Creato da Shalom.aleichem il 06/09/2014

Prima il Tuo Amore

La Fede non è un' opinione

 

La Coscienza Universale e il nostro io individuale

Post n°439 pubblicato il 03 Luglio 2024 da Shalom.aleichem


FAGGIN-INCONTRO-def-2



https://www.youtube.com/watch?v=rUSo0MRQSJg





Il mio grande grazie al Prof Federico Faggin

  Mi ha fatto capire cose sulla  mia coscienza meravigliosamente rivoluzionarie, spingendo ancora oltre la mia disamina sulla sua consistenza 

oggi ,  la scienza materialista e affarista , a dispetto delle evidenze delle moderne scoperte, ancora si ostina a soffermarsi su considerazioni deterministiche della realtà


Ma lo scienziato Fagin  offre un valido suggerimento per provare a considerare l'esistenza di una coscienza individuale  fisicamente riconoscibile 

 Egli afferma che ci sono tutte le premesse  perché  il concetto di coscienza non appartenga solo alla filosofia e alla religione , ma  possa trovare una  collocazione di  realistica sussistenza

   in manifesta sintonia con le nuove conoscenze della fisica , egli ipotizza che  la nostra coscienza abbia una vita autonoma rispetto alla materia in cui agisce, cioè il corpo


 Possiamo permetterci una tale affermazione, egli dice,  perché si può ipotizzare che la coscienza individuale abbia  origine ancor prima del Big bang 

 Questa ipotesi permette  di attribuire alla coscienza individuale

una sua essenza e una sua vita autonoma rispetto alla materia,

 nello specifico rispetto al corpo in cui agisce


  Questo approccio alla realtà della coscienza rappresenta davvero un radicale cambiamento nella interpretazione della integrità della persona umana

Dare alla coscienza non più un valore aleatorio, ma validità fisicamente giustificata,

  è una vera  rivoluzione

 Comunque Faggin parla di una coscienza  libera ma  non  autonoma

Egli infatti ipotizza che una coscienza infinita e indeterminata, che chiama io unitario, preesistente al  Big bang , si manifesti  nell'universo attraverso la coscienza individuale e

man mano si definisca ed evolva

Così  la coscienza individuale sarebbe l'espressione di un tutto indefinito che andrebbe man mano definendosi nelle sue specificità, attraverso l'evolvere di ogni sua singola parte ossia di ogni singola coscienza

Da qui, l'evoluzione della coscienza del singolo determinerebbe  l'evoluzione della coscienza del tutto

In questo modo si sottintende   una correlazione di interdipendenza tra l'io e il tutto

 l'io  non potrebbe esistere se non fosse già esistito un tutto ,e  il tutto  si definirebbe attraverso l io individuale


Tutto questo comporta una interdipendenza tra l'io e il Tutto inaccettabile per un buon Cristiano

 Per noi Cristiani Dio è Padre e Creatore,

 la sua essenza  è del tutto autonoma dalla definizione della coscienza dell'uomo

. E se  la coscienza dell'uomo non potrebbe esistere senza essere stata creata ,  essa è  autonoma e libera rispetto suo Creatore


A questo punto, Faggin,  per noi cristiani, ipotizza un dio farlocco, che lui chiama tutto o io unitario, Ma la sua essenza indeterminata 

 avrebbe bisogno di determinarsi attraverso l'evoluzione delle singole coscienze: esegesi completamente discordante dal Dio biblico


 Insomma Faggin  per noi Cristiani ha il merito di essersi speso per proporre come   veritiera l'ipotesi di una coscienza autonoma dal corpo 

Ma non potrà trovare rispondenza favorevole 

nella interpretazione dello svolgersi di questa coscienza.

 Definire la coscienza 

  come parte di un tutto

 che si va componendo attraverso le singole parti, per costruire  la sua completezza  è una teoria

del tutto inaccettabile 

 Per noi Cristiani il Tutto, Padre e Creatore esiste nella sua perfetta sostanza,

indipendentemente da ogni singola parte a cui offre  esistenza e vita

Ma allora, in che  ci può trovare concordi?

 La nostra coscienza è la parte più nobile  di noi 

e noi siamo chiamati ad evolverla  verso la consapevolezza di quel sé che si riconosce immerso nel Tutto

Questo c'è d buono  nella proposta di Fagin

La scienza fino ad ora ha ritenuto di non doversi occupare di coscienza

Ora il fatto che uno scienziato come Federico faggin incominci a porsi altri interrogativi che inducono

 ad indagare più a fondo, come la fisica moderna permette , è una gran bella notizia

 

 Faggin dice che la nostra coscienza ha una base fisicamente  riconoscibile, autonoma dal corpo

 E questa è una constatazione ardita

  Ed io che ne posso ricavare?

