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e chi lo usa

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Lei

Post n°854 pubblicato il 01 Dicembre 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Alla prima occhiata non l'ho riconosciuta. L'ho comunque notata per il colore e la lunghezza dei capelli, il look un po' colorato, ma senza particolare attenzione.

Al secondo incrocio l'ho riconosciuta, anche se mi è passata rapidamente davanti guadagnando frettolosamente l'uscita, con lo sguardo un po' indispettito di chi ha visto qualcosa che non avrebbe voluto vedere, forse mai. Così penso io…

Del resto era abbastanza anomalo non esserci più incontrati in 4 anni.

Avevamo gli stessi gusti, pensieri, opinioni. L'Abbonamento Musei era per noi un "must", quante mostre abbiamo visto insieme e quella di ieri sarebbe stata l'ennesima.

Non ho avuto tempo di salutarla, ero preso dalla piccolina che ieri, stranamente, era particolarmente ciarliera e le sue “chiacchiere” risuonavano nella sala creandomi un po’ di imbarazzo insieme a normale orgoglio. Lei avrà visto anche questo e avrà pensato che era troppo.

Dopo tutto quel che era successo, dopo tutto il male che le avevo fatto e che in qualche modo mi sono fatto da me.

Temevo questo incontro, e le condizioni di ieri erano le peggiori che potessi ipotizzare. Lei sola, io no, anzi.

Avrei voluto vederla con una persona al suo fianco. Ma non c'era. Del resto è sempre stata molto difficile e molto poco avvezza a valorizzare le sue indubbie qualità femminili. Quando eravamo insieme cercai a lungo di farle capire che valesse la pena, per lei stessa, ed anche per me. Lei poi mi rinfacciò che era solo per me che la spingevo. E forse aveva ragione, sono stato manipolatore.

Ieri, se pur di sfuggita, l'ho vista bella, magra, con i capelli rossicci, lunghi, mossi. Colorata, un po' sbarazzina, una 40enne vestita carina, ma non come le ragazzine di oggi, tutte piastrate, jeans attillati ecc..., mantenendo sempre una sua originalità.

Non amava particolarmente i bambini, da ieri forse li odierà, o forse no. Eppure io le dicevo che sarebbe stata una madre perfetta (di un nostro figlio? Forse non sono mai stato così esplicito, me ne rammarico, ma forse è bene così, non la meritavo).

Lei non sapeva staccarsi dalla sua autonomia, ed io non insistevo, poiché faceva comodo anche a me, nella mia malevolenza e stupida astuzia.

 

Vedendola, ieri, ho accusato il colpo, un peso allo stomaco, molti pensieri tristi, rimorsi, rimpianti, il ricordo di quanto fossi depresso, una ferita interna che non si rimarginerà mai, che forse io stesso voglio rimanga aperta, per punirmi, inutilmente. 

 
 
 

Fai il sindaco e taci...

Post n°853 pubblicato il 04 Novembre 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

La fascia di alta pressione continentale che influenza le condizioni del tempo sulle regioni alpine da alcuni giorni rimarrà determinante fino a domenica. In seguito avanzerà un ben organizzato sistema depressionario atlantico, che si estenderà al Mediterraneo occidentale attivando verso il Nord-Ovest un intenso flusso perturbato, che come spesso accade in questa stagione prenderà vigore dall'umidità fornita da una superficie marina ancora relativamente mite. Nello stesso tempo l'alta pressione rallenterà l'avanzamento della perturbazione favorendo piogge abbondanti in grado di provocare qualche criticità, ma la cui entità e distribuzione sarà meglio definita nei prossimi giorni e in particolare con il bollettino di lunedì. Su alto Tanaro, Bormida, Orba, Scrivia, alto Monferrato, Canavese, zone orientali della Valle d'Aosta, Biellese, Sesia, Verbano e Liguria potrebbero determinarsi alcune situazioni di crisi nel corso di mercoledì, ma l'evoluzione richiede ancora conferme per delineare con più precisione gli apporti pluviometrici previsti e i possibili effetti.

Queste sono le previsioni di Nimbus, (quelle di Mercalli, per intenderci) per l’inizio di questa prossima settimana, forse esagerate, ma nel dubbio...

Il mercoledì prima dell’alluvione di Genova le avevano fatte altrettanto chiare, anzi, dicendo esplicitamente che il rischio fosse molto alto.

Il sindaco di Parma vorrebbe che la prefettura o in generale la Protezione Civile avvisasse per telefono i sindaci. Uno squallido scaricabarile.

Non dovrebbe invece essere un sindaco, visto che non è stato messo a caso a capo di una città, a doversi organizzare per leggere previsioni, fax ed e-mail che gli vengono puntualmente mandati, ai numeri ed indirizzi da lui indicati, dagli enti preposti con sistemi informatici costosi ed efficienti?

In questo campo ho lavorato per molti anni e ho constatato che esistono grandissimi luoghi comuni, frutto di ignoranza scientifico/naturalistica e di pressapochismo.

Diciamo pure che i Sindaci hanno paura di allarmare (talvolta a vuoto) la popolazione, che sono poco attrezzati per farlo (non ci si vuole mettere contro i propri dipendenti facendogli fare lo straordinario, seppur per fini così nobili).

 

 

 
 
 

Scontri

Post n°852 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

   Gli scontri tra polizia e manifestanti non sono rari, ma non andrebbero sottovalutati.

Quello di ieri è lo specchio di una situazione economico-politico-sociale molto allarmante.

Una grande azienda, sicuramente non la sola, prevede una cospicua riduzione del personale. Si tratta, per altro, di un'azienda sostanzialmente sana, frutto di investimenti stranieri in Italia, una soluzione incoraggiata dalla Pubblica Amministrazione poiché gli italiani ricchi investono in altro modo (mattone, finanza ecc...) creando pochi posti di lavoro, quindi ben vengano i barbari germanici.

D'altro canto un imprenditore straniero è molto, ma molto meno vincolato rispetto ad uno italiano, soggetto a vincoli (alle volte ricatti veri e propri) della PA, dei sindacati ecc..., ergo, se altrove gli rende di più, chiude qui e delocalizza.

