....Diventai grande in un tempo piccolo....
(Tratto dal Testo dei Tiromancino "Un tempo Piccolo")
....Preludio....
Ricordi....
A volte così evanescenti ed inconsistenti come fossero aria, a volte così forti e radicati nella mia memoria da sentirli sempre presenti
A volte spiacevoli, tristi, ma a volte delicati come la carezza di una piuma o di un petalo
Sono la parte migliore della mia vita, fanno parte del mio essere e basta un nulla per riportarli alla mente, vividi come quando li ho vissuti, come se non appartenessero al passato
Così dolci da volerli custodire per sempre nel mio cuore, nella mia mente, gelosa ed avida di essi, per lasciarmi cullare ed avvolgere nei piccoli momenti tristi della vita....
Ma non si vive mai nel passato
....Gocce di memoria....
Me tanti anni fa....
Una ragazzetta ingenua, impaurita poco convinta del suo essere donna, poco convinta di tutto, sempre pronta a nascondersi dentro vestiti troppo larghi, troppo lunghi, insicura persino delle sensazione del suo corpo, dei suoi sentimenti, dei piccoli segnali che crescevano dentro di lei ma che non riusciva a capire ad accettare
Un ragazzetta imbranata, poco più che ventenne, fidanzata con lo stronzo di turno che non ti da niente ma ti succhia anche l'anima e poi ti odia per questo, per il dipendere da lui, per il lasciarti trattare come uno straccetto, per essere gelosa, oppressiva, perché lui vuole la sua libertà e tu lo soffochi
Avevo da poco cominciato a lavorare, presso un bello studio, vari soci, molte persone con cui parlare e confrontarsi, cominciare a vivere ed eccola apparve Lei, la moglie di uno sei soci, che bella donna, 42 anni e non li dimostrava non li sentiva, così sicura di se, raffinata ma semplice, sempre sorridente e gentile, con uno sguardo magnetico, che poteva sembrare quello di una madre ma custodiva un potere animale che catalizzava le attenzioni di tutti
Anche la mia, che la guardavo con ammirazione, ma con qualcosa di più che non sapevo definire, ma se lei mi passava accanto sussultavo, dentro una mosrsa mi stringeva lo stomaco, sentivo il suo profumo e me ne inebriavo
La adoravo, volevo imitarla ma sapevo di non avere nulla di quel fascino che emanava da tutti i suoi pori e che non lo avrei mai avuto, io il Brutto Anatroccolo
Quanto mi sbagliavo allora....
....Il tormento e l'estasi....
Pensavo a Lei continuamente e non ne capivo il motivo, bella era bella
Ma era una DONNA!
In me c'era qualcosa di sbagliato, mi sentivo sporca, io ero attratta da una donna, il mio stesso sesso, non era possibile, era peccato, o almento questo mi avevano insegnato a scuola, le suore, ma Lei era nei miei pensieri sempre, il suo sguardo mi bruciava addosso
Perché proprio a me?
Era un pomeriggio di maggio, io ero l'ultima arrivata quindi i lavori di comodo toccavano a me a lavoro. priorità e gavetta la chiamavano, io prevaricazione e sfruttamento, il mio capo mi dice di aver lasciato una cartellina con documenti importantissimi a casa e dovevo andarla a prendere, manco abitasse dietro l'angolo, c'era la moglie ad aspettarmi
C'era Lei, saremmo rimaste sole per poco, e se avessi fatto una figuraccia goffa come ero, con tutti quei dubbi che mi attanagliavano l'anima ed il cuore? Ma DOVEVO andare
Mi accolse col suo solito sorriso, gentile mai distaccato, magnetico come il suo sguardo, ed io mi sentivo bruciare dentro, anche ora che scrivo mi sento ancora così
Mi fece accomodare e mi offrì una bibita fresca, era bella anche li in casa, semplice e spettinata, gurdavo il suo corpo non sembrava camminare ma fluttuare leggera
Mi vergognavo dei miei pensieri, ero rossa in viso ed abbassavo lo sguardo
Ma lei si avvicinò e guardandomi mi disse "...perché abbassi lo sguardo? perché non ti guardi e vedi quanto sei bella?..."
A ME BELLA!?! ............era dunque pazza?
