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L'Europa degli altri

Post n°834 pubblicato il 25 Aprile 2014 da alialiasmf
 
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Ma davvero qualcuno crede che Olandesi, Tedeschi, Danesi ecc... abbiano voluto l'Unione Europea per poter venire in vacanza in Italia, Spagna, Grecia senza far vedere i documenti alle frontiere?

Che vantaggi avrebbero avuto costoro a mettersi con paesi più poveri, meno strutturati, più corrotti, meno affidabili dei loro?

Lasciando un attimo da parte gli aspetti socio-politici, essi speravano di fare gruppo, mettere insieme competenze di ogni tipo, distribuire meglio il lavoro, abbassarne il costo ed incrementare la produttività. 

Tutto ciò è in parte avvenuto nella fase espansionistica dell'economia, ma oggi, che le cose vanno male, ognuno, inevitabilmente, pensa al proprio orticello.

I nostri governi berlusconiani ridevano e spendevano all'insegna dell'ottimismo del capo.

I nostri imprenditori si comperavano barche invece di reinvestire in tecnologia avanzata.

Chiaramente oggi i partner europei non hanno più grandi interessi a restare con noi, per cui sono rigidi nel richiedere di rimanere dentro parametri economici per noi impossibili.

Ma leghisti e 5 stelle non si rendono conto che i primi a voler togliervi dall'euro saranno proprio i nostri partner? Basta osservare come si muovono i loro elettori, verso liste autonomiste: separarsi converrà più a loro che a noi.

E qualcuno mi saprebbe spiegare che vantaggi avremmo dopo che con il ritorno della lira una casa che vale 100K euri varrebbe 100M lire? Si potrà obiettare che costerà la metà comprarne una nuova (a patto che le materie prime, macchine ecc.. si trovino tutte in Italia, perché se si importano si pagheranno in euro o in dollari).

Anche le automobili, ormai straniere o italiane costruite all'estero, costeranno sempre uguali, e non ci basteranno le lire per comprarle.

 

Soprattutto i debiti contratti negli ultimi 13 anni con emissioni di titoli di stato, saranno da restituire in euro, non certo in deboli lirette.

 
 
 

80

Post n°833 pubblicato il 19 Aprile 2014 da alialiasmf
 
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Prima 40, poi 51, ma alla fine pare siano 80, gli euri per i bisognosi.

Per quanto ritenga il movimento leghista un coacervo di cafoni ignoranti che finora hanno solo fatto del male alle regioni del nord, questa volta temo che Salvini abbia ragione:

se li riprenderanno in fretta tramite incrementi delle varie tassucole che già paghiamo.

Sicuramente, per quanto sia d'accordo nel farlo, i soldi infatti non arriveranno certo dai tagli degli stipendioni, che sono una minima parte.

Attendiamo provvedimenti meno populistici e più strutturali.

Ma forse ha ragione Grillo, siamo in fase pre elettorale...

 

 

 
 
 

Scelta difficile

Post n°832 pubblicato il 17 Aprile 2014 da alialiasmf
 
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Per la prima volta, nella mia vita di elettore, ho veramente difficoltà nel recarmi alle urne.

Turandomi il naso, ma optando sempre per contribuire a scegliere e non a fare scegliere gli altri per me, ho sempre votato qualcuno, magari apparentemente meno paggio di altri. Magari poi pentendomi.

Ma questa volta è proprio dura.

Curzio Maltese, editorialista, ha ben descritto la parabola dei partiti negli ultimi 20 anni.

Con Berlusconi, nel '94, è nato il partito padronale, incentrato nel culto della personalità del leader. Ma soprattutto dal potere assolutistico di questi, padre e padrone (economico) del movimento.

Negli ultimi anni, dopo lunga e lenta gestazione, è nato il movimento di Grillo, nuovamente di sua proprietà (anche economica), non molto democratico o almeno con regole che non sono proprio sempre tali.

Gli altri partiti storici (socialista, repubblicano ecc... ) si sono dissolti o sono stati assorbiti nei più grandi.

L'unico a resistere, con numeri importanti, è (stato) il PD.

Ma ora, con Renzi, sembra che pure i democratici si pieghino al potere assolutistico del giovane leader, che fa un po' quel che vuole.

Detto questo però non bisogna dimenticare alcune differenze oggettive tra i 3.

Il primo è un nonno, attivissimo, ma sempre piuttosto anziano; il secondo pure, un po' meno vecchio, ma non certo un giovane, il terzo è sulla linea dei leader giovani europei e americano.

I primi 2 si sono comperati partito e nel primo caso anche gli elettori. Renzi è stato eletto come leader PD da elezioni primarie (io ho votato prima Bersani, poi Civati, ma la massa ha scelto lui, ne va dato atto).

Il primo ha avuto tempo per governare e lasciare l'Italia in uno stato pietoso. Il secondo critica a prescindere e propone, ma non sembra dell'idea di governare, pur sapendo che la maggioranza assoluta non l'avrà mai; il terzo è pure un gran criticone, ma ora sta lavorando, (forse male), quindi sospenderei il giudizio.

Certo Renzi non è stato eletto dalla popolazione, ma non credo che un'elezione in questo momento disegnerebbe un quadro tanto diverso dai 3 blocchetti (pd, pdl, 5*) più frattaglie: ce lo ritroveremmo a capo di una coalizione prima impensabile ed avremmo perso altro tempo. Nel bene o nel male che farà, prima lo farà meglio sarà, se mal farà, se ne andrà!

