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LA SOVRANITA' POPOLARE E LA COSTITUZIONE

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Messaggi di Marzo 2023

USA: AL DR. DONALD TRUMP UNA SCOPATA E' STATA FATALE

Post n°1073 pubblicato il 31 Marzo 2023 da Caino2007dgl

 

U.S.A.

 

DR. DONALD TRUMP, PER UNA “SCOPATA” TURBOLENTA ED ANCHE COSTOSISSIMA, E’ ORMAI DELEGITTIMATO E SQUALIFICATO DI FRONTE AL POPOLO AMERICANO MORALISTA A FAVORE DEL SUO RIVALE DR. JOE BIDEN ALLE PROSSIME ELEZIONI PRESIDENZIALI ??

 

ECCO LA NOTIZIA

 

 

A sorpresa

Trump incriminato, primo ex presidente della storia americana. "Caccia alle streghe", replica luiIl Gran Giurì di Manhattan ha deciso: Donald Trump incriminato per il pagamento della ex pornostar Stormy Daniels, contabilizzato come spesa legale. "Si consegnerà martedì prossimo", dice l'avvocato. Cnn: oltre 30 capi d'accusa

30 marzo 23:41

 

onald Trump è il primo ex presidente formalmente incriminato nella storia degli Stati Uniti. 

Notizia in aggiornamento

Il Gran Giurì di Manhattan lo ha incriminato in relazione all'inchiesta per frode sul pagamento alla pornostar Stormy Daniels: Trump avrebbe comprato sottobanco il silenzio della donna sulle loro relazioni durante la campagna elettorale del 2016 e avrebbe dedotto la somma dalle sue dichiarazioni fiscali facendola passare come spesa legale.

A rivelare la notizia è stato uno degli avvocati dello stesso Trump, Joe Tacopina. L'esatto capo di accusa nei suoi confronti non è stato ancora reso noto.

Lo stesso Tacopina fa sapere alla NBC che Trump si consegnerà all'ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan all'inizio della prossima settimana. Gli verranno letti i suoi diritti, i cosiddetti "Miranda rights", gli verranno rilevate le impronte digitali e fatte fotografie, come qualsiasi altro imputato. La Procura conferma la notizia e fa sapere che ha già contattato la difesa dell'ex presidente per organizzare i passi successivi.

Ancora gli avvocati fanno sapere che l'ex presidente “combatterà vigorosamente” contro l'accusa. L'incriminazione "manca completamente di basi legali", dice uno dei legali dell'ex presidente, Chris Kine, che parla di "punto più basso nella storia del nostro sistema giudiziario". La prima reazione politica è di uno dei figli del miliardario, Eric Trump, secondo cui - come scrive su Twitter - la decisione è “un atto politico” per ostacolare la ricandidatura del padre alla Casa Bianca.

Fino a ieri, era circolata la voce che il Gran Giurì, che sulla vicenda lavorava da mesi, non avrebbe deciso la questione fino alla fine di aprile, per via delle ferie pasquali e di altri impegni in calendario. Lo stesso Trump, secondo il New York Times, sarebbe stato colto di sorpresa dalla notizia mentre era nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida.

Quali sono le accuse, quali le conseguenze

Lo dicevamo, le accuse contenute nell'atto di incriminazione contro Trump rimangono ancora non esplicitate. L'incriminazione fa seguito all'inchiesta condotta dal procuratore di Manhattan, Alvin Bragg, sui 130mila dollari pagati dall'ex avvocato di Trump, Michael Cohen, alla porno attrice Stormy Daniels, poco prima delle elezioni
presidenziali 2016. La somma sarebbe servita ad assicurarsi il silenzio della Daniels su una relazione avuta con Trump nel 2006. Non è chiaro se il rimborso a Cohen del pagamento fatto alla Daniels, contabilizzato come spese legali, provenisse dalle casse della campagna presidenziale. Cohen nel 2018 si è dichiarato colpevole e ha scontato una condanna detentiva per reati di frode fiscale e di violazione delle regole finanziarie delle campagne elettorali. L'ex avvocato del tycoon ha sostenuto di avere ricevuto direttamente da Trump istruzioni sul pagamento e di avere ricevuto dall'ex presidente dei rimborsi mensili, che comprendevano anche un bonus. 

Trump ha sempre negato le accuse e smentito di avere avuto una relazione con la Daniels.
Secondo fonti riportate come anonime dalle agenzie di stampa americane, tuttavia, potrebbe consegnarsi alle autorità la prossima settimana. 

Nei giorni scorsi aveva usato l'argomento di una sua probabile incriminazione in campagna elettorale - Trump è candidato alle primarie repubblicane per le presidenziali del 2024 - denunciando un'operazione politica ai suoi danni e tentando così di ravvivare l'indignazione dei suoi supporter, che restano una fetta importante della popolazione statunitense. La notizia è destinata peraltro a galvanizzare anche i suoi nemici sia fuori che dentro il partito repubblicano, secondo cui Trump ha mentito e non merita dunque di ricoprire il ruolo di potere più alto nelle istituzioni americane. 

