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Questo blog non è una testata giornalistica, esso viene aggiornato senza alcuna periodicità stabilita. Ai sensi della legge n° 62 del 7 marzo 2001 e non è un prodotto editoriale.

 

Messaggi di Aprile 2016

Sbarchi, il piano della Lorenzin: "Tessera sanitaria ai migranti"

Post n°990 pubblicato il 29 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Sbarchi, il piano della Lorenzin: "Tessera sanitaria ai migranti"

La tessera conterrà tutti i dati sanitari dell'immigrato. Il ministro: "Ci permetterà di tracciare lo stato di salute di chi entra in Europa"

 

Partiamo con il progetto tessere sanitarie ai migranti".

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin

La nuova tessera, che rientra nel progetto europeo Care e che a partire da luglio sarà consegnata negli hotspot di Lampedusa e Trapani, è stata salutata con entusiasmo dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. "Conterrà tutti i dati sanitari del migrante e ci permetterà di tracciare lo stato di salute di chi entra in Europa - ha spiegato all'Ansa - sotto il profilo della sicurezza permetterà la tracciabilità delle persone".

Con l'Istituto nazionale salute, migrazioni e povertà (Inmp), l'Italia si mette alla testa di un progetto che punta a garantire agli immigrati, che sbarcano nel Belpaese, le cure sanitarie. Ovviamente a nostre spese. "Grazie alla tessera sanitaria - sottolinea Lorenzin all'Ansa - si potrà anche evitare che dal passaggio del migrante da un paese all'altro si facciano prestazioni sanitarie non necessarie". La novità rientra, appunto, nel più ampio progetto europeo Care al quale partecipano cinque Stati. Oltre all'Italia, che dovrà coordinare l'intero progetto, hanno, infatti, aderito la Grecia, Malta, la Croazia e la Slovenia. "La tessera - annuncia il coordinatore Care, Gianfranco Costanzo, direttore Unità operativa gestione progetti dell'Inmp - inizierà ad essere consegnata ai migranti in arrivo a partire da luglio, negli hotspot di Lampedusa e Trapani ed in quelli degli altri Paesi partner".

Da qualche giorno i team dei medici dell'Inmp sono già attivi negli hotspot di Lampedusa e Trapani. Il progetto Care prevede anche visite ad hoc per la determinazione dell'età dei ragazzi, che sbarcano sulle coste italiane, e un sistema software statistico che permetterà di valutare il rischio di particolari patologie negli immigrati monitorati al loro arrivo nei centri di identificazione.

http://www.ilgiornale.it/news/politica/sbarchi-piano-lorenzin-tessera-sanitaria-ai-migranti-1252555.html?utm_source=Facebook&utm_medium=Link&utm_content
=Sbarchi%2C+il+piano+della+Lorenzin%3A+%22Tessera+
sanitaria+ai+migranti%22+-+IlGiornale.it&utm_campaign=Facebook+Interna

 
 
 

A ‪‎Roma‬, i partiti continuano a parlare solo di alleanze, giochi di potere e beghe politiche

Post n°989 pubblicato il 29 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Il loro unico problema e non farsi portare via  la  gallina dalle  uova  d'oro che e Roma e  stanno faccendo allealze  con tutti 

‪#‎Roma‬, i partiti continuano a parlare solo di alleanze, giochi di potere e beghe politiche: zero programmi, zero idee e zero azioni concrete. E finiscono solo per oscurare chi come noi vuole parlare di programmi e temi concreti per la città.

Vogliamo sapere cosa volete fare per Roma, non con chi si allea questo o quel partito.

PS: Ci vediamo stasera a Vasto, alle 19.00 in piazza 

 
 
 

Alessandro Di Battista a Virus , video

Post n°988 pubblicato il 28 Aprile 2016 da nonna.fra
 

 
 
 

RENZI E IL REFERENDUM COSTITUZIONALE

Post n°987 pubblicato il 28 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Renzi si vuole blindare altri 5 anni al governo. E allora saranno LACRIME e SANGUE senza fine, perderanno qualsiasi timidezza e incertezza. FERMIAMOLO!!!

Il segretario del PD ha deciso di giocarsi tutto per tutto sul REFERENDUM COSTITUZIONALE. Nel 2017 l'Europa lo costringerà a manovre pesantissime e il suo governo non reggerà. Se vince il NO alla sua Riforma se ne va a casa LUI e QUESTO GOVERNO. Se vince SI vuole sfruttare l'onda del consenso con il voto e blindarsi con la sua maggioranza per altri 5 anni . Ambienti interni al PD ci raccontano che i posti nella lista del PD verranno dati a chi porterà più voti per NO nel proprio collegio elettorale. Una VERA E PROPRIA macchina del CONSENSO messa in moto in tutta Italia. Quando ha deciso questa strategia i sondaggi affermavano che il 60% dei cittadini era favorevole alla sua riforma, ma dopo pochi mesi le cose sono cambiate velocemente. Da un governo delle lobby non può arrivare nulla di buono e i cittadini iniziano a recuperare informazioni altrove perché sanno che i giornali ,se escludiamo Il Fatto Quotidiano, sono tutti venduti a qualche interesse privato o politico, mentre la RAI è sotto il controllo del PD e MEDIASET di BERLUSCONI. Renzi ha fatto male i suoi conti. Il popolo si sta svegliano ed ottobre possiamo liberarci di questa CRICCA e il paese potrà tornare ad essere LIBERO, come non lo è da DECENNI !!

