo
La vita è bella
Il grande cocomero
Frances
Shine
Non ti muovere
I cento passi
The miillion dollar baby
Schindler's List
La bestia nel cuore
Il Gattopardo
La Ciociara


 

CI VUOLE UN FIORE...

Tutto si crea e nulla si distrugge!

Ogni cosa è indispensabile al mondo
ma più di tutto la semplicità e l'allegria!

 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

 

Post N° 135

Post n°135 pubblicato il 02 Settembre 2008 da Girasole753
 

 
 
 

Vaffanculo! Tutto quello che non posso dire in una banale relazione mensile

Post n°134 pubblicato il 31 Agosto 2008 da Girasole753

Assistenzialismo e paraculaggine verso  autoaffermazione consapevole e responsabile

Cantiamo tutti Imagine di Jonn Lennon e ricordiamo con esultanza JFK. A cosa serve se poi nella massa continuiamo a fingere che il nostro piccolo operato non potrà nulla contro i grandi e potenti.

Ma lo stato da chi è fatto! Siamo o non siamo noi?

Continuiamo a pensare che sia lo stato a doverci garantire dei diritti e sono daccordo, ma non quando io stesso non ho voglia di garanzie per me stesso, solo quando sono nell'impossibilità temporanea di arrivarci.

Nel mio piccolo: Vaffanculo! Vaffanculo a tutti i politici che interferisocno alimentando la cultura dell'assistenzialismo. Vaffanculo ogni volta che si intromettono col solo scopo di aumentare la loro visibilità e diffondere un immagine della loro potenza. Beh! se siete così potenti perchè non li risolvete davvero i problemi delle famiglie, la casa, il lavoro, le cure mediche, la spesa alimentare, le bollette, la scuola per i figli, i loro vestiti, gli asili fuori orario.

Bene, se non siete in grado di fare qualcosa di concreto fatevi da parte e non continuate ad alimentare le illusioni (leggasi rompere le palle) di gente che con estrema semplicità (leggasi audace paraculaggine dettata dalla bassa condizione socioculturale) si fida e si affida (a peso morto) alle vostre chiacchiere, alla facilità con cui alzate il telefono per impartire ordini (minacciare, ops: consigliare!), a chi sta davvero lavorando per tutelare i diritti di quelle stesse persone (sempre gli stessi poveracci poco istruiti e fomentati ed ancor di più disorientati), consapevoli che nè voi nè l'altro può molto rispetto al tipo di aiuto che intendete voi (le illusioni e le vane promesse). Eppure le persone che voi intralciate sanno che per cambiare qualcosa occorre che cambi la cultura, che le persone non riestino in una attesa messianica a sperare che qualcosa cambi nella loro vita mentre loro continuano ad essere le vittime privilegiate di un atroce destino, che voi non dovreste più interferire e che dovreste dire alle persone di rivolgersi a chi già sta facendo per loro piuttosto che lasciar credere nella votsra onnipotenza su tutto frammentando ed ostacolando costantemente un già duro lavoro.

Bene caro consigliere, assessore, presidente di municipio o qualunque altro ruolo di volta in volta tu incarni, cosa vogliamo fare? Su quale binario ci vogliamo incontrare?

Le persone possono essere così: Automi sognanti (leggasi illusi e disillusi)

Oppure così: liberi di scegliere di andare avanti ed emanciparsi.

Perciò fatti da parte e comincia a lavorare sul serio!

Sporcati le mani e vieni tra i servizi a vedere cosa fanno le persone che intralci. Parla con noi e con gli altri, leggiti tutte quelle belle relazioni che a fine mese ti produciamo, presta attenzione alle osservazioni conclusive ricche di suggerimenti su come dovrebbero cambiare le cose perchè tutto funzioni meglio e dove non ti è chiaro scomodati a domandare, anche indagare se preferisci, piuttosto che fantasticare qualche pigrizia o malaffare ed intervenire perfidamente. Quando verrai troverai tanto di quel da fare che nemmeno la tua fantasia più recondita potrebbe immaginarlo e capirai che ogni tanto l'onnipotenza va messa da parte e che il libero arbitrio non è "vieni ti risolvo io la faccenda" piuttosto è accettare anche che l'altro debba decidere per se stesso.

