Creato da russocaio il 19/03/2007
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Adnkronos 31-07-08: L'inflazione a livello tendenziale sale a luglio al 4,1%. Lo rende noto l'Istat che oggi ha diffuso le sue stime. Sulla base dei dati pervenuti, inoltre, si registra una variazione di +0,5% rispetto al mese di giugno 2008. Un dato che non era più stato raggiunto dal 1996. Sulla base dei dati finora pervenuti gli aumenti congiunturali più significativi dell'indice per l'intera collettività si sono verificati per i capitoli bevande alcoliche e tabacchi (+2%), abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (+1,5%) e Trasporti (+0,9%); variazioni nulle si sono registrate nei capitoli Abbigliamento e calzature e Istruzione. Una variazione negativa si e' verificata nel capitolo Comunicazioni (-0,7%). Gli incrementi tendenziali piu' elevati si sono registrati nei capitoli abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (+8,6%), trasporti (+7,1%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+6,4%). Una variazione tendenziale negativa si e' verificata nel capitolo comunicazioni (-3,2%). L'inflazione continua a salire anche nell'eurozona. Secondo l'ultima stima di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, a luglio ha in effetti toccato quota 4,1%, dopo il 4% di giugno. Il dato definitivo per il mese che sta finendo sarà reso noto il 14 agosto prossimo. ''L'inflazione galoppante registrata da inizio 2008 avrà ripercussioni pensatissime sulle tasche dei cittadini, e determinerà a fine anno una maxi-stangata pari a 1.700 euro a famiglia''. Ad affermarlo in una nota è il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. Il governo, aggiunge, ''non può più restare con le mani in mano, e deve intervenire per salvare migliaia di famiglie dal rischio bancarotta''. Il Codacons chiede dunque interventi urgenti sul fronte energetico e su quello alimentare. ''L'Istat - rileva l'associazione dei consumatori - registra le variazioni più elevate nel comparto energetico (+16,6%), nei carburanti (diesel +31,4%) e nel settore alimentare (+6,4%). L'esecutivo quindi deve intervenire su questi fronti - prosegue Rienzi - bloccando da subito le tariffe energetiche per famiglie e imprese, tagliando le accise sui carburanti e punendo le speculazioni alla pompa, e introducendo il triplo prezzo (origine, ingrosso, dettaglio) per i prodotti alimentari''. "L'aspetto maggiormente negativo è che gli aumenti colpiscono i beni di prima necessità come gli alimentari, la casa, i trasporti. Per contro il reddito dei lavoratori cresce meno dell'inflazione per cui continua a ridursi il potere d'acquisto delle famiglie", fa eco l'Adiconsum.
Premesso che nessuno a mai capito come cazzo fanno le valutazioni quelli dell'ISTAT. Se anche loro ammetto un'inflazione al 4% allora siamo al 10%.
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