Luigi Gallo

 
 
 

Vecchi e nuovi Padri Costituenti

Post n°986 pubblicato il 28 Aprile 2016 da nonna.fra
 

 

Vecchi e nuovi Padri Costituenti. Chi a ottobre voterà "sì", sia almeno consapevole del disastro immane che provocherà.

 

 
 
 

Pd, Scanzi vs Barca: “Graziano indagato? Altra prova che Renzi non ha a cuore questione morale”. “Sbagli”

Post n°985 pubblicato il 27 Aprile 2016 da nonna.fra
 

“Caso Graziano? Al momento, le uniche cose che Renzi ha saputo rottamare veramente sono state D’Alema e la sinistra. ll presidente del Consiglio è scarsamente interessato alla questione morale”. Così il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, commenta la vicenda di Stefano Graziano, presidente del Pd campano, indagato con l’accusa di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso. Ospite di Otto e Mezzo (La7), Scanzi si confronta con Marco Damilano, vicedirettore dell’Espresso, e Fabrizio Barca, esponente Pd, il quale osserva: “Quello che sta accadendo è una cosa orrenda, e vorrei pure vedere che Graziano non si fosse autosospeso. La questione morale nel Pd? Renzi ce l’ha sicuramente a cuore“. Scanzi puntualizza: “Se Renzi fosse stato interessato alla questione morale, non si sarebbe vantato del Patto per il Sud con De Luca, non avrebbe riscritto la Costituzione con Verdini, non avrebbe fatto la riforma della giustizia con Alfano, non avrebbe tenuto come sottosegretario uno indagato come Vito De Filippo, non avrebbe reagito in quel modo alle parole di Davigo. Renzi ha molte priorità, tra le quali non c’è minimamente la questione morale. Se ci fosse stata, avrebbe fatto qualcosa contro la corruzione combattendo la prescrizione“. Il giornalista poi analizza la scelte del premier nella classe dirigente del Pd e menziona la telefonata-burla de La Zanzara, di cui rimase vittima Barca, a cui chiede: “Lei utilizzò dei toni molto duri nei confronti del governo Renzi, appena insediato. Mi dice cosa ha fatto in questi due anni? Ridirebbe le stesse cose?”. L’esponente del Pd ribadisce: “Io non ho mai pensato, neanche in una telefonata rubata che non voglio commentare, che non ci fosse un’attenzione alla questione morale da parte di Renzi e non ho alcun dubbio in merito. Lui ha corso più di quello che avrebbe voluto, perché in qualche modo voleva che il governo Letta reggesse e io gli ho creduto“. Ma alle espressioni contrariate di Scanzi e Damilano, replica con una battuta: “Fatemi continuare la mia critica, tanto Renzi non ha bisogno di nessuno che lo difenda”

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/04/27/pd-scanzi-vs-barca-graziano-indagato-altra-prova-che-renzi-non-ha-a-cuore-questione-morale-non-e-cosi/513010/

 
 
 

Renzi c'è la fatta mettere Carrai nel DIS

Post n°984 pubblicato il 26 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Sorial Girgis Giorgio
 

E Renzi alla fine ce l'ha fatta a mettere #‎Carrai‬, il suo miglio amico, al DIS (Dipartimento informazioni per la sicurezza) con un incarico di consulenza di 70 mila euro.

Non si conosce ancora bene la natura dell'incarico, se non il compenso e che la consulenza potrebbe essere addirittura secretata.

Di certo sono palesi il conflitto d'interessi, l'incompetenza e il fatto che la nomina sia sorretta solamente dall'amicizia di Renzi nei confronti di Carrai.

Carrai si occupa di sicurezza informatica da circa 2 anni, tra l'altro solo per aver fondato a fine 2014 insieme a Leonardo Bellodi (ex braccio destro di Paolo Scaroni all'Eni) la Cys4, società che si occupa di sicurezza informatica. 
E a meno che non sia un hobby di lunga data, le competenze scarseggiano.

Sicuramente niente hanno a che fare con la Cyber Security i suoi legami col premier israeliano Benjamin Netanyahu e nemmeno essere il presidente di Toscana Aeroporti che gestisce gli scali di Firenze e Pisa.

D’altronde, Carrai è ai vertici delle fondazioni che hanno finanziato, attraverso la ricerca di fondi, l’ascesa politica di Renzi. 
Sempre Carrai è l'uomo che lasciava a completa disposizione del Matteo Renzi sindaco e presidente della Provincia un bell'appartamento a Firenze.