Io credo che possiamo fare un ulteriore passo

E ipotizzare che in noi operino  Vitali e vigenti

 non una, ma  due coscienze:

una coscienza individuale ed una conoscenza universale 

 Una esprime il nostro io profondo 

Ed l'altra collega ogni singola coscienza al Tutto

Questa coscienza di un Sé superiore si può paragonare, ma non uguagliare, al cosiddetto super-io 


Questa coscienza superiore non è frutto di esperienza personale,

 ma unifica tutte le esperienze o e tutti gli uomini come appartenenti ad una coscienza universale

La  coscienza universale operante in noi  ci permette di conseguire le  più grandi conquiste umane e scientifiche

E  libera dai raggiri  di una società che  ingolfa

In una competizione senza fine.


Quando siamo disponibili a collegarci a questa coscienza geniale

 ogni cosa appare nella sua veritiera e produttiva evidenza


Restiamo fiduciosi: c'è una coscienza superiore che interagisce col nostro io individuale e lo induce alla buona trasformazione

  Questa coscienza

 è   la genialità di Dio che opera in noi e ci nobilita come suoi figli privilegiati

E se glielo permettiamo 

  ci  offre  la pienezza di noi stessi 

In qualsiasi condizione ci trovassimo, ci aiuta ad accettare e a superare


 Se permettiamo a questa coscienza di agire in noi non ci sentiremo più  soli

perché ci partecipi  insieme a molti altri della stessa umana sensibilità

 Nella espressione più nobile del suo significarsi


Se penso che io sono   una parte importante di una coscienza universale che  pervade e  fa nuovo tutto e tutti

 quale solitudine, quale isolamento mi potrà

turbare?

Siamo sempre e comunque in contatto con gli altri

Siamo tutti uniti nella stessa nuvola, attraversati  da un unico Sole

Se penso che porto in me la presenza fattiva di una coscienza che parla a tutti allo stesso modo

  quale differenza  potrà 

Intimidire?

Pur essendo lontani, forse sconosciuti, forse finanche  indifferenti l'uno all'altro, addirittura nemici,

facciamo tutti parte di una circolarità positiva che ci richiama a noi stessi perché abbiamo paura di ascoltarla? 

Quando preghiamo la nostra preghiera è piccola insignificante se parte solo dal nostro io,

 ma se essa si lega allo Spirito della coscienza universale allora diventa una  preghiera corale comunitaria, universale

E allora sappiamo  perché non ci si deve mai sentire  soli né sguarniti 




 
 
 

Uomini che devono imparare ad amare

Post n°438 pubblicato il 25 Novembre 2023 da Shalom.aleichem




 Ancora una volta una donna uccisa per mano di un uomo che diceva di amarla

 L' atroce delitto di Giulia sconvolge ancor più 

per la  giovanissima età dei protagonisti 

Potrebbero essere nostri figli, fratelli, nipoti

 così viene naturale far riferimento alla famiglia,  nella responsabilità educativa primaria dei giovani 

dando la colpa alla cosiddetta famiglia  patriarcale 

Usiamo questo termine  " patriarcale" per intendere la conformazione di una famiglia atavic di vecchia mentalità che prevede come capo indiscusso di essa un uomo despota e oppressore 

 Sicché si travisa l'antico assetto originario della suddetta famiglia

 I patriarchi  nella loro genesi  partono come uomini assennati e di grande buon senso, che sanno ben indirizzare e ben disporre i loro figli verso finalità di solidi intenti

Cosa c'entra la famiglia patriarcale con l'attuale vuoto esistenziale che impaccia nell'indirizzare i figli verso il bene? 


E perché una   violenza inconsulta proprio contro la donna sta annebbiando così tanto gli animi di molti uomini, da portare perfino un giovane a gesti indiscriminati e  spropositati?

Il nocciolo dell' abominio dei nostri giorni forse sta altrove, 

altro che società patriarcale 

Ma non vogliamo confrontarci con i veri problemi, 

 altrimenti si dovrebbe scardinare tutta l'impostazione che si vorrebbe

 attribuire al presunto variopinto progetto  di famiglia 

 

