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Messaggi di Dicembre 2013

Sardegna: ci risiamo?

Post n°815 pubblicato il 26 Dicembre 2013 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Poche e chiare parole che descrivono impeccabilmente la situazione sarda (e non solo quella).
Le ha pronunciate dopo l'ultimo alluvione a radio2 Mario Tozzi: 5 minuti di scienza mista a buon senso, proprio ciò che manca all'Italiano medio.
 
Il mare è ancora molto caldo a causa dell'innalzamento termico globale e le correnti fredde dal nord (normalissime per il periodo) causano dei cicloni di intensità proporzionale alla superficie del mare (il golfo del Messico, più esteso del Mediterraneo, genera cicloni più potenti).
 
L'allarme viene ormai dato nei tempi previsti, però si ferma ai sindaci che non hanno le capacità (organizzative e mentali) di diffondere le corrette informazioni e direttive alle popolazioni.
 
La gente si comporta insensatamente, mettendosi in auto, passando su ponti, sottopassi, andando semplicemente in cantina o a curiosare: bisognerebbe istruirla in tempo di pace. Non si fa mai.
 
Negli USA in caso di emergenza la gente si toglie dalle strade, persino le auto vengono spostate in luoghi sicuri: dirante l'inondazione infatti si trasformano in proiettili micidiali.
 
Un tempo gli alluvioni riguardavano i grandi fiumi e quindi avevano diversi tempi di gestione, oggi sono piccoli torrenti che in 15 minuti si riempiono d'acqua, dopo che sono stati secchi per anni.
La pioggia è tanta, ma soprattutto non viene assorbita dal terreno perché è troppo cementificato.
 
I tempi di ritorno non sono più di centinaia di anni: il clima è cambiato, questi eventi sono sempre più frequenti. Ma ci si dimentica in fretta, in poco tempo si ricommettono i medesimi errori, come se nulla fosse successo.
 
Ci sono ancora troppe costruzioni edificate nell'alveo di piena del fiume, andrebbero abbandonate.

Speriamo bene per questi giorni...

 
 
 

Cane o gatto?

Post n°814 pubblicato il 18 Dicembre 2013 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Cane o gatto?
Ci sono fan dell'uno e dell'altro. Raramente di entrambi.
Il cane, con il sguardo, il comportamento fedele, l'affettuosità, la vivacità, è in grado di offrire emozioni molto forti ed un attaccamento impareggiabile.
Ma ... chi vive in appartamento, quasi sempre senza giardino, come capita alla gran maggioranza dei nostri concittadini, può costringere la povera bestia ad una esistenza sacrificata, a poche uscite cadenzate dove deve liberarsi di tutto ed annusare il più possibile.
E che sacrificio uscire con il freddo o con il caldo, a seconda della stagione, per assecondarne i bisogni fisiologici.
Il gatto, meno affettuoso, profittatore, ruffiano, è meno amabile del cane, ma ha un'eleganza la cui sola vista appaga l'animo. Un micio che dorme arrotolato, che gira intorno al padrone che gli dà la "pappa", che si accuccia sulle gambe e così via, dà sempre grandi soddisfazioni e ... inutile negarlo, impegna molto poco!

 
 
 

Torino, perché?

Post n°813 pubblicato il 13 Dicembre 2013 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Torino, perché?
In occasione del G8 di Genova ci fu una grande manifestazione che sfociò nella repressione di stile sudamericano.
Ma non è di questo che voglio parlare, infatti a Torino in questi giorni non era previsto nulla di ufficiale, nessun G1-G1000, nessun Papa, Zar, Presidente del mondo e così via.
Quindi, perché a Torino?

Difficile rispondere, ma proviamo...
Il malcontento, qui in Piemonte, è molto elevato. Le aziende chiudono. Aprono attività nuove, ma poche. E richiedono specializzazioni elevate oppure contratti a tempo determinato o in nero, comunque da fame.
Gli anziani ex operai mantengono i figli, ma le loro pensioni sono basse.
Milano più che nel passato attira i capitali ed il lavoro del nord Italia.
Queste condizioni sono però presenti in moltissime zone del paese. Qual è la differenza?
Qui la gente è normalmente molto paziente, ma le acque chete, quando si agitano, lo fanno in maniera imprevista.
Dall'altro lato chi è vittima dei disagi si lamenta poco e se ne fa una ragione: si sveglia 1 ora prima e torna a casa 2 ore dopo; trova una strada chiusa, ne cerca un'altra, senza perdere troppo tempo a lagnarsi.
E' la mentalità pragmatica piemontese, "travaiuma" (lavoriamo). Vincente anche soltanto perché coloro che sono venuti a vivere da fuori e la loro prole, milioni di persone, l'hanno fatta propria e la rispettano moltissimo.
Le manifestazione hanno avuto quindi un certo successo e i danni sono tutto sommato piuttosto limitati.