La soluzione sarebbe quella di diversificare al massimo, incentivare gli investimenti, ma con garanzie di comportamenti non da pescecani, promuovere gli investimenti interni, anche di associazioni di piccoli imprenditori ecc...

 

Contemporaneamente, tornando agli scontri, abbiamo una Polizia composta da personale scarso, sottopagato, poco istruito e ... con un po' di prurito alle mani, un po' troppo!

A mio modesto parere la manifestazione è servita a poco, come in generale lo sono ormai tutti gli scioperi dei lavoratori del privato. Però era lecita ed autorizzata.

In caso di atti violenti, vandalismo ecc..., la Polizia fa bene ad intervenire con durezza, e ci sta che chi sta mescolato alle teste calde rischi di prendersi qualche botta.

I manifestanti volevano veramente occupare la stazione di Termini (o semplicemente andavano a prendere il treno)?

Sarà difficile da stabilire, ma la Polizia non doveva fare un sommario processo alle intenzioni e menare i manifestanti.

Credo che nessuno, né il governo, né le maestranze, né i sindacati, volesse arrivare a questo pessimo risultato: cornuti (licenziati) e mazziati! 

 
 
 

Dì qualcosa di Sinistra (ma chi ascolterà?)

Post n°851 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Dì qualcosa di Sinistra, diceva Moretti a D'Alema, ma non sapeva a che cosa andava incontro...

Renzi non è di Sinistra, lo si sa da sempre.

Direi piuttosto che è un nuovo Democristiano, nuovo perché sicuramente diverso (e direi meno peggio) dei vecchi Andreotti, Forlani, Fanfani ecc...

Da anni la parola "Sinistra" è sparita persino dal nome del partito: Democratico, e basta.

Ognuno la pensi come crede (e voti di conseguenza), ma, come sa bene, Berlusconi, in Italia la sinistra è da sempre minoritaria, per cui il PD, per andare al governo, ha dovuto emarginarla.

Ora, che cosa è meglio, non lo so, ma che cosa è meno peggio sì: meno peggio Renzi di Berlusconi, di Grillo non posso dire perché finora non ha mai governato.

Qualcuno crede che FI, Nuova Lega ecc... siano ormai in estinzione? S'illude.

Qualcuno crede che nascerà un centro destra di respiro europeo come in altre nazioni evolute, non populistico ed oligarchico come è sempre stato da noi? S'illude.

 

Qualcuno crede che nel centro sinistra ci sia chi possa governare meglio di Renzi (questo sì) ma prendendo almeno gli stessi voti? Anche in questo caso, temo s'illuda...

 
 
 

Grillo parlante ... sta zitto che è meglio!

Post n°850 pubblicato il 16 Ottobre 2014 da alialiasmf
 
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Oggi ho avuto la conferma di quel che pensavo: Grillo è un pagliaccio, non solo per lavoro, ma anche come uomo impegnato nella vita pubblica.

Bisogna essere dei gran presuntuosi per andare in mezzo alla gente che si ammazza per rimettere a posto la propria casa dopo un alluvione e pretendere di essere osannati.

L'hanno mandato a quel paese, e lui stesso, dopo, ha ammesso che hanno fatto bene!

"Prendetevela con Renzi!, come un bambino delle elementari che dice che la colpa è del vicino di banco!

Eppoi si abbia il coraggio di dire la verità senza demagogia.

Siete mai stati a Genova? Fin da bambino, quando andavo a trovare mia nonna, percorrendo le strade della città mi rendevo conto di quanto fosse ipercostruita, con palazzoni piantati su ripide colline, case pressate dappertutto, una terra densamente abitata schiacciata tra le montagne ed il mare, oppure lungo i fondovalli di torrenti solitamente secchi, ma potenzialmente pericolosi.

Non c'è opera pubblica che tenga: si dovrebero svuotare le abitazioni nelle zone a rischio, lasciando eventualmente soltanto attività commerciali/produttive, e solo nei mesi non a rischio.

Anche la circolazione delle auto, ma soprattutto il parcheggio, andrebbe proibito: portate dalla piena diventano dei proiettili pericolosissimi che sfasciano ogni ostacolo che trovano.

Ci sono case costruite su ... canali interrati! Vicoli strettissimi che diventano bealere senza sfogo. Insomma, bisognerebbe risostruire mezza città.

Genova è molto bella (dove ben tenuta e pulita) ma non sono certo un po' di lavori pubblici che possano metterla in sicurezza. Spendiamo piuttosto i soldi per dare contributi a chi sceglie di spostarsi dalle zone a rischio: sono note e mappate da almeno 15 anni, che si aspetta? Poi è facile dare la colpa agli altri!

 

 
 
 

sul latte versato

Post n°849 pubblicato il 01 Ottobre 2014 da alialiasmf
 
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Nei giorni scorsi è stata data notizia di 2 tristissimi incidenti-

Non giudico i genitori dei bambini morti per l'imprevisto sgorgare di fango dai vulcanetti siciliani o il padre del bimbo lasciato sotto il sole chiusi nell'auto morto soffocato 2 anni orsono.

Tutto sommato il padre, carabiniere, che ha pensato di portare i figlioletti a vedere un bel fenomeno naturale era tutt'altro che da biasimare, se pensiamo a tutti coloro che alla domenica portano i figli nei centri commerciali...

E il padre che ha lasciato il suo bimbetto in auto sarà condannato per tutta la sua vita a rimorsi ben più forti di quelli di un ergastolano pluriomicida.

Mi soffermo invece su quel che ho sentito a commento dei fatti accaduti.

Nel primo episodio Lega Ambiente, associazione che ho sempre stimato, afferma che bisognerebbe realizzare un sistema di monitoraggio dell'area per prevedere eventuali nuove eruzioni.