Una famiglia dove non c'è chi guida 

una famiglia dove ognuno ha aspettative sull'altro 

ma non sa cosa egli possa e debba offrire

 una famiglia dove l'uomo continua a covare dominio

 ma non sa cosa gli competa offrire in cambio

 una famiglia messa in crisi dalla società industriale ,

 destrutturata dalla società post industriale ma

 che non ha ancora individuato la sua buona dimensione

  e che persegue modelli improponibili

una famiglia che non ha niente della famiglia contadina di una volta 

ma prosegue segmentata, destrutturata e ancor più la si vorrebbe sconvolgere

Una famiglia dove ognuno pensa di potersi proporre come pare e piace 

E quantunque i figli sembrano essere al primo posto,

 spesso lì si trasforma in idoli da coltivare fino all'esasperazione 

Siamo passati dall'uomo che non deve chiedere mai 

al bambino che non deve chiedere 

ma i cui desideri saranno non solo soddisfatti 

ma anche prevenuti

Questa famiglia non aiuta ad accettare le proprie debolezze e fragilità,

 spesso non considerate

 Non ci si accorge che così facendo si formano giovani disadattati 

così come potrebbe essere capitato al giovane assassino di Giulia, Filippo 

E, quando ci si rende conto degli errori spesso è troppo tardi 

Filippo non è un mostro,  è solo un  figlio del nostro tempo 

 dove è facile destabilizzare, molto più difficile trovare strade riabilitative 

   Facile essere abbindolati da parole e opinioni destrutturanti, di una falsa modernità da cui è arduo difendersi 

 

Chi  ha esacerbato l'attuale tracotanza di alcuni uomini? 

Questa figurazione di superuomo, distortamente  moderno, non è certo  prodotto della mentalità patriarcale


Questa è la mentalità prevalente dagli anni 90

 Questa è la mentalità che oggi provoca morte di donne in continuazione

 quel che sta succedendo adesso e' qualcosa che cova 

in contesti familiari dove ognuno pensa per sé  

 Dove non c'è né responsabilità di capo, né figliolanza da proteggere e sostenere, 

 né una guida, né una direzione 

Dove manca tempo e modi per ritrovarsi

 E allora, dove e' oggi questo Patriarcato se non nelle illazioni di chi vorrebbe farne una trappola di vulnerabilità ? 

La nuova generazione non può lasciarsi incastrare nel tranello di questo stupido conflitto   

piuttosto che mettersi in cerca di pacificanti accordi

 Sarebbe più conveniente incentivare nuove forme creative di reciproco sostegno

  l'uomo e la donna dovrebbero andare in cerca di nuovi assetti  non disdegnando le bibliche armi di responsabilità e  cura

" Intendo stare insieme a te perché   mi fa piacere prendermi cura di te e spero ma non pretendo che tu faccia lo stesso"

  Ecco  il nuovo manifesto del rapporto uomo donna da sottoscrivere a chiare lettere

 due esseri senzienti e responsabili consapevoli  della difficoltà di una relazione che pur sempre merita di essere vissuta

 l'amore non si compra e non si pretende 

si definisce giorno per giorno

 La famiglia patriarcale è all'origine una famiglia validissima

ma oggi  non è proponibile  lasciamola stare … 

per secoli la famiglia patriarcale  è stata distorta infangando il suo significato

Bisognerebbe trovare un termine diverso, nella nostra cultura occidentale, 

per indicare quelle famiglie dove il padre padrone propone un uomo ottuso e chiuso in se stesso, 

la  chiusura e la pretesa di essere riverito 

sono macigni che un genitore pone addosso alle fragili spalle di coniuge e figli 

Gli attributi di responsabilità e rispetto restano mattoni fondamentali di ogni famiglia

  

  Ma, ora, se non ha più senso parlare di società patriarcale,

  Ci si  chiede:

 c'è una figura cui l'uomo potrà riferirsi

 per svolgere il suo ruolo nel migliore dei modi?

 Per rispondere a questa domanda, Ecco la figura di Giuseppe che si profila intramontabile sull' orizzonte della storia

Giuseppe uomo e padre, il più moderno, il più realizzato, il più responsabile e più consapevole uomo che la storia umana possa proporre 

Nelle prove che toccano ogni famiglia, Giuseppe è l'uomo che si consolida propositivo e incoraggiante

 nella figura di Giuseppe ogni uomo si ritrova rassicurato e saldo nel suo ruolo

Giuseppe che  spesso è stato visto come un anziano signore forse troppo condiscendente e conciliante ci viene incontro come la figura di una modernità invitante e rasserenante

 In lui la saggezza del cuore e l'autorevolezza della guida si intrecciano perfettamente

 con l'assunzione del rischio e l'adesione all'avventura 

quando la vita  propone prove senza accaparrare certezze 

Egli ci dice che non ci si può tirare indietro 


Giuseppe non è un conquistatore, 

 non una persona di potere, non è nemmeno un Patriarca

 Ma è tutto compreso nell suo compito di padre, di protezione e

 tutela

Giuseppe è il difensore perfetto della dignità della famiglia 

Egli ci indica  cosa è giusto pratichi un uomo

 che voglia coltivare e vedere trionfare amore 

È  facile perdersi di fronte a situazioni che non riusciamo a padroneggiare

 Affidarsi a Dio e lasciarsi da Lui condurre  

è il modo più efficace per superare il momento critico

Questo bisognerebbe insegnare ai figli

 maschio o femmina che siano 

Perché se l'uomo può vantarsi forte  di fronte alle peggiori avversità 

si vede perso di fronte a condizioni che non riesce a padroneggiare

 l'uomo sa che  non può negarsi di fronte agli ostacoli 

Ma di fronte ad ostacoli sfuggenti non sa che fare

 le frustrazioni aumentano e l'uomo reagisce nei modi più disparati 


Giuseppe, Maria, Gesù non sono solo una santa pacifica famiglia

 ma anche una famiglia che non si sottrae alle prove di un'avventura che li porta ad affrontare ogni avversità

 con serena collaborazione

 
 
 

Tutta colpa di Hamas?

