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Alimentazione vegan e attivita' fisica fattori di protezione per il cuore

Post n°109 pubblicato il 13 Giugno 2007 da Bodybag


Un nuovo studio condotto presso la Washington University School of
Medicine e presso l'Istituto Superiore di sanità italiano, mostra che
l'adozione a lungo termine di una dieta vegana a basso contenuto di
calorie e proteine e l'attività sportiva di resistenza sono associati
con un basso rischio cardiometabolico.


Le diete occidentali, che sono caratterizzate da elevate assunzioni
di cibi trasformati ad elevata densità calorica, nonché la sedentarietà
sono associati con un aumentato rischio cardiometabolico.


Un nuovo studio trasversale, condotto dal dr. Luigi Fontana e
collaboratori, della Washington University School of Medicine e
dell'Istituto Superiore di sanità italiano ha valutato gli effetti di
una dieta vegana a basso contenuto di calorie e proteine e la pratica
di regolare attività sportiva di resistenza sui fattori di rischio
cardiometabolico di 21 soggetti sedentari vegani crudisti per un lasso
di tempo pari a circa 4.4 anni (mediamente), 21 corridori di resistenza
a dieta occidentale dal BMI (indice di massa corporea) sovrapponibile,
e 21 soggetti sedentari a dieta occidentale. Nei primi 2 gruppi i
ricercatori hanno riscontrato più bassi valori di BMI e migliori
livelli plasmatici di lipidi, glucosio, insulina, proteina C-reattiva,
nonché di spessore intimale carotideo. Anche i valori di pressione
arteriosa sono risultati inferiori, soprattutto nel gruppo vegano, e
sono risultati direttamente associati con le assunzioni di sodio e
inversamente associati con l'assunzione di potassio e fibre.


I ricercatori concludono pertanto che l'adozione a lungo termine di
una dieta vegana a basso contenuto di proteine e calorie, o la pratica
regolare di attività fisica di resistenza risultano associati con un
minor rischio cardiometabolico. In aggiunta, i ricercatori suggeriscono
che specifiche componenti della dieta vegana siano in grado di
esercitare ulteriori effetti positivi sulla pressione arteriosa.

da:AgireOra

 
 
 

CITTA' CONSIGLIA, USATE ROSPI COME PALLE DA GOLF

Post n°108 pubblicato il 09 Giugno 2007 da Bodybag

8 giugno 2007 - Una citta' dell'Australia, Townsville,
ha suscitato la collera di associazioni per la difesa degli animali
elogiando la pratica di giocare a golf usando come palle i rospi.
'E' davvero fuori luogo. Ci rendiamo conto che questi animali sono una
minaccia e che occorre eliminarli. Tuttavia, prenderli a colpi di mazze
da golf e' disumano e inefficace', ha protestato Michael Beattie,
portavoce dell'Agenzia australiana per la protezione degli animali
(Rspca).
'E dopo? Si fara' lo stesso con i gatti o con le rane?', ha aggiunto
Beattie nella 'Newsletter' di Townsville, nello Stato del Queensland.
L'apologia del piacere di usare i rospi come palle da golf compare su
contenitori per tenere in fresco la birra pubblicizzati dal Comune.
'Non voglio assolutamente offendere nessuno e faremo chiarezza', ha
promesso il sindaco di Townsville, Tony Moody.
Introdotti in Australia una settantina di anni fa per eliminare gli
insetti che infestano la canna da zucchero, i rospi giganti (Bufo
Marinus) sono diventati una specie dannosa per l'ambiente nel
Queensland. Gli abitanti hanno preso l' abitudine di schiacciarli con
le auto o di ucciderli con mazze da golf o da cricket. (ANSA-AFP)

La colpa naturalmente è dei rospi...no di chi li ha introdotti in un ambiente dove non esistevano,scombinado gli equilibri della natura del posto,come fecero anche con i conigli...mi sa che l'uomo non capirà mai che la natura ha un suo preciso equilibrio a cui non va messa mano...bah.....

 
 
 

Governo vuole riaprire caccia allo storno

Post n°107 pubblicato il 09 Giugno 2007 da Bodybag

il Governo italiano si appresta a presentare un'istanza, rivolta
all’Unione Europea, per richiedere di inserire lo storno (sturnus
vulgaris) tra le specie cacciabili, questo almeno stando alla risposta
del Sottosegretario per le Politiche agricole, alimentari e forestali,
on. Boco, ad un'interpellanza urgente formulata da Forza Italia.