Persino il fido Denis Verdini, giorni fa, ha definito un "azzardo" la consulenza di Carrai.
Il leader di ALA non si è mai scomposto mentre devastava la Costituzione e neppure dopo che gli è arrivato il sesto avvisto di garanzia.. Se ha quindi dei dubbi sulla nomina di Carrai, questo deve essere proprio incompetente.

Noi dubbi non ne abbiamo: quella di Carrai è una nomina forzata, priva di qualsiasi requisito e in palese conflitto d'interessi. 
Una nomina alla Renzi, l'ennesimo uso della politica per fini meramente personali!

 
 
 

IL PD SI VERGOGNA DI SE STESSO

Post n°983 pubblicato il 24 Aprile 2016 da nonna.fra
 

IL PD SI VERGOGNA DI SE STESSO


Ragazzi non ci posso credere, anche a Torino come a Roma, i candidati del Partito Delinquenziale hanno fatto i manifesti senza il simbolo del PD. 
Guardate il manifesto di Fassino, no ma, guardatelo. Look e posa giovanile (viva Photoshop), senza loghi alle spalle, fa il giovane, fa il nuovo. Lui, proprio lui, quello del "abbiamo una banca". Ridicolo. 
Torinesi, alle 16 sarò via Courmayeur 5 per la presentazione del programma "Integrazione ed Immigrazione" del M5S Torino a sostegno di Chiara Appendino, la nostra candidata sindaco. Se volete capire cosa sia il "nuovo" in politica, quello autentico e rivoluzionario che mette il bene pubblico al centro della sua attività politica, venite a trovarci. Se invece volete il "giovanotto" Fassino e il comitato d'affari che si porta alla spalle, allora state a casa.

Ps: dopo Torino andrò a Bologna per sostenere il nostro Massimo Bugani, ci vediamo dalle 20:30 al "Santo Bevitore" di via Galliera 42. Tutti invitati, non mancate!

 
 
 

Dato fuoco al portone del sindaco M5S Antonio Bevilacqua

Post n°982 pubblicato il 24 Aprile 2016 da nonna.fra
 

PRIMA ERANO MINACCE, DARE FUOCO ALLA MACCHINA E A UN PESTAGGIO , ADESSO SONO ARRIVATI A DARE FUOCO ALLA CASE DI CHI DA FASTIDIO PERCHE FA' QUELLO CHE NON HANNO FATTO LORO . MI AUGURO NON ARRIVANO AL PEGGIO PER SPAVENTARLI.
SIAMO VICINI A ANTONIO BEVILAQUA


Questa notte è successa una cosa gravissima.
Il sindaco M5S del Comune di Pietraperzia Antonio Bevilacqua e tutta la sua famiglia sono stati oggetto di un gravissimo attentato che per fortuna non è volto al peggio.
È stato dato alle fiamme uno dei due portoni di ingresso di casa e volevano incendiare anche l'altra porta (per fortuna sbagliando bersaglio). Il fuoco è stato spento dopo meno di mezz'ora grazie all'allarme dei vicini, quando ormai la casa era già inondata dal fumo.
Conosco bene Antonio, un ragazzo di 27 anni che si fa in quattro per il suo comune e la sua comunità, e so che non si farà intimidire da questi pezzi di merda.
La cittadinanza deve far sentire la propria voce e stringersi attorno al proprio Sindaco per richiamare la coscienza civile di quanti usano il linguaggio della violenza per lanciare messaggi intimidatori.
Quello che mi sento di dire oggi ad Antonio è di continuare la strada della buona amministrazione con obiettivi di legalità, imparzialità e trasparenza!
È la miglior azione contro questi pochi vigliacchi i cui atteggiamenti stridono rispetto al profondo senso di legalità che caratterizza la sua amministrazione!
Forse l'attenta opera di risanamento delle finanze del Comune e l'impegno per la legalità dà fastidio a qualcuno ed è per questo che occorre continuare a farlo con ancora più convinzione e tenacia!
Un forte abbraccio ad Antonio e alla sua famiglia!
Ps Tutto il MoVimento 5 Stelle è vicino ad Antonio Bevilacqua, proveremo ad andare tutti a Pietraperzia entro domani.
 
 
 

Il Formigoni rischia 9 anni di galera per associazione a delinquere e corruzione nel caso Maugeri.

Post n°981 pubblicato il 23 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Il Formigoni rischia 9 anni di galera per associazione a delinquere e corruzione nel caso Maugeri.

https://www.facebook.com/sorial.giorgio/videos/
1302025609814697/

Secondo l’accusa Formigoni è il primo responsabile di un'associazione a delinquere, essendosi fatto corrompere con almeno 8 milioni di euro in benefit, tra cui l’uso di meravigliosi yacht a sua completa disposizione, mazzette e proprietà immobiliari. 
Tangenti che sarebbero state pagate per anni dalla Fondazione Maugeri e dall'Ospedale San Raffaele ai vertici del Pirellone, percorrompere Formigoni con il metodo Daccò, descritto come "cancro" della sanità lombarda.

Il Formigoni in aula si giustifica parlando di forme di cortesia, ma secondo i magistrati della Procura di Milano tra il 2002 e il 2012 dai conti corrente di Formigoni non esce nemmeno un euro, neppure per comprare un vestito, un pranzo, una cena al ristorante.