E fu allora che lieve come un soffio mi baciò, ed io schiusi le labbra felice del gesto, ma avevo il fuoco dentro, mi sentivo fuori dal mio corpo, mi guardavo li su quel divano, mentre lei dolce mi accarezzava, mi sfiorava il seno, e lo premeva con delicarezza
IO GEMEVO, mentre Lei mi abbracciava, mi stringeva a se, ma senza veemenza, rispettava quel mio piccolo smarrmento che persisteva, che ancora mi confondeva la mente
Ancora oggi il pensare a Lei mi infonde gioia e piacere,mlei che con quei piccoli gesti mi conquistava, Lei che mi amava, come non ero mai stata amata
Mi prese per mano e mi invitò a seguirla nella sua camera da letto, ma io dovevo andare il marito mi aspettava
Ma non volevo lasciarla, non volevo andare via da li, sapevo che avrei perso l'occasione della mia vita per VIVERE
E non me ne andai, chissà forse il marito sapeva forse no, ma non era quello che mi preoccupava, io VOLEVO LEI, la DESIDERAVO, come non avevo mai desiderato nessuno in vita mia, e Lei lo sapeva e mi voleva nello stesso modo
Mi fece sdraiare sul letto e cominciò a spogliarmi e mi diceva "...Ti infagotti troppo, invece dovresti mostrarti, te lo ripeto sei bella, anche se non mi credi e mi guardi come una che vaneggia..."
Era arrivato il momento di riscoprire me stessa, il mio corpo, le sensazioni che provava quando veniva toccato, per me fina a quel momento fare lpamore voleva dire accoglierne un uomo tra le gambe e raggiungere l'orgasmo, ma c'era tanto di più e ancora non lo sapevo
Lì nuda cominciai a conoscermi
Lei mi insegnò a giocare con il mio eros, a solleticarlo, a dargli il piacere che chiedeva, ad assecondare le mie voglie segrete, a non vergognarmene di averne, a capire quando toccarmi, come toccarmi, ad amarmi, ad amare quel corpo, il mio
Sentivo crescere una nuova consapevolezza in me mentre ero lì che godevo delle gioie del sesso, quello libero da preconcetti, da schemi, da antiche regole dettate dalla consuetudine e non dalla voglia di darsi e di dare, mi sentivo VIVA come non mai, e sentivo Lei vivere con me quell'attimo di infinito
Mi faceva capire cosa le piaceva e come, e mi insegnava a chiederlo per me, perché nel fare l'amore il piacere doveva essere comune non a vantaggio o favore di una sola persona, quello era egoismo, allora io dovevo imparare
Sfioravo il suo corpo, ne sentivo l'energia il calore, quel magnetismo animale, quella forza che si genera nella passione, nell'erotismo, nel desiderio
Era la prima volta che facevo davvero l'amore ed il sesso insieme e rimasi sdraiata per un tempo infinito a godere del mio piacere, mentre lei mi accarezzava con dolcezza
Ero completamente soddisfatta, mi ero amata, avevo amato, avevo guardato il piacere crescere sul suo volto e sul mio, e mi eccitavo nel vedere come mi guardava mentre raggiungevo l'estasi
Ero bella, ed ora lo sapevo
E Lei mi baciava ancora, mentre il mio cuore ritornava a battere normalmente, il respiro si calmava ed il sudore mi rigava la schiena, e sentivo il canto della sua voce che mi coccolava la mente, l'anima, il cuore ed il corpo
Ero finalmente libera da quelle invisibili catene che imprigionano l'anima alle convezione della vita
Io non ero sporca, ero finalmente conscia di tutta la mia sessualità, e tutto grazie a Lei che aveva visto dentro di me la vera ME e mi aveva aiutata a renderla visibile, libera di esprimersi, di vivere
Ora sapevo quanto valevo e non avrei permesso più a nessuno di calpestare la mia identità
Anche sessuale, se volevo darmi piacere lo avrei fatto, mi sarei amata e avrei goduto del mio corpo, sola o con chi riusciva ad entrare in contatto non col la mia pella ma con la mia anima, LA MIA ANIMA LIBERA, LA VERA ME
E non mi sarei mai più svenduta o adeguata al volere di chi non conosceva l'amore