Post n°436 pubblicato il 26 Ottobre 2023 da Shalom.aleichem





La violenza e la vendetta sono una vecchia e brutta storia... La pace è possibile con un intervento internazionale e la creazione di una forma statuale per i palestinesi.


dm Widad Tamimi

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In quale inestricabile groviglio stiamo rischiando di rimanere impigliati?

Le  guerre di questi ultimi tempi dicono  cosa  

O peggio  chi rischiamo di diventare

Sì perché anche noi che ci sentiamo esentati dai tanti crudi sconvolgimenti  attorno a noi, non solo ne viviamo le ripercussioni ma, forse anche inconsapevolmente, ne alimentiamo le provocazioni

 In effetti le guerre di oggi non si fanno per unica necessità 

 né semplicemente per  ampliare il proprio territorio, ma sono motivate soprattutto dalla  volontà di sopraffazione, spinte dall'istinto di violenza e dall'odio  del vicino 

 Questo tipo di guerra, 

guerre  causate dalla ripulsa dell'altro, qualsiasi altro, visto come diverso, non sono solo   simbolo della follia di Hitler

  Ma  In fondo, esse prosperano tuttora

 Come mai? Come mai, noi uomini moderni, così sensibili nei reclamare i nostri diritti, siamo poi  pronti a rifiutarli  a chi vediamo  come diverso ?

 forse perché a questi attribuiamo difetti che non tolleriamo ? 

E perché?  forse il diritto dell'altro è meno importante del nostro?

 C'è  qualche altra inconscia motivazione che ci tocca affrontare

 La crescenre arroganza e la resistente pretesa di autosufficienza dell'uomo moderno ci sta facendo perdere la misura del nostro essere in questo mondo,  così che viene meno il  reciproco credito 

Di fatto fino a poco tempo fa, la stima che l'uomo aveva di se stesso era basata su ben riscontrabili parametri, che lo portavano al rispetto dell'altro come di se stesso

 Questo lo  induceva a tenere fede alla propria parola 

Oggi la parola cambia continuamente e l'uomo ha perso  la fede non solo nel Creatore ma nella stessa possibilità di essere fedele a se stesso 

Su che basare la reciproca fiducia? 

Naturalmente è  anche giusto saper approntare strategie difensive, per prevenire e circoscrivere  quel male che tutti ci mette alla prova

  Ci sono molti modi per combatterlo ma l'odio non è uno di questi

L'odio contro una parte dell'umanità va contro tutta l'umanita' 

in cui l'uomo si riconosce 

 L'odio razziale è contro noi stessi, ed è causato dalla la mancanza di fiducia in noi stessi 

Sembra strano che proprio 

Il popolo israeliano, che per millenni ha vagato senza una Patria 

non voglia riconoscere una Patria ai suoi vicini 

E sembra strano che un popolo, quello palestinese, che dovrebbe conoscere quanto atroce dolore costi la condizione di profugo, possa ordire peggiori atrocità  

Ed ora come intende il Governo israeliano reagire ?

con nuovo sangue e nuove ingiustificabilI stragi? 

Guerra Chiama altra guerra 

possibile che il mondo moderno non l'abbia ancora compreso? 

Ci si dice progrediti ma non sappiamo far altro che ripetere e aggravare le  

 crudeltà

 Non  nascondiamocelo,  anche noi che ci sentiamo fuori, rischiamo questa deriva…

Quando perdiamo la stima di noi stessi

 quando ci facciamo " magnanimi " nell'approvare  condotte di vita suicide 

Non riusciamo  più a codificarne la pericolosità 

se non attraverso la loro improvvisa rovinosa  detonazione

Il sottile disgusto e cinismo che pervade molti uomini è un'arma potente di cui i governanti si fanno avidi amplificatori

  le guerre non iniziano per un non nulla, 

seppure sembra che a volte  così avvenga, 

esse covano anni sotto la cenere della noncuranza, 

della strafottenza, 

Si provoca l'odio, lo si coltiva come qualcosa di dovuto, e alla fine, quando  esplode ci si dice basiti 

le guerre non iniziano per magia e non possiamo pensare che possano finire così come per magia 

In effetti una guerra non è poi così irrazionale se ne scopriamo le sottili inconfessabili cause e motivazioni,

 essa rappresenta la detonazione, per un po' illusoriamente tenuta sotto controllo, di una miccia  volutamente sottovalutata

