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LA MALA GIUSTIZIA IN ITALIA CON L'USO IMPROPRIO DELLA SINDROME DELLA CLAUSTROFOBIA

Post n°1036 pubblicato il 16 Febbraio 2023 da Caino2007dgl

 

LA MALA GIUSTIZIA QUANDO DIVENTA DAVVERO PERICOLOSISSIMA PER TUTTO IL SISTEMA CARCERARIO ITALIANO PER MOTIVI DAVVERO DISCUTIBILI E CONTROVERSO CHE ATTENGONO LA SALUTE DELLA PERSONA MA CHE QUASI SICURAMENTE SONO IL FRUTTO DELLA FURBIZIA UMANA PER SOTTRARSI AL GIUDIZIO PENALE ED ALLE RELATIVE PENE DETENTIVE:

 

L’INQUIETANTE CASO DELLA CLAUSTROFOBIA CHE PUO’ ESSERE PERICOLOSAMENTE STRUMENTALIZZATO AD HOC PER OTTENERE BENEFICI DAL SISTEMA GIUSTIZIA CHE MAI SI ERANO FINORA POSTI.

 

INFATTI, ORA, SONO SICURO CHE DOPO LO SCANDALOSO CASO DI RINVIO DEL PROCESSO PENALE DISPOSTO A FAVORE DEI DUE IMPUTATI DELL’UCCISIONE DEL GIOVANE SACCHI VALERIO DEL GROSSO PAOLO PIRINO PERCHE’ GLI STESSI HANNO LAMENTATO DI ESSERE DIVENTATI CLAUSTROFOBICI E QUINDI IMPOSSIBILITATI A RIMANERE CHIUSI DENTRO IL FURGONE DELLA POLIZIA PENITENZIARIA FINO AL PALAZZO DI GIUSTIZIA, CONSIDERATO CON SPAZIO TROPPO PICCOLO:

 

ECCO LA NOTIZIA DAVVERO INQUIETANTE E SCIAGURATA:

 

Luca Sacchi, il processo beffa: gli imputati non vanno in aula. «Siamo claustrofobici»«Il furgone della Penitenziaria è piccolo». Udienza rinviata per Del Grosso e Pirino

 

di Emiliano Bernardini

Articolo riservato agli abbonati

Mercoledì 15 Febbraio 2023, 00:10 - Ultimo agg. : 23:07

 

 

La camionetta della polizia penitenziaria è troppo piccola e i due imputati rifiutano di salirci. Niente da fare, il tragitto dal carcere al tribunale non lo possono fare su quel furgone e così il processo per la morte di Luca Sacchi si ferma. Tutto rinviato, per una motivazione che anche i più esperti penalisti non avevano mai sentito. «Siamo claustrofobici», hanno dichiarato Valerio Del Grosso e Paolo Pirino che ieri non si sono presentati a piazzale Clodio. E per questa motivazione l’udienza di appello per l’omicidio Sacchi, avvenuto il 23 ottobre del 2019, è slittata. I giudici della Corte d’Assise di Appello di Roma avrebbero dovuto riunirsi ieri e nel corso dell’udienza si sarebbe dovuta tenere la requisitoria del sostituto procuratore generale Francesco Mollace che avrebbe dovuto formulare le sue richieste di condanna. E invece, colpo di scena: in aula non c’erano due degli imputati.


APPROFONDIMENTI

Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, condannati in primo grado rispettivamente a 27 e 25 anni di carcere, hanno tirato fuori una motivazione che per primi ha lasciato di stucco gli agenti della Polizia penitenziaria: il timore di avere una crisi claustrofobica sulla camionetta durante il viaggio tra Rebibbia e il palazzo di giustizia. A differenza delle scorse udienze, ieri mattina non era stato predisposto per loro un mezzo più ampio per arrivare in tribunale e così processo è saltato. Anche perché in Aula non era stato previsto neanche il video collegamento e, su richiesta della difesa, per garantire il diritto degli imputati a partecipare al processo, si è deciso di rinviare l’udienza al prossimo 23 febbraio. Richiesta accolta dai giudici che hanno subito disposto il rinvio alla prossima settimana. 