In ogni caso, la già forte polarizzazione della politica statunitense è destinata ad approfondirsi ancora.

 

Kevin McCarthy

Le reazioni politiche

Non si sono fatti attendere i commenti politici alla decisione del Gran Giurì.

Un provvedimento che ha “irrimediabilmente danneggiato il nostro Paese”, denuncia il presidente repubblicano della Camera dei Rappresentanti, Kevin McCarthy, che su Twitter assicura: “Il popolo americano non tollererà questa ingiustizia”, qualificata come “abuso di potere senza precedenti” da parte del procuratore Alvin Bragg.

Anche Ron Desantis, governatore della Florida e avversario di Trump nel partito repubblicano, si schiera dalla parte del tycoon incriminato e annuncia che la Florida non lo estraderà. "La strumentalizzazione del sistema giudiziario per far avanzare un'agenda politica capovolge lo stato di diritto ed è anti-americana", scrive su Twitter. "Il procuratore distrettuale di Manhattan, sostenuto da Soros, ha costantemente piegato la legge per declassare i reati e giustificare condotte criminali. Tuttavia, ora sta forzando la legge per prendere di mira un avversario politico", attacca Desantis. 

Stessa linea per l'ex avvocato di Trump ed ex sindaco di New York, Rudy Giuliani, che parla di “sforzi irresponsabili e politicamente motivati” per abbattere Trump: “Un giorno triste per l'America”, scrive anche lui via Twitter.

Un altro ex avvocato con un ruolo ben diverso, come dicevamo sopra, è Micheal Cohen, che si dichiarò colpevole proprio per il ruolo svolto nella transazione incriminata, quella del pagamento a Stormy Daniels. "L'incriminazione di oggi non è la fine della storia, ma solo l'inizio", scrive Cohen, aggiungendo che “La responsabilità conta davvero”.

Nessun commento invece dalla Casa Bianca, come sottolinea anche il New York Times. In questi mesi, il presidente americano Joe Biden e la sua amministrazione hanno più volte ribadito l'indipendenza del Dipartimento di Giustizia in tutte le indagini a carico di Trump-

La replica di Trump: “Caccia alle streghe”

Si dice "completamente innocente" e denuncia "una persecuzione politica e un'ingerenza nelle elezioni al più alto livello della storia". Donald Trump pubblica un lungo comunicato in cui definisce l'incriminazione "una caccia alle streghe" che "si ritorcerà contro Biden". 

"Da quando sono sceso dalla scala mobile dorata della Trump Tower e prima che prestassi giuramento come vostro presidente degli Stati Uniti, i democratici della sinistra radicale - nemici degli uomini e delle donne che lavorano sodo in questo Paese - sono stati impegnati in una caccia alle streghe per distruggere il movimento Make America Great Again", afferma Trump, elencando quelle che ritiene altre ingiustizie subite in passato, come "la bufala dell'impeachment parte 1, la bufala dell'impeachment parte 2, il raid illegale e incostituzionale di Mar-a-Lago e ora questo". 

"I democratici hanno mentito, imbrogliato e rubato nella loro ossessione di cercare di prendere Trump - scrive l'ex presidente - ma ora hanno fatto l'impensabile: incriminare una persona completamente innocente in un atto di palese interferenza elettorale. Mai è stato fatto questo nella storia della nostra nazione. I democratici hanno imbrogliato innumerevoli volte nel corso dei decenni, tra cui spiare la mia campagna, ma armare il nostro sistema giudiziario per punire un avversario politico, che guarda caso è un ex presidente degli Stati Uniti e di gran lunga il principale candidato repubblicano alla presidenza, non è mai successo prima".

Nel suo comunicato Trump attacca anche il procuratore generale: "Alvin Bragg è stato scelto e pagato da George Soros ed è vergognoso. Invece di fermare l'ondata di criminalità senza precedenti che ha travolto New York, sta facendo il lavoro sporco di Joe Biden, ignorando gli omicidi, i furti con scasso e le aggressioni su cui dovrebbe concentrarsi. È così che Bragg usa il suo tempo. Credo che questa caccia alle streghe si ritorcerà contro Joe Biden in modo massiccio. Il popolo americano capisce esattamente cosa stanno facendo i democratici della sinistra radicale. Tutti possono vederlo. Quindi il nostro Movimento e il nostro Partito - uniti e forti - sconfiggeranno prima Alvin Bragg, e poi Joe Biden, cacciando i democratici così da poter rendere di nuovo grande l'America!", conclude la nota.