Mi chiedo: invece di spendere soldi pubblici per sistemi forse non utilissimi, perché non si cinta l'area proibendo l'ingresso? Tanto credo che, dopo l'incidente, verrà comunque fatto. Possibile che i geologi della zona non avessero valutato il rischio di eruzione?

Nel secondo caso, leggendo che i genitori del povero bambino stanno conducendo una battaglia per l'adozione di seggiolini che avvisino se c'è qualcuno sopra seduto, mi chiedo se costoro non vedono in che mondo vivono: quanti genitori legano i bambini? Quasi nessuno, soprattutto per i tragitti cittadini. E' molto più probabile morire in un incidente non essendo stati assicurati bene al sedile che perire dopo essere stati lasciati al sole tutto il giorno.

Capisco il rimorso e viva la tecnologia della sicurezza, ma qui si rischia di cadere nel ridicolo.

 
 
 

Le 2 Italie

Post n°848 pubblicato il 18 Settembre 2014 da alialiasmf
 
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O meglio, i 2 tipi di italiani.
1)
L'altro giorno ero seduto su una panchina di fronte ad una rotonda nel centro della cittadina dove abito.
In 15 minuti ho visto passare in auto persone senza cintura di sicurezza, che telefonavano, che non facevano passar i pedoni e così via.
Tutti nel range di età 30-60 circa, cioè della forza produttiva del nostro paese.
Italiani, brava gente, certo, ma anche un tantino maleducata, ignorante, menefreghista.
2)
Verso le 18.45, ogni sera, 7 su 7, c'era una trasmissione su RAI1 condotta da Amadeus (che non sarà Augias, ma è meno ignorante di quel che credessi, ed è simpaticamente autoironico), Reazione a Catena.
Due squadre di 3 persone si sfidano in un gioco enigmistico/culturale. Partecipano giovanissimi studenti, famigliole, fratelli, sorelle, mamma e figlio e così via. La trasmissione piace a tutti in famiglia, stimola il cervello, è varia e non è mai scontato chi possa vincere la puntata. Infine rende arduo portarsi a casa qualche soldo (meglio così visto che sono soldi pubblici).
Rappresenta, per fortuna, un'Italia ben distante da quella del punto 1) e che un po' mi rincuora.

 
 
 

Stipendi ed insegnanti

Post n°847 pubblicato il 08 Settembre 2014 da alialiasmf
 
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Da un lato Renzi vuole assumere 100.000 nuovi insegnanti, dall'altro blocca gli stipendi degli statali fermi ormai da anni.

Concordo sul fatto che in un periodo di crisi si debba già ringraziare per avere un posto fisso in un ente pubblico, ma con i provvedimenti "orizzontali", che cioè colpiscono una categoria senza distinguere chi fa da chi non fa, si finisce per disincentivare coloro che lavorano anche per chi non lavora.
Tutto questo perché in Italia non si ha mai il coraggio di premiare i capaci ed i solerti, vuoi per una politica sindacale molto arretrata, vuoi per una cultura assistenzialista eccessiva, dove, a differenza dei paesi scandinavi dove è pure più sviluppata che da noi, manca però la voglia di lavorare per la comunità, ognuno pensa ai propri interessi e stop!

L'assunzione in massa degli insegnanti, che potrebbe sembrare una mossa intelligente per supplire alle continue carenze di personale, non  mi pare una scelta oculata, soprattutto in vista del calo delle nascite e dell'invecchiamento progressivo della popolazione italiana: mi sembra una mossa elettorale.
Si sarebbe potuto, per esempio, chiedere al corpo insegnante chi fosse disposto a lavorare 10 ore in più alla settimana (30 invece di 20), con un incremento del 25% della retribuzione.
Ma non avrebbe portato molti voti in più

 
 
 

Skyline

Post n°846 pubblicato il 25 Agosto 2014 da alialiasmf
 
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L'orizzonte di Torino è caratterizzato da un lato dalla corona delle Alpi, spesso innevate, dall'altro dalla collina torinese con il Faro della Maddalena e la Basilica di Superga.
Al centro i palazzi barocchi e soprattutto la Mole Antoneliana, con i suoi 150 mt di altezza.
Intesa San Paolo e Regione Piemonte hanno deciso, qualche tempo fa, di costruire 2 grattacieli.
I torinesi, esperti architetti o comuni cittadini, si sono divisi: chi diceva che non si sarebbe dovuto mutare lo skyline della storica città, chi diceva che sarebbe stata un'iniezione di modernità.

Personalmente, a suo tempo, non ho preso posizione: o deciso di attendere e vedere.
Dal punto di vista dell'effettiva necessità, quindi funzionale, direi che San Paolo e Regione non avessero proprio bisogno di costruire nuovi palazzi, con tutto il patrimonio immobiliare che già gestiscono. Forse la Regione pensa bene di accorpare i suoi uffici in un grattacielo, sempre che poi riesca davvero a farlo.

Dal punto di vista estetico, ora che i palazzi ormai si vedono da fuori città, direi che si tratta di 2 (brutti) parallelepipedi. Bassini e tozzi.
Colpa dei geometri, diranno gli architetti?
 

 
 
 

Oltre al PIL ... la Deflazione!

Post n°845 pubblicato il 20 Agosto 2014 da alialiasmf
 
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Dopo il PIL che non cresce (e vorrei vedere in questa Europa di vecchi...), c'è il pericolo "deflazione"!
Ma c'è qualcuno che possa spiegarmi perché sarebbe migliore l'inflazione permanendo la crisi, il calo del lavoro, l'impoverimento, il blocco dei salari (per chi li prende ancora)?
Meno male che i prezzi calino!
Del resto:
  • la super concorrenza tra gli ipermercati sicuramente abbassa i costi dei beni di consumo;
  • la crescita 0 della popolazione fa sì che rimangano tantissimi immobili invenduti o sfitti;
  • solo il carburante non cala mai, ma perché è influenzato da dinamiche esogene e da tasse altissime.
Più che altro bisognerebbe ridistribuire meglio gli utili, ad esempio citerei la vendita di prodotti ortofrutticoli.
Chi li produce fa la fame, perché cerca di vendere a distanze elevate lasciando quindi il 90% degli utili ai distributori. Se ognuno comprasse nelle proprie zone, ci sarebbe meno inquinamento da trasporto, un maggior controllo sulla produzione (se tu coltivatore usi troppa chimica, schiavizzi il personale, lo vedo perché abito vicino a te) ed un maggior guadagno per l'agricoltore che potrebbe essere reinvestito nel miglioramento della produzione.
Quindi W la deflazione ed abbasso gli speculatori!