Ci sono opinioni apertamente dichiarate e ci sono altre subdolamente striscianti che circolano e, se non tempestivamente smascherate, potrebbero detonare senza  preavviso

Ora, se vogliamo onorare le tante vittime inermi  dovremmo dare ascolto al loro muto grido: 

ci dicono basta

 Da qualsiasi parte schierati: basta 

 Basta con l'odio

 l'unica guerra che noi vi chiediamo di attuare e la guerra all'odio

 la quotidiana guerra all'odio 

Perché mai più nessuna guerra possa far vittime 

 

La vita e piu forte

  chiede di rinnovarsi costantemente

di impegnarci a migliorare, liberarci 

 dalle appesantite zavorre,

Trovare il coraggio di guardare la trave che ci opprime 


Ce la prendiamo con il vicino che non risponde ai nostri canoni 

perché non riusciamo a superare il sottile disgusto per i nostri errori  

e invece di convertire noi stessi, vorremmo  stravolgere la vita del prossimo 

 Siamo fatti per portare a termine grandi imprese: inventare, scoprire, costruire cose  sempre nuove

Ma Basta poco e d'un tratto si distrugge tutto 

Fermiamo questa mentalità, apparentemente vincente, 

che induce a prevalere sull'altro e sottilmente distruggerlo

Questa mentalità mette il proprio tornaconto al primo posto e in nome di esso tollera i più orrendi crimini

La vita è più forte

L'amore è più forte 

L'uomo è più forte quando riesce ad amare oltre la morte

Tutto si può recuperare e trasformare

L'odio può essere mitigato 

 L ira può stemperare

  Le abissali distanze essere compensate

Non ci interessa chi ha cominciato prima

 non ci interessa ratificare chi è più crudele

 Se vogliamo essere davvero moderni

  riprendiamoci la nostra Cristiana rivoluzione

Basta Occhio per occhio

il mondo ha bisogno di rinnovarsi 

mettere a tacere gli istinti violenti  

 Riedificare  una società collaborante

 scoprire una nuova vita

 ancora da apprezzare 

All'odio  dichiarato con armi furiose 

 rispondiamo con l'arcobaleno della limpida pace

 

 Sulle orme di Cristo nostro e vostro fratello

 nel suo nome vogliamo  onorare  chi ora

 non ha più vita e parola

Il loro sacrificio non sia vanificato

ma fertile di mutua clemenza 

Non ci arrendiamo alle tante voci stonate, 

 aggrovigliate e stridenti, che minacciano la risposta pesante. 

Lasciamo che l'offesa si trasformi

 in offerta di dialogo

Reagire con cognizione, 

 trasfigurare gli intenti

Far prevalere la vittoria della vita 

Siamo sull'orlo di una catastrofe inimmaginabile

 E non ci sono ragioni umane che possano fermarla

 ma  oltre la momentanea ripulsa 

oltre l'oltraggio e il risentimento 

il nostro unico Dio ci offre come rimediare 


Le vostre terre sono state da sempre predilette

 attraversate dalla Santa  salvatrice impronta di Cristo 

Da qui Egli ha esteso oltre ogni confine 

il mite rinfrancante messaggio  

 di provvidenziale  pace 


Cristo ha accettato la morte per  donarci la  vita 

Quanti sconvolgimenti dobbiamo ancora sperimentare 

prima di arrenderci alla sua  resurrezione?

 Egli è risorto, la sua presenza trasfigurata 

sostiene  la fiducia nella universale meta 

  perché rimanga intatta  la  speranza dell'umanità





 
 
 

Uomo, Natura e naturalità

Post n°435 pubblicato il 04 Maggio 2023 da Shalom.aleichem

la tecnica è a servizio dell'uomo

 per migliorare le sue condizioni 

non per soggiogarlo


Tecno-e-Cultura





  L'uomo e il frutto prezioso di  un progetto che lo trascende 

un progetto di Mistero e di meravigliose scoperte  

 Un progetto, di armoniche relazioni: codici e connessioni 

che aspettano di essere rinvenute e utilizzate

Si che,  scrutando e investigando,  egli ha  

 evoluto e strutturato il suo giudizio

 E con l'avanzare di   conoscenze e  mezzi , ancor più  

ha affinato pensieri e comportamenti 

 Ma c'è ancora tanto da esplorare,

 scoprire e inventare 

Niente che non sia già scritto nelle leggi 

della Natura  e  dell'Universo

Perché  l'evoluzione procede

 per intrinseca trasformazione 

non per artefatto o imposizione


Eppure oggi l'obiettivo dell'uomo è tutto volto

 ad alterare  l'ordine naturale della creazione  

In effetti nell'ultimo secolo,  da più parti  si è inteso

 proporre  l'idea  di un Uomo 

 disgiunto dal suo contesto originale

Uomini di scienza e di pensiero  sembrano  

voler offrire la ridefinizione di natura e  di essere umano  , 

 svincolata dalla primigenia sua rappresentazione

Nel nostro mondo occidentale ci si compiace affermare 

 che  ormai non è più il caso di parlare

 di un uomo  legato al contesto naturale 

o a regole cosiddette naturali

Cosa c'è di  naturale oggi? Niente! 