 
 
 

Post N° 133

Post n°133 pubblicato il 31 Agosto 2008 da Girasole753
Foto di Girasole753

La solitudine è una buona cura

ma se presa a dosi eccessive

diventa una malattia

 
 
 

Grazie a chi mi sta vicino sempre e comunque

Post n°132 pubblicato il 29 Agosto 2008 da Girasole753

 
 
 

A chi non oso dire altro

Post n°131 pubblicato il 29 Agosto 2008 da Girasole753
 

(ovviamente Greg non sono io e non so chi sia).

So invece a chi è dedicato questo fiore, ad un caro amico, si proprio a te!

Evviva la codardia... questa volta è la mia!

http://www.fendy.it/Cuore.htm

 
 
 

Ma tu guarda da chi siamo governati!

Post n°130 pubblicato il 28 Agosto 2008 da Girasole753

Non ci posso credere. Tutti i comuni mortali per accedere a qualunque posto di lavoro sono soggetti a dure selezioni, devono avere questo e quell'altro requisito, titolo di studio, esperienza, hobbies, capacità, competenze e devono superare test di selezione e profili di personalità e poi per i capi di governo a cosa ci si affida? Agli umori della folla, alle dolci illusioni ispirate da super promesse e mega impegni, alle schede elettorali pagate e truffate e non so quanto altro visto che la mai fantasia in tema di falsità, truffe ed ipocrisie è piutosto limitata.

Ma facciamo un test di personalità anche ai capi di stato, bandiamo dal governo tutti i sanguinari e gli ipocriti individualisti. Qualcuno barerà e li supererà? Sicuro che c'è gente capace di farlo ma ci sono anche prove in cui non si può barare.

Pensate alle prove nei contesti naturali che di solito vengono utilizzate per la selezione di ruoli importanti nelle aziende.

Oppure facciamogli firmare un contratto sul mantenimento della loro sanità mentale con criteri firmati e controfirmati sui limiti invalicabili oltre i quali sarano obbligati ad essere ricoverati e curati.

Inventiamoci qualcosa ma non lasciamo che siano loro a governarci e per giunta a fare da modello per i giovani.

La mia desolazione del momento è basata sull'insoddisfazione rispetto agli attuali governi di Usa, Cina, Russia e no, non me la sono dimenticata, anche della nostra cara, spompata, cieca, illusa, mediocre Italia.

PS: so che è pura e perversa utopia, ma lo spirito di sopportazione ad un certo punto si esaurisce :-).

 
 
 

Ode a Sirdalud

Post n°129 pubblicato il 27 Agosto 2008 da Girasole753
Foto di Girasole753

Grazie Sirdalud perchè sciogli le mie tensioni

Grazie Sirdalud perchè mi fai girar la testa

Grazie Sirdalud perchè mi fai battere il cuore e stare in ansia

Grazie Sirdalud perchè tu o l'ammazzazanzare... è uguale!

Grazie Sirdalud perchè mi rimetti a nuovo

Grazie Sirdalud perchè mi accogli in un dolce sonno

Grazie Sirdalud perchè mi dai la sveglia anche quando non suona

Grazia Sirdalud perchè mi lasci a bocca asciutta

Grazie Sirdalud perchè mi trattieni a casa insonne e sfinita

Grazie Sirdalud perchè mi fai dormire a comando anche fuori orario

Grazie Sirdalud perchè una volta al giorno è poco, allora è meglio 2 al dì

Grazie Sirdalud perchè mi fai sperimentare i confini della mia onni-impotenza

Grazie Sirdalud, grazie perchè da domenica mi lascerai tornare ai miei normali ritmi.

 
 
 

Ancora in malattia! Che pizza!

Post n°128 pubblicato il 25 Agosto 2008 da Girasole753

Ancora un'altra settimana di malattia, non ce la faccio più. Di questo passo dovranno curarmi anche per depressione.

E' proprio una bugia che in malattia ci si riposa, io mi annoio da morire. Bastaaaa!

La mia convinzione che la mente può sul corpo comincia ad incrinarsi e trova dei limiti. Devo arrendermi?