Detto questo personalmente sono contro forconi, autonomi, studenti lavativi, arringatori, guru, ecc...
Sono anche contro i blocchi stradali, lo stop ai mezzi pubblici ecc..., cui prodest? A che cosa serve danneggiare chi non comanda alcunché, chi viaggia in bus, treno ecc...? A votare qualcuno piuttosto che qualcun altro? E chi?: Grillo? Berlusconi?
E' limitare la libertà altrui, soprattutto facendo chiudere negozi di poveri diavoli che oggi sono soffocati dalla concorrenza imbattibile dei mega centri commerciali.

Dunque una protesta sgangherata, pericolosa, inutile, dannosa, in una Torino che però ... non ne può più.

 
 
 

amichevole consiglio

Post n°812 pubblicato il 11 Dicembre 2013 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

non fumo, non mi drogo, non vado a puttane, almeno questo
 
così mi dice un mio collega riferendosi al fatto che per Natale si compera un calcio di fucile da 550 euri ...
 
io andrei a puttane!!!!!

 
 
 

Renzino

Post n°811 pubblicato il 11 Dicembre 2013 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

La vittoria di Renzi, così schiacciante soprattutto verso l'uomo della nomenclatura PD (Cuperlo) ha i suoi significati.
Uno sfidante, Civati, ha ottenuto un discreto risultato, avendo usufruito di poco risalto nei media.
L'altro, appunto, è stato messo là come vittima sacrificale, sapendo che avrebbe perso: meglio non rischiare di bruciare un pezzo grosso.
Civati, che ho votato, oltre a lamentarsi (abitudine molto italiana) suggerisce (!) di votare eppoi di allearsi con chi fondamentalmente la pensa come i democratici.
Cuperlo doveva far finta di essere innovativo e contemporaneamente difendere il governo democristiano, mission impossible. E' un buon diavolo che parla bene, prima di denigrarlo bisogna pensare ai vari Gasparri, Brunetta, La Russa, Bondi, ecc... che ci siamo trovati in parlamento negli ultimi 20 anni!
Renzi ha vinto perché "freddamente partecipativo": non perde mai il controllo, ha idee che illustra chiaramente con una certa passione giovanile. Vuole rottamare i vecchi politici, il 90% degli italiani pure. (Solo Berlusconi non sarà mai rottamato...)
Non si capisce come farà ad andare al governo del paese. Se pensa di avere il 50% dei consensi degli italiani, è un povero illuso. Sicuramente ne è conscio, non lo sono invece i suoi elettori, ed in generale gli italiani, che sono propensi a votare per un uomo forte????
Auguri Matteo, sinceri: in qualche modo farà... se fallirà, toccherà a qualcun altro.

 
 
 

Forse ...

Post n°810 pubblicato il 09 Dicembre 2013 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

... finalmente ce ne stiamo liberando?; è stato allontanato dal parlamento, anche se essendo uno dei più assenti alle sedute del senato, forse gli hanno fatto un favore!
Ma volendo fare l'avvocato del diavolo, provo a mettermi nei panni di uno dei suoi tantissimi (legttimi) estimatori per capire come mai è tanto amato.
I suoi fans ritengono che, nonostante alcuni peccatucci, tutti molto umani e condivisibili, come il gusto per le belle ragazze, il cercare di non pagare le pesantissime tasse et similia, il Cavaliere abbia fatto soltanto del bene al paese, creando posti di lavoro, tagliando le tasse, infondendo ottimismo e così via.

Forse ci si dimentica di 2 cose fondamentali:
  • un politico, soprattutto se guida un paese, deve essere lindo, pulito, senza ombre, altrimenti ne va della sua autorevolezza; potrebbe un fumatore imporre ai suoi figli di non fumare? un ateo di andare a messa?; nei paesi anglosassoni chi occupa cariche pubbliche se sbaglia, anche in minima parte, si dimette;
  • forse bisogna distinguere tra imprenditoria ed imprenditoria, vero che "pecunia non olet" ma un conto è produrre alta tecnologia, manifattura di qualità, esportare e così via, altro è fare soldi con costruzioni (quando va bene) e con pubblicità tra mediocri programmi di intrattenimento, prodotti non esportabili, che non danno valore aggiunto e fanno solo girare i pochi soldi che rimangono tra i poveri.