NOTIZIE TRATTE DAL SITO WEB:


https://www.rainews.it/articoli/2023/03/trump-incriminato-per-frode-primo-ex-presidente-della-storia-americana-64546121-1d92-4382-a128-66364ee64721.html


SI CONSTATA CHE ANCHE IN NEGLI USA I MALEDETTI E SCELLERATI E SPREGIUDICATI SINISTROIDI DEL GRUPPO DEMOCRATICO, “USANO” LA GIUSTIZIA PER SBARAZZARSI DEL LORO PIU’ ACERRIMO NEMICO POLITICO, SENZA ALCUNA VERGOGNA E RITEGNO MORALE ED ETICO ?


VERGOGNA


Cuneo,li 31,03.2023

 

 

 
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LE DIRETTIVE EU SULLE GREEN CASA E L'AUTO ELETTRICA NON STANNO PRODUCENDO QUASI NESSUNA PROTESTA DA PARTE DELL'OPEC.COME MAI ?

Post n°1072 pubblicato il 30 Marzo 2023 da Caino2007dgl

 

GLI EFFETTI DEVASTANTI ANCHE PER L‘OPEC , ORGANIZZAZIONE CHE GESTISCE IL COMMERCIO NEL MONDO DEL PETROLIO.

 

 

 

Infatti, finora consumi energetici in Europa sono stati pari 885,7 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, il consumo finale di energia nel 2020 nell'Unione europea. La tonnellata equivalente di petrolio è un'unità di misura che corrisponde alla quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo .

 

Adesso che verranno applicate le due famigerate e per noi pericolosissime direttive EU: quella sulla casa green e quella sull’auto elettrica, quanto petrolio eviteremo di acquistare dal sistema OPEC e quali danni economici i produttori di petrolio subiranno ?

 

Eppure, finora, da quegli ambiti non s’è sentita pronunciare una sola parola contro le direttive eu di cui si parla che per loro costituiscono un enorme danno di perdita di guadagni cosa incontestabile e vera.

 

Come mai ?

 

Qualcuno è informato più di me ? me lo sa spiegare bene ? Grazie anticipatamente.

 

Viaggiando sul web io ho trovato solo questo link: petrolieri dichiarano guerra all'auto elettrica – Greenreport

greenreport.it

https://greenreport.it › news › energia › petrolieri-dich...

29 mar 2016 — I petrolieri dichiarano guerra all'auto elettrica. FMI: ai combustibili fossili vanno sovvenzioni pari a 10 milioni di dollari al minuto.

 

Tale notizia è datata 2016.

 

Dopo tale prime lamentele internazionali, il mondo dei petrolieri non ha più fatto sentire la sua protesta.

 

Non e’ strano e misterioso questo silenzio di coloro che per primi verranno colpiti dalle due pericolosissime direttive eu, di cui si parla ?

 

Ecco alcune notizie sul sistema OPEC:

 

Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio

Compagnia

 

L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, meglio conosciuta come OPEC, fondata nel 1960, comprende tredici Paesi che si sono associati, formando un cartello economico, per negoziare con le compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di petrolio, prezzi e concessioni. Wikipedia

Fondazione: settembre 1960, Bagdad, Iraq

Sede centrale: Vienna, Austria

Fondatori: Juan Pablo Pérez Alfonzo, Abdullah Tariki

Abbreviazione: OPEC

Lingua ufficiale: Inglese

Segretario Generale: HE Haitham Al Ghais

Tipo: cartello economico

 

 

Cuneo,li 30.03.2023

 

Rinaldo

 

 

 
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LA CADUTA DELLA EX URSS E LA NATO CHE NON AGI' APPROFITTANDO DEL SUO COLLASSO PER SOTTOMETTERLA

Post n°1071 pubblicato il 27 Marzo 2023 da Caino2007dgl

 

APPUNTO PER TUTTI COLORO CHE IN OCCIDENTE STANNO TIFANDO PRO NAZISTA RUSSO IN MODO SCANDALOSO E VERGOGNOSO , DIMENTICANDO CIO’ CHE ACCADDE DOPO LA CADUTA DELL’EX URSS.

 

 

 

Faccio rilevare a coloro che continuano ad essere al fianco del nazista PUTIN che se la NATO a, suo tempo avesse voluto , avrebbe facilmente SOTTOMESSO totalmente la ex URSS quando essa, per i noti motivi , andò a fondo inesorabilmente assieme anche alla Germania dell’Est.

 

Quindi , le supposte minacce ricevute dalla NATO più volte denunciate dal criminale PUTIN, sono fandonie vere e proprie per nulla vere e credibili.

 

E ricordo anche che nel 2014, dopo che la mafia russa si impossessò della CRIMEA con i metodi illeciti da tutti noti, la NATO non mosse un dito pro UCRAINA per ristabilire l’ordine mondiale.

 

Quindi tutte le proposizioni e le azioni pro maledetto criminale PUTIN messe finora in atto da molti cittadini occidentali sono veri atti di tradimento verso le proprie rispettive democrazie, non avendo voluto riconoscere ed ammettere che mai c’è stato un progetto di SOTTOMISSIONE della GRANDE RUSSIA alla NATO che, ripeto , dopo la caduta rovinosa e definitiva della ex URSS l’avrebbe potuto fare benissimo senza neanche sparare un solo colpo di pistola.

