LA CINA DITTATORIALE COMUNISTA COSTITUISCE DAVVERO UN SERIO RISCHIO E PERICOLO NON SOLO PER LA NAZIONE SEPARATISTA DI TAIWAN MA PER TUTTO L'ORIENTE E L'OCCIDENTE INSIEME, PER LE SUE AZIONI MILITARI GROTTESCHE DI NATURA PROVOCATORIA , FINALIZZATA AD IRRITARE E FARE REAGIRE MALAMENTE IL GOVERNO DI TAIWAN ONDE POI INVADERLO CON LA SCUSANTE DI ESSERE STATO "ATTACCATO MILITARMENTE", NONOSTANTE LE SUE IMPRESSIONANTI E PERICOLOSISSIME INCURSIONI AEREE DEI SUOI FATIDICI VELIVOLI MILITARI CHE HA MESSO IN ATTO DOLOSAMENTE FINO AD ORA.
Ecco le prove:
Nuovo record incursioni Cina, 52 aerei militari su Taiwan
Dal primo ottobre Pechino ha accresciuto la pressione sull'isola nazionalista
TAIWAN - CINA
aggiornato alle 15:16 04 ottobre 2021
© LI GANG / XINHUA / XINHUA VIA AFP
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AGI - Nuovo allarmante record di incursioni della Cina nello spazio aereo di Taiwan.
Secondo il ministero della Difesa Nazionale di Taipei, sono 52 gli aerei militari cinesi che hanno violato la zona di identificazione aerea di Difesa nella giornata di oggi.
Dal 1 ottobre scorso, festa nazionale della Repubblica Popolare Cinese, la Cina ha costantemente aumentato la pressione militare sull’isola che rivendica parte del proprio territorio nazionale e ha aumentato le incursioni nei cieli dell’isola segnando nuovi record.
Secondo il bollettino diffuso da Taipei, dei 52 aerei dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese entrati nello spazio aereo, 34 sono caccia J-16 e dodici sono bombardieri strategici H-6.
DAL SITO WEB:
https://www.agi.it/estero/news/2021-10-04/nuovo-record-incursioni-cina-52-aerei-militari-su-taiwan-14070788/
E, NONOSTANTE QUESTE VERE INFAMIE INTERNAZIONALI , ANCHE IL GOVERNO DRAGHI TRAMITE IL SUO SCELLERATO MINISTRO DEGLI ESTERI SIG. LUIGI DI MAIO DI QUEL M5S CHE , POCHI ANNI ADDIETRO, HA INDOTTO IL NOSTRO STATO A SOTTOSCRIVERE PROPRIO CON LA MALEDETTA E PERICOLOSISSIMA DITTATURA CINESE, UN PROTOCOLLO DENOMINATO "LA VIA DELLA SETA", RECENTEMENTE , HA DATO IL SUO BENE PLACITO AD UN CONVEGNO ORGANIZZATO IL 30.09.2021 IN BOLOGNA , SOTTO IL TITOLO INQUIETANTE: OCCIDENTE E CINA: DIALOGO E COLLABORAZIONE TRA XX E XXI SECOLO " ORGANIZZATO DA ALCUNI SETTORI IRRESPONSABILI DELLA CHIESA CATTOLICA PROPRIO SUI RAPPORTI OCCIDENTE - CINA, NON TENENDO CONTO DELLA GRAVISSIMA EVOLUZIONE CHE I GRAVISSIMI FATTI DI TAIWAN STANNO AVENDO, COME SOPRA DIMOSTRATO E CHE, PROBABILMENTE, PORTERANNO ALLA GUERRA FORSE ALLA III^ GUERRA MONDIALE SE L'OCCIDENTE DECIDERA' DI DIFENDERE LA PICCOLA NAZIONE ORIENTALE, NEL CASO , INFINE, VENISSE INVASA DALLE TRUPPE DELLA DISUMANA, SCIOCCANTE E BRUTALE DITTATURA COMUNISTA CINESE.
