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Statali, visita fiscale 1° di malattia

Post n°274 pubblicato il 18 Luglio 2008 da russocaio
 

Adnkronos 17-07-08: Le amministrazioni dovranno inoltrare obbligatoriamente la richiesta di visita fiscale anche nel caso di assenza per un solo giorno. Lo prevede la circolare firmata dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta insieme ad un regime orario più ampio per la reperibilità al fine di agevolare i controlli. Il testo indirizzato a tutte le pubbliche amministrazioni al fine di fornire indicazioni circa l'applicazione della nuova disciplina in materia di assenze dei pubblici dipendenti contenuta nell'art. 71 del decreto legge n. 112 del 2008. La circolare, che è stata inviata alla Corte dei Conti per la registrazione, si legge in una nota, chiarisce il nuovo regime delle assenze per malattia introdotto dal provvedimento, sia dal punto di vista della retribuzione spettante in caso di assenza sia per le modalità di certificazione. La decurtazione della retribuzione si applica ad ogni evento di malattia, a prescindere dalla durata, e riguarda i primi dieci giorni di assenza. Più precisamente, in caso di assenza per malattia, per i primi dieci giorni di assenza, è corrisposto al dipendente il solo trattamento economico fondamentale (stipendio) con esclusione di ogni altra indennità o emolumento. In pratica, precisa il ministero della Funzione Pubblica la decurtazione della retribuzione per i primi dieci giorni di assenza riguarderà solo il trattamento accessorio, che varia a seconda dei contratti collettivi di comparto e che può essere mediamente quantificata in un 25-30% della retribuzione complessiva. Per quanto concerne le modalità di certificazione della malattia, si specifica che il terzo evento di malattia nell'anno solare e le assenze superiori a dieci giorni debbono essere giustificati con la presentazione all'amministrazione di un certificato medico rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche o dai medici convenzionati, in quanto parte del Sistema sanitario nazionale. Non solo. I dipendenti della pubblica amministrazione che saranno beccati a svolgere un secondo lavoro in nero potranno essere licenziati. A margine di un incontro con i dirigenti dei ministeri, Brunetta spiega che sono in via di definizione una serie di programmi di collaborazione con la Guardia di Finanza e la Corte dei Conti che dovranno fornire utili strumenti. Il ministro aggiunge quindi che la funzione della Gdf, in particolare, sarà quella di stanare chi svolge un secondo lavoro non in regola: Punteremo sull'evasione fiscale operata dai pubblici dipendenti. Se svolgono un secondo lavoro in nero evadono fiscalmente e quindi saranno soggetti alle conseguenze.

Guarda il video: http://www.youtube.com/watch?v=bKwvUBYdjXE

Una boiata pazzesca con spreco di energie e denaro pubblico. Vi spiego perchè! Dipendente che alle 8.00 del mattino avvisa che stà male. L'ufficio avvisa la ASL, reperisce il medico e lo invia al domicilio, ipotizzando che sia l'unico caso da controllare, arriverà sul posto verso le 11.00 probabilmente insieme al medico di famiglia, che a sua volta deve visitare il paziente. A questo punto il medico della ASL cosa dovrebbe fare? Se arriva per secondo prende atto della diagnosi del collega e se ne va. Se invece arriva per primo dovrebbe a sua volta visitare il malato? A quel punto l'altro medico a cosa serve?

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Commenti al Post:
miluria
miluria il 19/07/08 alle 08:58 via WEB
i carissimi "giornalai"(perchè sono solo giornalai e non si possono definire giornalisti) non si sono informati che (a discrezione del dirigente) la legge sulle malattie è già così:occorre il certificato anche solo per un giorno e si riceve la visita fiscale, se fai meno di quindici giorni di malattia hai la ritenuta....per cui...cambia poco, l'unica è che tutto ciò va a discapito di chi ha patologie serie:tumori,spondiliti,cefalee,morbo di chron,rettocoliti ecc......ci sarà da qualche parte una giustizia? e speriamo che , in questo caso, gli italiani si uniscano nella protesta come quando l'italia vince il mondiale.....
 
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