 
 
 

Ingratitudine

Post n°831 pubblicato il 08 Aprile 2014 da alialiasmf
 
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Se il Piemonte si staccasse dall'Italia per confluire nella francese Savoia o Provenza o nello svizzero Vallese, sicuramente ne avrebbe grandi benefici economici.
Ma le cose non sono mai troppo semplici: nei secoli i piemontesi sono quasi sempre stati in guerra con i francesi e gli svizzeri sono culturalmente piuttosto diversi..

Sempre i miei corregionali (che per fortuna non parlano di secessione) negli scorsi 2 secoli, prima da soli, poi con il resto degli italiani, hanno liberato il Veneto dalla dominazione asburgica e non mi sembra contro la volontà della popolazione che sebbene "efficientata" dai crucchi, non godeva di grandi libertà.

Dopo la seconda guerra mondiale molti veneti sono poi migrati in Piemonte, sfuggendo alla miseria, per lavorare nelle fabbriche. Poi gradualmente si sono arricchiti, anche perché, va detto, sono gente laboriosa ed organizzata che ha colto i frutti dopo aver seminato bene.

Ora, siccome c'è crisi, vorrebbero staccarsi dall'Italia: bella gratitudine!

Si dirà che il "tanko" rappresenta la solita iniziativa roboante, grottesca, senza sostanza, dei leghisti.

Invero pare che il secessionismo non vada sottodimensionato, che grande parte della popolazione sia d'accordo.
Ma, di grazia, siamo sicuri che gli austriaci si riprenderebbero il Veneto, pieno di fabbrichette che chiudono, che nel boom berlusconiano leghista non si sono evolute tecnologicamente, che hanno preferito esternalizzare la manodopera per far calare i costi?
Che hanno venduto pezzi sani a multinazionali che ora chiudono gli stabilimenti italiani????

Non si rendono conto, i veneti, che ritornerebbero i "meridionali" delle genti tedesche?

 
 
 

Roby Folk

Post n°830 pubblicato il 05 Aprile 2014 da alialiasmf
 
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Roby Folk

Un po' incredulo, apro Facebook (che frequento raramente) e cerco la pagina della nostra Dejavu Ensemble.

Non trovo più nulla. Ci sta, c'eravamo sciolti, Roby l'avrà cancellata.

Allora cerco lui, Roby Folk, avrà una sua pagina, dico.

Niente. Nessuna traccia.

Ha eliminato tutto, non ha voluto lasciarci alcunché.

Si è tolto la vita, ormai la scorsa settimana, in un modo tristissimo, poco plateale, estremamente solitario.

Avevamo litigato, per ragioni non futili. Ritengo ancora oggi di avere avuto ragione.

Mi era rimasto un brutto ricordo di lui, quello di una persona presuntuosa, un po' falsa e furbetta, manipolatrice.

Mi aveva trattato come un traditore dei suoi ideali e mandato via dal gruppo. Gli altri ne sono usciti il mese dopo...

Non mi ero reso conto però del malessere nascosto dietro tanta aggressività improvvisa ed insensata.

Forse ho contribuito a mandare in frantumi i suoi sogni. Ma sogni erano, purtroppo, nulla più.

Il musicista difficilmente campa con l'arte, non è più tempo. Una volta chi si diplomava poteva viverci bene, magari anche troppo.

Soldi per la cultura ormai non ce ne sono più.

Ad maiora, mi aveva risposto Roby, con un po' di ironia.

Questa grandezza purtroppo non l'ha trovata.

Resta il rimpianto di non aver intuito il malessere che covava dentro di lui.

 

 
 
 

Ora... basta!

Post n°829 pubblicato il 01 Aprile 2014 da alialiasmf
 
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Mi riferisco a ... quella legale!

Ne scrivo tutti gli anni, sono monotono, lo ammetto, ma ogni volta che ci penso, m'incupisco!

Pare che i primi giorni dopo il ritorno all'ora legale ci sia un incremento di infarti, mentre c'è un calo statistico dopo il ritorno di quella solare.

Non sarà scientificamente provato che i fenomeni siano collegati, ma è evidente che dopo il 4° we di marzo la produttività lavorativa diminuisca ed aumentino le assenze sul lavoro.

Si dirà che il tutto viene ripagato dal risparmio energetico risultante. Ma ... di quale risparmio stiamo parlando? Dell'illuminazione pubblica, quando l'accensione/spegnimento delle luci è ormai regolato dappertutto con sensori? Dell'illuminazione sul posto di lavoro, dove semmai si devono accendere le luci un'ora in più al mattino perché è ancora troppo buio?

Molti comunque adorano l'ora legale, perché alla sera, quando escono dal lavoro, è ancora chiaro... peccato che lo è anche con quella solare! Mentre al mattino è buio e bisogna vestirsi di più: freddo all'uscita di casa, sudore all'uscita dal lavoro, bell'accoppiata!

Ma che bello stare svegli a bighellonare fino a tarda ora, perché le giornate sono più lunghe, peccato che al mattino la sveglia suoni un'ora prima e forse, in questo periodo, conviene essere attenti ed attivi sul lavoro, no?