Formigoni però usava cenare sontuosamente al ristorante stellato Sadler di Milano con vini e champagne da migliaia di euro, aveva una cantina personale che veniva rifornita da Pierangelo Daccò (già condannato a 9 anni per concorso in bancarotta fraudolenta e appropriazione indebita nel processo per la bancarotta del San Raffaele, ora in carcere) e la testimonianza del ristoratore Claudio Sadler spiega come facesse:

"Pagava sempre Daccò anche quando Formigoni veniva da solo. Avevamo ricevuto personalmente da Daccò la disposizione che i conti del presidente fossero a suo carico. Formigoni, anche quando veniva senza Daccò, non si preoccupava affatto del conto e, una volta finita la cena, andava via. Ringraziava e andava senza neppure chiedere quale fosse l’importo. Ordinava peraltro con libertà, bevendo solo champagne del quale è particolarmente appassionato".

In questo contributo di Crozza, il veterano Verdini, al sesto rinvio a giudizio, cerca di confortare il "celeste" Roberto Formigoni, sebbene lui un giorno di carcere non l'abbia mai fatto, vista la prescrizione sempre tempestiva.

Guardatevi questi 5 minuti di video, perché la conclusione risulta essere attualissima per quanto scellerata:
se i reati vengono valutati dai giudici, allora non c'è miglior soluzione per la classe politica corrotta se non di abolire la magistratura.

Proprio in questi giorni il Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati Davigo viene attaccato dal Pd per aver ripetuto una frase che va dicendo da anni: “la classe dirigente di questo Paese, quando delinque, fa un numero di vittime incomparabilmente più elevato di qualunque delinquente da strada e fa danni più gravi”.

Che non sia che questo attacco del PD a Davigo finalizzato all'obiettivo ben preciso?

Non sarebbe la prima volta per Renzi di attuare "richieste di giustizia" di Verdini, che solo Razzi potrebbe veramente pensare!

Purtroppo per quanto divertente, fa meno ridere di quanto non dovrebbe farci piangere... Povera Italia!

 
 
 

Travaglio;l’elezione di Piercamillo Davigo al vertice dell’Anm ha subito fatto arrabbiare la classe politica

Post n°980 pubblicato il 23 Aprile 2016 da nonna.fra
 

 

Com’era ampiamente prevedibile, l’elezione di Piercamillo Davigo al vertice dell’Anm ha  fatto saltare subito i nervi alla classe politica, specie di quella governativa. Il prestigio che deriva dalla sua storia, il linguaggio franco e tagliente, la capacità di sintetizzare i disastri della politica giudiziaria dei governi con battute comprensibili a tutti senza paraculaggini, sono peccati mortali nel Paese di Tartuffe. Chi lo ascolta e lo confronta coi balbettii dei minus habentes autonominatisi eletti dal popolo capisce subito chi ha ragione. Del resto ciò che Davigo dice da anni e ripete ora lo sanno tutti: i politici rubano più di prima, ma hanno smesso di vergognarsi, anzi rivendicano ciò che prima facevano di nascosto, quindi si guardano bene dal varare riforme efficaci per scoperchiare e combattere il malaffare. E non passa giorno senza che un’indagine lo dimostri. Ma sentirglielo dire con tanta chiarezza, tra tanti suoi colleghi che impiegano un quarto d’ora e duemila parole solo per dire “buonasera”, ha lo stesso effetto dell’urlo “il re è nudo!” del bimbo nella fiaba di Andersen. Siccome i politici parlano male perché pensano e agiscono malissimo, il solo sentir parlare Davigo li manda in bestia. (...) (Travaglio 23/4/16)

 
 
 

POMEZIA ; I RISULTATO PREMIANO LA COMPETENZA

Post n°979 pubblicato il 22 Aprile 2016 da nonna.fra
 

QUANDO NEL 2012 IL M5S SI E INSEDIATO NEL COMUNE DI POMEZIA IL BILANCIO ERA - 7.5 MILIONI E UNA CITTA' SPORCA E POCHISSIMI SERVIZI PER IL CITTADINO , DOPO UN ANNO ERA A - 4 MILIONI E PULITA NEL 2014 + 4 MILIONI , NEL 2015 + 15 MILIONI E  COSì IN TUTTI I COMUNI.
CAPITO PERCHE'  IL  LAVORO PRINCIPALE DEL PD  E SCREDITARE I 5 STELLE , ACCONTENTARE LE BANCHE E I PETROLIERI E  AFFAMARE IL POPOLO ? 
PAURA DI ANDARE  A CASA E SOPRATUTTO IN GALERA SE VINCE IL M5S  

Fabio Fucci - Sindaco di Pomezia - RM

‪#‎Pomezia‬ abbiamo chiuso il 2015 con 15 MILIONI di risultato positivo. Capacità, caparbietà, trasparenza ed onestà continuano a guidare la nostra azione amministrativa.