E qualcuno già parla di transumanesimo, 

Ossia dell'avvento di  una  nuova umanità ,

 un'umanità costruita con il supporto

 della Scienza e della Tecnica

Un'umanità che ha il diritto di riprogettarsi 

sulla spinta del desiderio e del piacere 

 E con tale intento il cosiddetto  pensiero moderno

 si compiace contrapporre il  moderno evolvere  dell'uomo 

all " antiquato"   procedere " secondo  naturalità'  

come delineato in secoli e millenni

Perché negare all'uomo  di definirsi  come desidera?

A questo  punto parlare di desiderio e di piacere

come fonte di diritti e di ragioni da accaparrare

diventa una questione cosi sottile quanto banale

Certamente le spinte del desiderio sono un forte incentivo

 allo sviluppo della vita

Ma quale desiderio?...

Quando ne sciogliamo le briglie… 

Quando  sviliamo la sua 

naturale  fertile connotazione, 

 tutto l'assetto  sociale  e il suo rapporto con l'ambiente  viene  travolto 

Con quali effertti? 

Il  benessere  di una società 

 e strettamente legato al naturale buon andamento  

Questo stiamo sperimentando oggigiorno 

 Quando l'uomo, per inseguire  desideri posticci, 

 perde la cognizione di se stesso, 

perde anche la percezione di buon andamento 

C'è stato un periodo, fino a qualche anno addietro,  

 in cui abbiamo creduto 

di poter servirci della Natura in modo indiscriminato,

 di poter usarla e deviarne le funzioni  

come  pareva e piaceva... 

 Ma la Natura ci prova a riportare ordine 

Dopo anni di abusi, consentiti dai potenti mezzi a nostra disposizione, ora ci accingiamo 

a dover contenere gli effetti  deteriori 

 È del tutto arbitrario pensare che la tecnica e i suoi ritrovati abbiano emancipato l'uomo 

da ogni  dettame del mondo naturale  

 lo stiamo saggiando 

Nonostante tutta la nostra scienza, continuiamo a 

dipendere dal buon funzionamento della Natura

Cosi accade anche per l'uomo… 

L'uomo è un essere strutturato da una natura

 che si è  venuta a conformare in milioni di anni

Come non possiamo  manipolare  scriteriatamente la Natura

così l'uomo non può  stravolgere  se stesso 

 senza conseguenze che riverberano  globalmente 

 il messaggio, che anni di uso distorto dell'ambiente naturale trasmettono, è  chiaro 

In nessun modo possiamo pensare di stravolgere la natura

senza generare effetti imprevedibili 

Nonostante tutta la tecnica,  

l'ambiente ci condiziona

  Il clima  può consentire una buona vita

 o  piuttosto, se degradato, provocarre tali disagi che nemmeno la tecnica è  in grado di porre rimedio 

 Ancora una volta  siamo costretti ad  affrontare

 Il nostro stretto imprescindibile legame con la Natura

Questo non toglie che la cultura può fare molto 

 Triste è quella falsa cultura che si pone

 in contrasto con la natura  ,

 presumendo di poter

 stravolgere le sue fondamenta

Ascoltiamo quel che la Natura  insegna

Allora   converremo    che 

all'uomo non conviene snaturalizzare l'idea 

che ha di se stesso

O darsi   definizioni avulse

 

Forse a questo punto è più chiaro

 Se oggi la Natura

non ce la fa più a sopportarci

 nella nostra incuria e sfregio

cosi avviene anche per l'assetto sociale  

 Non è possibile stravolgere l'originario assetto naturale   

E senza che l'umanità stessa 

 ne patisca 


Questo stiamo soffrendo

in questi tempi mentre ci confrontiamo con

le distorsioni di anni di abusi

La nostra violenza sulla natura tende a 

sovvertire il  naturale assetto

 del suo  evolvere nei secoli 

Attenzione al  domani

Il disastro climatico è già troppo invadente

 per potersi assommare alla  confusione 

 innescata dalle teorie gender

Ricordiamo: il nemico che minaccia l'umanità, non  è fuori dell'uomo,

Il nemico è dentro di noi ,

il nemico non è un virus,

  non è nemmeno la  bomba atomica

 Il  nemico e l'uso  scriteriato che noi facciamo dei beni a  disposizione

Siamo con l'acqua alla gola o piuttosto

 con l'acqua che non dissesta più le nostre terre

 che sfamano l'uomo 

Eppure una certa cultura ancora si gingilla

 con false interpretazioni   della realtà



 
 
 

Il declino del Progresso: crisi ecologica globale

Post n°434 pubblicato il 30 Marzo 2023 da Shalom.aleichem

PAPAF rancesco: abbiamo bisogno di una "conversione ecologica"


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Mentre nel mondo si continua a far  guerre, 

 ad abusare e sfruttare le tante risorse

 come se non esistesse futuro 

un disastro annunciato9 si profila 

sul nostro presente  

Ma altro che unire le forze…. 