 

Ecco comunque, per chi se ne fosse dimenticato cosa accadde ai tempi della caduta totale della ex URSS comunista:

 

Dissoluzione dell'Unione Sovietica | Video - Studenti.it

 

studenti.it

https://www.studenti.it › dissoluzione-unione-sovietica...

18 mar 2022 — L'URSS si rivelò come un gigante dai piedi d'argilla, emersero le disparità, l'odio razziale, le spinte indipendentiste dei popoli del ...

Dissoluzione dell'Unione Sovietica - Wikipedia

 

wikipedia.org

https://it.wikipedia.org › wiki › Dissoluzione_dell'Uni...

Il 25 dicembre 1991, alle ore 18, Gorbačëv si dimise da presidente dell'Unione Sovietica e dichiarò abolito l'ufficio, inoltre conferì tutti i poteri e l' ...

Storia · ‎Le prime elezioni libere · ‎Cronologia delle dichiarazioni...

dissoluzione dell'URSS e crollo del muro di Berlino - Skuola.net

 

skuola.net

https://www.skuola.net › ... › Storia Contemporanea

In questo appunto si parla della storia dell'Unione Sovietica durante il secondo dopoguerra, della sua dissoluzione a seguito della fallita riforma di ...

 

 

QUESTE SONO VERITA’ STORICHE CHE NESSUNO PUO SMENTIRE

 

MEDITATE

 

Cuneo,li 27.03.2023

 

 

Rinaldo

 

 
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L’EUROPA “UCCIDERA” L'ITALIA CON LE CASE ED I MOTORI ELETTRICI

Post n°1070 pubblicato il 26 Marzo 2023 da Caino2007dgl

 

L’EUROPA “UCCIDERA” L'ITALIA CON LE CASE ED I MOTORI ELETTRICI.QUESTO E' UN DATO INDISCUTIBILE. PER LA GIOIA E LA SODDISFAZIONE SCANDALOSE E VERGOGNOSE DEI COSIDDETTI AMBIENTALISTI ANCHE ITALIANI DI SINISTRA.

 

 

DUNQUE, DALLE NOTIZIE CHE PROVENGONO DALLA EU S’E’ COMPRESO CHE LA GERMANIA SEMBRA CHE ABBIA OTTENUTO SODDISFAZIONE E RASSICURAZIONE DALLA COMMISSIONE EUROPA SULLA POSSIBILITA’ CONCRETA CHE ANCHE DOPO IL 2035, SI POTRANNO UTILIZZARE I COSIDDETTI CARBURANTI PER MOTORE TERMICO COSTITUITI DA ELEMENTI DEFINITI E-FUELS, ESCLUDENDO , PERO’, QUELLI COSIDDETTI CHIMICI A CUI ANCHE L’ITALIA E’ INTERESSATA.

 

SE ANDASSE DAVVERO SECONDO GLI ACCORDI RECENTISSIMI INTERCORSI FRA LA GERMANIA E LA EU , IN ITALIA SAREMMO COSTRETTI A CHIUDERE INTERI SETTORI INDUSTRIALI CHE OGGI SONO DEDICATI ALLA COSTRUZIONE DI AUTO CON MOTORE TERMICO A BENZINA O DIESEL, CON PERDITA APPROSSIMATIVA, PER DIFETTO ,DI 120 MILA POSTI DI LAVORO CIRCA.

 

PER QUESTO SI SUPPONE CHE L’ITALIA DIRA’ ANCORA NO AL COSIDDETTO MOTORE ELETTRICO. ECCO IL RELATIVO LINK:

 

Auto elettrica: l'Italia voterà no allo stop Ue ai motori termici ...

 

rainews.it

https://www.rainews.it › articoli › 2023/02 › auto-elett...

28 feb 2023 — Auto elettrica: l'Italia voterà no allo stop Ue ai motori termici nel 2035. L'Italia ritiene che "la scelta dell'elettrico non debba ...

 

 

ED ECCO, PER CHI NON NE FOSSE INFORMATO TOTALMENTE, LE NOTIZIE UTILISSIME SU QUESTA SCIAGURATA , SCELLERATA E PERICOLOSISSIMA DIRETTIVA EU:

 

Il divieto di vendita per le nuove auto a benzina e diesel nell'UE dal 2035  

Economia 

Aggiornato il: 

13-02-2023 - 10:50  

Pubblicato:  28-10-2022 - 15:56  


Dal 2035 tutte le nuove auto e i veicoli leggeri venduti nell'UE non dovranno produrre emissioni di CO2. In cosa si tradurrà in pratica? Scopritelo nel nostro articolo.

Per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, l'UE sta adottando misure per ridurre le emissioni delle automobili, poiché il trasporto su strada rappresenta un quinto delle emissioni di CO2 dell'UE. Nel giugno 2022 il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione per auto e furgoni nuovi a emissioni zero entro il 2035. Gli obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030 sarebbero fissati al 55% per le auto e al 50% per i furgoni.

