Creato da russocaio il 19/03/2007
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Adnkronos 27-05-08: Il governo riformulerà l'emendamento cosidetto 'salva-Rete4', annuncia il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Ma la tensione nell'Aula di Montecitorio rimane alta e la giornata, per la maggioranza, si conclude con la prima sconfitta al voto. Il nodo cruciale è l'emendamento 'Salva Rete4', inserito dal governo nel decreto legge sull'attuazione degli obblighi comunitari e aspramente contestato dall'opposizione. Al momento del voto sul dl, i deputati del Partito Democratico e di Italia dei valori lasciano l'emiciclo nel tentativo di far mancare il numero legale. L'Udc resta e il presidente della Camera Gianfranco Fini, in base al regolamento, considera presenti i 14 deputati che si erano iscritti a parlare pur senza partecipare alla votazione. Il numero legale dunque c'è, ma il Pdl cerca un'intesa con il centrosinistra e affida al comitato dei nove il compito di modificare l'emendamento. L'opposizione però rimane ferma e netta. Di correzioni ''marginali e irrilevanti'' parla il capogruppo del Pd alla Camera, Antonello Soro, sottolineando che quello che si vuole è ''bloccare il mercato delle frequenze radiotelevisive fino al 2012''. Fuori da Montecitorio, un presidio di Idv protesta contro la norma 'Salva Ret4' e Di Pietro si dice disposto ad andare sin da Napolitano pur di evitare che il decreto sia controfirmato. Intanto in Aula, il governo incassa il suo primo stop. La maggioranza viene battuta per due voti - 240 no contro 238 sì - su un proprio emendamento a tutela della fauna selvatica e della caccia, anch'esso inserito nel decreto legge in materia di assolvimento di obblighi comunitari. Gli astenuti sono tre, ma a determinare la bocciatura è l'assenza di 102 deputati del Pdl al momento del voto (quasi tutti della Lega). Un passo falso che apre le porte alle critiche dell'opposizione. ''La maggioranza non sa quel che vota e quindi non sa nemmeno che cosa deve votare'' attacca senza mezzi termini Antonio Di Pietro. ''Il centrodestra - aggiunge - pensa che avrà vita facile in Parlamento ma finalmente il centrosinistra si sta determinando a fare un'opposizione vera, reale e unitaria''. Gli fa eco Walter Veltroni: ''Non basta avere i numeri, bisogna motivare o convincere - dice il leader del Pd - Alla prima prova impegnativa, le difficoltà dimostrano quello che abbiamo sempre detto: stanno facendo una cosa sbagliata''. A difendere la maggioranza ci pensa il sottosegretario alla Comunicazione, Paolo Romani. ''La maggioranza non è stata diligente'' dice il membro del governo commentando la bocciatura del proprio emendamento, ma ''non mi sembra che si possa parlare di un problema di carattere politico''.
Caro ministro Brunetta, se vuoi, puoi cominciare a licenziare i fannulloni e gli assenteisti in parlamento ne hai quanti ne vuoi, comincia da loro!
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