E QUESTO NELLA PIA ILLUSIONE CHE DAVVERO LA DITTATURA CINESE SIA DISPOSTA A SCENDERE A PATTI OVVERO A COLLABORARE SERIAMENTE SPECIALMENTE SUL TEMA AMBIENTE E CULTURA DI CUI IL CONVEGNO DE QUO S'E' ANCHE OCCUPATO IMPROVVIDAMENTE ED INOPPORTUNAMENTE , IN MODO DAVVERO INGENUO E STUPEFACENTE, VISTO CHE LA DITTATURA CINESE HA COME FINE ULTIMO SOLTANTO LA CONQUISTA E LA SOTTOMISSIONE DELL'INTERO PIANETA TERRA, COME LE SUE AZIONI DI ESPANSIONE NEL MONDO ,SPECIALMENTE NELLA ZONA DEL PACIFICO, FINORA, HANNO CHIARAMENTE DIMOSTRATO.
Maledetto governo DRAGHI che , come quello precedente del trasformista CONTE 2, ha deciso di "benedire" il convegno del 30.09.2021 tenutosi,come detto, a BOLOGNA, terra della sinistra anch'essa sciagurata ed indecente visto il suo ulteriore afflato pro cinese, con tanto di intervento tramite video messaggio dell'imbelle ed inetto sig.LUIGI DI MAIO, il tutto come rilevabile dalla lettura dell'articolo a firma del dr. STEFANO GRAZIOSI , pubblicato su LA VERITA' del 5.10.2021, che invito tutti a visionare per averne piena contezza.
La CINA farà di tutto, infatti, per ingannarci ed illuderci che essa si dimostrerà malleabile anche sui temi suddetti, ma sotto, sotto , prepara l'invasione illegale di TAIWAN ed anche di altre zone terrestri per potenziare il suo già fortissimo sistema sia economico finanziario sia militare , nel
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tentativo finale di IMPORRE LA SUA VISIONE SOCIALE, CIVILE , CULTURALE ECONOMICA E FINANZIARIA erga omnes , cioè a TUTTI gli ABITANTI DELLA TERRA, tentando anche di imporre , non certamente in modo sereno e pacifico o consenziente, la propria lingua astrusa ed aliena per tutti noi che è il mandarino ed anche la sua filosofia di vita basata sulla sua fede religiosa tradizionale.
E’ questo che farà che sia gradito o meno alla CHIESA CATTOLICA ovvero ai GOVERNICCHI OCCIDENTALI che ancora gli stanno dando credito, irresponsabilmente.
Qui sono a rischio la pace ed i nostri sistemi democratici, ma pare che i cosiddetti moderati occidentali non se ne rendano proprio conto del rischio e pericolo rappresentato dall'invadenza, prepotenza e supponenza cinese antidemocratiche ed antisociali.
Cos’è la lingua cinese, il mandarino ?
La lingua cinese (漢語T, 汉语S, hànyǔP), nella sua accezione più generica (e non per indicare il cinese moderno standard o un particolare dialetto come lo shanghainese o una famiglia di dialetti come il cantonese, l'Hakka e i Minnan), è una vasta e variegata famiglia linguistica composta da centinaia di varietà linguistiche locali distinte e spesso non mutuamente intelligibili (come ad esempio il dialetto di Pechino e il dialetto cantonese).
Queste varianti fanno parte della famiglia delle lingue sino-tibetane, evolutesi a partire dalla fine del III secolo a.C. nell'area geografica grossomodo corrispondente alla Cina continentale durante l'affermazione, espansione e successiva decadenza delle Dinastie Qin e Han (alcuni linguisti, tra cui Bernhard Karlgren, hanno ipotizzato che la diversificazione dei vari dialetti sia avvenuta dopo l'VIII secolo d.C.)[1].
Sono dunque note anche come "lingue sinitiche", nate da una probabile divisione del Proto-Sino Tibetano/Trans-Himalayano rispettivamente in ceppo sinitico (lingue delle culture neolitiche e Old Chinese/OC, attestato nel periodo tra la Dinastia Shang e Han e di cui esistono alcune ricostruzioni, e.g. Baxter-Sagart, 2014, ed evoluto in Primo Cinese Medio/EMC, da cui discendono gran parte dei dialetti eccetto per le lingue Bai e il Min, che discendono dall'Old Chinese) e in Tibeto-Birmano (Proto-Tibeto-Birmano, di cui esiste una ricostruzione proposta da James Matisoff. Da esso discende il birmano antico e l'Old Tibetan, da cui derivano le lingue tibetiche). Le lingue sinitiche sono poi suddivisibili in vari gruppi di dialetti (e.g. il Min a cui appartiene l'hokkien, i dialetti Wu a cui appartiene lo shanghainese, lo Yue a cui appartiene il cantonese standard/varietà prestigiosa di Hong Kong...). Già durante l'Old Chinese si registra una suddivisione in varietà locali. Lo standard ISO 639-3 identifica il cinese come un macrolinguaggio[2].