Per non creare scompensi, qualcuno suggerisce poi di lasciare sempre ... l'ora legale, che delle 2 è quella che piace più.
Ma razionalmente che senso ha fingere che siano le 21 se invece sono le 20? Cambiamo allora piuttosto tutti gli orari, scuola, lavoro, negozi ecc... anticipando tutto di un'ora. E lasciamo in pace l'ora solare, quella vera!

 
 
 

Dalla Provincia nella brace?

Post n°828 pubblicato il 28 Marzo 2014 da alialiasmf
 
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Il primo passo per l'abolizione delle Province è stato mosso.

Astraiamoci dalla demagogia ed analizziamone con razionalità le possibili conseguenze.

Per farlo citerei l'esempio della Provincia di Torino.

La legge Bassanini del 1997 promosse il federalismo amministrativo ed il passaggio di un bel po' di competenze dalle Regioni alle Province.

Le cose però non andarono come avrebbero dovuto: insieme alle competenze sarebbe dovuto passare anche un bel po' di personale, ma quasi nessuno volle spostarsi da un ente maggiore ad uno minore.

Gli amministratori non vollero certo mettersi contro i sindacati ed il proprio personale, quindi le province dovettero prendersi personale ex novo oppure promettere posti di responsabilità (e soldi) ai pochi e motivati transfughi regionali.

Quindi ad oggi il personale delle province è spesso più giovane, motivato, competente di quelle delle corrispondenti regioni.

La Provincia di Torino, per esempio, è abbastanza ben gestita, non ha deficit, a differenza della Regione Piemonte e del Comune di Torino. Sicuramente una grande Città è difficile da amministrare bene, ma la Regione non è propriamente povera.

L'Area metropolitana, che prenderà il posto della Provincia, da chi sarà gestita?

 

Insomma, non è che forse si sarebbero dovute abolire le ... Regioni??????

 
 
 

Crime in Crimea

Post n°827 pubblicato il 25 Marzo 2014 da alialiasmf
 
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Crime in Crimea
 
Non si può privare una nazione di una sua regione, usando la forza o la minaccia. E' un atto di guerra. Crea dei precedenti pericolosissimi.
Ma di fatto la situazione in Crimea non è esattamente così: a me sembra più simile all'annessione nazista dell'Austria, nel 1938 (Anschluss). Una mossa violenta preceduta da un decennio di pressioni malevole tedesche.
Però gli austriaci la ratificarono con un referendum: 99% dei voti a favore. Difficile pensare a brogli...
Il problema è che Hitler non si fermò là.
L'Ucraina è da sempre debole e popolata in parte da Russi, che piaccia o meno. Senza il gas di Putin, si ferma. E se lo fa la sua gente migrerà sia da noi che in Russia, a seconda dell'etnia.
 
Putin non è il Fuhrer (così come il Berluska non è certo Mussolini, per fortuna).
Ma può essere pericoloso. E' poco noto, ma da tempo Russi e Cinesi (che stanno sempre zitti pensando ai loro interessi economici) studiano una valuta comune alternativa ad euro e dollaro, asiatica/orientale. La forza economica e le risorse naturali per farlo, ce l'hanno.
 
Che cosa può fare l'Europa? Poco... forse nulla.
Alcune nazioni sono forti economicamente e tecnologicamente: queste sono le vere armi per combattere contro il colosso russo-cinese.
Però sono troppo "piccine".
Gli USA non hanno più grandi interessi, hanno i loro problemi, che pretendiamo che facciano?
Piuttosto l'Europa deve mirare ad altri 5 potenziali alleati, tutti più esili dei russo-cinesi, ma se messi insieme...
 
  • Brasile: culturalmente vicino all'Europa Mediterranea, ricco di risorse, dimensionalmente notevole.
  • India: da sempre rivale della Cina, anglofona, democratica, popolatissima, tecnologicamente avanzata.
  • Nord Africa, Medio Oriente: se non altro per il petrolio.
  • Australia: in costante crescita economica, e culturalmente molto vicina all'Europa centro nordica/anglosassone.
  • Estremo Oriente (Giappone, Indonesia, Malesia, Corea ecc...): paesi da sempre nemici della Cina.
Niente guerre, per carità, ma un po' di strategia bisognerà farla.

 
 
 

uehhh uehhh

Post n°826 pubblicato il 15 Marzo 2014 da alialiasmf
 
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L'Unione Europea esiste veramente?

Difficile rispondere. Verrebbe da negarlo.

D'altra parte le popolazioni europee si sono date alla guerra per millenni, sarebbe miracoloso che si unissero dimenticando tutte le loro diversità.

Lo scacchiere internazionale inoltre non aiuta: gli USA, che non hanno più gli interessi strategico-militari dei tempi della Guerra Fredda, non investono più di tanto in un'Europa unita, anzi, ne temono la concorrenza commerciale.

La Russia, moderna ed economicamente molto più forte dell'ex Unione Sovietica, ha invece interesse a staccare pezzi dalla NATO e crearsi amicizie culturalmente vicine. Del resto gli Zar si alleavano di volta in volta con uno o con l'alto in Europa. Corsi e ricorsi.

Quindi hanno ragione tutti coloro che vorrebbero uscire dall'euro, ritornare un po' autarchici, non rispettare i vincoli economici che un po' ci stritolano?

