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BENEDETTO XVI
Non aver paura di Lui!
Abbi il coraggio di rischiare con la fede!
Abbi il coraggio di rischiare con bontà!
Abbi il coraggio di rischiare con il cuore puro!
Compromettiti con Dio,
allora vedrai che proprio con ciò
la tua vita diventa ampia ed illuminata, non noiosa,
ma piena di infinite sorprese,
perché la bontà infinita di Dio non si esaurisce mai!
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COME PATCH ADAMS...!
CHI SPERA CAMMINA
Chi spera cammina,
non fugge!
Si incarna nella storia!
Costruisce il futuro,
non lo attende soltanto!
Ha la grinta del lottatore,
non la rassegnazione
di chi disarma!
Ha la passione
del veggente,
non l'aria avvilita di chi
si lascia andare.
Cambia la storia,
non la subisce!
DON TONINO BELLO
FEDE & CONCRETEZZA
« IL BATTISTA | UN VIDEO PER SORRIDERE » |
La campana che annunciava la fine delle lezioni aveva già avvisato gli studenti dell’attesa notizia ed essi si erano raggruppati davanti al cancello della scuola per scambiarsi i saluti.
Quel giorno, però, Alex aveva fretta. Doveva infatti andare a casa della nonna per mangiare con lei.
«Ciao, Alex! Ci vediamo domani!» «Ti telefono stasera, ok?»: i suoi amici sembravano proprio dispiaciuti che Alex non potesse fermarsi qualche momento a chiacchierare con loro.
D’altro canto, Alex sapeva bene che un ritardo avrebbe messo in ansia la nonna: così, aumentò l’andatura, finché, quasi senza accorgersene, si ritrovò a correre. Continuò a correre per tutto il tragitto, anche perché non era particolarmente lungo; ebbe un’esitazione solo davanti ad un passaggio pedonale, ma fu breve, scrollò le spalle e tra sé e sé pensò: «Tanto non c’è mai nessuno…».
In quel mentre, si sentì sollevare da terra, come se qualcuno lo prendesse per le spalle e gli impedisse di procedere. In quell’attimo in cui i suoi piedi non toccavano il suolo, sentì il rombo del motore di un’auto sportiva che intravide appena sfrecciare davanti a sé. Fece appena in tempo a trarre ad alta voce le sue conclusioni: «Un angelo?!».
Una voce profonda dietro di lui lo fece cadere dalle nuvole: «Ma no, sciocchino!». Alex si riprese dallo spavento ed allungò la mano per ringraziare lo sconosciuto: «Grazie, Signore, Lei mi ha letteralmente salvato la vita. Cosa posso fare per sdebitarmi?»
«Cosa vuoi fare per me? Figurati! Bada solo di guardare sempre prima di attraversare la strada, d’ora in avanti: non posso esserci sempre io ad acchiapparti!» lo rimproverò
«Ah, questo è sicuro! Dopo lo spavento che mi sono preso… Grazie ancora!» rispose Alex, prima di salutare il generoso sconosciuto.
Arrivato a casa della nonna, Alex faticò a mangiare, perché il suo pensiero correva a quell’uomo gentile e buono che aveva allungato una mano per salvarlo e di cui non conosceva neppure il nome. Forse era davvero un angelo… chiunque fosse, Alex sentiva il dovere di ricambiare in qualche modo l’incommensurabile favore. Davvero non c’era la possibilità di fare qualcosa per quell’uomo? Alex non riusciva a darsi pace all’idea.
Circa un mese dopo l’accaduto, Alex stava raggiungendo al cinema i suoi amici. Apprestandosi ad attraversare la strada, si accorse di una moto che sfrecciava a gran velocità, incurante delle strisce pedonali, mentre un bambino intorno ai sei anni stava già attraversando.
Alex lo raggiunse con un balzo e lo tirò con forza per lo zainetto, fin quasi a farlo cadere.
Il bambino sembrò, sul momento, confuso e rintronato, ma subito si riprese e si rivolse ad Alex: «Grazie. sei stato molto gentile! Non avevo proprio visto la moto… come ti chiami?».
La voce era implorante e l’espressione quasi colpevole, com’era successo al ragazzo un mese prima, fu questo il primo pensiero che gli balenò in testa.
Ma Alex non si scompose. «Non è importante il mio nome» rispose «L’unica cosa importante è che tu impari a guardare meglio, prima di attraversare!».
Ora Alex era più sereno, perché aveva imparato una lezione di vita: non sempre si ha la possibilità di ricambiare il favore alla persona da cui lo si è ricevuto. Molto spesso la gratitudine deve riflettersi su una terza persona; sovente, dobbiamo “passare il favore” ad altri, compiendo magari verso uno sconosciuto ciò che un estraneo ha compiuto nei nostri confronti. E in tutto questo non c’è nulla di male, anzi: tutto ciò aiuta a diffondere, tramite piccoli gesti, la bontà e la gratuità nel mondo.
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