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Non solo pedofili. 3/3

Post n°101 pubblicato il 07 Novembre 2013 da bb034rl
 
Tag: NWO

Bambini sacrificati a satana. 

L’ex direttore dell’FBI di Los Angeles, Ted Gunderson, che ha dedicato molti anni ad indagare sui legami tra le sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermò, in una puntata della trasmissione “Arcana”, che le vittime vengono torturate e poi uccise. Gunderson, tra l’altro, denuncia: “Durante le mie indagini, ho scoperto che esistono organizzazioni che rapiscono bambini per poi utilizzarli per sacrifici umani durante feste sataniche. Questi fatti coinvolgono, ai più alti livelli politici, avvocati, giudici, gente di potere... Sì, questi gruppi satanici sono indubbiamente coinvolti nel traffico di droga, nella prostituzione minorile, nella pornografia e nella produzione di “snuff-film”... Ho raccolto testimonianze di bambini di otto, nove anni. Avevano disegnato cose orribili: gente, fuoco, un bambino nel fuoco, feticci satanici, bambini torturati. Come può un bambino immaginare cose simili se non le ha vissute?” (Giovanni Caporaso e M. Cocozza Lubisco, Bambini. Il mercato degli orrori, cit.). 

L’inchiesta del Washington Times. 

Il perché questi orrendi crimini, nella stragrande maggioranza dei casi, restano impuniti e si fa poco a livello di indagini sarebbe dovuto al fatto, sempre secondo Gunderson, che manca la volontà politica. La legge non è severa, perché questi gruppi hanno protezioni ad alto livello. Negli USA si “discute su due scandali legati alla prostituzione infantile: droga-party con la partecipazione di bambini ed uccisioni in diretta per produrre snuff-film, che hanno coinvolto politici... molto vicini alla Casa Bianca. I servizi segreti, che dipendono direttamente dal presidente, sono intervenuti insabbiando le indagini, le vittime sono finite in prigione e i testimoni sono scomparsi e morti in strani incidenti o suicidi” (Ibid.). Il giornalista Paul Rodriguez del “Washington Times”, dopo una lunga e delicata indagine affermò: “Sono riuscito a provare che personaggi legati alla Casa Bianca e ai servizi gestivano una rete di ragazzi di vita, ho trovato molti documenti che provano il coinvolgimento di Craig Spence - probabile ex agente della Cia, legato agli ambienti dei servizi della Casa Bianca, ex direttore dello staff di George Bush e figura chiave nello scandalo Iran-Contras - nell’organizzazione di party gay e di pedofili. Dalle prove emerge il nome di un altro deputato, Barry Franks. Ci abbiamo lavorato in quattro per oltre un anno e le informazioni raccolte sono agghiaccianti. L’FBI è stato estromesso dalle indagini e del caso si sono occupati i servizi segreti che dipendono direttamente dalla Casa Bianca. E tutto ciò è molto strano. La rete criminale aveva legami sia con esponenti repubblicani che democratici e si estendeva da New York alla Pensilvania, dal Nebraska alla California. Il reclutamento dei ragazzi avveniva in molti modi, alcuni venivano rapiti per strada e poi detenuti in fattorie particolari. E’ un business imponente, prendono i bambini scappati di casa, negli istituti di adozione, nei campeggi...” (Ibid.). 

Rodriguez editorialista del “Washington Times”, ha svolto indagini per alcuni mesi, prima di sparare in prima pagina del suo giornale articoli di fuoco su una rete di ragazzi “di vita” che coinvolgeva deputati e vip legati a Ronald Reagan e George Bush. “Sesso in vendita in un appartamento di un deputato”, “Il servizio segreto insabbia l’inchiesta sui prostituti dei vip”, “Ragazzi di vita portati in un tour di mezzanotte alla Casa Bianca”: questi i titoli del Washington Times”. (Ibid.). Dopo alcuni articoli Rodriguez mollò misteriosamente l’indagine. 

Pezzi di ricambio umani. 

Vi è, addirittura, anche un mercato di “pezzi di ricambio” umani. Vengono inviati ai possibili clienti veri e propri cataloghi di organi, che dovrebbero servire o come feticci umani per riti satanici o, in altri casi, per corroborare il traffico internazionale clandestino dei trapianti. “Centinaia di minorenni, maschi e femmine, spariscono ogni anno. Molti finiscono all’estero, nel mercato delle adozioni clandestine. Molti finiscono nel circuito della pedofilia e della pornografia” (“Visto”, 8/11/1996). Così ha denunciato la parlamentare Rosario Godoy de Osejo, fondatrice di un “Comitato per i bambini scomparsi” e prosegue: “Ho il sospetto che la ragione della scomparsa possa essere il prelievo di giovani e sani organi da vendere nei paesi ricchi. Se le cose stanno così, è facile capire che fine fanno questi bambini una volta ‘esportati’ “. Fatti allucinanti. 

Piccole cavie da cui espiantare organi. 