Non so, io vedo, come spesso succede, tanta furba demagogia e tanta ignoranza.

Che lo dica la Lega o 5 Stelle, è comprensibile, che lo paventasse nel passato il Berluska, pure. Che Renzi faccia il minaccioso, fa un po' sorridere!

Tempo fa in una puntata di Report furono ben illustrate le possibili conseguenze di un distacco dall'euro, tutt'altro che entusiasmanti.

Diciamo, almeno, che sarebbe un'operazione non certo priva di grossi rischi.

E' bene ricordare, per chiudere, che l'Italia è uno degli ultimi paesi ad aggiudicarsi fondi europei per tecnologia, sviluppo, investimento ecc... Per 3 ragioni fondamentali.

 

  • Non è ben rappresentata nel Parlamento Europeo (ci vanno i trombati alle elezioni nazionali).
  • Non presenta progetti di investimento seri (l'Europa dà, anche molto, ma un po' del nostro dobbiamo mettercelo)
  • Spesso non spende bene, o non del tutto i soldi che gli arrivano!

 

Horizon 2020, per esempio, mette a disposizione 80 miliardi di euro (e sono soldi anche nostri) per progetti innovativi: quanti se ne beccherà il nostro paese?

Oltre a lamentarci, spesso giustamente, di un'Europa che non funziona bene, diamoci però anche da fare!

 
 
 

-10

Post n°825 pubblicato il 04 Marzo 2014 da alialiasmf
 
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Non sono severissimo con Putin: ritengo che l'Europa dovrebbe aver capito che l'America è lontana e che, terminata la guerra fredda, noi non siamo più al centro dei suoi interessi.

La Russia è invece molto più vicina, ha risorse naturali per noi indispensabili, un mercato in espansione ecc...

Berlusconi, gli va dato atto, l'aveva capito molto prima di altri.

Gli USA non ci invieranno più aiuti economici, noi siamo la concorrenza. Si concentrerannno invece sulle potenze emergenti (Cina, India, Brasile...).

Detto questo appunto, constato però che Putin non ha ancora capito come muoversi efficacemente in questa situazione. 

Ha ragione a voler proteggere i russi ucraini dall'estremismo nazifascista che vorrebbe addirittura impedirgli di parlare la propria lingua, ma l'invasione della Crimea è stata una mossa idiota: -10 è il primo risultato, -10% alla Borsa di Mosca.

E' quest'ultima, infatti, che rappresenta la vera potenza neosovietica. Putin, in questo modo, sta spuntando la sua vera arma. Quelle convenzionali gli possono servire a bloccare l'uscita sul mare (che poi è un lago) dell'Ucraina, nulla più.

Ci vorrebbe un nuovo Gorbaciov.

 
 
 

...tica/...tiche

Post n°824 pubblicato il 14 Febbraio 2014 da alialiasmf
 
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Già scrissi su "assolutamente" assurdamente (questo sì) abusato nei discorsi dei miei connazionali
 
Detesto poi "anche no" e "sai che c'è", che fanno parte dello slang/snob dei poveri
 
Ma l'italiano (la lingua) parlato è pieno di abusi e strafalcioni che riempiono la bocca di chi li usa, ma che invero non hanno un gran senso.
 
Tematiche, problematiche e tutti gli altri ...tiche.
Perché il plurale? Una problematica è contenitore di problemi (più o meno complessi). Solo un call center può gestire contemporaneamente più problematiche.
Idem per tematica/tiche.
 
Eppure, soprattutto nei documenti delle aziende, i 2 termini sono usati quasi sempre solo al plurale...
 

 
 
 

37

Post n°823 pubblicato il 06 Febbraio 2014 da alialiasmf
 
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Sarebbe la % di voti che la coalizione dovrebbe raggiungere per ottenere il premio di maggioranza, secondo il modello Italicum concordato tra Renzi e Berlusconi.
Personalmente, in un mondo ideale, sarei per il Proporzionale puro senza sbarramenti e senza premi. Ma il mondo è tutt'altro che ideale, per cui mi turo il naso e attendo di vedere.
Però 2 conti li voglio fare.
Supponiamo un 30% di non votanti e 5% di schede bianche o nulle: la % dei votanti scenderebbe al 65%. Il 37% del 65% farebbe il 24% degli Italiani con diritto di voto (escludendo gli under 18). Quindi una coalizione con il 24% effettivo governerebbe il 100% degli Italiani.
E' un po' preoccupante nella patria del Fascismo, vien da dar ragione ai grillini.
Sennonché Renzi un cenno di ricerca d'intesa con 5 Stelle l'ha fatto, un cenno, ma sempre meglio del nulla totale di Grillo.
Renzi rappresenta il puro pragmatismo, Grillo il mondo ideale di cui parlavo sopra. Impossibili entrambi.
Con il rischio che alla fine ci si ritrovi con il terzo che speravamo di avere finalmente eliminato (il Berluska).

 
 
 

La cortina di gas

Post n°822 pubblicato il 01 Febbraio 2014 da alialiasmf
 
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La cortina di ferro era una barriera immateriale che separava simbolicamente l'EST Europa, sotto l'influenza dei Sovietici, dall'OVEST,  sotto quella degli Americani.