 
 
 

PIL (ma del CUL)

Post n°844 pubblicato il 15 Agosto 2014 da alialiasmf
 
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Rottamiamo il PIL: che senso ha misurarci con quel parametro, quando siamo tutti (noi europei) paesi in diminuzione demografica ed invecchiamento della popolazione, quindi sempre meno produttivi?

Il PIL è un indice obsoleto. A noi dovrebbe interessare la stabilità, già sarebbe un gran risultato.

Ci sono volute le frenate del PIL della Germania e della Francia per accorgercene?

 

 
 
 

Riformatorio

Post n°843 pubblicato il 10 Agosto 2014 da alialiasmf
 
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Molti si chiedono perché Renzi si accanisca così tanto sulle Riforme istituzionali/elettorali quando il paese non regge la competizione internazionale e rischia la recessione.
Anche l'altro giorno, dopo la notizia sulla stasi del PIL, il presidente del consiglio ha continuato a parlare di quelle riforme (ma anche di quelle sul lavoro ecc...).
Una risposta è arrivata da Mario Draghi: l'Italia sarebbe poco appetibile agli investitori internazionali, quelli con la "grana", perché è un paese dove qualunque cambiamento è molto lento e perlopiù osteggiato.
 
Premetto che personalmente la penso come Robert Kennedy, che già nel 18/3/1968 aveva descritto l'insensatezza del PIL per descrivere il vero benessere di una società.
Recentemente poi ho partecipato ad un corso di formazione dove il docente, esperto di piccole/medie impresa europee, diceva che un obiettivo di uno stato può essere tranquillamente quello di "non decrescere", invece che di crescere ad ogni costo. Basti pensare, del resto, che la popolazione occidentale è in calo e invecchia anno per anno: se anche non cresce il PIL... che importa?
 
D'altro canto, a prescindere dal PIL, un po' di riforme andrebbero fatte. Non tanto per gli ipotetici investitori di cui parla Draghi, ma per far funzionare meglio il paese e premiare i migliori/laboriosi/onesti/ecc...
Può fare un poco paura un cambiamento nelle regole elettorali che preveda soglie di sbarramento alte per i piccoli e soglie di premio basse per i grossi partiti, tanto più che contemporaneamente ci sarebbe la riduzione numerica e funzionale di una delle due camere (il senato). Ma si può lavorare ad un buon accordo, senza impiegarci 3 anni, e ontemporaneamente si può lavorare ad altre riforme (lavoro, giustizia, ecc...).
 
Purtroppo in Italia, nel grande e nel piccolo, c'è una tendenza a non volersi muovere.
Faccio un esempio banale: abito in un condominio abbastanza nuovo, ben costruito, apparentemente signorile. Ma faccio una fatica "bestia" a far accettare alcune innovazioni/manutenzioni. Per mettere una cassetta della pubblicità dal costo di 2,5 €. a famiglia ho dovuto subire sabotaggi vari. Far sostituire le etichette adesive, vecchie di anni, sporche, illeggibili dai videocitofoni sembra un'impresa impossibile, seppur sarebbe obbligatoria secondo regolamento condominiale.
E' un'ennesima metafora dell'Italia: non ha cura di sè (e le costerebbe poco), quindi è poco appetibile per un compratore, o nel caso dell'Italia, per un investitore!
 

 
 
 

Bagnai e l'Euro - riflessioni

Post n°842 pubblicato il 04 Agosto 2014 da alialiasmf
 
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Bella intervista l'altra sera a Mizar (RAI 2), trasmissione culturale relegata all'una di notte (ma meglio tardi che mai!).
Alberto Bagnai, economista, docente universitario, autore di libri, musicista, intellettuale, blogger, spiega con chiare parole perché l'Euro si è rivelato un fallimento.
Da sempre sono PRO euro e trovo demagocico Grillo quando vi si scaglia contro, così come trovo furbastro Salvini quando fa altrettanto.
Però ieri, dopo aver sentito i 20 minuti di intervista, ho dovuto riesaminare il mio pensiero.
 
La Svizzera
Bagnai afferma che un conto è l'Europa, altro è l'Euro, di cui non si sentiva bisogno. Cita come esempio il Regno Unito e la Svizzera, che sono da sempre nazioni europee, ma non sono entrate nella moneta comune. Dice inoltre che il nostro continente è un coacervo di lingue e culture molto differenti, di popoli che per millenni si sono fatti la guerra, quindi non è semplice mettere su un'Europa unita, figuriamoci una moneta unica, con tutti gli interessi sovrapposti che vi sono.
Non ha tutti i torti. Però bisogna ricordare che molti nuovi paesi hanno chiesto e stanno pian piano entrando nel sistema Euro: sono tutti dei poveri illusi o qualche vantaggio questa moneta lo dà? Inoltre Inghilterra e Svizzera si sono da sempre isolate, per cultura ma soprattutto per interessi (vedi paradisi fiscali) per cui forse non sono da prendere come buon esempio.
 
Un greco a Turku
Bagnai afferma che un negoziante di New York potrebbe spostarsi a Los Angeles e fare lo stesso lavoro, parlando la stessa lingua, trovando gente con la sua stessa cultura. Potrebbe fare altrettanto un droghiere greco che si sposta in Finlandia?
Ha ragione, ma io credo che sia solo una questione di tempo: già da decenni le popolazioni del sud si spostano al nord per trovare lavoro, prima solo manovalanza, ora molti ricercatori laureati... I greci impareranno l'inglese, i finlandesi lo parlano già!
 