Continuiamo a dimostrare che il taglio delle spese superflue e l'ottimizzazione della macchina amministrativa pagano. Chiudiamo il rendiconto 2015 con un risultato positivo di oltre 15 milioni di euro, raggiunto grazie alle azioni messe in atto in questi anni, dalla chiusura delle società partecipate inutili al taglio delle retribuzioni ai dirigenti, dal risparmio sugli affitti delle sedi comunali a quello dell'appalto sulla raccolta dei rifiuti. Tutto questo senza alzare le tasse ai cittadini, bensì fornendo loro servizi più efficienti e impegnando importanti risorse economiche nelle opere pubbliche. I numerosi cantieri avviati e conclusi nel corso del 2015 dimostrano che i risparmi conseguiti ci hanno consentito di rispondere concretamente alle esigenze della Città e dei cittadini.

L'azione di risparmio attuata non mira esclusivamente all'azzeramento del debito ereditato, ma a fornire a Pomezia i servizi e le infrastrutture che i cittadini meritano. Confermiamo quindi anche quest'anno che il cambio di rotta avviato dalla nostra Amministrazione sta dando frutti sempre più ricchi: abbiamo trovato un Comune sull'orlo del dissesto, oggi, dopo tre anni di buona gestione delle casse comunali, possiamo iniziare a lavorare con più agio cercando di rispondere in maniera sempre più efficiente alle esigenze della cittadinanza.

Leggi qui i dettagli ---> https://goo.gl/pq3AF3

 
 
 

Filippo Nogarin (Sindaco M5S) il sistema Pd a Livorno

Post n°978 pubblicato il 22 Aprile 2016 da nonna.fra
 

 

A Livorno stiamo assistendo a una vera e propria farsa politico mediatica. Il partito democratico sta tentando di ribaltare la realtà addossando all'amministrazione 5 stelle le responsabilità delle condizioni in cui ha versato per anni Aamps, la municipalizzata dei rifiuti. 
Non intendiamo prestarci a questo sporco gioco: non vogliamo fare noi da parafulmine per le loro responsabilità. E’ bene dunque giocare a carte scoperte e mettere in fila i fatti.
Quando ci siamo insediati abbiamo ereditato una situazione drammatica: l’azienda aveva 42 milioni di euro di debiti nel 2014 verso banche e fornitori e un buco da 21,4 milioni. Un buco determinato per 11 milioni da crediti Tia – la tassa sui rifiuti - mai riscossi dai vertici aziendali, senza che il socio unico, ovvero il Comune a guida Pd muovesse un dito per recuperarli.
La situazione era drammatica: un’azienda da 300 dipendenti rischiava di fallire da un giorno all’altro in una città che già detiene il poco invidiabile record di 30mila disoccupati e col rischio che divenisse una discarica a cielo aperto.
A quel punto abbiamo deciso di percorrere l’unica strada possibile, quella del concordato preventivo. Una scelta che ha giustamente portato la magistratura a aprire un'inchiesta sulla gestione di Aamps dal 2012 a oggi.
Nella lista degli indagati al momento ci sono 9 persone: ci sono 3 esponenti della passata giunta Pd, sindaco compreso, i vertici passati di Aamps, un manager chiamato per salvare la baracca già nel 2012, un componente del cda che abbiamo revocato e l’attuale assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti.
Io e Lemmetti abbiamo firmato il bilancio 2014 contro il parere dei revisori dei conti depurandolo di 11 milioni di crediti Tia mai riscossi. Non lo avessimo fatto l’azienda sarebbe fallita e 300 persone sarebbero finite in mezzo a una strada.
Abbiamo poi deciso di assumere 33 precari storici che erano rimasti appesi al ricatto occupazionale della vecchia politica. Senza queste persone non sarebbe stato possibile rilanciare l’azienda.
L’ultimo punto è la revoca del cda. Stavano rallentando le pratiche per accedere al concordato, ignorando di fatto le linee guida del socio unico, e cioè il Comune.
Ancora oggi non sappiamo a cosa sia legato l'avviso di garanzia per il nostro assessore, perché evidentemente ci sono ancora indagini in corso e non è quindi stato reso noto. A noi non serve che si arrivi al processo o alla condanna definitiva. Non facciamo sconti agli altri e non ne faremo neanche ai nostri. Ma questi dunque sono i fatti. La magistratura giudicherà sulla bontà delle nostre scelte. Abbiamo affrontato con coraggio una situazione drammatica creata da chi ci ha preceduto e stiamo cercando di portare fuori dalla polvere l’azienda dei rifiuti. La reazione politica del Pd è invece quella di un partito che vede sgretolarsi il suo sistema di potere e clientele che gli aveva permesso di occupare per decenni questa città. Un colpo di coda cui noi reagiremo come abbiamo sempre fatto: puntando su scelte coraggiose di buon governo nell’interesse dei livornesi. In questo momento abbiamo bisogno del sostegno di tutta la comunità 5 stelle, stateci vicini.