Ero stata svezzata, sverginata delle mie paure, ero finalmente cresciuta, non mi sentivo più una ragazzetta insicura
Mi sentivo una DONNA
Ci siamo viste tante altre volte, praticamente tradivamo i nostri partner, ed era bello anche stare solo abbracciate a coccolarci, a parlare a liberare i pensieri, ridere insieme
Anche il mio compagno si era accorto di questa nuova me, questa ragazza che sapeva conquistare i suoi occhi, gli faceva raggiungere l'estasi a letto, ma questa nuova me ormai non lo voleva più, perché non accettava più la sua arroganza, coltivava i suoi interessi, aveva imparato ad apprezzare il suo corpo e valorizzarne i lati migliori
Avevo imparato a non nascondermi più, nemmeno il mo corpo, avevo imparato a rispettarmi, a fare le cose che sentivo mie, a dire come la pensavo veramente, avevo imparato che non era lui il centro della mia vita e del mio mondo ma lo ero IO, con i miei difetti, i miei pregi, i miei desideri
Avevo imparato a dire NO a quello che non soddisfaceva la mia vita, e così gli dissi ADDIO senza piangere e solo allora mi accorsi che forse e sottolineo il forse lui stava imparando ad amarmi, a conoscermi a rispettarmi ma lui non era più per me, volevo di più, ne avevo il diritto ed era un dovere verso me stessa
....Il Lungo Addio....
Diventai grande in un tempo piccolo, proprio come cita la canzone dei Tiromancino, e ogni volta che l'ascolto penso a Lei
Purtroppo il tempo per noi fu davvero poco, al rientro dalle vacanze, le mie prime vacanze da single convinta, Lei sarebbe partita, il marito, che era anzi è una persona esperta e valida nel suo lavoro, aveva ottenuto un prestigioso lavoro a Torino, la loro città, un vero salto di qualità che si meritava tutto
Ero pronta alla sua mancanza?
Sembrerà stano ma si lo ero, e proprio grazie a Lei e a tutto quello che mi aveva insegnato
Ci dicemmo addio senza rimpianti, senza lacrime, ma con la gioia di chi farà per sempre parte della vita dell'altra
Ed è così ancora oggi, non ci vediamo ma siamo sempre insieme, ed ogni volta che la sento, il mio corpo vibra come le corde di un'arpa, quasi mi sfiorasse con la sua voce, per amarmi come tanti anni fa, e sento che anche per Lei è così
Sento ancora il suo sguardo su di me che mi bruciava più del calore del sole quando mi sdraio su un lettino al mare
Sento ancora le sue mani
Mi vedo ancora con Lei nel suo letto, come a prima volta, quell'indimenticabile prima volta
....I ricordi tornano alla mente quando meno te li aspetti....
Ero in spiaggia, pochi giorni fà, a rosolarmi al sole e la vedo lì, una ragazzetta smaliziata che mi guarda con insistenza, negli occhi ha la presunzione d sapere già tutto, di avere provato già tutto, ma di potere osare ancora
Carina, e consapevole della sua bellezza troppo sicura di non ricevere mai un NO come risposta
Mi guarda, ammicca, quel tipico sguardo di chi ti vorrebbe mangiare con gli occhi, eccitarti
Ma io sapevo che non ne era capace, voleva solo giocare, con se stessa, ed era sicura di non fallire, è troppo bella per essere indifferente agli altri
Ma io so bene cosa vol dire guardare con desiderio e leggere il corpo di un'altra donna, mi alzo le passo accanto, la guardo e le dico "...Spiacente non sei il mio tipo...", non mi sono nemmeno fermata a guardare la sua rezione, in fondo non lo era per davvero, troppo magra, troppo narcisa, insomma ancora non sapeva cosa fosse l'eros e forse non lo avrebbe saputo mai, era troppo innamorata di se stessa per condividere i piaceri della carne con una seconda persona
Ma io invece grazie a Lei lo avevo imparato, ad amarmi ma ad essere anche umile nella mia consapevolezza, ed a Lei ho pensato nel dire di no alla classica tacca sulla cintura
Questo tipo di sesso non fa per me, io adoro il piacere e adoro goderne, e non mi accontento più di una semplice notte a letto
IO VOGLIO AMARE ED ORMAI SONO LIBERA DI FARLO