Omicidio Sacchi a Roma, gli imputati «soffrono di claustrofobia»: salta l'udienza. Ira del papà: però andavano in Smart

LA DECISIONE
Quel giorno è stato stabilito che gli imputati potranno raggiungere il tribunale a bordo di un’ambulanza. Un mezzo evidentemente più compatibile con le condizioni psicofisiche dei due. Chiusa l’udienza prima ancora che si aprisse, il rinvio per “claustrofobia” ha suscitato le reazioni della Procura generale e delle parti civili. Anche perché il sospetto è che questo possa essere un primo passo verso una strada ben precisa: la richiesta di valutazione dell’incompatibilità con il regime carcerario per Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. 

LE REAZIONI
Il rinvio ha scatenato subito la rabbia nei genitori di Luca Sacchi che hanno vissuto la “fuga” degli imputati come l’ennesima beffa. «Per un genitore è sempre un’agonia essere qui. È una sofferenza», ha dichiarato il padre di Luca, Alfonso, alla fine dell’udienza. «Qui si parla di cavilli e non posso non pensare che quando hanno ucciso mio figlio quei due erano in una Smart che è molto più piccola di un camionetta per il trasporto detenuti. Ora soffrono di claustrofobia, ma perché all’epoca viaggiavano in una Smart in due?». In aula era presente anche la mamma di Luca, Tina Galati. «Io soffro di attacchi di panico – ha spiegato la donna – Da quando è morto mio figlio soffro di tachicardia e non sento più da un orecchio, eppure sono qui perché sono la mamma. Ma non si può allungare sempre questa tortura, non ce la faccio più. Voglio che finisca il processo per poter stare sola con il mio dolore».

LA VICENDA
Luca Sacchi venne ucciso con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il 23 e 24 ottobre 2019 davanti a un pub nella zona di Colli Albani. In primo grado, oltre a Pirino e Del Grosso, i giudici della Corte di Assise hanno condannato a 25 anni anche Marcello De Propris, che consegnò l’arma del delitto. Per la fidanzata di Sacchi, Anastasiya Kylemnyk, accusata di violazione della legge sugli stupefacenti, i giudici hanno deciso una condanna a 3 anni mentre era stato assolto Armando De Propris. L’amico di Luca, Giovanni Princi, dopo l’omicidio fu arrestato e portato in carcere. Per questi fatti Princi ha concordato in appello una pena di tre anni. Ieri il sostituto procuratore Mollace avrebbe dovuto formulare le richieste ma il colpo di scena ha costretto tutti a rimanere ancora in attesa. Il collegio giudicante, infatti, di fronte alla situazione non ha avuto alternative: rinvio per claustrofobia.
 NOTIZIA TRATTA DAL SITO WEB: https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/luca_sacchi_omicidio_processo_valerio_del_grosso_paolo_pirino_claustrofobia_cosa_e_successo-7232528.html


Temo che se le intenzioni dei due maledetti imputati suddetti , dovessero diventare di dominio pubblico nell’ambito del SISTEMA PENITENZIARIO ITALIANO, si potrebbe arrivare fino al punto che tutti i detenuti – maschi e donne – potrebbero anche loro lamentare i sintomi della CLAUSTROFOBIA riconosciuta in capo dei due assassini dello sventurato giovane SACCHI ed indurre o costringere i magistrati a salire sulle MONTAGNE RUSSE per poterli gestire normalmente senza rischiare di essere accusati di volerli torturare.

Tutti i condannati in carcere, compresi i mafiosi al 41 bis, ne potrebbero usufruirli sfruttando il loro stato claustrofobico che diverrebbe sicuramente un malore da pandemia in breve tempo costringendo il sistema penitenziario a dare forfait in breve tempo per ovvi motivi di impossibilità a tenere chiusi in una cella di pochi metri quadrati ovvero a procedere alle numerose traduzioni che ogni giorno vengono disposte per motivi di giustizia penale dal carcere al palazzo di giustizia di ogni città italiana.