Non è, infatti, neppure una “leggenda urbana” quella del supermarket degli organi di giovani cadaveri, ma una realtà agghiacciante. La “Gazzetta del Sud” di Venerdì 25 Agosto 1995, al proposito, scriveva: “L’Onu ha denunciato, in forma ufficiale, il traffico di bambini che si svolge, con queste finalità, in alcuni paesi. (…). La commissione delle Nazioni Unite ha esaminato, in questi ultimi tempi, un numero imprecisato di testimonianze, documenti scritti e anche video, forniti dalle organizzazioni per la protezione del fanciullo, dai quali risulterebbe che i reati, da sempre negati energicamente dai paesi interessati, vengono commessi… Un portavoce della commissione si è rifiutato di fare il nome dei paesi sospetti”. Eric Sottas direttore di “Torture International” ha ricordato fatti orribili, come i 1395 giovani malati, spariti, in Argentina, dall’ospedale psichiatrico di La Colonia Montes de Oca, vicino Buonos Aires, come ha denunciato, con documentazione ineccepibile, la giornalista investigativa francese Marie Monique Robin. Sottas ha anche rammentato il ritrovamento, nelle celle frigorifero della camera mortuaria della Facoltà di Medicina, dell’Università di Barranquilla, Colombia, di numerosissimi corpi, dai quali erano stati espiantati organi destinati a corroborare il traffico dei trapianti. 

Un pozzo di orrori che sembra non avere mai fine. “Anche Baby Doc, l’ex dittatore di Haiti, si sarebbe arricchito commerciando cadaveri freschi e organi congelati. Coloro che ricevevano gli organi da trapiantare erano cliniche statunitensi e istituti americani universitari o di ricerca. (...). Anche in Guatemala vi è stato un traffico di bambini venduti agli USA per trapianti (‘Corriere del Ticino’, 6 marzo1987. ‘Gente’, 20 marzo1987) mentre quanto accaduto in Honduras è stato confermato dalle agenzie di stampa (Agenzie ATS, ANSA, APP, e ‘Corriere del Ticino’, 5 gennaio 1987). In Colombia i bambini vengono rapiti mentre giocano sulla strada, portati in laboratori dove vengono loro estirpati gli occhi e poi rimessi in libertà dopo opportuna medicazione (Agenzia AGI-EFE, giugno 1987). In una colonia tedesca del Cile alcune sperimentazioni mediche, soprattutto manipolazioni genetiche, sarebbero praticate su bambini e adolescenti... (‘Libération’, 7 dicembre 1987)” (Milly Schar-Manzoli, Manuale di difesa immunologica, Meb, Padova 1988). 

Cadaverini da smembrare o da mangiare. 

Dagli Stati Uniti ci arrivano notizie di “interesse scientifico” semplicemente assurde. Ecco quanto pubblicava il quotidiano “La Repubblica” (del 23 novembre 1994) in merito alla “tecnica” messa appunto da ricercatori dell’Università dell’Indiana (USA): “Un cuore nuovo? Meglio rinnovare il vecchio organo, evitando il trapianto… La possibilità ora c’è: le cellule del cuore dell’embrione. Impiantate nel muscolo cardiaco adulto, si moltiplicano e, poi, si saldano con le vecchie, portando all’organo malato la forza e la longevità delle cellule giovani. E per ridurre ulteriormente i rischi di rigetto, quasi a zero, le cellule nuove potrebbero essere prelevate dal figlio del ricevente, un embrione creato in provetta col seme del paziente e l’ovulo della madre. Nella impossibilità di adottare tale sistema – che è in assoluto il più valido – si può ripiegare sull’ovulo di un’anonima donatrice, in modo che le cellule siano per metà geneticamente identiche”. Se qualcheduno non lo avesse ancora capito, la raccomandazione “scientifica” è che, se si vuole dare più tono al proprio cuore invecchiato, occorre soltanto generare un figlio e poi ucciderlo per farsi innestare le sue giovani cellule nel proprio vecchio cuore. Da inorridire. 

Ma non è tutto, si possono anche integrare le diete e con grande giovamento, con feti abortiti. Increduli? Ecco quanto scrive P. Andrea nel suo “Onan il grande peccato ieri e oggi” (Salus Infirmorum, Padova – Edizioni Pater, L’Aquila, 1996) citando il quotidiano “Avvenire” del 5 maggio 1995: “Feti abortiti usati come integratori alimentari per garantire ‘pelle morbida e un corpo più forte’. Cadaverini utilizzati in cucina per farne ‘zuppe ottime per la salute’. Sembra essere questa l’ultima ‘novità’ dietetica in voga in Cina, almeno a quanto rivelato, nei giorni scorsi, da un’agghiacciante inchiesta pubblicata dal quotidiano di Hong Kong Express Extra…”. 