Pur non essendo comunista, non sono neppure molto filoamericano: riconosco sì che senza gli Yankee non saremmo stati in grado di liberarci dal giogo nazista, ma so anche che l'Europa è sempre stata strategica per gli interessi oltreoceano.

 

Dalla fine della guerra fredda c'è stato un riavvicinamento tra Europa dell'Ovest e nuova Russia, se non altro per ragioni commerciali.

La Mosca di Putin non mi piace per le sue limitazioni ai diritti dell'opposizione politica e culturale ed ho sempre criticato il Berluska quando ha provato a sdoganare il novello Zar. Ripensandoci però non mi sento più di dargli tutti i torti.

La Russia assomiglia molto al Brasile: offre un mercato in grande espansione, ha grandissime risorse naturali (per questo titolo il post "cortina di gas"), è vicina, molto più dell'America, senza oceani di mezzo, da sempre ambisce ad avere sbocchi sul mare ad ovest ed ha una storia per molti aspetti simile a quella del resto dell'Europa.

Dal lato culturale basti pensare agli scrittori, drammaturghi, ai compositori russi (c'è mai stato un Tchaicovsky in America?); e da quello sportivo dove da sempre gli ex sovietici sono fra i primi nel mondo, pur essendo molto meno ricchi di altri.

Pragmaticamente (turandosi il naso): siamo sicuri che ci convenga stare ancora attaccati alle "tette" degli USA, paese ricco, ma che non è in grado di offrirci commercialmente un gran ché, visto che le esigenze di difesa dalla Russia diminuiscono giorno dopo giorno (per fortuna)?

L'Europa da sola ha pochi anni di vita a meno che non trovi un alleato forte ed in espansione. Il Brasile, che culturalmente ci potrebbe piacere molto più del regno di Putin, è oggettivamente troppo lontano. Gli USA hanno i loro problemi, pochi soldi per pensare ai nostri e soprattutto saremo sempre meno strategici per loro.

Pensiamoci.

 

 
 
 

La grande bruttezza

Post n°821 pubblicato il 24 Gennaio 2014 da alialiasmf
 
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Non uso mettere nei post lunghe recensioni dei film che vedo, se non un breve commento nella mia apposita rubrica.

Però, di fronte all'offensiva mediatica esaltante "La Grande Bellezza", non resisto e faccio un'eccezione alla regola.

Come ho sentito dire, il film è effettivamente un piccolo trattato di sociologia.

Gli attori sono bravi, entrati bene nella parte; scenografia, regia tutto ok.

Però ... è sì una fotografia accurata di una certa società decadente, ma non la mia, e neppure quella della maggior parte della gente che oggi fa un po' fatica ad andare avanti ed a sbarcare il lunario.
Come spesso succede, si fa presa sulla massa esibendo un ceto intellettualmente e soprattutto finanziariamente "superiore"; nei suoi pregi, ma soprattutto nei suoi difetti.

La massa ambisce a raggiungere certe vette decadenti, "la grande bruttezza", appunto. E' come voler vedere il panorama dalla vetta. Magari scoprendo che non è poi un granché.

Infine 2 parole sull'istrionismo del protagonista. Grande attore, ma recita tutto con lo stesso stile, sia che faccia il politico/viveur/intellettuale 45enne che lo scrittore 65enne. Non è che ne stiano facendo un mito?

 
 
 

Il Pizzo

Post n°820 pubblicato il 21 Gennaio 2014 da alialiasmf
 
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Sabato scorso c'è stata una manifestazione in un comune della provincia di Torino. La protesta riguardava l'infiltrazione mafiosa al nord, nel caso specifico la richiesta del "pizzo" ai negozianti in cambio di protezione, previi atti di falso vandalismo commessi dai mafiosi stessi.
Nell'occasione è stato invitato a parlare Don Ciotti dell'Associazione Libera.
Qualcuno si è lamentato dicendo che il problema è marginale e che pubblicizzandolo si danneggi la reputazione della nostra piccola città.
In effetti si tratta probabilmente di un gesto di alcuni balordi, più che di un'organizzazione criminale, ma è meglio stare all'erta.
I casi di infiltrazione mafiosa nel Nord Italia sono ben noti, basta pochissimo perché l'infezione si espanda.
Don Ciotti è stato piuttosto duro, non solo contro mafie, politici e amministratori corrotti e così via, ma anche verso i cittadini che devono sempre fare il loro dovere con onestà, poiché la mafia s'infiltra più facilmente laddove la morale comune lascia dei varchi.
Vorrei ripetere una frase che ha usato, emblematica.
Non basta commuoversi a seguito di atti illegali e della risposta unita, forte, di massa della cittadinanza. Dopo bisogna anche muoversi, agendo, denunciando, aiutando fisicamente, e soprattutto comportandosi con trasparente onestà.
 
 

 
 
 

Cui Berlusconest ?

Post n°819 pubblicato il 20 Gennaio 2014 da alialiasmf
 
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Cui prodest l'azione di Renzi?
Sicuramente a Berlusconi che, finalmente buttato fuori dal Parlamento, vi rientra virtualmente legittimato dal leader rivale.
Ed al nostro paese ne viene qualcosa?
Chi lo sa! Bisogna però ammettere che l'attuale governo DC/PSI finora ha combinato ben poco, dando pessimi esempi, vedi la miniIMU, la bella Nunzia (che ritiene la lontra un uccello) e così via. LettAlfano e C. servono soltanto a tranquillizzare i mercati e le società di rating. Non è poco, ma prima o poi qualche riforma coraggiosa bisognerà farla! Quindi Renzi, che finora ha criticato molto e prodotto poco, potrebbe aver fatto la scelta più pragmatica rivolgendosi al Cavaliere, poiché Alfano, Cicchitto ecc. spariranno alla prima votazione.
Quindi, cui prodest? Si vedrà!
 