Harakiri italiano
Bagnai insiste nel dire che l'euro in Italia l'hanno voluto Prodi, Monti, Padoa Schioppa. Elegantemente non li accusa di harakiri, ma ne illustra il pensiero: costoro dicevano che, a fronte della globalizzazione e della concorrenza straniera, l'Italia avrebbe dovuto irrobustirsi incrementando l'efficienza e la dimensione delle proprie imprese, finora troppo piccole ed insufficientemente tecnologizzate per poter reggere alla concorrenza orientale. Nel sistema euro, dopo un po' di sofferenza, l'Italia, la Grecia, la Spagna avrebbero dovuto migliorarsi.
Finora non è successo, anzi, tagliando, licenziando ecc. la popolazione ha perso potere di consumo ed il sistema si è avvitato su se stesso: se ho lo stipendio più basso compro meno di prima, è ovvio. E non è detto che "piccolo" non sia "bello", l'impresa famigliare italiana ha per decenni avuto gran successo competitivo. A livello di nazioni Bagnai cita l'Olanda e la Corea del Sud, che non sono proprio dei macigni. E comunque, dice, anche unendo tutta l'Europa la Cina sarà sempre molto più grande.
Su questo punto mi sento di dargli ragione, ma mi chiedo se rimanendo con la Lira non avremmo comunque perso competitività. L'importazione di massa dall'est è iniziata 20 anni fa. Gli effetti si sono visti solo dopo l'entrata dell'euro, ma vi sarebbero stati comunque. Nel frattempo Berlusconi diceva che non fosse il caso di preoccuparsi, i ristoranti erano comunque pieni... L'esempio della Corea del Sud, fa, inoltre, acqua. E' una nazione con cultura e popolazione completamente diverse dalle nostre. provate a chiedere ai nostri operai di lavorare come fanno là... Forse l'Europa dovrebbe comprendere anche la Russia, paese purtroppo ora in mano ad oligarchie poco illuminate, ma che culturalmente è molto europeo ed ha risorse immense. Sulla dimensione migliore per un'azienda non credo vi siano regole: vi sono aziende piccole che sono molto competitive sia perché capaci, sia perché sfruttano i lavoratori. Vi sono aziende grandi molto all'avanguardia sia perché ben organizzate sia perché sovvenzionate. Meglio non generalizzare.
 
Deutschland uber Alles
I tedeschi, secondo Bagnai, sono i principali destinatari dei (pochi) vantaggi dell'Euro. Esportano più facilmente, non devono investire perché ne hanno meno bisogno di noi. Scaricano le colpe sui PIGS, paesi inefficienti, salvano le banche straniere solo se queste sono debitrici verso quelle tedesche.
Tutto vero, concordo che un popolo super organizzato, ma dimostratori capace di sterminare mezza Europa per puri cinismo e cattiveria, non sia sempre da prendere come esempio. Ma ciò non toglie che i treni tedeschi, metro, bus siano puliti e puntuali, che molti italiani migrino in Germania perché c'è lavoro, poca burocrazia, perché là sono premiati i capaci e non i raccomandati e così via. Non ci piaceranno, ma fanno meglio di noi, anche nell'integrazione degli stranieri, da cui prendono il meglio. Guardate la loro nazionale di calcio... corrono ed a forza di correre, segnano; noi palleggiamo con gran autocompiacimento, ma rimaniamo a metà campo!

 
 
 

Rappresaglia di lontana memoria

Post n°841 pubblicato il 25 Luglio 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Persino un "superfalco" come Sharon l'aveva, alla fine, capito.

Vero è che i razzi scagliati da Hamas non sono fuochi di artificio e che Israele debba difendersi, ma la sproporzione delle risposte ricordano le terribili rappresaglie naziste agli attentati del partigiani.

La popolazione palestinese, che cresce con ritmi ben più alti di quella israeliana, preme sempre più sulle frontiere. Di contro gli ebrei continuano nella dissennata costruzione di colonie bunker togliendo risorse naturali ai poveri arabi.

Sharon stesso, prima di morire, aveva convenuto che forse l'espansione israeliana avrebbe fatto meglio a fermarsi, se non a ritirarsi.

Lo scenario che potrebbe presentarsi nei prossimi anni è quello di un paese ultramoderno occidentale fatto di cittadine circondate da mura altissime circondate a loro volta da immense baraccopoli di poveri che premeranno come i barbari contro l'Impero Romano. Si sa come è andata a finire 1700 anni fa. Eppure i Romani avevano raggiunto una civiltà (ritornata poi solo ai tempi del Rinascimento) ed avevano adottato una politica di integrazione molto illuminata, che però neppure a loro bastò contro la pressione dei poveri.

E' bene che gli Israeliani se ne rendano conto, prima che sia troppo tardi.

 

 

        

 
 
 

Il giovane geometra

Post n°840 pubblicato il 22 Luglio 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Pur non intendendomene, mi soffermo sempre a guardare l'architettura o più semplicemente l'aspetto esterno delle nuove costruzioni edilizie.
L'Italia, spinta dall'ottimismo berlusconiano, negli ultimi 20 anni ha costruito nuovi edifici dappertutto.
L'euro abbasso i tassi dei mutui, le banche finanziarono senza remore ed ora ci ritroviamo con un bel po' di case vuote ed invendibili.
Negli ultimi 10 ani, il paramano in mattoni è stato in parte o totalmente sostituito da intonaci molto colorati, belli da vedersi, ma che hanno cominciato a staccarsi dopo pochi anni. In alcuni casi sono ricomparse le piastrelle, ma seppure più resistenti degli intonaci, diventano subito sporche da smog e ... nessuno le lava!
Anni fa, in sostituzione di un mio collega (lui sì, architetto) fui mandato a partecipare ad una commissione d'esame per un corso professionale post diploma per geometri.
Tra le varie prove costoro dovevano cimentarsi nel progettare un edificio composto di appartamenti con alcuni vincoli di spazio e budget.
Tutti sostanzialmente progettarono un edificio di 5 piani (il massimo consentito) per lo più a parallelepipedo facendoci stare tutti gli appartamenti che riuscivano. Eccetto un ragazzo il quale fece una palazzina più originale, con meno appartamenti, più vivibile di cui illustrò le caratteristiche molto bene.
Però ... il professore del corso, che aveva certo più voce in capitolo di me, lo redarguì dicendo che avrebbe dovuto sfruttare tutta la volumetria disponibile. Per sua fortuna una sua ex insegnante, altro membro di commissione, riferì in sede di giudizio che il ragazzo, guarda caso, aveva preso 60 alla maturità...
L'Italia è il paese degli estremi, dai grandi architetti famosi in tutto il mondo, ai grandi palazzinari, famosi per altre ragioni...