Il motivo che secondo il Governo giustificherebbe tale richiesta,
risiede nei presunti danni che lo storno arrecherebbe alle colture
olivicole. Danni non quantificati nell'interpellanza, ma agitati come
uno spauracchio, arrivando a sostenere che vi sono casi in cui
raggiungono punte del 50% del prodotto!



Lo storno è una specie protetta dalla normativa nazionale ed
europea: queste prevedono che, in casi del genere, sia possibile
provvedere al contenimento numerico degli animali, avvalendosi in prima
istanza di metodi ecologici, ovvero incruenti. Naturalmente questa
possibilità non viene menzionata nella risposta a firma dell'onorevole
Boco. Stravolgendo la procedura, si vuole passare subito alle "vie di
fatto", ovvero all'intervento armato ad opera dei cacciatori.



"La strada imboccata dal Ministro De Castro per bocca del
Sottosegretario verde Boco è molto chiara e, calpestando quanto scritto
a pagina 153 del programma elettorale del Governo Prodi, non si
discosta da quella percorsa dal Governo che l'ha preceduto. Cosa ne
pensa il Ministro verde dell'Ambiente Pecoraro Scanio? - dichiara
Massimo Vitturi responsabile del settore caccia e fauna selvatica della
LAV - La richiesta di inserire una specie protetta nella lista degli
uccelli cacciabili, spiana la strada a una deriva filo-venatoria del
Governo in carica. Da oggi chiunque, agitando lo spauracchio dei danni
all'agricoltura, potrebbe chiedere di aprire la caccia a specie
protette dando il via ad una vera e propria deregulation venatoria.”



Presso l’Unione Europea è già pendente una procedura d'infrazione
nei confronti del nostro Paese per la violazione della normativa sulla
caccia in deroga. Se il Governo procederà su questa linea, sarà
inevitabile che il nostro Paese sarà messo nuovamente sul banco degli
imputati, con conseguenze che ricadranno su tutti i cittadini, compresi
gli agricoltori i cui interessi l'onorevole Boco sostiene di voler
difendere.



Quando il Sottosegretario afferma che lo storno è responsabile di
procurare danni all'agricoltura, dimentica che lo stesso uccello è
estremamente ghiotto della larva del bruco americano (Hyphantria cunea)
responsabile, questo sì, di gravi danni alle colture e al verde
pubblico.


"Il rischio concreto - conclude la LAV - è che in futuro, per
contenere i danni apportati dalle larve del bruco americano, non più
contenute dalla predazione dello storno, assisteremo a un incremento
dell'uso di fitofarmaci che poi troveremo inevitabilmente nel nostro
cibo".

Da:Infolav.org

 
 
 

PROTESTA CONTRO LA DEPORTAZIONE DI RANDAGI DAL COMUNE DI VILLAFRANCA TIRRENA (ME)

Post n°106 pubblicato il 07 Giugno 2007 da Bodybag

Segnalazione di Annalisa (Sicilianimalista)

La settimana prima delle elezioni comunali del 13 maggio 2007, sono spariti tutti i randagi da Villafranca Tirrena (ME). I cani erano di indole docile e non disturbavano nessuno ed alcuni cittadini davano loro da mangiare. Lunedì 14 maggio 2007, ho telefonato alla polizia municipale del mio paese e mi è stato riferito che i cani sono stati prelevati dal comune di Villafranca Tirrena, dal servizio veterinario dell’Asl di Messina, per condurli al canile Zooservice di Trombetta Mauro nel comune di Adrano (CT).

Da altre informazioni sono venuta a conoscenza che addirittura i cani hanno soggiornato reclusi per 3 giorni nel deposito comunale di Villafranca Tirrena prima di essere trasportati dall’altra parte della Sicilia.

Il Comune di Villafranca Tirrena ha istituito l’anagrafe canina con l’ordinanza n.04 del 21 febbraio 2006, e quindi, dovevano essere microchippati come dice la Legge Regionale 15/2000.

Oltretutto, per legge, è preferibile che i randagi non debbano più andare in canile, ma dovrebbero essere sterilizzati, microchippati e reimmessi sul territorio di appartenenza. Dopo accurate indagini sono venuta a sapere che i cani sono nel canile di Mineo (CT), facente parte del consorzio Zooservice che comprende circa 7 canili nel catanese

Tutti i giorni, per 10 giorni, siamo andati in comune per cercare di risolvere la situazione pacificamente ma siamo stati presi in giro ed addirittura ci hanno rifiutato il permesso scritto per riprendere i cani accampando come scusa che il canile di Mineo, per prassi, riconsegna i cani dopo 30 giorni!

Muovendo l’opinione pubblica tramite i media e le associazioni forse si riuscirà ad ottenere qualcosa!