Ma passiamo alla riforma elettorale.
E' sicuramente di grande importanza, ma non altrettanto urgente come altri provvedimenti (es.lo sgravio fiscale delle imprese che danno lavoro facendo formazione e ricerca avanzata): sembra che, data l'attuale distribuzione del consenso tra le forse politiche, ci si troverà comunque di fronte a 3 blocchetti (e mezzo dei centristi più le briciole), per cui se 2 non si accorderanno, qualunque sistema elettorale si voglia adottare, avremo sempre l'ingovernabilità.
Nonostante ciò Renzi è stato pragmatico: per non risolvere comunque alcunché, tanto vale fare almeno la legge elettorale.
La proposta va verso un forte bipolarismo e l'eliminazione dei partitini, non certo verso le alleanze tra blocchi. Il rischio evidente è che nessuno di questi raggiunga il 35%: in quel caso sarebbe di nuovo necessario un inciucio: tanta fatica per ritrovarsi nella situazione attuale. A meno che Grillo non metta saggezza...

 
 
 

Già dimenticato

Post n°818 pubblicato il 18 Gennaio 2014 da alialiasmf
 
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Sto parlando di Shumi: era un grande e se ha voluto commettere una grave imprudenza sciando fuori pista, poco cambia.

Quel che però non sopporto, è l'occupazione dei media che è stata fatta con la sua vicenda, salvo poi dimenticarsene in un batter d'occhio.

Diciamolo chiaramente, il quadro clinico mostrava una certa gravità ed una situazione che, se si risolverà, impiegherà molto tempo nel farlo.

Inutile quindi, nei primi giorni, il tempestarci di dichiarazioni "pseudoparamediche", tipiche del giornalismo spazzatura.

Ancora più sconvolgente è stato l'iperattivismo di certi italiani che si sono mossi da tutto il paese per andarlo a trovare, salutare ecc...

Se costoro le proprie energie le usassero anche per fare un po' di volontariato verso quei poveracci che soldi non ne hanno e che sono spesso vittime della malasanità, forse le cose in Italia andrebbero un po' meglio?

 
 
 

mens sana in corpore sano

Post n°817 pubblicato il 11 Gennaio 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

ed in effetti è così, chi è fisicamente attivo, è spesso di buon umore, affronta le difficoltà con più energie e risorse
basta anche fare qualche passeggiata, una corsetta, andare in palestra, nuotare ecc... magari è faticoso partire, ma una volta arrivati i benefici si sentono
 
corpus sanus in mente sana
 
non si usa, ma è un detto ugualmente valido
spesso incontro persone con problemi fisici che paiono insormontabili, quasi sempre però senza diagnosi precise: dolori fortissimi, fitte, all'apparato scheletrico/muscolare o a quello digerente, che talvolta fanno pensare all'ipocondria, appunto
sono però quasi sempre associati a depressione, insoddisfazione, paure varie magari irrazionali e così via
 
vado in palestra 2-3 volte alla settimana, faccio sempre le scale a piedi, prendo la bici per gli spostamenti in paese, e la mente mi gira bene
 
oppure la mente che gira bene mi fa andare in palestra, a piedi o in bici...
 insomma: il traffico fa far la strada e la strada fa il traffico

 
 
 

scio come suono

Post n°816 pubblicato il 06 Gennaio 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Un'epifania sugli sci, poche ore invero, perché il mio fisico non regge più: le mie gambe si stancano subito, nonostante vada in palestra 2-3 volte alla settimana! I 50 sono vicini...

Scio come suono, o viceversa. Faccio entrambe le cose da quando ero ragazzino. Non sono mai stato molto dotato per il violoncello, se i brani sono tecnicamente difficili, faccio molta fatica e ... si sente.

Lo stesso sugli sci, se le piste sono ripide, dure, con neve smossa, scio malissimo, quasi come un principiante.

Altro capita quando la musica è tecnicamente più semplice, allora mi lascio andare ed interpreto infondendo tutto quel che proviene dal mio interiore. E se la pista è ben battuta, senza troppa gente, scio lentamente ma con lo stile di un maestro.

La ragione è molto banale: a meno di essere superdotati (ed io non lo sono), per qualunque attività ci si deve allenare. Io a casa non suono mai ed a sciare vado 2 volte all'anno... che posso pretendere?

 

 
 
 

Sardegna: ci risiamo?

Post n°815 pubblicato il 26 Dicembre 2013 da alialiasmf
 
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Poche e chiare parole che descrivono impeccabilmente la situazione sarda (e non solo quella).
Le ha pronunciate dopo l'ultimo alluvione a radio2 Mario Tozzi: 5 minuti di scienza mista a buon senso, proprio ciò che manca all'Italiano medio.
 