Pertanto , ritengo che la decisione del GIUDICE PENALE che ha accolto la richiesta dei due assassini de giovane SACCHI è di una gravità assoluta di cui presto ne vedremo e sentiremo i gravissimi effetti che saranno letali per il mondo carcerario italiano.

Ecco altri links che potrebbero interessare chi non conosce a fondo il drammatico caso di cui parlo.


 

Omicidio Sacchi, Anastasiya indagata: "Nello zaino 70 mila ...

https://www.repubblica.it › cronaca › 2019/11/29 › news

29 nov 2019 — Omicidio Sacchi, Anastasiya indagata: "Nello zaino 70 mila euro per la droga". La famiglia di Luca: "Ora paghi" ... ROMA - Svolta nelle indagini ...

 

Ragazzo ucciso a Roma, fermati i due 21enni. Il pm

https://roma.repubblica.it › cronaca › 2019/10/25 › news

25 ott 2019 — I fermati sono Valerio Del Grosso, che avrebbe sparato a Luca Sacchi, e Paolo Pirino, entrambi del quartiere Casal Monastero.

 

Ecco alcuni elementi informativi sulla sindrome della claustrofobia vera che spesso colpisce molte persone:

 

La claustrofobia è la paura di spazi e luoghi chiusi, ristretti, angusti o molto affollati, da cui la fuga sarebbe difficile o impossibile. Il disturbo è associato, inoltre, all'evitamento di oggetti o situazioni che creano oppressione e sensazione di mancanza di libertà di movimento o di azione.


Claustrofobia: Cos'è? Cause e Sintomi e Cura

https://www.my-personaltrainer.it › ... › Ansia › Panico

Informazioni sugli snippet in primo piano

La claustrofobia è la paura morbosa degli spazi chiusi e ristretti. Questa manifestazione ansiosa è spesso il risultato di un'esperienza traumatica ...

 

VERGOGNA

 

Cuneo,li 16.02.2023

 

Rinaldo

 

 

 

 
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PARLANDO DI MALA E DENEGATA GIUSTIZIA, ECCONE UN ALTRO DEVASTANTE ESEMPIO RIFERITO DI NUOVO A SILVIO BERLUSCONI

Post n°1035 pubblicato il 16 Febbraio 2023 da Caino2007dgl

 

 

PARLANDO DI MALA E DENEGATA GIUSTIZIA, ECCONE UN ALTRO DEVASTANTE ESEMPIO:

 

 

 

BERLUSCONI SILVIO , L”INTOCCABILE” SUPER MILIONARIO , ASSOLTO PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE NEL PROCESSO RUBY TER , PER COLPA PESANTISSIMA DOVUTA ALLA PRESUNTA STRABILIANTE INCAPACITA’ PROFESSIONALE VERGOGNOSA E SCANDALOSA DELLA STRATEGIA PROCESSUALE DECISA DAL PUBBLICO MINISTERO DI MILANO.

 

INFATTI , IL TRIBUNALE DI MILANO HA DECISO CHE IL SUDDETTO PREGIUDICATO DOVEVA ESSERE ASSOLTO PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE IN CONSEGUENZA DEI VERBALI PRODOTTI DAL PUBBLICO MINISTERO DELLE COSIDDETTE OLGETTINE CHE FREQUENTAVANO LA SUA VILLA IN ARCORE A SUA DISPOSIZIONE ANCHE SOTTO L’ASPETTO SESSUALE , POICHE’ LE CITATE CONTROVERSE PERSONE ERANO STATE ASCOLTATE DAL P.M. COME “PERSONE INFORMATE” SENZA TENERE CONTO CHE LE STESSE ERANO , DI FATTO , INDAGABILE PER IL DELITTO DI CORRUZIONE IN CONCORSO IN ATTI GIUDIZIARI PER AVERE RICEVUTO PREMI E RICOMPENSE PER SVARIATI MILIONI DI EURO DALLO STESSO BERLUSCONI, CHE IL TRIBUNALE NON HA POTUTO AMMETTERNE LA VALIDITA’ PROCESSUALE.