 
 
 

Italia del Calcio ... e del resto

Post n°839 pubblicato il 30 Giugno 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

L'Italia del Calcio è la rappresentazione dell'Italia del resto...

Una squadra potenzialmente forte (si è visto con l'Inghilterra) ma con una strategia di basso profilo (pareggiare), schierando tanti centrocampisti per fermare il gioco (altrui ma anche proprio) e sostituendo gli attaccanti sperando che gli avversari non segnino (cosa che poi puntualmente è avvenuta). Vecchi che dicono di dimettersi, poi ritirano (Pirlo). Giovani sboroni e così via. Sorpresa per la sconfitta.

L'Italia del "resto" sarebbe competitiva, ma non si innova (come le altre nazioni del centro nord Europa), vive sulle glorie passate (la manifattura di alta qualità e basso costo, ormai sommersa dalla concorrenza straniera), fa resistenza a dimettersi nei suoi uomini più consunti, palleggiatori di centrocampo che non vanno più avanti. Sorpresi di non essere più adeguati, ce la prendiamo con i cugini più furbi e previdenti di noi.

Pareggio sì, ma tra Italia del "calcio" e Italia del "resto".

 

 

 
 
 

Follia, male, morte

Post n°838 pubblicato il 27 Giugno 2014 da alialiasmf
 
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Non amo scrivere su fatti di cronaca, violenti come quelli che hanno occupato i telegiornali nelle ultime 2 settimane.

Ma per una volta infrango la regola e lascio 2 riflessioni sul caso di Motta Visconti.

Un uomo che uccide moglie e figli, se ne va al bar a vedere la partita di calcio, torna e denuncia l'eccidio sperando di farla franca, potrebbe far pensare ad un folle, soprattutto dopo la allucinante confessione e motivazione dichiarate.

Ma crederlo un pazzo è un tentativo inconscio di auto-tranquillizzarsi: solo uno "uscito dal senno" può fare una cosa simile. Ma forse non è così.

Il male esiste: senza scomodare il diavolo, una componente malevola, più o meno forte, ci può essere in ciascuno di noi. Può arrivare al sadismo, alla ferocia e così via. Hitler può esserne un esempio: era pazzo o soltanto cinicamente cattivo ad un livello inimmaginabile?

La cattiveria è semplicemente uno dei vari frutti dell'adattamento evolutivo animale, che qualche volta può essere usata anche dall'uomo (che in teoria sarebbe specie intelligente).

I questi casi mi chiedo, pur essendone da sempre contro, se non sarebbe giusto o cinicamente utile usare la pena di morte.

Un pazzo si può provar a recuperare, ma un "cattivo" a tal punto?

 
 
 

dovrei vivere...

Post n°837 pubblicato il 25 Giugno 2014 da alialiasmf
 
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Dovrei emigrare in un paese più civile.

Per carità, è vero che siamo governati da ciarlatani, ladri e furbastri, ma forse non ci meritiamo molto di più.

Sono stato qualche giorno in Liguria, striscia di terra bellissima, dove bellissimi paesini (laddove non deturpati da costruzioni esagerate) danno sul mare e sono coperti alle spalle da rigogliosissime verdi colline e montagne.

Però, quanta maleducazione... Ed il ceto di appartenenza o il portafogli non c'entrano nulla, poiché non si può certo dire che la Liguria sia frequentata da poveracci..., basta vedere i prezzi dei box in vendita.

Un esempio: famiglia sui 35, lui, lei, il baby, suv, parcheggio privato, appartamento in bella palazzina. Partono: lui sale sull'auto, lei posa un sacchettone colmo di monnezza (ovviamente non differenziata) sopra un cestino per le cartacce (dentro non vi entra).

Caricano il pupo e partono. I bidoni sono a 30 metri di distanza, ma troppa fatica per raggiungerli. 

Ce la prendiamo spesso con i tedeschi, ma purtroppo siamo indietro di 10 anni rispetto loro, sia dal lato tecnologico-lavorativo-sindacale-salariale ecc... che da quello del senso civico. Probabilmente le 2 cose vanno in parallelo.

Per non lamentarmi, ecco la mia proposta per spronare a fare la raccolta differenziata dei rifiuti:

plastica, vetro, lattine e carta (se abbastanza puliti) in un solo contenitore, esistendo dei sistemi che consentono la divisione dei 4 elementi senza troppo sforzo; bidoni in area condominiale visibile

organico a parte, raccolto con frequenza, bidone in area condominiale visibile

indifferenziato raccolto ogni 2 settimane e tenuto nascosto nell'area condominiale, in modo che non vi finisca dentro di tutto e che non convenga buttarvi residui organici, che puzzano!

Quindi 3 contenitori invece che 5, facili da usare anche per chi si scusa dicendo che non sa mai dove buttare la spazzatura.

Ma in Italia temo sia una guerra persa in partenza...

 

 
 
 

votazioni

Post n°836 pubblicato il 12 Giugno 2014 da alialiasmf
 
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Al di là di vincitori, vinti ecc..., evidenzierei l'astensione massiccia.

In pratica chi ha vinto conta, in un gruppo di 10 persone potenzialmente votanti, esclusi quindi minorenni, solo 2 persone a suo favore.

Figuriamoci chi ha perso...

Nei paesi "evoluti" l'affluenza è persino inferiore.