A luglio l'eurodeputato olandese Jan Huitema (Renew, NL), che ha curato la relazione sulla revisione degli standard di CO2 dell'UE per auto e furgoni nuovi, ha partecipato a una diretta Facebook sui nuovi standard di emissioni su cui è tratta la seguente serie di domande e risposte.


Quando entrerà in vigore il divieto di vendita per le nuove auto a benzina e diesel che emettono CO2?

A partire dal 2035, tutte le nuove auto in arrivo sul mercato devono essere a emissioni zero e non possono emettere CO2. In questo modo si potrà garantire che entro il 2050 il settore dei trasporti possa diventare a emissioni zero.

Cosa succederà alle attuali auto a benzina/con motore a combustione? Potranno continuare a essere guidate dopo il 2035?

Sì, sarà possibile continuare a guidare una delle auto attualmente in circolazione. Le nuove regole non impongono che entro il 2035 tutte le auto in circolazione siano a emissioni zero. Queste regole non riguardano le auto in circolazione. Se acquistate ora un'auto nuova, potrete guidarla fino alla fine del suo ciclo di vita. Ma, poiché la vita media di un'auto è di 15 anni, dal 2035 dobbiamo iniziare per consentire che entro il 2050 tutte le auto diventino CO2 neutrali dal punto di vista climatico.

Sarà ancora possibile acquistare e vendere automobili d'occasione a benzina o diesel e rifornirle di carburante dopo il 2035?

Sì, tutto questo sarà ancora possibile. Tuttavia, il costo totale di proprietà (costo di carburante, manutenzione, acquisto e assicurazione) potrebbe aumentare.


Quali saranno le auto a zero emissioni di CO2 più guidate?

La tendenza spinge principalmente verso i veicoli elettrici a batterie poiché il costo di proprietà totale è inferiore rispetto alle attuali alternative presenti sul mercato. Ad esempio, la produzione di idrogeno e combustibili verdi (a partire da elettricità e idrogeno e convertiti in benzina sintetica) è più costosa, poiché richiede molta elettricità. Tuttavia, le batterie sono pesanti e questo significa che alcuni mezzi di trasporto non possono essere facilmente alimentati dalle batterie, quindi l'idrogeno o i combustibili verdi possono essere una buona soluzione alternativa per navi, aerei o veicoli pesanti.

Le auto elettriche saranno convenienti?

È più redditizio utilizzare veicoli elettrici, poiché i prezzi dell'elettricità sono attualmente inferiori a quelli della benzina e richiedono meno manutenzione. Quindi, una volta acquistata, il costo totale di proprietà di un'auto a batteria è uguale o inferiore a quello di un'auto a benzina o diesel. Tuttavia, al giorno d'oggi le auto elettriche sono costose. Le nuove normative dovrebbero incoraggiare una maggiore concorrenza e incoraggiare i produttori a investire nella ricerca e nell'innovazione dei veicoli elettrici, il che dovrebbe abbassare il prezzo di acquisto.


Un altro problema che si pone, riguarda il mercato delle auto usate, per i veicoli elettrici che non si è ancora sviluppato.


Cosa accadrà ai rifiuti prodotti delle batterie elettriche?

 Questo problema sarà affrontato da altre normative, come la direttiva sulle energie rinnovabili e il nuovo regolamento sulle batterie, che garantiscono un processo di produzione delle batterie neutro sotto il profilo di CO2, ovvero senza effetti negativi sull'ambiente e che ricicliamo le batterie.

 

In questo momento, c'è anche molto lavoro da fare con le batterie innovative, e non solo per le auto.

 

Ci sono abbastanza infrastruttura per le auto a zero emissioni di CO2 Sono solo per le persone che vivono in città?

I produttori sono al lavoro per ottenere auto con un'autonomia in grado di andare oltre i 600 km. L'efficienza sta migliorando, quindi le auto non devono essere ricaricate così spesso o possono essere ricaricate con una spina o una presa convenzionale a casa. Nell'ottobre 2022 il Parlamento ha fissato la propria posizione sulle infrastrutture dei combustibili alternativi, in modo da consentire più punti di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno.

Quali saranno i prossimi passi?

Nel febbraio 2023 l'accordo è stato ratificato dal Parlamento e adesso dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio.

Ulteriori informazioni sulle emissioni nel settore dei trasporti:

Rivedete l'intervista con Jan Huitema ↓

ELEMENTI INFORMATIVI TRATTI DAL SITO WEB:

 

https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/economy/20221019STO44572/il-divieto-di-vendita-per-le-nuove-auto-a-benzina-e-diesel-nell-ue-dal-2035

 

 

SICCOME , COME SI DICEVA IN APERTURA, LA GERMANIA HA TROVATO L’INTESA CON LA EU SULL’UTILIZZO DI SPECIALI CARBURANTI , L’ITALIA SARA’ FORTEMENTE PENALIZZATA ED AVRA’ RIPERCUSSIONI NEL MONDO DEL LAVORO TERRIBILI.