 

INFATTI , TALI OLGETTINE (LEGGASI ESCORT DI LUSSO) AVREBBERO DOVUTO ESSERE ASCOLTATE SOLO COME INDAGATI DI FATTO CONNESSO E NON COME “TESTIMONI” NEL FUTURO PROCESSO PENALE.

 

PER QUESTO, EX ART. 127 DEL CPP , IL TRIBUNALE DI MILANO , NON AVENDO POTUTO CONOSCERE FORMALMENTE GLI ANTEFATTI E GLI SVILUPPI VERAMENTE SCANDALOSI DEL CASO CHE S’E’ VERIFICATO, NON ESISTENDO ALCUNA PROVA NEL FASCICOLO DIBATTIMENTALE , HA DOVUTO DECIDERE PER IL PROSCIOGLIMENTO DEL BERLUSCONI E DEGLI ALTRI NUMEROSI IMPUTATI PERCHE’ SEMPLICEMENTE PER IL TRIBUNALE IL “FATTO NON SUSSISTE”.

 

ECCO LA NOTIZIA CHE LO COMPROVA IN MODO APPARENTEMENTE VERGOGNOSO MA NELL’ASSOLUTO RISPETTO DELLE NORME PREVISTE DAL CODICE DI PROCEDURA PENALE:

 

 

 

Berlusconi assolto nel processo Ruby Ter. Il Cav: "Undici anni di fango" 

La sentenza giunge a quasi sei anni e chiude l'ultimo capitolo del romanzo giudiziario nato dai verbali dettati da Kharima El Mahroug. La donna ha annunciato all'AGI l'uscita del suo nuovo libro.

tempo di lettura: 6 min

di Manuela D'Alessandro

berlusconi ruby ter processo

aggiornato alle 20:39 15 febbraio 2023

 

AGI - Il Tribunale di Milano ha assolto Silvio Berlusconi dall'accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo Ruby ter.


La sentenza del processo Ruby ter giunge a quasi sei anni da un tormentato inizio seguito da molte pause, e chiude il primo grado dell'ultimo capitolo del romanzo giudiziario nato dai verbali dettati da Kharima El Mahroug, ora una donna di 30 anni, all'epoca una ragazza marocchina appena maggiorenne con già un passato turbolento che accusò l'allora premier Silvio Berlusconi di avances sessuali durante le "cene eleganti di Arcore". Significativo del 'giro largo' che ha preso questa vicenda il fatto che da accusatrice Ruby è finita tra i 29 imputati.

Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili, perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da Magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte", scrive il Cav sui social. 

Berlusconi per due volte è già stato ritenuto innocente delle stesse accuse per i soldi versati ai musicisti Danilo Mariani e Mariano Apicella, le cui posizioni erano state trasferite a Roma e a Siena solo per questioni di competenza territoriale. 'Raccontano' questi verdetti che i due vennero pagati in modo costante e profumato ma non c'è la prova che quel denaro fosse per corromperli. Il Ruby ter ha vissuto un passaggio cruciale.

Il 3 novembre 2021 il Tribunale con un'ordinanza choc ha accolto la tesi delle difese: gli interrogatori in cui le ragazze avrebbero detto il falso, a cominciare da Ruby, sono tutti affetti da una "inutilizzabilità assoluta" perché la Procura avrebbe dovute sentirle da indagate, quindi con un avvocato al fianco, visto che da tempo stava scavando sui rapporti economici tra loro e l'ex capo del governo.


Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno sostenuto che anche cadendo il reato di falsa testimonianza resterebbe comunque l'accusa di corruzione giudiziaria, essendo provati i versamenti del Cavaliere. Nel suo capo d'imputazione gli veniva contestato di avere "promesso e successivamente corrisposto beni e altre utilità" a una ventina di testimoni che avrebbe così ammorbidito a suo favore tra il 2011 e il 2015.