 
 
 

Post N° 127

Post n°127 pubblicato il 23 Agosto 2008 da Girasole753
 

Mai più come prima
di Marzio
La trama

Un gruppo di ragazzi, finito l’esame di maturità decidono di festeggiare facendo per la prima volta un viaggio insieme. Preferendo una località marina, imprevedibilmente si ritrovano sulle Dolomiti, assecondando la passione di Enrico, il Siddharta del gruppo che predilige luoghi in cui è possibile vivere a contatto con la natura e mentalmente isolarsi, per meditare. Tra loro c’è Max, portatore di handicap, che i compagni di classe aiutano ma anche sfruttano, come nell’ultimo rituale scambio di compiti durante l’esame di maturità. I ragazzi hanno appena scoperto che nonostante i cinque anni passati insieme, si conoscono ben poco né tanto meno hanno un vero rapporto di amicizia. Partono quindi per cercare di conoscersi meglio ed eventualmente instaurare un rapporto stabile e duraturo di amicizia che vada oltre quello dei banchi di scuola. La disgrazia che colpisce uno di loro, durante una libera scalata sulle Dolomiti, li cambierà profondamente, segnandone il passaggio dall’adolescenza alla maturità, con tutte le insidie ed i suoi problemi. Riusciranno a rimanere uniti nel mondo degli adulti, evitando che quella paurosa perdita finisca per travolgere il loro rapporto ?.

La recensione

Come spesso accade nel mondo del cinema due film che esplorano, seppur in modo diverso, il mondo giovanile sono quasi contemporaneamente usciti in questo 2006 nelle nostre sale; Notte prima degli esami è stato un successo inaspettato ai nostri botteghini mentre il ben più solido Mai più come prima, nonostante sia stato distribuito dalla corazzata Medusa, è naufragato nell’isola degli inediti e sommersi da cui, forse, sarà ripescato a fine stagione dalla rivista Ciak, da qualche anno impegnata a premiare i film passati totalmente inosservati, più meritevoli di essere rivalutati. Ci sarebbe da esultare che un Davide (Notte prima degli esami) abbia battuto un Golia distribuito da una delle due case (l’altra è la Rai) che si contendono, con arroganza e a discapito di ogni regola di libera concorrenza, il mercato cinematografico italiano, lasciando le briciole agli altri. Ed invece siccome un film dovrebbe ancora oggi essere valutato essenzialmente per il suo valore artistico, più che per i risvolti politici e commerciali, in questo caso ci troviamo di fronte ad un film ingiustamente ignorato dal pubblico e sin troppo tiepidamente accolto dalla critica. Quest’ultima, forse, ha voluto far scontare al regista Giacomo Campiotti le sue recenti incursioni nel mondo delle fiction televisive (Zivago nel 2002) ma arrivare ad accusare il film di non avere una sceneggiatura adeguata, né dialoghi solidi, di essere in definitiva superficiale, è francamente sconcertante. Attenzione sono gli stessi critici che hanno accolto con favore Notte prima degli esami, turandosi il naso pur di plaudire ad un operazione positiva sì per il nostro cinema ma sicuramente commerciale e non proprio originale. Con il risultato che i pochi, tra cui il sottoscritto che hanno visto Mai più come prima, rimangono allibiti di fronte alla cecità e miopia dei critici di professione. Perché il film di Campiotti, pur con mille imperfezioni ed una struttura forse eccessivamente costruita a tavolino tendente ad esaltarne il risvolto drammatico, è un bell’esempio di come si possa fare buon cinema, trattando temi seri, appassionando lo spettatore e non annoiandolo. Grande merito và non solo alla regia ma anche alla sceneggiatura che ben evidenzia, nella prima parte, l’ingenuità di questi ragazzi che escono dal mondo della scuola per tuffarsi nelle incertezze che il futuro riserva. Il passaggio dal mondo spensierato anche se problematico dei giovani a quello degli adulti è rappresentato dalla disgrazia che capita ad uno di loro; per la prima volta, in un momento che vuole essere di svago, di felicità per un viaggio fatto insieme, è la morte che fa prendere coscienza ai ragazzi che la vita non è affatto semplice e bella così come descritta nelle fiabe, anzi come accade anche in esse diventa assai complicata, un percorso irto di difficoltà da affrontare portandosi indietro il peso degli incubi passati. La grande forza del film di Campiotti sta proprio nella sua struttura semplice (non semplicistica) con una prima parte in cui ci presenta i protagonisti (il contemplativo Enrico, il borghese Lorenzo in perenne conflitto con il suo status sociale, Fava burino ultrà che non và d’accordo con la lingua italiana, Martina che soffre per la poca attenzione che i ragazzi le prestano) ed una seconda in cui gli stessi si rendono conto che di fronte ad una tragedia così immensa che li colpisce, i problemi che avevano sui banchi di scuola, le loro ribellioni generazionali erano ben poca cosa. La presa di coscienza della perdita di uno di loro, un compagno che per cinque anni ogni giorno avevano visto in quella classe, inizialmente induce i ragazzi a stringersi in un unico abbraccio, con la promessa di non dimenticare mai l’amico né quel terribile viaggio, non perdendosi mai più di vista. Purtroppo la vita di tutti i giorni, insieme alle conseguenze imprevedibili che sulla coscienza di ognuno può avere un evento tanto tragico, si rivelerà ben più triste; persino Max, portatore di handicap, di cui lo scomparso ragazzo era insostituibile amico, confesserà, in tanti anni, di averlo conosciuto molto poco; sì tra loro c’era complicità, conoscenza ma si può essere veramente amici di una persona che frequenti per cinque anni, ignorando quasi tutto di essa ?. Film di formazione questo Mai più come prima con una seconda parte addirittura più convincente e coinvolgente della prima; i ragazzi, una volta nel mondo degli adulti, sembrano voler completamente fuggire dal passato, evitando il più possibile di incontrarsi. Ognuno ha preso la sua strada e rifiuta il contatto con chi ha vissuto una tragedia così immane. E’ proprio a questo punto che interviene la splendida figura del padre del ragazzo morto che fa capire a quello di loro con cui è in contatto che è inutile fuggire dal passato; ci insegue, è sempre presente, talvolta ci condiziona; forse sarebbe meglio affrontarlo, facendo rivivere in questo modo anche chi purtroppo non c’è più.