Tutto continua come se nulla fosse


Oggi quello che  più dovrebbe attenzionare e

 orientare le nostre decisioni :

è, in ogni risvolto, la crisi ecologica: 

crisi  ambientale, umana, relazionale

In effetti essa riguarda  tutti :

 una crisi totale che  minaccia di stravolgere

 l'ecosistema mondiale, 

una crisi di domande esasperate

 e di risposte  incongrue, 

Indicativa dei nostri tempi

che trafigge il nostro abitare questo pianeta


Gli effetti travolgenti di una ecologia squilibrata, 

che nella stessa formulazione concettuale è travisata, 

  ci  richiamano a noi ,

al nostro destino ,

 alle ragioni del nostro essere al mondo 

Ma noi come rispondiamo? 

Sembriamo interessati a ben altri argomenti,

 focalizzati  su  problemi ancor più  confondenti,

volti a destrutturare la natura stessa delle mostre relazioni

E tutto questo lo chiamiamo progresso, essere avanti

 L'uomo preferisce interferire con l'ambiente e 

 anche con i suoi simili, 

dettando leggi avulse e insostenibili, perché? 

    Saranno  le nostre stesse leggerezze, o le

 presunzioni  a soprafferci? 

 Si,  perché  quel che*ora sta accadendo  

conferma un pianeta

 perfettamente congegnato, 

eppure facilmente aggredibile

Ma l'uomo invece di attivarsi per recuperare

 il senso di responsabilità, 

una maggiore consapevolezza del proprio evolvere, 

 sembra ancora più scantonare… 

  Ricordiamolo 

 alla base del buon andamento umano, personale, sociale, 

ambientale,  ovvero alla base di una  gestione, 

ben orientata,  dell'esistente, 

 c'è la consapevolezza della nosra responsabilità  

Abbiamo armi e tecnologie che potrebbero

 sconvolgere tutto intorno a noi,

 ma  quale la nostra disposizione al buon uso ?

Continuamente in bilico tra il bisogno di migliorare e  

  Ia voglia di strafare 

l'uomo pensa di poter avvalersi 

dei molti ritrovati del progresso, 

per sovrapporsi al naturale svolgersi degli eventi ,

 così come si sono venuti  a sviluppare nei millenni 

Ma ha ancora poco chiare le conseguenze 

delle proprie scelte 

L'equilibrio  millenario, che si è venuto a determinare 

attraverso lenti processi, 

iniziati prima ancora dell'esistenza dell'uomo stesso,

  si sta sconvolgendo in poco tempo 

  E tuttavia l'uomo falsamente protetto da  denaro e potere, 

 continua a progettare di fare e strafare 

a  piacimento

Allo stesso modo  pensa di poter usare e abusare 

 della  stessa  natura umana,   affrancato da ogni  riguardo,  

stravolgendo  i sentimenti e la loro millenaria ecologia e manutenzione

Quello che importa è l'oggi, è soddisfare le richieste di  questo momento

 Con quali ripercussioni? 

Sembra non interessare 


 La società è  prodotta dall'uomo 

E come dice Rousseau la società influenza l'uomo,  corrompendolo.. 

 il che richiama il dilemma se 

venga prima l'uomo o la società … 

Negli anni passati ci siamo affrettati a perseguire

 una società liquida, 

ora questa società pretenderebbe

 che l'uomo stesso diventi liquido… 

 Anzi  adesso si parla

di un uomo fluido… 

Ma fluido è qualcosa di informe 

che si insinua dappertutto 

E  non definisce niente, 

 non offre nessun legame, 

che non sia una instabile tensione 

 che invade disordinatamente ogni ambito

 Un uomo che volesse caratterizzarsi in questo modo, 

 forse nemmeno se ne accorge, 

 ma  è già caduto nello  spregio  di se stesso, 

   della sua singolare dignità 

e  si  avvia ad annichilirsi, 

privo di identità ! 

 Forse c'è  qualcuno che vorrebbe trasformarci così? 

Assimilati  non più ad  esseri fragili, limitati, 

 ma ad esseri informi, indistinti

Un sotterraneo intento  porta a negare 

Il contesto naturale entro cui ogni vita si svolge

 È l'ultima perniciosa tentazione

Sembra apportatrice di libertà e nasconde autodistruzione

L'ecologia  si è strutturata secondo una  progettazione armonica,

una progettazione cosi ben congegnata da

 Includere   tutto in un'armonia universale,

dove la devianza di un elemento 

perturba l'intero sistema


Questo non esclude che la  naturale espressione 

  presenti eccezioni, difformità e singolarità 

che meritano inclusione e accettazione della  particolarità 

Ma possibile prefigurare  un'umanità  

così caotica  da non riuscire piu ad identificare 

una struttura basilare? 