ECCO LA NOTIZIA DA VISIONARE ATTENTAMENTE:

 

Unione Europea: raggiunto l'accordo con la Germania sugli e-fuel

25 Marzo 2023 127

Sembrava che ci volesse ancora qualche giorno per trovare l'accordo definitivo tra l'Unione Europea e la Germania sugli e-fuel. Invece, il vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, attraverso un messaggio su Twitter, ha annunciato che l'intesa è stata raggiunta.

Abbiamo trovato un accordo con la Germania sull’uso futuro degli e-fuel nelle automobili.

Come sappiamo, il voto finale del Consiglio UE sullo stop alle endotermiche al 2035 era stato rinviato a data da destinarsi a causa della posizione di alcuni Paesi tra cui la Germania e anche l'Italia. Il Governo tedesco, in particolare, aveva chiesto una deroga sugli e-fuel per consentire la vendita delle auto alimentate da questo carburante anche dopo il 2035.


Dopo il rinvio del voto erano iniziate fitte trattative sia tra i Paesi membri e sia tra l'Unione Europea e la Germania per superare lo stallo politico. Di recente, l'UE aveva aperto agli e-fuel a patto che le auto disponessero di un sistema che impedisse loro di funzionare con altri carburanti. Proposta che non era piaciuta del tutto alla Germania perché per soddisfare questo requisito le case automobilistiche avrebbero dovuto sviluppare nuovi motori. In ogni caso, durante l'ultimo Consiglio UE di questo giorni, L'Unione Europea e la Germania si erano dette sicure che un accordo sarebbe stato presto raggiunto.

A quanto pare, un accordo è stato finalmente trovato. L'intesa, sottolinea il ministro dei Trasporti tedesco Volker Wissing, "apre la strada alla nuova immatricolazione dopo il 2035 di veicoli con motori a combustione che utilizzano solo carburanti a emissioni zero".

L'accordo con la Germania non cambia il testo del regolamento concordato lo scorso anno tra i rappresentanti degli Stati membri e il Parlamento europeo. Il prossimo martedì la riunione dei ministri per l’Energia in programma a Bruxelles dovrebbe dare ufficialmente il via libera alla normativa europea delle emissioni grazie al ritrovato appoggio della Germania. Infatti, la posizione degli altri Paesi contrari al regolamento sul 2035, tra cui l'Italia, non dovrebbe poter bloccare l'iter di approvazione.

L'Italia, in particolare, sembra che non raggiungerà l'obiettivo di far includere anche il biocarburante oltre agli e-fuel. Questo, nonostante il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni avesse affermato che la "battaglia sui biocarburanti non era ancora persa".

NOTIZIE TRATTE DAL SITO WEB:

https://www.hdmotori.it/auto/articoli/n568024/unione-europea-germania-accordo-e-fuel-2035/

COSA SONO I CARBURANTI TIPO E-FUELS ?

ROMA - Gli e-Fuels, abbreviazione di electrofuels, sono carburanti sintetici liquidi o gassosi. Si ottengono prima scomponendo l'acqua nei suoi elementi base, cioè idrogeno e ossigeno attraverso un processo di elettrolisi.

igeno attraverso un processo di elettrolisi.15 ore fa


Auto elettrica, perchè l'Europa ha detto sì al carburante e-fuels. Come si produce e in che modo può essere usato

repubblica.it

https://www.repubblica.it › attualita › 2023/03/25 › news

ESCLUDENDO I BIOCARBURANTI , SI DA UNA MAZZATA PESANTISSIMA ALLE NOSTRE INDUSTRIE SPECIALIZZATE NELLA COSTRUZIONE DI MOTORI CHE LI POSSONO UTILIZZARE, CON IL RISCHIO FONDATISSIMO DI PERDERE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI POSTI LAVORO SPECIALIZZATO.


E TUTTO QUESTO PER DARE SODDISFAZIONE E GIOIA AI COSIDDETTI VERDI CHE CI STANNO ILLUDENDO CHE FACENDO SPARIRE DALLA SOLA NOSTRA EUROPA I MOTORI A BENZINA O DIESEL , IMPROVVISAMENTE IL CLIMA MIGLIORERA’ DI COLPO ED EVITEREMO TUTTE LE CATASTROFI NATURALI AMBIENTALI CHE GLI STESSI FANTASTICI MA PERICOLOSISSIMI GRUPPI SOCIALI CI STANNO FACENDO CREDERE CON I LORO DISCORSETTI DA BAR SU CUI QUASI NESSUN SCIENZIATO SERIO ED AVVEDUTO PORREBBE LA SUA FIRMA.

QUINDI ASPETTIAMOCI DANNI IMMENSI NEL CAMPO INDUSTRIALE ED ECONOMICI, ANCHE PRIMA DELLA FATIDICA DATA DEL 2035.