 
 
 

Adolescenza.... bla bla bla.....  (ascolta la ballata)

Post n°126 pubblicato il 02 Agosto 2008 da Girasole753
 
Foto di Girasole753

Siamo saturi oramai di dire e sentir dire che l'adolescenza è un periodo complesso in cui il bambino vive delle trasformazioni sia fisiche che emotive e comportamentali, anche le emozioni cambiano, prendono forma ed intensità diversa.... I arpporti diventano più complessi, tutto diviene più difficile... si è confusi su tutto mentre in apparenza si ostenta decisionalità... ecc. ecc.

Siamo davvero sicuri che è l'adolescenza ad essere un periodo complesso di mutazioni? O piuttosto è la società che divenendo sempre più complessa ha bisogno di sottolineare con maggiore enfasi alcuni passaggi fondamentali della vita che indubbiamente sono articolati ma che di certo non hanno nulla di patologico o problematico. O più correttamente è l'adulto ad aver avere delle difficoltà nel suo compito educativo?

Esistono culture dove i riti di passaggio dalla fanciullezza all'età adulta sono sanciti con allegria, mediante festeggiamenti, come accadeva nelle nostre campagne qualche decennio fa. Era forse un attribuire un significato diverso alla maturazione psicofisica ed affettiva del bambino che finalmente si avviava ad esser grande? Era una gioia per il ragazzo (o la ragazza) potersi assumere finalmente dei compiti che fino ad allora gli erano negati o poter fare delle cose che fino ad una certa età non gli erano concesse? Era un orgoglio per il genitore poter mostrare la sua discendenza?

Ma le meraviglie dell'adolescenza sono oggi forse sparite? Il tormentato "posso-non posso-chissà se posso" che fine ha fatto? Sotterrato dal permessivismo che non lascia più ombra di dubbi "posso tutto, tanto chi mi ferma?" e dalla delega delle responsabilità "chi te la fa fare a crescere che poii ti tocca assumerti delle responsabilità".