 
 
 

382 denunce per truffe a Inps di Roma e Reggio Calabria

Post n°977 pubblicato il 22 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Truffe milionarie a Inps di Roma e Reggio Calabria: 382 denunce

 

Due distinte operazioni della Guardia di finanza a Ostia, Lazio, e nella Locride per circa 3,3 milioni di euro sull'erogazione di disoccupazione, assistenziali e previdenziali. In totale sono state denunciate 123 persone a Roma e altre 259 a Reggio Calabria

22 aprile 2016
Truffe milionarie a Inps di Roma e Reggio Calabria: 382 denunceROMA - A Ostia due impiegati dell'Inps avevano messo a punto un meccanismo collaudato ed efficace, una vera cricca dei "disoccupati" , che ha permesso loro di mettersi in tasca un milione e trecentomila euro, con la connivenza di ben 123 complici che sono tutti finiti denunciati.

Nella Locride, invece, i finanzieri hanno scoperto una maxi-truffa di oltre due milioni di euro, sempre ai danni dell'Inps, che ha visto coinvolti 12.631 lavoratori falsamente assunti  e 259 lavoratori "fantasma", per un danno accertato, sempre a carico dell'Inps, di oltre 50 milioni di euro.  In questo caso, cinque le aziende coinvolte, tutte operanti in diversi comuni della Locride, i cui titolari dal 2008 al 2014  hanno assunto lavoratori inesistenti, percependo indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia).

Mentre, dunque, i due impiegati di Ostia aprivano posizioni - il modello DS - per persone che chiedevano l'indennizzo di disoccupazione a seguito di licenziamento, nella Locride erano i datori di lavoro stesso a creare falsi dipendenti. In entrambi i casi era tutto falso: la maggior parte dei modelli creati a Ostia, infatti, riportava quali datori di lavoro famose case cinematografiche che però erano del tutto estranee alla vicenda. I truffatori avrebbero addirittura impiegato intere famiglie: mariti, mogli, figli, generi, cugini.

Il sistema è stato scoperto dai finanzieri del comando Provinciale di Roma, dopo indagini durate diversi mesi, coordinate dal sostituto Giuseppe Deodato della procura di Roma.

Gli impiegati accedevano al sistema informatico dell'ente, inserivano i dati di datori di lavoro all'oscuro della truffa - le case cinematografiche, appunto - creando così un diritto all'accesso all'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti al quale per legge hanno diritto coloro che hanno perso il lavoro a seguito di licenziamento.

Le indagini sono partite dalle verifiche su residenti di altre zone - non di Ostia, dunque - ma persino di Latina e Frosinone, che si erano stranamente spinti fino al quel municipio per richiedere il sussidio di disoccupazione. Tra questi anche persone già impiegate con regolare contratto di lavoro che però avevano deciso di arrotondare le loro entrate mensili con il sussidio erogato dall'Inps.

C'era anche chi - già titolare dell'indennizzo - andava alla ricerca di persone disposte a "steccare" parte dell'indennità e degli arretrati percepiti con gli artefici del piano.

I 123 furbetti dell'indennizzo sono stati denunciati all'autorità giudiziaria per truffa aggravata ai danni dello Stato. Alcuni hanno restituito le somme indebitamente percepite accordandosi con l'ente previdenziale. Per altri è scattato la confisca di conti correnti e depositi titoli per un totale di mezzo milione di euro.

In Calabria, invece, i finanzieri del comando provinciale di Reggio hanno scoperto una maxi truffa ai danni dell'Inps perpetrata da cinque aziende in diversi comuni della Locride: l'analisi della documentazione contabile effettuata dalle Fiamme gialle, ha consentito di rilevare l'assunzione di 259 lavoratori "inesistenti" che, dal 2008 al 2014, hanno percepito indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) a danno dell'Inps per circa 2 milioni di euro.

I titolari delle aziende controllate si sono resi responsabili di aver dichiarato nella denuncia aziendale presentata all'Inps un fabbisogno lavorativo superiore alla reale ed effettiva capacità aziendale segnalando l'assunzione dei 259 dipendenti a tempo determinato che "sarebbero" stati impiegati per circa 60 mila giornate lavorative in fondi agricoli risultati di fatto incolti. La Finanza ha smascherato una vera e propria associazione composta da soggetti legati da vincoli di parentela che, pur essendo titolari ciascuno della propria azienda, si servivano di un'unica struttura organizzativa assumendo personale che transitava fittiziamente da una ditta ad un'altra percependoindebitamente indennità assistenziali e previdenziali.

Ulteriori accertamenti hanno consentito di rilevare l'omesso versamento nelle casse dello stato di contributi previdenziali per circa 160 mila euro. Sono stati così denunciati all'autorità giudiziaria i titolari delle aziende e 259 lavoratori "fantasma", per essersi resi responsabili, tra l'altro, del reato di truffa aggravata ai danni dell'Inps.
382 denunce per truffe a Inps  di Roma e Reggio Calabria

 
 
 

Addio casa dopo 18 rate non pagate: approvata la direttiva mutui

Post n°976 pubblicato il 21 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva la direttiva 2014/17/UE in materia di contratti di credito ai consumatori



di Marina Crisafi - Via libera alla possibilità per le banche di vendere direttamente la casa del debitore senza l'obbligo di passare dall'asta giudiziaria. Il Consiglio dei Ministri di oggi ha appena approvato il c.d. decreto mutui, recependo in via definitiva la direttiva Ue n. 17 del 2014  sui contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali.