NEL FRATTEMPO SAREMO SICURAMENTE DENTRO GUAI ALTRETTANTO GRAVISSIMI VISTO CHE FRA POCO ENTRERA’ IN VIGORE ANCHE LA DIRETTIVA SULLA COSIDDETTA “CASA GREEN” SEMPRE PER GLI STESSI , IDENTICI MOTIVI LAMENTATI DAI GRUPPI VERDI EUROPEI PER TENTARE DI SALVARE IL CLIMA E L’AMBIENTE COME SE CIO’ FOSSE REALMENTE POSSIBILE OTTENERLO.

INFATTI, LA CASA GREEN CI COSTERA’ ENORMI SPESE CHE QUASI NESSUNO IN ITALIA POTRA’ SOSTENERE E SOPPORTARE E PER QUESTO AVRA’ RIPERCUSSIONI NEGATIVE CHE CAUSERA’ ANCH’ESSA FORME DI NUOVA POVERTA’ ANCHE ASSOLUTA CON LA CONSEGUENZA CHE MOLTISSIME CASE IMPOSSIBILITATE A POTERE ESSERE POSTE IN LINEA CON LA FAMIGERATA E FANTOMATICA DIRETTIVA E LE DEPREZZERA’ SICURAMENTE FINO AD UN VALORE VICINO ALLO ZERO.

ECCO ALCUNE NOTIZIE CHE FAREMMO TUTTI BENE A VISIONARE:

Direttiva UE case green: cosa prevede

  • gli immobili residenziali dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe energetica D entro il 2033;

  • gli altri edifici, invece, la classe E a partire dal 2027 e la D dal 2030;

  • tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero a partire dal 2028.

16 mar 2023


Case green: la direttiva UE fa il primo passo avanti - BibLus-net

 

acca.it

https://biblus.acca.it › direttiva-ue-case-green

Informazioni sugli snippet in primo piano

Case Green: cosa impone la direttiva UE e come adeguarsi

 

gromia.com

https://www.gromia.com › blog › news › case-green-d...

7 feb 2023 — Entro il 13 marzo 2023 dovrebbe essere approvata la direttiva UE Case Green per la riqualificazione del patrimonio immobiliare dei Paesi ...


direttiva europea Case Green, chi pagherà la riqualificazione ...

 

edilportale.com

https://www.edilportale.com › risparmio-energetico

2 feb 2023 — 02/02/2023 - La direttiva europea in materia di prestazione energetica nell'edilizia, che la UE sta mettendo a punto, (pre)occupa anche le ...


INSOMMA STIAMO CORRENDO PER MOTIVI ASSOLUTAMENTE NON COMPROVATI DA DALLA SCIENZA AMBIENTALISTICA O CLIMATICA, VERSO UN MONDO “NUOVO” CHE SICURAMENTE NON PORTERA’ BENESSERE E SERENITA’ IN QUASI NESSUNA FAMIGLIA EUROPEA, VISTI I COSTI ENORMI CHE SI DOVRANNO SOPPORTARE SIA PER LE NUOVE AUTO ELETTRICHE SIA PER AVERE UNA CASA GREEN SECONDO LE PERICOLOSE DIRETTIVE EUROPEE.

MI CHIEDO ALLORA: CI CONVERRA’ RESTARE ANCORA ALL’INTERNO DEL SISTEMA EUROPEO ? E SE NE USCISSIMO QUALI BENEFICI E VANTAGGI NE POTREMMO OTTENERE ?

IO PENSO CHE, DA INESPERTO DELLA FINANZA E DELL’ECONOMIA, NON SARA’ POSSIBILE SOTTO OGNI ASPETTO USCIRNE ANCHE PERCHE’ E’ A TUTTI EVIDENTE E CHIARO CHE FINORA RESTARE NELLA EU CI HA IMPEDITO DI ANDARE IN DEFAULT.

MA POTREMMO CONTINUARE UNA VITA NORMALE E TRANQUILLA UGUALMENTE ANCHE SE NON RIUSCIREMO A RISPETTARE LE DIRETTIVE DI CUI SI PARLA ? AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA.


PER ORA DICO SOLO VERGOGNA !!!


IO SU TALI TEMI CONTINUERO’ A SOSTENERE CHE PRIMA CHE SULLA TERRA COMPARISSE L’UOMO , LA FLORA E LA FAUNA , C’ERANO CONDIZIONI DI ASSOLUTA INVIVIBILITA’ PER LA PRESENZA SOPRATTUTTO DI MIGLIAIA DI VULCANI SIA SOTTOMARINI SIA TERRESTRI CHE SPUTAVANO OGNI MINUTO TONNELLATE DI VELENO NEL CIELO DAVVERO MORTALI.