Ciascuna varietà locale del cinese ha comunque delle caratteristiche in comune con le altre: è caratterizzata dal fatto di essere una lingua tonale, isolante (ha perso la morfologia dopo l'Old Chinese), in cui vige l'ordine dei costituenti SVO, la cui evoluzione è stata influenzata e determinata in maniera importantissima dall'esistenza di un sistema di scrittura standard basato sui caratteri cinesi.
Il cinese ha la grande pecularità di non avere un alfabeto, ma di essere scritto con un corpus di decine di migliaia di caratteri detti "sinogrammi" o "caratteri cinesi" (i più diffusi comunque sono 3000/3500) nati in origine per essere incisi sulle ossa oracolari messe a crepare sul fuoco per effettuare delle divinazioni (1250 a.C., Dinastia Shang). Sono basati su un sistema di unità minime, i radicali, di cui esistono due versioni/liste/sistemi fondamentali: i 214 radicali Kangxi (康熙部首; 1615, 1716), che sono lo standard pure nelle lingue sino-xeniche, e i loro antenati, i 540 radicali Shuowen (说文解字部首, 100 d.C.). Con queste unità minime, la scrittura, ricerca su dizionari cartacei e digitali e memorizzazione è molto più agevole, come anche la ricerca filologica e paleografica a partire dalle ossa oracolari e dai bronzi del periodo Shang e Zhou, laddove già attestati. La pronuncia viene oggi indicata con un sistema di romanizzazione, il pinyin, che però non è un alfabeto. I caratteri cinesi sono stati pure esportati in Corea, Giappone e Vietnam (hanja, kanji e chu' Nom usati raramente in lingua coreana, tuttora usati in lingua giapponese e in disuso in lingua vietnamita). Queste tre lingue, le lingue sino-xeniche (lingue della sinosfera), ritengono molte caratteristiche della pronuncia in Primo Cinese Medio, come gli stop senza rilascio udibile di suono *-p, *-t e *-k e la codina nasale *-m.
Il cinese, stando a Ethnologue 2020, è parlato da 1,3 miliardi di persone e la varietà mandarina/settentrionale ha 1,12 miliardi di parlanti (gran parte lo parla come lingua nativa); quest'ultima è la prima famiglia linguistica con maggior numero di parlanti nativi al mondo. Come parlanti totali, è al secondo posto, appena sotto l'inglese
Cos’è la fede cinese tradizionale ?
La religione tradizionale cinese, o religione popolare cinese, o semplicemente religione cinese, è la religione etnica dei Cinesi Han. Essendo una spiritualità nativa e spontanea, essa non ha nome oggettivante nella tradizione popolare, ma è stata variamente studiata nei circoli intellettuali già dai primi secoli come Shendao (神道S, ShéndàoP, "via degli dèi"),[1] e nel XX e XXI secolo con nomi quali Universismo cinese,[2] Shenismo (神教S, ShénjiàoP)[3] e Shenxianesimo (神仙教S, ShénxiānjiàoP, letteralmente "vie di dèi e immortali").[4] Il governo della Cina contemporanea definisce i culti di dèi e antenati nei suoi documenti ufficiali come "credenza nativa" (民間信仰S, mínjiān xìnyǎngP, dove minjian significa "del popolo"), uno statuto speciale che li distingue dalle "religioni" (宗教S, zōngjiàoP), termine che in cinese definisce le religioni intese come "dottrine".[
entrambi elementi socio-culturali tratti da: https://it.wikipedia.org/wiki/Religione_tradizionale_cinese
VERGOGNA
Cuneo,li 06.10.2021
Rinaldo
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