Sembrerebbe quindi che il conflitto adolescenziale prenda le forme del "voglio esser grande rimanendo bambino" ovvero "voglio fare le cose dei grandi senza assumermene le responsabilità indipendentemente dalla mia maturità, dalle mie capacità e bla bla bla.... tanto è sempre colpa degli altri"

Siamo sicuri allora che il disagio è adolescenziale o sono forse loro stessi vittime di un disagio genitoriale che non ha trasmesso valori, regole e responsabilità ?

L'adolescenza, quella sana e spontanea, quella che sente la genuinità dei sentimenti e delle biricconate, quella che sa ricercare e scoprire se stessi sia nella solitudine che nei ritrovi di gruppo, nell'allegria e nel dolore, quella che sa attendere, riflettere e gustarsi gli eventi, questa adolescenza esiste e può essere risvegliata in ogni ragazzo perchè è insita in lui/lei.

L'amore e l'accettazione incondizionata permettono lo sviluppo autonomo della persona. Non significa che i ragazzi non vanno rimproverati, significa invece lasciarli liberi di scegliere e di esprimersi sualla base di quanto essi stessi conoscono. Compito dell'adulto è sostenere il ragazzo nello svilupp delle sue conoscenze, questa è la parte difficile. Possono scegliere tra ciò che conoscono, non possono scegliere ciò che non conoscono, possono solo scegliere di non scegliere.

Ascoltate la ballata dell'adolescente http://www.adolescenza.org/musica.html

Troverai un link, cliccaci sopra.

 
 
 

Pericolo dipendenza da gioco in rete

Post n°125 pubblicato il 30 Luglio 2008 da Girasole753

Assurdità dei nostri giorni. Non ci posso credere. navigando qua e là ho trovato un annuncio di lavoro facile da casa, guadagni tra i 200 euro ed i  500 al giorno... come? Questo il link su cui sono stata sballottata con l'esortazione di leggere fino in fondo: http://it.cashgenerationpro.com/. ovviamente invito solo gli increduli a leggere fino in fondo, io non ci sono riuscita, è stato più forte di me il ribrezzo e incredulità delle poche righe lette: addirittura ti fanno giocare gratis per impratichirti... dicono. In realtà la trappola è facile, mentre ti impratichisci diventi succube del gioco e credi di potercela fare fino al punto che cominci a giocare e quando si gioca con i soldi veri non è così facile fermarsi: piuttosto che il rischio di perdere altri soldi, nella mente del giocatore alberga il pensiero assillante di riprendersi, vincendoli, i soldi persi precedentemente e questa convinzione irreale lo tiene legato al gioco fino a che non intervenga qualcuno o qualcosa a fermarlo.

Hai capito i furbetti!!!?

Occhi aperti, le trappole in rete non finicono mai.

Buon pomeriggio

Antonella

 
 
 

Voglia Renato Zero

Post n°124 pubblicato il 28 Luglio 2008 da Girasole753

 
 
 

Woman in love

Post n°123 pubblicato il 22 Luglio 2008 da Girasole753
 
Tag: Amore

....Io non so perchè ti lascio andare via così da me...

By Francesco Sighiero in "Lilly"

 
 
 

Pungolosità giornalistiche inopportune: riflettere prima di scrivere

Post n°122 pubblicato il 25 Giugno 2008 da Girasole753
 

Cari colleghi,

scrivo a seguito di un articolo del Sole 24 Ore circa gli "psicologi della monnezza" (in fondo trovate il link per leggere tutto l'articolo) e l'ingaggio di 300 psicologi attraverso la Fondazione Psicologi per i Popoli (tutti del centro nord).

Mi fa sorridere pensare che un giornale serio possa deridere un inizativa altrettanto seria. I costumi si acquisiscono all'interno di una cultura di appartenenza, le abitudini possono e se sono malsane devono essere cambiate. Piuttosto che fare dell'ironia facile occorrerebbe spiegare cosa questi colleghi psicologi andranno a fare: sensibilizzare le persone e trovare modalità incisive perchè l'informazine è chiaro che da sola non basta, occorre arrivare a modificare i comportamenti e la persona non è sempre disponibile e motivata a fare questo. Assistiamo costantemente alle notizie di presidi e manifestazioni contro i siti individuati per i termovalorizzatori, proviamo invece a documentarci ed a vedere cosa altri paesi e città hanno fatto.