Di Ruby è scritto che "falsamente negava di avere avuto rapporti sessuali con Berlusconi e di avere accettato la promessa da Berlusconi di ricevere ingentissime somme di denaro per 'passare per pazza', cioè per mentire" nel corso di Ruby uno e Ruby bis. In cambio avrebbe incassato 5 milioni di euro, anche per aprire un'attività e trasferirsi in Messico col compagno Luca Risso. Il contesto in cui sarebbero maturati i reati è quello di un "patto corruttivo" provato da messaggi e telefonate tra le ragazze con l'ex premier che avrebbe assicurato loro 2500 euro al mese, una casa e altri benefit come auto e lavori in televisione.

Erano 28 le condanne richieste (una sola assoluzione per Luca Pedrini, ex collaboratore di Nicole Minetti) tra cui sei anni per Berlusconi e 5 anni per Ruby. Quella più alta, a sei anni e sei mesi, per Luca Risso. Era stata chiesta anche la confisca di oltre 10 milioni all'ex premier ritenuto il "prezzo della corruzione". Non c'era nessuna parte civile. Ambra Battilana e Chiara Danese erano state escluse nel gennaio del 2019 assieme a Imane Fadil, la modella marocchina morta per una malattia rara secondo quanto accertato che da un'inchiesta che ipotizzava all'inizio un possibile omicidio. All'ultimo secondo si è sfilata anche Presidenza del Consiglio ed è la prima volta che accade, salvo i casi in cui abbia ottenuto risarcimenti. 

Proprio nella giornata in cui ha assolto tutti gli imputati nel processo Karima ha annunciato all'AGI l'uscita del suo nuovo libro. "Domani esce il mio libro, è stata una mia libera scelta scriverlo. L'ho intitolato Karima, così la gente finalmente conosce il mio nome" ha detto.


NOTIZIE TRATTE DAL SITO WEB.

https://www.agi.it/cronaca/news/2023-02-15/berlusconi-assolto-processo-ruby-ter-20117949/

 

 

IN MERITO A TALE SORPRENDENTE ASSOLUZIONE, IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI MILANO S’E’ SENTITO IN DOVERE DI CHIARIRNE I MOTIVI COME EVINCESI DALLA NOTIZIA SEGUENTE.

 

QUELLO CHE SORPRENDE NEGATIVAMENTE E’ IL FATTO CHE IL TRIBUNALE DI MILANO , AVREBBE POTUTO DECIDERE SECONDO ME , EX ART.127DEL CPP GIA’ DA MOLTO TEMPO PRIMA ESSENDO I FATTI IN PROCESSO GIA’ AMPIAMENTE NOTI ESSENDO EMERSI IN BEN DUE ALTRI PRECEDENTI PROCESSI TUTTI DECISI CON ALTRETTANTE ASSOLUZIONI DELL’EX ACAVALIERE SILVIO BERLUSCONI.

 

Ruby ter, Berlusconi assolto perché il fatto non sussiste

15 FEBBRAIO 2023

 

verdetto sulle presunte false testimonianze delle ospiti delle serate ad Arcore nei due primi processi sull'affaire Ruby. Il leader di Fi, imputato per corruzione in atti giudiziari: “Assolto dopo più di 11 anni di fango e danni politici”. Karima el Mahroug: "Ruby è stata un'invenzione". Procuratrice aggiunta Siciliano: "Prove ci hanno dato la convinzione che ci siano state false testimonianze e corruzione". Marina Berlusconi: “Vittoria ha prezzo alto”. La sorella Barbara: “Mio padre è più perseguitato del mondo”

 