 
 
 
 
 

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Un blog di: alialiasmf
Data di creazione: 03/05/2007
 

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Poco

Pensate

Portano

Pena

Perciò

Prima

Pensate

Poi

Parlate

 

L'ULTIMO FILM - LORIVEDREI? 4

Lulana: il villaggio alla fine del mondo - Sì

(esiste davvero)

A Chiara - 

(da un altropunto di vista le cose sono spesso diverse...)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 3

Dio è donna e si chiama Petrunya -

(modernità tecnologica e società ancestrale)

The farewell - 

(la Cina si avvicina ... lentamente)

L'ospite -

(situazioni di coppia anomale divenute la normalità)

Il segreto di una famiglia La Quietud - No

(contorto, perverso, tocca temi troppo importanti per essere solo sfiorati)

Green Book - No

(caricature alla "Il Padrino", ma sono passati 30 ani da allora...)

Le nostre battaglie -

(mai dare nulla per scontato in un mondo sempre più difficile)

Roma - 

(una gran solidarietà femminile e dei bambini per una storia senza fine)

Un affare di famiglia -

(l'ansia per l'inevitabile in bilico con la serenità che solo gli orientali sanno raggiunegere così bene, anche in un mondo difficile)

Lucky - Sì

(la vecchiaia vista come si dovrebbe vedere, per quel che è nel bene e nel male)

Manuel - 

(in certi casi la vita è molto dura e, anche se aiutati, c'è il rischio di non reggere)

Dogman - 

(pur di sopravvivere meglio si accetta tutto, fino ad un certo punto...)

Siryated - 

(per chi pensa che i Siriani in fuga siano alla ricerca del lusso in Europa)

L'insulto - No

(un buon film rovinato da un processo show all'americana)

Le ultime cose -

(povertà, disonestà, poca umanità in un mondo che cambia)

Un padre, una figlia -

(un rapporto sempre difficile in un paese che progredisce molto lentamente, ricco di solidarietà ma anche di opachi favoritismi)

Il condominio dei cuori infranti - 

(l'umanità più schietta, nel bene e nel male, anche in una banlieau)

Le ricette della signora Toku - 

(un connubio di serenità e immensa tristezza in un paese tecnologicamente progredito ma lontano da noi anni luce)

Mustang -

(il paese di Erdogan, affamato di modernità per necessità ecnomiche, ma rimasto arretrato nella mentalità e nei costumi)

Sarà il mio tipo? - No

(tema serio e situazione non infrequente, ma trattato badando più alla storia, ai sensi che ai sentimenti ed alla psicologia)

Vergine giurata - Sì

(una società ancestrale, ma molto vicina a noi, narrata senza cliché e con semplicità in una vicenda complessa)

The repairman - No

(un conto è slow altro è essere disadattati; personaggi caricaturali, storia inverosimile, troppi cliché, si salva solo il paesaggio delle Langhe)

 

Timbuctu -

(le 2 facce dell'islam e i perché molti africani migrino in europa)

 

Mommy - Sì

(le difficoltà del disagio mentale anche in una sociatà evoluta)

Smetto quando voglio - No

(verosimile, purtroppo, farsa/tragedia, molto divertente ma realizzata per multisala)

The Lunchbox - Sì 

(una zia che non si vede mai, un giovane dalle belle speranze e la tristezza dei protagonisti in un'India regno del caos ma certificata IMQ)

Nebraska - Sì

(l'altra america, dei veri americani, in tutta la sua bellezza e bruttezza)

 

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 2

 

Moliere in bicicletta - Sì

(per gli amanti della recitazione; francese, mai sopra le righe, delicato, intelligente, ironico, non troppo scontato)

 

Still life - Sì

(credere in qualcosa contro il cinismo dilagante, una triste fiaba)

 

Philomena - No

(simpatico, storia serissima, ma trattato come film natalizio)

 

La grande bellezza - No

(perfetto quadretto di una certa società decadente, ma una società marginale fuori tempo rispetto ai nostri problemi, quadretto perfetto, ma pieno di morboso istrionismo protagonistico)

 

La mafia uccide solo d'estate - Sì  

(grandissima la narrazione dell'infanzia, poi scade un po' nel troisiano)

 

Now you see me - No

(tanto casino, si capisce (qualcosa) solo alla fine, ma proprio inverosimile)

 

La gabbia dorata -

(la selezione naturale nel nostro tempo)

 

Zoran, mio nipote è scemo - Sì

(cinismo & depressione, ma che ridere)

 

La prima neve - Sì

(tristezza tra paesaggi di pace)

 

Gloria - No

(una storia possibile ed umana, ma alle volte sembra sponsorizzata da chi fa il Viagra)

 

Vado a scuola - Sì

(non saranno tutti così, ma questi sono meravigliosi)

 

Per altri occhi -

(vedere per capire chi non vede)

 

Via Castellara Bandiera - No

(verismo Verghiano, ma la storia è inverosimile)

 

Sacro GRA - Sì

(non è un film, ma è realisticamente triste e simpatico)

 

La religiosa - No

(suore cattive e preti bravi, luoghi comuni?)