Anni fa per la mia tesi di laurea analizzai un progetto di comunità che utilizzando una metodologia partecipativa era risucita a trovare il consenso e l'adesione di enti pubblici, ditte appaltatrici e cittadini. Si trattava di individuare un sito e realizzare un impianto termovalorizzatore in Piemonte. Il progetto ha avuto l'effetto di far partecipare e responsabilizzare oltre che ascoltare ed informare i cittadini durante tutte le fasi del progetto. Consentire alle persone di incontrarsi e di spegarsi, permettere che le informazioni vengano digerite ed assimilate piuttosto che ascoltate e lasciate scivolare permette di riflesso anche una maggiore comprensione del fenomeno riducendo gli agiti che sono scaturiti dalla disperazione, dalla disorganizzazione del servizio, dai vissuti sedimentati negli anni e dalle problematiche quotidianamente affrontate.

Attivare esclusivamente psicologi del nord mi sembra un ennesima svalutazione del meridione e questo è quanto mi sento di contestare in questa iniziativa, dare l'accesso ai triennalisti per affrontare questioni così complicate e sedimentate nella popolazione mi sembra un rischio.

Se la scelta di attivare risorse dal nord è alimentata dalla convalidata esperienza di queste regioni, ben venga una partecipazione all'iniziativa ma non un'affidamento totale del compito. Stiamo perciò attenti a quando deridiamo così facilmente le iniziative proposte, se ci ridiamo addosso noi stessi immaginiamo quanto ci derideranno gli altri. In fondo per cambiare e migliorare le abitudini fisiche delle persone esiste uno psicologo dello sport? Nelle scuole attuiamo percorsi di educazione ambientale?

E' nella professione dello psicologo la capacità di far dialogare fazioni opposte perchè possano raggiungere obiettivi di comune interesse o modificare comportamenti e abitudini? Tutto il rispetto per i colleghi che si occuperanno della questione e spero solo che riescano a coinvolgere davvero la popolazione e tengano conto dei colleghi campani visto che qualcuno (gli stessi ideatori dell'iniziativa) gli hanno lastricato la strada di vetri (il comprensibile risentimento dei colleghi campani che sono rimasti esclusi).

Infine un suggerimento: professionalità significa rispettare chi è del luogo, far capire che si può e si deve collaborare e che una guerra competitiva non porterebbe ad alcun risultato per nessuna delle parti in causa (psicologi del nord, psicologi campani, popolazione campana, governo locale).

L'assurdo è che sia il governo a promuovere la faida.

 

Per leggere l'articolo:

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2008/06/psicologi-monnezza.shtml?uuid=b2d6fac0-3e93-11dd-9f82-00000e251029&DocRulesView=Libero

 
 
 

Poesie delicate

Post n°121 pubblicato il 16 Giugno 2008 da Girasole753
 
Tag: Poesie

AVANZI

 

Mi avanza

un pezzo di cuore

ancora da rapinare

ed un pensiero inedito

da dedicare.

 

Mi avanza

un frammento di sogno

ancora da riempire

ed uno scampolo di cielo

ancora da spartire.

 

Mi avanza

un bacio indimenticabile

che ancora non ho dato

ed una porzione

di desideri sapidi

da masticare.

 

Mi avanza

una manciata di carezze

da regalare

ed uno sguardo rapito

da destinare.

 

Mi avanza

una risata fragorosa

da provocare

ed un incubo ricorrente

da cancellare.

 

Mi avanzano

gambe e braccia

da far tremare

e passi incerti

da affiancare.

 

Mi avanza

un piatto di futuro

ancora tutto da giocare

ed un passato confuso

da dimenticare.

 

di Paola Tinchitella

dal blog di Paola: http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=308397530&blogID=404045300

 
 
 

Per un pianeta a misura d'uomo

Post n°120 pubblicato il 10 Giugno 2008 da Girasole753
 

Come e dove smaltire l'olio dopo la frittura

Sapete dove buttare l'olio della padella dopo una frittura fatta in casa?