Silvio Berlusconi è stato assolto dall'accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo milanese sul caso Ruby ter. Assolti anche gli altri 28 imputati, qualcuno prosciolto per prescrizione per le posizioni minori: le assoluzioni, sempre con la formula "perchè il fatto non sussiste", hanno riguardato tra gli altri Karima el Mahroug e le 20 giovani ex ospiti delle serate di Arcore. Per Berlusconi l'aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio avevano chiesto una condanna a 6 anni di reclusione e una confisca da 10 milioni di euro. “Assolto dopo 11 anni di fango e di danni politici incalcolabili”, ha commentato Berlusconi. "Non c'è amarezza, è il nostro sistema giudiziario, abbiamo lavorato con profonda convinzione e le prove dal nostro punto di vista ci hanno dato la convinzione, che rimane, che ci siano state le false testimonianze e la corruzione", ha detto invece Siciliano ai cronisti dopo la sentenza. Poi a chi le chiedeva se la Procura ricorrerà in appello ha risposto: "Fateci prima leggere le motivazioni". "È un'assoluzione con la formula più ampia e più piena possibile, non posso che essere enormemente soddisfatto, tre su tre!", ha commentato l'avvocato Federico Cecconi, facendo riferimento anche alle precedenti assoluzioni per i due filoni a Siena e Roma. Le giovani ex ospiti delle serate di Arcore, sentite nei 2 processi sul caso Ruby, "non potevano legittimamente rivestire l'ufficio pubblico di testimone", perché andavano indagate già all'epoca e sentite come testi assististe da avvocati. Non essendoci più le false testimonianze, in sostanza, cade anche la connessa accusa di corruzione in atti giudiziari perché manca "l'ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi", ha scritto il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, in una nota in cui anticipa il cuore delle motivazioni della sentenza.

Berlusconi: “Assolto dopo 11 anni di fango e danni politici”

Silvio Berlusconi ha affidato il suo commento dopo la sentenza a un post sui social. "Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili, perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte”, ha scritto. Poco prima, l’avvocato Federico Cecconi parlando con i cronisti aveva spiegato che la reazione dell’ex premier è stata "naturalmente di sollievo su una vicenda che lo ha impegnato anche emotivamente per tanto tempo e che adesso, spero, possiamo definitivamente, visto che siamo a tre assoluzioni su tre, chiudere".

ECCO LA NOTA SINTETICA EMESSA DAL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI MILANO IN MERITO AL CASO CONTROVERSO DI CUI SI PARLA:

La nota del presidente del Tribunale


Tornando alla nota del presidente del Tribunale di Milano, si legge: sulla base "degli elementi di fatto" che "verranno dettagliatamente illustrati nella motivazione della sentenza, il Tribunale ha accertato che le imputate Amarghioalei, Barizonte, Berardi, Bonasia, Cipriani, De Vivo Concetta, De Vivo Eleonora, El Mahroug, Espinosa, Faggioli, Ferrera Marianna, Ferrera Manuela, Loddo, Garcia Polanco, Guerra, Rigato, Skorkina, Sorcinelli, Toti, Trevaini e Visan non potevano legittimamente rivestire l'ufficio pubblico di testimone nei procedimenti" Ruby e Ruby bis "perché sostanzialmente indagate di reato connesso". Gli indizi "non equivoci a loro carico risultavano dagli atti dei procedimenti in cui le stesse sono state escusse come testimoni". Questo accertamento, si legge ancora, "sulla qualità soggettiva in capo alle imputate dei reati contestati incide sulla stessa possibilità di configurare sia la falsa testimonianza che la corruzione in atti giudiziari". La falsa testimonianza, infatti, chiarisce il Tribunale, "può essere commessa solo da chi legittimamente riveste la qualità di testimone". Andavano, invece, indagate e sentite con la presenza di avvocati e la possibilità di non rispondere. La corruzione in atti giudiziari, poi, "sussiste solo quando il soggetto corrotto sia un pubblico ufficiale". La Cassazione ha chiarito "che il giudice" deve "verificare se il dichiarante che si assume essere stato corrotto sia stato o meno correttamente qualificato come testimone". E poiché "le persone chiamate a rendere dichiarazioni nei processi" andavano "correttamente qualificate come indagate di reato connesso e non testimoni, non solo non è configurabile il delitto di falsa testimonianza ma neppure il reato di corruzione in atti giudiziari, mancando la qualità di pubblico ufficiale (nella specie: testimone) in capo al 'corrotto'". Così l'elemento "costitutivo del delitto corruttivo" non "può sussistere nemmeno nei confronti dell'ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi". Infatti, la "corruzione in atti giudiziari presuppone necessariamente un accordo tra il pubblico ufficiale corrotto e il corruttore". Assoluzioni che si trascinano dietro, in sintesi, anche quelle di Giuliante, ex legale di Ruby e per l'accusa presunto intermediario nella corruzione, e di Luca Risso, ex compagno della giovane e che era accusato di riciclaggio. Anche Risso, poi, non poteva essere sentito come teste 'semplice'. Infine, è stata pronunciata "assoluzione per il delitto di false informazioni al pm contestato a Pedrini, per le false testimonianze ascritte a Carlo Rossella (giornalista, ndr), nonché per l'ipotesi di favoreggiamento alla prostituzione contestato a Espinosa perché dagli atti è emersa con evidenza l'insussistenza del fatto. Per la residua imputazione di calunnia contestata a Bonosia e le false testimonianze di cui erano accusati Losi, Rossi e Puricelli ha prevalso l'estinzione del reato per prescrizione".