Slitta invece alla prossima settimana l'attesissimo decreto banche, il provvedimento annunciato da giorni che dovrà, da un lato, avviare i rimborsi ai risparmiatori delle 4 banche salvate dall'esecutivo lo scorso 22 novembre e, dall'altro, introdurre misure per agevolare il recupero dei crediti in sofferenza, oltre a imbarcare una serie di interventi sul processo civile che verranno stralciati dall'apposito ddl di riforma (leggi: "Processo civile: entro la settimana la riforma").

Quanto alla direttiva mutui, recependo le modifiche apportate in sede consultiva dalle commissioni parlamentari, viene data la possibilità alle banche di riprendersi l'immobile di chi non paga le rate del mutuo, ma solo se l'inadempimento si protrae per 18 rate e non 7 come inizialmente previsto. Oltre a far scattare la vendita diretta dell'immobile senza passare dal tribunale, tra gli altri paletti inseriti rispetto all'impianto originario, è stato previsto l'obbligo di assistenza di un consulente per il cittadino, parte contraente debole e di un accordo esplicito separato tra le parti. Nessuna retroattività delle norme, inoltre, né alcuna possibilità di estendere i nuovi vincoli ai contratti di mutuo già in essere. Rimane fermo il divieto di patto commissorio e viene introdotto invece il c.d. patto marciano, ossia la previsione secondo la quale nel caso di vendita diretta da parte della banca non ci sia sproporzione tra l'entità del debito e il valore del bene dato in garanzia. Sancita inoltre l'estinzione del debito, in ogni caso (anche laddove il valore del bene sia inferiore all'ammontare del debito) e il diritto del consumatore all'eccedenza, quando il prezzo ricavato dalla vendita è più alto.



Fonte: Addio casa dopo 18 rate non pagate: approvata la direttiva mutui 
(www.StudioCataldi.it) 

 
 
 

IL GOVERNO HA APPENA PRIVATIZZATO LA GESTIONE DELL’ACQUA!

Post n°975 pubblicato il 20 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Oggi in Aula hanno affossato il referendum sull'acqua del 2011, esattamente come hanno voluto affossare quello sulle piattaforme.

VERGOGNATEVI, L'ACQUA NON SI VENDE!

 

 
 
 

Brescello il primo comune PD sciolto per mafia in Emilia Romagna

Post n°974 pubblicato il 20 Aprile 2016 da nonna.fra
 

’Ndrangheta, il Comune di Brescello sciolto per mafia

 


Lo ha deciso questa mattina il consiglio dei ministri. Manca solo la comunicazione ufficiale

Reggio Emilia, 20 aprile 2016 - Il consiglio dei ministri ha deciso questa mattina loscioglimento del Comune di Brescello per infiltrazioni mafiose.  Si attende ancora il comunicato ufficiale. E’ la prima volta che succede in Emilia Romagna. Il Resto del Carlino aveva già anticipato una settimana fa il probabile epilogo della vicenda iniziata mesi fa con la commissione d’accesso nel Comune rivierasco. Al termine dei lavori, la commissione aveva consegnato il dossier al prefetto che poi aveva consegnato la relazione col proprio parere al ministero dell’Interno.

Il ministro Alfano ha valutato tutti gli atti e ha deciso di chiedere al consiglio dei ministri lo scioglimento del Comune e il cdm ha deciso in questo senso. Evidentemente, come prevede il Testo unico sugli enti locali sonbo state ravvisate "forme di condizionamento tali da determinare un'alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi ed amministrativi e da compromettere il buon andamento o l'imparzialità delle amministrazioni comunali e provinciali, nonchè il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati, ovvero che risultino tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica".

In seguito alle polemiche il sindaco Marcello Coffrini si era dimesso e il Comune è stato commissariato.

In  concreto ora serve un decreto di scioglimento firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il decreto di scioglimento verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Al decreto sono allegate la proposta del Ministro dell'interno e la relazione del prefetto, a meno che che il Consiglio dei ministri disponga di mantenere la riservatezza.

Il commissariamento avrà un tempo da 12 a 18 mesi. Quindi Brescello non andrà alle urne il prossimo 5 giugno

 

 

 
 
 

Alessandro Di Battista Questo il mio “duello” con Il PD a Piazza Pulita

Post n°973 pubblicato il 20 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Alessandro Di Battista
Questo il mio “duello” con Il PD a Piazza Pulita. Ci sono due sistemi a confronto. Due modi di vedere l'Italia. Loro si preoccupano delle intercettazioni, noi dei corrotti. Loro gioiscono se i cittadini non vanno a votare, noi giriamo le piazza per dare un contributo alla partecipazione. Loro apprezzano Napolitano (che ha firmato svariate indecenze, che sta in Parlamento dal 1953 e che ha invitato all'astensionismo al referendum sulle trivelle) noi lo reputiamo uno dei massimi responsabili dei disastri in Italia. Loro prendono milioni e milioni di euro di finanziamento pubblico noi ZERO. Loro non si sono mai tagliati un euro di stipendio noi con i soldi che ci spetterebbero sosteniamo la piccola e media impresa italiana. Loro hanno governato, noi mai. Loro riformano la Costituzione con Verdini ed Alfano noi vorremmo cambiarla per inserire il referendum senza quorum e far decidere i cittadini. Date un'occhiata e poi valutate. A riveder le stelle!