Sebbene non si facciano molte fritture, quando le facciamo, buttiamo l'olio
usato nel lavandino della cucina o in qualche scarico,vero?

Questo è uno dei maggiori errori che possiamo commettere.Perchè lo facciamo?

Semplicemente perchè non c'è nessuno che ci spieghi come farlo in forma
adeguata.

Il meglio che possiamo fare è ASPETTARE CHE SI RAFFREDDI e collocare l'olio
usato in bottiglie di plastica,o barattoli di vetro, chiuderli e metterli
nella spazzatura.

UN LITRO DI OLIO rende non potabile CIRCA UN MILIONE DI LITRI
D'ACQUA,quantità sufficiente per il consumo di acqua di una persona per 14
anni.

 
 
 

8 Giugno - Indipendenza delle Filippine

Post n°119 pubblicato il 08 Giugno 2008 da Girasole753

Sono in corso a piazza Manila e piazza Ankara ai Parioli le celebrazioni per la festa dell'indipendenza della Repubblica delle Filippine, dalle 10,00 fino al tardo pomeriggio.

E' un occasione per conoscere una cultura anche attraverso i suoi cibi.

 
 
 

Post N° 118

Post n°118 pubblicato il 04 Giugno 2008 da Girasole753

...finalmente la videotecnologia si insedia sul mio blog.... ce ne è voluto di tempo ma ora mi rifarò del tempo perso.

Beccatevi quetsa lezione di bioenergetica casalinga e brutale :-)

 
 
 

Post n°117 pubblicato il 04 Giugno 2008 da Girasole753
 

non fumatori dei blog.... UNIAMOCI!!!!!

Campagna antifumo

Per un alito.... a prova di bacio

 
 
 

Sex and the City

Post n°116 pubblicato il 30 Maggio 2008 da Girasole753
 
Foto di Girasole753

La vita non sempre corrisponde alle tue fantasie

per questo hai bisogno di amicizie vere

per affrontare il tutto

http://trovacinema.repubblica.it/multimedia/film/attualita:-Le-ragazze-sono-tornate/2282831

Buona visione, buona serata e buone amicizie!!!

Io corro al cinema, baciotti

 
 
 
 

NO ALLA PEDOFILIA!

 

LA VOGLIA LA PAZZIA

 

SENZA PAURA

 

PREVENZIONE ATTACCO DI CUORE

Come riconoscere se qualcuno ha avuto un attacco di cuore:

* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);
* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;
 

* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);
* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).
Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso.
 
Descrivete i sintomi della persona per  telefono.
 

SOGNI

immagineSolo chi sogna può spostare le montagne!

 

FACEBOOK

 
 

LETTURE SUGGERITE

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Lettere ad un bambino mai nato di Oriana Fallaci
Un uomo di Oriana Fallaci
Il piccolo principe di Antoine de St. Exupèry
Il diario di Anna Frank
Il rosso e il nero
di Sthendal
La mai fine è il mio inizio di Tiziano Terzani
Il cacciatore di aquiloni di Hosseini Khaled
L'incontinente bianco di Giobbe Covatta
Dal Bing Bang ai buchi neri di Stephen Hawking
Il codice dell'anima di James Hillman
La metamorfosi di Franz Kafka
Lettera al padre di Franz Kafka
Perchè le donne non sanno leggere le cartine e gli uomni non si fermano mai a  chiedere Allan Pease - Barbara Pease
Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam
Ritrovarsi prima di cercare l'altro di Edoardo Giusti
Azienda in Jazz di Erika Leonardi
Sognavo di essere Freud (mi sono risvagliata Willy il Coyote) di Aisha Proxima
A che gioco giochiamo di Eric Berne
Una donna di Sibilla Aleramo
Il gabbiano Jonathan Livingston di Richard Bach
Firmino di Sam Savage
La ballata delle prugne secche di Pulsatilla
Meglio donne che maleaccompagnate di Geppi Cucciari

 

RIEMPI LA VITA DEI TUOI COLORI

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ULTIME VISITE AL BLOG

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