Il mare è ancora molto caldo a causa dell'innalzamento termico globale e le correnti fredde dal nord (normalissime per il periodo) causano dei cicloni di intensità proporzionale alla superficie del mare (il golfo del Messico, più esteso del Mediterraneo, genera cicloni più potenti).
 
L'allarme viene ormai dato nei tempi previsti, però si ferma ai sindaci che non hanno le capacità (organizzative e mentali) di diffondere le corrette informazioni e direttive alle popolazioni.
 
La gente si comporta insensatamente, mettendosi in auto, passando su ponti, sottopassi, andando semplicemente in cantina o a curiosare: bisognerebbe istruirla in tempo di pace. Non si fa mai.
 
Negli USA in caso di emergenza la gente si toglie dalle strade, persino le auto vengono spostate in luoghi sicuri: dirante l'inondazione infatti si trasformano in proiettili micidiali.
 
Un tempo gli alluvioni riguardavano i grandi fiumi e quindi avevano diversi tempi di gestione, oggi sono piccoli torrenti che in 15 minuti si riempiono d'acqua, dopo che sono stati secchi per anni.
La pioggia è tanta, ma soprattutto non viene assorbita dal terreno perché è troppo cementificato.
 
I tempi di ritorno non sono più di centinaia di anni: il clima è cambiato, questi eventi sono sempre più frequenti. Ma ci si dimentica in fretta, in poco tempo si ricommettono i medesimi errori, come se nulla fosse successo.
 
Ci sono ancora troppe costruzioni edificate nell'alveo di piena del fiume, andrebbero abbandonate.

Speriamo bene per questi giorni...

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: alialiasmf
Data di creazione: 03/05/2007
 

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Parole

Poco

Pensate

Portano

Pena

Perciò

Prima

Pensate

Poi

Parlate

 

L'ULTIMO FILM - LORIVEDREI? 4

Lulana: il villaggio alla fine del mondo - Sì

(esiste davvero)

A Chiara - 

(da un altropunto di vista le cose sono spesso diverse...)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 3

Dio è donna e si chiama Petrunya -

(modernità tecnologica e società ancestrale)

The farewell - 

(la Cina si avvicina ... lentamente)

L'ospite -

(situazioni di coppia anomale divenute la normalità)

Il segreto di una famiglia La Quietud - No

(contorto, perverso, tocca temi troppo importanti per essere solo sfiorati)

Green Book - No

(caricature alla "Il Padrino", ma sono passati 30 ani da allora...)

Le nostre battaglie -

(mai dare nulla per scontato in un mondo sempre più difficile)

Roma - 

(una gran solidarietà femminile e dei bambini per una storia senza fine)

Un affare di famiglia -

(l'ansia per l'inevitabile in bilico con la serenità che solo gli orientali sanno raggiunegere così bene, anche in un mondo difficile)

Lucky - Sì

(la vecchiaia vista come si dovrebbe vedere, per quel che è nel bene e nel male)

Manuel - 

(in certi casi la vita è molto dura e, anche se aiutati, c'è il rischio di non reggere)

Dogman - 

(pur di sopravvivere meglio si accetta tutto, fino ad un certo punto...)

Siryated - 

(per chi pensa che i Siriani in fuga siano alla ricerca del lusso in Europa)

L'insulto - No

(un buon film rovinato da un processo show all'americana)

Le ultime cose -

(povertà, disonestà, poca umanità in un mondo che cambia)

Un padre, una figlia -

(un rapporto sempre difficile in un paese che progredisce molto lentamente, ricco di solidarietà ma anche di opachi favoritismi)

Il condominio dei cuori infranti - 

(l'umanità più schietta, nel bene e nel male, anche in una banlieau)

Le ricette della signora Toku - 

(un connubio di serenità e immensa tristezza in un paese tecnologicamente progredito ma lontano da noi anni luce)

Mustang -

(il paese di Erdogan, affamato di modernità per necessità ecnomiche, ma rimasto arretrato nella mentalità e nei costumi)

Sarà il mio tipo? - No

(tema serio e situazione non infrequente, ma trattato badando più alla storia, ai sensi che ai sentimenti ed alla psicologia)

Vergine giurata - Sì

(una società ancestrale, ma molto vicina a noi, narrata senza cliché e con semplicità in una vicenda complessa)

The repairman - No

(un conto è slow altro è essere disadattati; personaggi caricaturali, storia inverosimile, troppi cliché, si salva solo il paesaggio delle Langhe)

 

Timbuctu -

(le 2 facce dell'islam e i perché molti africani migrino in europa)

 

Mommy - Sì

(le difficoltà del disagio mentale anche in una sociatà evoluta)

Smetto quando voglio - No

(verosimile, purtroppo, farsa/tragedia, molto divertente ma realizzata per multisala)

The Lunchbox - Sì 

(una zia che non si vede mai, un giovane dalle belle speranze e la tristezza dei protagonisti in un'India regno del caos ma certificata IMQ)

Nebraska - Sì

(l'altra america, dei veri americani, in tutta la sua bellezza e bruttezza)

 

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 2

 

Moliere in bicicletta - Sì

(per gli amanti della recitazione; francese, mai sopra le righe, delicato, intelligente, ironico, non troppo scontato)

 

Still life - Sì

(credere in qualcosa contro il cinismo dilagante, una triste fiaba)

 

Philomena - No

(simpatico, storia serissima, ma trattato come film natalizio)