Invia la lettera di protesta alla pagina http://www.oipaitalia.com/randagismo/appelli/villafranca.html 

 
 
 

VITTORIA!!!

Post n°105 pubblicato il 05 Giugno 2007 da Bodybag

Ho appena ricevuto la news dall'A.I.P. finalmente qualche buona notizia!!!



Il primo obiettivo della Campagna A.I.P. e' stato raggiunto




E' ufficiale. La catena di grandi magazzini Rinascente, presente in Italia

con numerose filiali e prima grande distribuzione nel nostro paese di inserti

in pelliccia adottera', a breve, una politica fur free, cio non vendera' e non

distribuira' piu' questo sanguinante capo che nel mondo condanna a morte piu' di

un miliardo di animali.



Circa tre mesi fa alcuni attivisti della campagna A.I.P. hanno chiesto ed

ottenuto un incontro con l'amministratore delegato di Rinascente. Incontro

che non ha portato sin da subito i risultati sperati ma che comunque ha avuto

conseguenze molto proficue. Le centinaia di presidi svolti davanti alle loro

sedi, i moltissimi volantini distribuiti e qualunque altro tipo di pressione

subita in questi tre anni di iniziative hanno convinto i dirigenti ad

apportare una prima modifica alla loro politica: chiusura dei reparti pellicceria delle sedi di Milano Duomo e Roma Piazza Fiume, stop alla vendita di

pellicce ed inserti ricavati dalle specie appositamente allevate o catturate

per questo scopo. Con questa proposta Rinascente avrebbe continuato ad

esporre inserti di altri animali, principalmente il coniglio, allevati per la

carne, la cui pelliccia viene ritenuta un sottoprodotto della catena

alimentare.



Nonostante ciò la decisione adottata dalla campagna A.I.P. è stata chiara,

volta a non scendere a nessun compromesso: ogni pelliccia, sia essa di visone

o coniglio, sia essa derivata dallindustria alimentare o dalle industrie di

settore ,è pura crudeltà, e chi la espone va boicottato e convinto a

disfarsene. Di fronte al fatto compiuto che la presenza solo di inserti di

coniglio nei negozi Rinascente non avrebbe portato alla fine delle proteste,

la società ha nuovamente rivisto le proprie scelte, informandoci che dal 31

gennaio 2009 ogni pelliccia, anche quella di coniglio, sarà eliminata.

Questo riguarda ogni indumento o accessorio presente nei loro punti vendita:

sia quelli a marchio Rinascente sia quelli acquistati presso altri fornitori,

tra cui i principali nomi della moda italiana ed internazionale.



Una vittoria dunque, non assaporabile da subito ma comunque non parziale:

normale infatti che i grandi magazzini necessitino di tempo per smaltire i

capi gi acquistati, che risulterebbero altrimenti invenduti.



Questo il testo completo del fax pervenutoci:



"Milano, 11 Maggio 2007



Facendo seguito all'incontro di Marted 8 maggio u.s. con i Vostri

rappresentanti, Vi comunichiamo che la nostra società, La Rinascente S.r.l ha

adottato nel proprio codice etico la policy "fur free". In base a tale

impegno, come stato verbalmente spiegato, la Rinascente non acquista e

distribuisce presso i propri punti vendita, prodotti di pelle e/o pelliccia

di animali che non siano provenienti dalla c.d. "catena alimentare".



Si tratta di un primo passo che costituisce un significativo ed importante

segnale da parte dell'azienda con l'obbiettivo, entro il 31 gennaio 2009

(fine saldi autunno/inverno 2008), di eliminare totalmente dai propri

magazzini i prodotti che siano derivanti dall'industria della pelliccia.



Distinti saluti

la Rinascente S.r.l."


 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Bodybag
Data di creazione: 05/04/2006
 
 
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IN NOME DEL PADRE

Si avvicina la Pasqua....perchè festeggiarla con un massacro??
come si puo' celebrare il figlio di Dio con così tanto orrore??
Non è un controsenso celebrare Gesu', che ha predicato amore per tutta la sua
vita ,con sangue di innocenti??

 

SALVIAMO LE PECORE

Ecco come vengono trattate le pecore dopo esere state sfruttate una vita per la lana.

Boicotatte ogni prodotto di origine animale,si puo' vivere benissimo senza gravare sulle spalle degli altri esseri viventi!!!

 

SHAC-STOP HUNDINGDON ANIMAL CRUELTY

 
 

FABBRICHE INFERNALI

 

LA FOLLIA UMANA

 

FREDDO BESTIALE

 

LOS FASTIDIOS-ANIMAL LIBERATION

 

ALF

 

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