Se è pur vero che il sistema mediatico non serve a far sapere la realtà, ma a creare un rumore di fondo omologante (la logica omologante presiede alla globalizzazione del mondo) in cui tutti pensino allo stesso modo e a far credere alla gente che viviamo in un mondo trasparente, pulito, dove non c’è nulla da nascondere, di tanto in tanto, tuttavia, nella baraonda delle notizie, appiccicate alla rinfusa sui quotidiani, emergono fatti tremendi: “Piccole cavie. Gran Bretagna, 28 bambini uccisi per sperimentare un ‘nuovo trattamento’ “. Ecco quanto pubblica “Il Manifesto” del 9 Maggio 2000. In breve l’agghiacciante notizia: “Neonati prematuri alla stregua di porcellini d’india, utilizzati per sperimentare un nuovo ventilatore da incubatrice: tutto questo è accaduto in Gran Bretagna, in un ospedale del nord del paese. Risultato: 28 bambini deceduti, altri 15 con danni cerebrali permanenti, su un totale di 122 bambini sottoposti al ‘nuovo’ trattamento. Questo tremendo bilancio emerge dal rapporto di una speciale commissione d’inchiesta ordinata dal ministro della sanità britannica, per indagare sui fatti avvenuti nel North Staffordshire Hospital di Stoke-on Trent tra il 1989 e il 1993”. 

Chi indaga sui traffici di organi muore. 

Nel maggio 1996 il giornalista francese Xavier Gautier de “Le Figaro” viene trovato impiccato alle Baleari, nella sua residenza estiva. Una morte avvolta nel più fitto mistero. Gli investigatori spagnoli, poi, parleranno di suicidio. Gautier, prima di partire per le vacanze, aveva lavorato ad una lunga inchiesta su un presunto traffico di organi dalla Bosnia ad una nota clinica dell’Italia del nord. 

L’ex ministro per la Famiglia Antonio Guidi aveva avvisato: “Il fenomeno è mondiale. Ma l’Italia, così com’è stata ed è un luogo di passaggio delle droghe, adesso è un punto di transito di bambini a rischio... Arrivano dai Paesi in guerra dell’Est, da quelli poveri dell’Africa. Parecchi di loro - chi può individuarne il numero? - sono destinati ad essere carne di riserva per i ricchi. Piccoli depositi di organi per i figli di chi ha denaro”. Guidi alla domanda se alcuni di questi bambini venivano mutilati, per conseguenti trapianti in Italia, aveva risposto: “In Italia, no. E’ impossibile. Ma attraversano le nostre terre come uccelli migratori, il cui destino è di essere abbattuti” (”Il Giornale”, 4 settembre 1995). 

Le accuse fatte all’Italia. 

Eppure l’Italia, scrive Giangiacomo Foà, è stata denunciata “dall’autorevole quotidiano La Nacion di Buenos Aires che in un articolo di fondo si fa eco delle accuse di don Paul Baurell, professore di Teologia dell’Università di San Paolo, e delle denunce fatte il primo agosto 1991 a Ginevra da René Bridel, rappresentante nelle Nazioni Unite dell’Associazione internazionale giuristi per la difesa della democrazia. (…). All’articolo di fondo de La Nation ha fatto eco O Globo di Rio che ci definisce ‘i maggiori importatori di bimbi brasiliani’. Il corrispondente di O Globo a Roma afferma: ‘L’Italia è il più importante compratore di bambini…’. (...). Anche in Perù la stampa ci accusa. Da mesi il quotidiano La Repubblica di Lima denuncia, con nome e cognome, coniugi italiani che sono arrivati in Perù per comprare bambini di pochi mesi o di pochi anni. Negli ultimi tempi avremmo ‘importato’ 1.500 piccoli peruviani, molti dei quali - secondo la stampa di Lima - sarebbero stati poi assassinati per asportare i loro organi per trapianti” (”Corriere della Sera”, 7 settembre 1991). 

Quello dei bambini rapiti, schiavizzati, violentati, costretti a prostituirsi, immolati a Satana o uccisi per espiantare i loro organi è un orrore su scala planetaria. Eppure si continua a fare poco o nulla. Giornali e televisione non denunciano il problema in tutta la sua reale gravità. Ne parlano poco e male, di tanto in tanto. I pericoli per i giovanissimi, come si è visto, vengono da più fronti, non ultima è la constatazione che, sul nostro pianeta, aumentano sempre di più le sètte dedite al culto del diavolo. Lo stesso Guidi aveva avvertito: “Alle soglie del 2000 si sta addirittura registrando un aumento di riti ‘religiosi’, mi raccomando le virgolette, che prevedono anche il sacrificio umano di bambini” (”L’Italia settimanale”, 15 settembre 1995).

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L'articolo è di qualche anno fa. 

I dati attuali sono ancora peggio. Nel 2008 in Italia i bambini scomparsi "ufficialmente" e non ritrovati sono oltre 600. 

Ma a questi dobbiamo aggiungere i tanti Rom, e extracomunitari, che non sono schedati e non vengono neanche denunciati, che si presume siano molti di più. 

Negli stati africani e sudamericani ne spariscono molti di più. In sudamerica decine di migliaia ogni anno.

 
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