EPPURE SAPPIAMO BENISSIMO E QUESTO E’ DIMOSTRATO DALLA NOSTRA ATTUALE PERDURANTE PRESENZA SULLA TERRA, CHE MADRE NATURA , NONOSTANTE LE TERRIBILI CONDIZIONI DI PARTENZA, CON IL TEMPO RISOLSE TUTTO IN MODO POSITIVO ED EFFICACE , RIUSCENDO A CREARE L’AMBIENTE OTTIMALE PER CONSENTIRE L’AVVENTO DELL’UOMO ED ANCHE DELLA FLORA E DELLA FAUNA FINO AI NOSTRI GIORNI.


Cuneo ,l 26.03.2023

Rinaldo

 
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NO UTERO IN AFFITTO

Post n°1069 pubblicato il 24 Marzo 2023 da Caino2007dgl

RITENENDOLO UTILE ED IMPORTANTE PUBBLICO IL SEGUENTE COMUNICATO PERVENUTOMI OGGI POMERIGGIO,  DAL SIG. JACOPOCOGHE APPARTENENTE ALLA MERITORIA ASSOCIAZIONE CIVILE ONLUS PRO VITA E FAMIGLIA CON SEDE IN ROMA.

 

OGGETTO: Re: NO all’utero in affitto!

 

CIAO rINALDO

 

finalmente ci siamo!

Ieri la Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha deciso di iniziare l’esame delle proposte di legge per rendere l’utero in affitto un reato universale, cioè punibile anche se commesso fuori dai confini italiani.

Attualmente, la legge - di fatto - punisce solo chi organizza, pratica o commercializza l’utero in affitto nel territorio italiano, ma non chi va a sfruttarlo all’estero e poi torna in Italia coi bambini comprati a caro prezzo.

Le proposte di legge che il Parlamento sta iniziando a esaminare possono assestare un colpo mortale all’orrendo mercato dei figli, punendo anche chi lo alimenta fuori dai confini italiani.

Aiutaci a chiedere al Parlamento di approvare la legge per rendere l’utero in affitto un reato universale il prima possibile, firma la petizione: provitaefamiglia.it/petizione/utero-in-affitto-la-tua-firma-per-dire-basta-stop-utero-in-affitto-2 

Rinaldo è altissimo il rischio che l’iter avviato in Parlamento non raggiunga l'obiettivo a causa della potenza mediatica e politica della Lobby LGBTQ e delle cosiddette “Famiglie Arcobaleno”.

Anche nella coalizione di centrodestra ci sono elementi fortemente affini alle istanze LGBTQ, che potrebbero mettere i bastoni tra le ruote e far naufragare quest’occasione storica.

Per questo è fondamentale aumentare la nostra pressione sul Parlamento e sulla Commissione Giustizia della Camera, chiedendo insieme che non ci siano tentennamenti e si proceda spediti verso l’approvazione di una legge che renda l’utero in affitto punibile anche se commesso all’estero.

Fai pressione sulla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati firmando ora la petizione: siamo già oltre le 20.000 firme ma dobbiamo raccoglierne molte di più, aiutaci firmando ora!

 

La macchina da guerra “arcobaleno” si è già messa in moto per far naufragare questa legge e difendere l’osceno mercato dei bambini comprati con l’utero in affitto.

Il Partito Democratico guidato dall’estremista Elly Schlein si è già schierato al fianco della Lobby LGBTQ e delle cosiddette “Famiglie Arcobaleno” (l’associazione che comprende anche coppie omosessuali che si recano all’estero per praticare l’utero in affitto o la procreazione artificiale tra donne).

Se i disegni di legge per rendere l’utero in affitto un reato universale non riceveranno ORA il sostegno di decine di migliaia di cittadini, la Lobby LGBTQ riuscirà ad affossare questo tentativo! Aggiungi la tua firma a quella di più di 20.000 italiani:

 

Non basta solo dirsi contro l’utero in affitto, Rinaldo. 

Dobbiamo organizzarci concretamente ed esercitare un’effettiva pressione sulle istituzioni affinché questa pratica barbara sia punita anche se commessa all’estero.

Firmare oggi questa petizione è il tuo modo di partecipare attivamente! [clicca qui]

Ti ringrazio enormemente.

In alto i cuori,

Jacopo Coghe
Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus

 

P.S. La Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha deciso di iniziare l’esame delle proposte di legge per rendere l’utero in affitto un reato universale… ieri! Questo, quindi, è il momento esatto per far sentire la nostra voce ed evitare che il progetto si areni a causa delle proteste della Lobby LGBTQ, del Pd estremista di Elly Schlein e delle cosiddette “Famiglie Arcobaleno”.

Aiutaci! Firma ora la petizione per chiedere al Parlamento di non tentennare: l’utero in affitto DEVE diventare un reato universale il prima possibile!

 

NOTA BENE. per chi volesse partecipare a questa valida ed importante campagna in difesa della donna, può farlo tramite il seguente link: https://www.provitaefamiglia.it/

 

Buona giornata

Cuneo ,li 24.03.204

 

Rinaldo

 

 
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