 

La grande bellezza - No

(perfetto quadretto di una certa società decadente, ma una società marginale fuori tempo rispetto ai nostri problemi, quadretto perfetto, ma pieno di morboso istrionismo protagonistico)

 

La mafia uccide solo d'estate - Sì  

(grandissima la narrazione dell'infanzia, poi scade un po' nel troisiano)

 

Now you see me - No

(tanto casino, si capisce (qualcosa) solo alla fine, ma proprio inverosimile)

 

La gabbia dorata -

(la selezione naturale nel nostro tempo)

 

Zoran, mio nipote è scemo - Sì

(cinismo & depressione, ma che ridere)

 

La prima neve - Sì

(tristezza tra paesaggi di pace)

 

Gloria - No

(una storia possibile ed umana, ma alle volte sembra sponsorizzata da chi fa il Viagra)

 

Vado a scuola - Sì

(non saranno tutti così, ma questi sono meravigliosi)

 

Per altri occhi -

(vedere per capire chi non vede)

 

Via Castellara Bandiera - No

(verismo Verghiano, ma la storia è inverosimile)

 

Sacro GRA - Sì

(non è un film, ma è realisticamente triste e simpatico)

 

La religiosa - No

(suore cattive e preti bravi, luoghi comuni?)

 

La migliore offerta - Sì

(vicenda letteralmente incredibile, ma fortemente simbolica)

 

Holy motors - No

(originalissimo, surreale, ironico, visionario ma ... che voleva dire?)

 

Una lady a Parigi - No

(idea discreta, qualche spunto originale, ma film lento, un po' scontato, inconcludente: solo uno spottone a Parigi)

 

Miele -

(tema di forte impatto emotivo, trattato con cura e umanità, senza banalizzazioni cinematografiche)

 

Viaggio a Lisbona - No

(bell'ambiente, bella storia però un po' troppo idealista, romanzesca, più o meno verosimile)

 

Come un tuono - Sì

(apparentemente un'americanata, invero nasconde una storia cruda, dura, tragica ma realistica; prima metà impeccabile, la seconda scade un po' nello scontato)

 

Come pietra paziente -

(crudo, realistico, ben recitato, originale. L'unico dubbio è: può un uomo raccontare una storia di donne?)

 

I Croods - No

(inizio scoppiettante, originale, spassoso, poi gradualmente cade nello scontato e patetico)

 

Il distacco - Sì

(intenso, sentito, ben interpretato, forse solo un po' troppo enfatico all'americana, ma solo in alcuni passaggi)

 

Anna Karenina - No

(originale sceneggiatura, scenografia, idee geniali che però dopo un po' si perdono nella storia che soffre un po' per essere raccontata molto all'americana e poco alla russa)

 

Viva la libertà - No

(né carne, né pesce, un mix di fantasia, episodi improbabili, cliché: se vuole essere serio, è assurdo, se vuole fare ridere, fa a mala pena sorridere)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 1

La parte degli angeli - No
(divertente ma un po' buonista in maniera scontata)
Amour -
(profondo, realistico senza freddezza
La sposa promessa - Sì
(minimalista, umile, decoroso, interiore)
Un'estate da giganti - Sì
(molto originale, divertente, un po' pazzo e triste)
E' stato il figlio -
(attori eccezionali, in una Sicilia dura ed ironica)
Monsieur Lazhar -
(una storia verosimile, trattata con estrema delicatezza, senza sconti e senza esagerazioni)
Il dittatore - No
(fa sicuramente ridere, anche tanto, demenziale ma non certo un capolavoro)

Marygold Hotel - No
(patetico, per vecchi nostalgici, in certi punti ridicolo)

E ora parliamo di Kevin -
(molto verosimile, ben inquadrati i personaggi, una storia terribile)

Cena tra amici - Sì
(eccezion fatta per alcuni colpi di scena eccessivi, un film ben godibile)

E ora dove andiamo? -
(comico grottesco molto divertente)
 
Midnight in Paris - no
(noiosissimo, non perché è Woody può sperare che tutto quel che tocchi si trasformi in oro)
 
Shame - no
(freddo, descrive una realtà, ma calca troppo la mano)
 
Miracolo a Le Havre - sì
(miracolo! ma ben narrato)
 
Melon Route - sì
(molto crudo)
 
Ruggine - sì
(tristezza e speranza)
 
Carnage - sì
(purtroppo anche l'intelligenza genera mostri)
 
The tree of life - no
(boh)

La donna che canta - Sì
(crudissimo, forse al limite del verosimile)

Hai paura del buio - Sì
(un parallelo efficace)







 

MUSICA DIVINA

F. Mendelsshon: Ottetto per archi op. 20

P. I. Chaikovsky: Sestetto per archi op. 70 (Souvenir de Florence)

F. Liszt: Sonata per piano s 178

R. Schumann: Quintetto per archi con piano op. 44

F. Chopin: Ballata per piano Op. 23 n. 1

J. Brahms: Rapsodie n.1 e 2 per piano

J. S. Bach: Concerto brandegudghese n° 3 BWV 1048

B. Smetana: La Moldava, poema sinfonico

A. Dvorak: Serenata per archi Op.22

P.I. Chaikovsky: Serenata per archi Op. 48

A.I. Khachaturian: Masquerade Suite 

 
 

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