 

La migliore offerta - Sì

(vicenda letteralmente incredibile, ma fortemente simbolica)

 

Holy motors - No

(originalissimo, surreale, ironico, visionario ma ... che voleva dire?)

 

Una lady a Parigi - No

(idea discreta, qualche spunto originale, ma film lento, un po' scontato, inconcludente: solo uno spottone a Parigi)

 

Miele -

(tema di forte impatto emotivo, trattato con cura e umanità, senza banalizzazioni cinematografiche)

 

Viaggio a Lisbona - No

(bell'ambiente, bella storia però un po' troppo idealista, romanzesca, più o meno verosimile)

 

Come un tuono - Sì

(apparentemente un'americanata, invero nasconde una storia cruda, dura, tragica ma realistica; prima metà impeccabile, la seconda scade un po' nello scontato)

 

Come pietra paziente -

(crudo, realistico, ben recitato, originale. L'unico dubbio è: può un uomo raccontare una storia di donne?)

 

I Croods - No

(inizio scoppiettante, originale, spassoso, poi gradualmente cade nello scontato e patetico)

 

Il distacco - Sì

(intenso, sentito, ben interpretato, forse solo un po' troppo enfatico all'americana, ma solo in alcuni passaggi)

 

Anna Karenina - No

(originale sceneggiatura, scenografia, idee geniali che però dopo un po' si perdono nella storia che soffre un po' per essere raccontata molto all'americana e poco alla russa)

 

Viva la libertà - No

(né carne, né pesce, un mix di fantasia, episodi improbabili, cliché: se vuole essere serio, è assurdo, se vuole fare ridere, fa a mala pena sorridere)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 1

La parte degli angeli - No
(divertente ma un po' buonista in maniera scontata)
Amour -
(profondo, realistico senza freddezza
La sposa promessa - Sì
(minimalista, umile, decoroso, interiore)
Un'estate da giganti - Sì
(molto originale, divertente, un po' pazzo e triste)
E' stato il figlio -
(attori eccezionali, in una Sicilia dura ed ironica)
Monsieur Lazhar -
(una storia verosimile, trattata con estrema delicatezza, senza sconti e senza esagerazioni)
Il dittatore - No
(fa sicuramente ridere, anche tanto, demenziale ma non certo un capolavoro)

Marygold Hotel - No
(patetico, per vecchi nostalgici, in certi punti ridicolo)

E ora parliamo di Kevin -
(molto verosimile, ben inquadrati i personaggi, una storia terribile)

Cena tra amici - Sì
(eccezion fatta per alcuni colpi di scena eccessivi, un film ben godibile)

E ora dove andiamo? -
(comico grottesco molto divertente)
 
Midnight in Paris - no
(noiosissimo, non perché è Woody può sperare che tutto quel che tocchi si trasformi in oro)
 
Shame - no
(freddo, descrive una realtà, ma calca troppo la mano)
 
Miracolo a Le Havre - sì
(miracolo! ma ben narrato)
 
Melon Route - sì
(molto crudo)
 
Ruggine - sì
(tristezza e speranza)
 
Carnage - sì
(purtroppo anche l'intelligenza genera mostri)
 
The tree of life - no
(boh)

La donna che canta - Sì
(crudissimo, forse al limite del verosimile)

Hai paura del buio - Sì
(un parallelo efficace)







 

MUSICA DIVINA

F. Mendelsshon: Ottetto per archi op. 20

P. I. Chaikovsky: Sestetto per archi op. 70 (Souvenir de Florence)

F. Liszt: Sonata per piano s 178

R. Schumann: Quintetto per archi con piano op. 44

F. Chopin: Ballata per piano Op. 23 n. 1

J. Brahms: Rapsodie n.1 e 2 per piano

J. S. Bach: Concerto brandegudghese n° 3 BWV 1048

B. Smetana: La Moldava, poema sinfonico

A. Dvorak: Serenata per archi Op.22

P.I. Chaikovsky: Serenata per archi Op. 48

A.I. Khachaturian: Masquerade Suite 

 
 

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