 

ELEMENTI CHIARIFICATORI AGGIUNTIVI TRATTI DAL SITO WEB: https://tg24.sky.it/cronaca/2023/02/15/ruby-ter-sentenza-berlusconi

 

 

L’ULTERIORE SENTENZA DI ASSOLUZIONE DEL SILVIO BERLUSCONI RAFFORZANO OVVIAMENTE LA CONVINZIONE DEI SUOI SOSTENITORI CHE UNA PARTE SALIENTE DELLA MAGISTRATURA ABBIA PROBABILMENTE DECISO COSCIENTEMENTE DI PERSEGUIRLO, SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITA’, PER ANNI ED ANNI , PER IMPEDIRE CHE EGLI POTESSE , FORSE, CONTINUARE A GESTIRE LA COSA PUBBLICA IN MODO DICIAMO PERSONALE PRO DOMO SUA CON L’ENORME CONSENSO POLITICO ACQUISITO COMUNQUE LEGITTIMAMENTE NEL PAESE , O NO ? NON C’ E’ ALTRA SPIEGAZIONE POSSIBILE E LOGICA VISTI I RISULTATI DAVVERO DELUDENTI E FALLIMENTARI FIN QUI POSTI IN ESSERE NEI SUOI CONFRONTI DA MOLTISSIMI ANNI.

 

IO , DA CITTADINO ITALIANO , SONO RISPETTOSO DI QUANTO DECIDE OGNI VOLTA LA GIUSTIZIA SIA PENALE CHE CIVILE.

 

CHI VOLESSE SAPERNE DI PIU’ SULLE VICENDE PERSONALI E POLITICHE DEL BERLUSCONI E’ POSSIBILE FARLO TRAMITE IL SEGUENTE LINK:

 

Silvio Berlusconi - Wikipedia

https://it.wikipedia.org › wiki › Silvio_Berlusconi

Silvio Berlusconi (Milano, 29 settembre 1936) è un politico e imprenditore italiano, quattro volte Presidente del Consiglio. È conosciuto anche come il ...

Titolo di studio: Laurea in giurisprudenza; Laur...

Università: Università degli Studi di Milano; ‎Un...

Vice presidente: Gianfranco Fini; ‎Marco Follini‎; ...‎

Professione: Politico, imprenditore

Biografia · ‎Relazioni sentimentali · ‎Esordi in politica e sostegno al...

 

E QUINDI ACCETTO ED AMMETTO ANCHE QUESTA GIUSTA E NECESSARIA ASSOLUZIONE A FAVORE DEL SILVIO BERLUSCONI E DI TUTTI GLI ALTRI COIMPUTATI NEL PROCESSO RUBY TER.

 

Cuneo,li 16.02.2023

 

Rinaldo

 
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