Non so che pensare: ma cito un caso di vita condominiale che può illustrare la mia opinione.

2 brave persone, coppia sui 35 - 40 anni, vivono la piano terra del mio condominio.

L'altro ieri il giardiniere, su mandato condominiale, pota le siepi, lasciandole all'altezza (o bassezza) della cancellata di metallo.

La signora della coppia scrive un cartello dove dice che è uno schifo, che non si tutela la privacy, e che se il verde non piace alla gente, che vada a vivere in città.

Non ha torto, si sa che qualcuno si fissa sulle siepi e sui giardini altrui. La regola condominiale dice che non devono superare di 30 cm la cancellata: il giardiniere sa che arriveranno a quell'altezza in un mese (o meno) per cui taglia, giustamente, a raso.

All'ultima riunione condominiale (una sola all'anno) la coppia non c'era, mentre vi era chi si è lamentato delle siepi troppo alte. Combinazione c'era la Juve che giocava la semifinale, per cui molti non sono venuti (e questo la dice lunga sull'intelligenza media dei nostri concittadini).

Chi è assente, ha sempre torto, anche quando ha ragione!

Molti si lamentano di chi governa, di chi ci ha governato, di chi ci governerà, ma partecipano poco alla vita sociale. Chi lavora in un'azienda sa che se non contribuisce a far del suo meglio, questa potrà fallire, e la colpa non sarà sempre e solo del management.

Tante volte penso che i pessimi esempi della classe politica italiana siano perfetto specchio della popolazione...

 

 

 
 
 

Invalsi

Post n°835 pubblicato il 16 Maggio 2014 da alialiasmf
 
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Sta per
Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione
e se ne sente parlare relativamente alle sue prove, che dovrebbero valutare il livello degli allievi di una scuola, in lingua e matematica.
 
Ne vengono svolte diverse nel corso della scuola primaria e secondaria, ma il vero impatto arriva in terza media, con l'esame di fine anno.
Gli insegnanti ne parlano male, come spesso fanno, purtroppo, con tutto ciò che gli porta degli oneri aggiuntivi. (Del resto succede i tutte le professioni, perché non dovrebbe capitare nella loro?).
Sono difficili, soprattutto richiedono dei ragionamenti logici che spesso i ragazzi non sanno ancora fare. Ma di fatto chiedono solo l'applicazione delle regole teoriche imparate nell'anno (almeno quelle di matematica).
Come tutti i test, applicandosi una decina di volte, diventano affrontabili, anzi, in qualche caso persino divertenti o almeno molto più dei banali esercizio di un libro di testo. Esperienza personale e di mia figlia che ha 14 anni.
Però, guai a sostenerne l'utilità... si passa per amici della Gelmini.
La mia impressione è che spesso chi le critiche non abbia neppure provato a svolgerne una per intero.
O ... che abbia provato e non si stato in grado di rispondere bene a tutto (a pensare male si fa peccato, ma ...)

 
 
 
 
 

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Un blog di: alialiasmf
Data di creazione: 03/05/2007
 

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REGOLA DELLE 10 P

Parole

Poco

Pensate

Portano

Pena

Perciò

Prima

Pensate

Poi

Parlate

 

L'ULTIMO FILM - LORIVEDREI? 4

Lulana: il villaggio alla fine del mondo - Sì

(esiste davvero)

A Chiara - 

(da un altropunto di vista le cose sono spesso diverse...)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 3

Dio è donna e si chiama Petrunya -

(modernità tecnologica e società ancestrale)

The farewell - 

(la Cina si avvicina ... lentamente)

L'ospite -

(situazioni di coppia anomale divenute la normalità)

Il segreto di una famiglia La Quietud - No

(contorto, perverso, tocca temi troppo importanti per essere solo sfiorati)

Green Book - No

(caricature alla "Il Padrino", ma sono passati 30 ani da allora...)

Le nostre battaglie -

(mai dare nulla per scontato in un mondo sempre più difficile)

Roma - 

(una gran solidarietà femminile e dei bambini per una storia senza fine)

Un affare di famiglia -

(l'ansia per l'inevitabile in bilico con la serenità che solo gli orientali sanno raggiunegere così bene, anche in un mondo difficile)

Lucky - Sì

(la vecchiaia vista come si dovrebbe vedere, per quel che è nel bene e nel male)

Manuel - 

(in certi casi la vita è molto dura e, anche se aiutati, c'è il rischio di non reggere)

Dogman - 

(pur di sopravvivere meglio si accetta tutto, fino ad un certo punto...)

Siryated - 

(per chi pensa che i Siriani in fuga siano alla ricerca del lusso in Europa)

L'insulto - No

(un buon film rovinato da un processo show all'americana)

Le ultime cose -

(povertà, disonestà, poca umanità in un mondo che cambia)

Un padre, una figlia -

(un rapporto sempre difficile in un paese che progredisce molto lentamente, ricco di solidarietà ma anche di opachi favoritismi)

Il condominio dei cuori infranti - 

(l'umanità più schietta, nel bene e nel male, anche in una banlieau)

Le ricette della signora Toku - 

(un connubio di serenità e immensa tristezza in un paese tecnologicamente progredito ma lontano da noi anni luce)

Mustang -

(il paese di Erdogan, affamato di modernità per necessità ecnomiche, ma rimasto arretrato nella mentalità e nei costumi)

Sarà il mio tipo? - No

(tema serio e situazione non infrequente, ma trattato badando più alla storia, ai sensi che ai sentimenti ed alla psicologia)

Vergine giurata - Sì

(una società ancestrale, ma molto vicina a noi, narrata senza cliché e con semplicità in una vicenda complessa)

The repairman - No

(un conto è slow altro è essere disadattati; personaggi caricaturali, storia inverosimile, troppi cliché, si salva solo il paesaggio delle Langhe)

 

Timbuctu -

(le 2 facce dell'islam e i perché molti africani migrino in europa)

 

Mommy - Sì

(le difficoltà del disagio mentale anche in una sociatà evoluta)