Perché verso un tale disastro ci stiamo avviando! 

   Maschio e femmina siamo stati creati

Noi esseri umani abbiamo iniziato il nostro cammino 

a partire da un uomo e una donna! 

 Quando per un senso di falsa comprensione 

pretendiamo distorcere il fondamento stesso 

 dell' essere umano

 trasformandolo in un individuo  

 fluido, indistinto, inconsistente, che ne sarà  dell'uomo stesso?

un uomo che pur di comprovare  comportamenti evasivi

pretende deformare il valore stesso della mascolinità e femminilità, 

 stravolgendo l'ecologia umana, 

gravando  sul presente  e ancor più sul futuro, 

 e  aggravando le generazioni a venire, di problemi suppletivi 

 Vogliamo chiamare progresso tutto questo? 

 Ma dopotutto, il progresso non è una linea retta  

 procede  anche per negazione

Possiamo considerare la crisi  presente

 un'occasione di revisione e riabilitazione

Tutto il caos che si sta annunciando, 

 detona  in campo climatico, 

ma parte dal contesto generale

dettato da un uomo, che vorrebbe abbandonare

tutti i riferimenti solidi, naturali

Altro che fluidità…. 

Adesso avremmo bisogno di recuperare

 solidi punti  cui agganciarci,  

di ripartire da valori consolidati

 come il valore assoluto del rispetto , 

della generosità, della cura

in ogni ambito della vita,

 tra gli esseri umani e nei riguardi dell'ambiente

 Rispetto e consapevolezza

dellla interdipendenza delle  connessioni 

Ritornare a distinguere ciò che nobilita

 eleva e migliora, 

 da ciò che  deprime e svaluta 

Non tutto è espressione di buon intento

di disposizione  d'amore 

Lo conferma  l'oggi, 

mentre pretendiamo separare 

i presupposti  essenziali della vita, 

come la  sessualità e l'amore 

E non si capisce più cosa esprima

la  sessualità:   Istinto da soddisfare?   

fugace  uso  di se e dell'altro? 

O  qualcosa di più  

che impone di  stabilire confini, 

 affermare distinzioni, finalizzare corrispondenze 

    Ci sono devianze  sottili ,

ci sono modi sotterranei per usare l'altro,

che vanno sottolineati

   anche nell'ambito di un rapporto 

naturalmente privilegiato, uomo  donna


Bisognerebbe  fare chiarezza 

 in ogni ambito dell'utilizzo della naturale espressione

 Lo dobbiamo ai giovananissimi

 per sintonizzarsi su riferimenti utili 

L'uomo ha creduto di avere strumenti  tali 

da potersi liberare dai vincoli naturali 

ed oggi questi vincoli si propongono 

 essenziali, vitali per ptoseguire

Niente può dirsi questione meramente personale

tutto ha  una ripercussione e

 prevede conseguenze

Non c'è più tempo da perdere 

non c'è spazio per distrazioni di massa

Siamo tutti compromessi

 Non restiamo come stupidi a guardare, 

spettatori attoniti di quel che accadrà

Abbiamo armi potenti per sopraffare la natura 

e le stiamo usando

 credendo di  non dover fare i conti con essa ,

ma il nostro stravolgimento alla fine 

lo pagheremo sempre più caro

 Alla fine non avremo sconti

 Qualcosa dentro di noi e fuori, morde,  ec ontinuerà a mordere,   


Quando comprenderemo  che un modo per uscirne esiste? 

Ma bisogna aver il coraggio di cambiare visuale

 
 
 
Successivi »
 

Adunati come pecore Intorno al Pastore.

 

Invece di contrapposizioni, 

noi che seguiamo Cristo, 

dovremmo sempre cercare 

motivi di unione.

Proprio come Lui ha fatto

 

 

 

gabbiani

 

 

Più persone la penseranno

 in un certo modo più il mondo

 spingerà in quella direzione 

per questo il pensiero è un carburante

basilare 

Ma se non è condiviso non serve

 se non riesce ad infiammare 

 è fuoco di paglia

 o carbone rovente, brace infernale... 

 Non importa chi ci è contro

 guardiamo a chi potrebbe esserci amico

 nello stesso desiderio di condivisione...

 

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 L’uomo è un mistero.

 Un mistero che bisogna risolvere, 

e se trascorrerai tutta la vita

 cercando di risolverlo, 

non dire che hai perso tempo;

 io studio questo mistero

 perché voglio essere un uomo.

Fëdor Michajlovic Dostoevskij

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