P.S. Sabato 23 sarò in Umbria. Alle 11.00 a Città di Castello in Piazza Gioberti, alle 15.30 ad Amelia, in Piazza XXI settembre. Domenica 24 "biciclettata" a Roma con Virginia Raggi. Portate amici e parenti scettici!

clicca  per il video 

https://www.facebook.com/dibattista.alessandro/videos/
865971776848221/

 
 
 

Sfiducia, Renzi al M5s: “Risponderete di diffamazione, così vedremo chi condanneranno”video

Post n°972 pubblicato il 19 Aprile 2016 da nonna.fra
 

 

Sfiducia, Renzi al M5s: “Risponderete di diffamazione, così vedremo chi condanneranno”

clicca  l'intervento di Renzi 

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/04/19/sfiducia-renzi-al-m5s-risponderete-di-diffamazione-cosi-vedremo-chi-condanneranno/509920/?pl_id=1&pl_type=category

19 aprile 2016 | di 

Durate la discussione delle due mozioni di sfiducia presentata contro il governo, da parte diForza Italia e del Movimento 5 Stelle non sono mancati gli scontri tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed i senatori pentastellati.
Renzi sull’inchieste in Basilicata afferma: Non vi è alcuna ipotesi di corruzione che riguarda il governo – con il M5S che rumoreggia nell’Aula di Palazzo Madama – l’unica ipotesi di procedimento penale che nascerà da questa vicenda sarà quella su cui vi chiederemo a rispondere della diffamazione del Partito Democratico e su cui spero rinuncerete all’immunità parlamentari, voi cittadini. Li vedremo chi è condannato e chi no”. Il M5S protesta e Renzi: “Quando avranno terminato con le urla, torneremo alla dura verità dei fatti”. “Leggi le intercettazioni” urla il senatore Airola e Renzi: “Ognuno ha i suoi spot preferiti: il suo è leggere le intercettazioni, il mio è quello di rispettare la Corte Costituzionale”. Il Presidente del Consiglio continua ad ironizzare contro sul M5S: “Contano i codici delle leggi, non i codici di un software, se vengo giudicato lo faccio attraverso le sentenze, non dai blog con una password: è la differenza che c’è tra l’interpretare la politica come grande servizio e come grande server. E’ una differenza che potranno capire con il tempo”. Poi Renzi si concentra sul tema della giustizia e del garantismo ricevendo fragorosi applausi da parte del del gruppo dei senatori di AL-A e del Nuovo Centrodestra e tra questi, in special modo, dal Senatore Roberto Formigoni

 
 
 

il super palco di Di Battista, si e montato la testa

Post n°971 pubblicato il 19 Aprile 2016 da nonna.fra
 

Alessandro Di Battista


Ricordo che il M5S ha rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali. Soldi che ci spettavano, ma nel 2013 avevamo detto che non li avremmo presi e quel che si dice in campagna elettorale per noi è un impegno tassativo!

Questo è il M5S, io vi chiedo di farne parte. Di scendere in piazza con noi (sabato sarò in Umbria ad Amelia e Città di Castello). Vi chiedo di darci una mano perché la situazione del Paese è drammatica. Un politico tradizionale dice: “votatemi e vi prometto che...”. Io vi dico, onestamente, “stiamo dando il massimo, ma per fare di più abbiamo bisogno di voi”.

Per me i voti sono importanti, ma meno importanti della partecipazione. Io preferisco un cittadino che ci dà una mano per far chiudere una discarica che uccide e che non ci vota piuttosto che uno che fa una croce sul simbolo del M5S ma poi si disinteressa di tutto.

Ieri ad Augusta abbiamo dato il massimo. Non abbiamo grandi "mezzi" (come vedete in foto), ma abbiamo molto entusiasmo, abbiamo idee per lo sviluppo sostenibile, abbiamo proposte depositate in Parlamento che diventeranno leggi dello Stato non appena saremo al Governo. Abbiamo una visione diversa del lavoro, dell'impresa, delle opere pubbliche da fare. Non vi chiedo di votarci ma di scendere in piazza con noi. Sono convinto che in tanti sono del M5S ma ancora non lo sanno. A riveder le stelle!

P.S. Sabato sarò in Umbria. Alle 11.00 a Città di Castello in Piazza Gioberti, alle 15.30 ad Amelia, in Piazza XXI settembre. Cerchiamo di essere in tanti!

 
 
 
 
 

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