Smetto quando voglio - No

(verosimile, purtroppo, farsa/tragedia, molto divertente ma realizzata per multisala)

The Lunchbox - Sì 

(una zia che non si vede mai, un giovane dalle belle speranze e la tristezza dei protagonisti in un'India regno del caos ma certificata IMQ)

Nebraska - Sì

(l'altra america, dei veri americani, in tutta la sua bellezza e bruttezza)

 

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 2

 

Moliere in bicicletta - Sì

(per gli amanti della recitazione; francese, mai sopra le righe, delicato, intelligente, ironico, non troppo scontato)

 

Still life - Sì

(credere in qualcosa contro il cinismo dilagante, una triste fiaba)

 

Philomena - No

(simpatico, storia serissima, ma trattato come film natalizio)

 

La grande bellezza - No

(perfetto quadretto di una certa società decadente, ma una società marginale fuori tempo rispetto ai nostri problemi, quadretto perfetto, ma pieno di morboso istrionismo protagonistico)

 

La mafia uccide solo d'estate - Sì  

(grandissima la narrazione dell'infanzia, poi scade un po' nel troisiano)

 

Now you see me - No

(tanto casino, si capisce (qualcosa) solo alla fine, ma proprio inverosimile)

 

La gabbia dorata -

(la selezione naturale nel nostro tempo)

 

Zoran, mio nipote è scemo - Sì

(cinismo & depressione, ma che ridere)

 

La prima neve - Sì

(tristezza tra paesaggi di pace)

 

Gloria - No

(una storia possibile ed umana, ma alle volte sembra sponsorizzata da chi fa il Viagra)

 

Vado a scuola - Sì

(non saranno tutti così, ma questi sono meravigliosi)

 

Per altri occhi -

(vedere per capire chi non vede)

 

Via Castellara Bandiera - No

(verismo Verghiano, ma la storia è inverosimile)

 

Sacro GRA - Sì

(non è un film, ma è realisticamente triste e simpatico)

 

La religiosa - No

(suore cattive e preti bravi, luoghi comuni?)

 

La migliore offerta - Sì

(vicenda letteralmente incredibile, ma fortemente simbolica)

 

Holy motors - No

(originalissimo, surreale, ironico, visionario ma ... che voleva dire?)

 

Una lady a Parigi - No

(idea discreta, qualche spunto originale, ma film lento, un po' scontato, inconcludente: solo uno spottone a Parigi)

 

Miele -

(tema di forte impatto emotivo, trattato con cura e umanità, senza banalizzazioni cinematografiche)

 

Viaggio a Lisbona - No

(bell'ambiente, bella storia però un po' troppo idealista, romanzesca, più o meno verosimile)

 

Come un tuono - Sì

(apparentemente un'americanata, invero nasconde una storia cruda, dura, tragica ma realistica; prima metà impeccabile, la seconda scade un po' nello scontato)

 

Come pietra paziente -

(crudo, realistico, ben recitato, originale. L'unico dubbio è: può un uomo raccontare una storia di donne?)

 

I Croods - No

(inizio scoppiettante, originale, spassoso, poi gradualmente cade nello scontato e patetico)

 

Il distacco - Sì

(intenso, sentito, ben interpretato, forse solo un po' troppo enfatico all'americana, ma solo in alcuni passaggi)

 

Anna Karenina - No

(originale sceneggiatura, scenografia, idee geniali che però dopo un po' si perdono nella storia che soffre un po' per essere raccontata molto all'americana e poco alla russa)

 

Viva la libertà - No

(né carne, né pesce, un mix di fantasia, episodi improbabili, cliché: se vuole essere serio, è assurdo, se vuole fare ridere, fa a mala pena sorridere)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 1

La parte degli angeli - No
(divertente ma un po' buonista in maniera scontata)
Amour -
(profondo, realistico senza freddezza
La sposa promessa - Sì
(minimalista, umile, decoroso, interiore)
Un'estate da giganti - Sì
(molto originale, divertente, un po' pazzo e triste)
E' stato il figlio -
(attori eccezionali, in una Sicilia dura ed ironica)
Monsieur Lazhar -
(una storia verosimile, trattata con estrema delicatezza, senza sconti e senza esagerazioni)
Il dittatore - No
(fa sicuramente ridere, anche tanto, demenziale ma non certo un capolavoro)

Marygold Hotel - No
(patetico, per vecchi nostalgici, in certi punti ridicolo)

E ora parliamo di Kevin -
(molto verosimile, ben inquadrati i personaggi, una storia terribile)

Cena tra amici - Sì
(eccezion fatta per alcuni colpi di scena eccessivi, un film ben godibile)

E ora dove andiamo? -
(comico grottesco molto divertente)
 
Midnight in Paris - no
(noiosissimo, non perché è Woody può sperare che tutto quel che tocchi si trasformi in oro)
 
Shame - no
(freddo, descrive una realtà, ma calca troppo la mano)
 
Miracolo a Le Havre - sì
(miracolo! ma ben narrato)
 
Melon Route - sì
(molto crudo)
 
Ruggine - sì
(tristezza e speranza)
 
Carnage - sì
(purtroppo anche l'intelligenza genera mostri)
 
The tree of life - no
(boh)

La donna che canta - Sì
(crudissimo, forse al limite del verosimile)

Hai paura del buio - Sì
(un parallelo efficace)







 

MUSICA DIVINA

F. Mendelsshon: Ottetto per archi op. 20

P. I. Chaikovsky: Sestetto per archi op. 70 (Souvenir de Florence)

F. Liszt: Sonata per piano s 178

R. Schumann: Quintetto per archi con piano op. 44

F. Chopin: Ballata per piano Op. 23 n. 1

J. Brahms: Rapsodie n.1 e 2 per piano

J. S. Bach: Concerto brandegudghese n° 3 BWV 1048

B. Smetana: La Moldava, poema sinfonico

A. Dvorak: Serenata per archi Op.22

P.I. Chaikovsky: Serenata per archi Op. 48

A.I. Khachaturian: Masquerade Suite 

 
 

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