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Un blog creato da panteradicuori il 13/11/2007

Canto alla luna

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? (G. Leopardi)

 
 
 

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NOTTE D'AMORE

Gli occhi chiusi,
un sorriso dolce dipinto
sulle labbra umide,
il corpo voluttuoso
ancora palpitante
abbandonato
sulle candide lenzuola.

Ricordo di una notte d'amore



 
Citazioni nei Blog Amici: 9
 

SOGNI


"I veri sognatori sono molto profondi
e amanti del divertimento...
cuori contenti,
eppure mai soddisfatti,
maturi, ma ancora desiderosi di crescere".

("Il guardiano del faro" di S. Bambarén)

 

 

E IL SOLE SORGE



Battito d’ali
Nel cielo di zucchero filato 

Cuori volanti
Persi nel mare del tramonto 

Palpiti di musica
Danzanti nell’alba che lentamente
Si affaccia al nuovo giorno 

Il sole sorge
E riempie la mia anima del suo calore.

 

 

« CATERINAA volte ritornano... »

GAIA

Post n°172 pubblicato il 13 Gennaio 2011 da panteradicuori
 

Si avvicinò lentamente all’acqua trasparente, bagnò i piedi e restò ferma per un po’ a osservare l’orizzonte. All’improvviso, prese la rincorsa e si tuffò lasciandosi trasportare dolcemente dalla corrente; come altre volte, venne colta dalla forte consapevolezza che in un’altra vita era stata una sirena. Era una sensazione che aveva confessato solo alla sua amica Giulia, che aveva alzato gli occhi al cielo scuotendo la testa, ormai abituata ai racconti dei suoi “déjà-vu” e reincarnazioni.

Le ampie bracciate la portavano al largo e Gaia si rilassava vuotando la mente… o meglio, avrebbe voluto che fosse così, ma continuava a vedere il volto di Sandro davanti a lei, i suoi occhi verdi che le scrutavano il viso per leggerle in fondo all’anima e confonderle il cuore. E insieme al cuore, si insinuava in ogni parte del suo corpo sfiorandola come un soffio di vento, carezzandola come un drappo di seta per poi imprigionarla con la forza e portarla fino al limite della sua resistenza.

All’improvviso sembrava lasciarla libera e lei, con il respiro affannoso, non riusciva a capacitarsi di quella brusca interruzione. Sandro le stava di fronte, a due passi di distanza, e osservava il suo volto stupito, implorante una conclusione che sembrava lui avesse deciso di ritardare o forse evitare. Gaia cercava di controllarsi e lo sfidava in silenzio.

L’acqua l’avvolgeva e l’aiutava a placare l’eccitazione che l’aveva assalita. Nuotò con più forza e più velocemente, scivolando fra le onde e puntando dritta alla barriera di scogli. Salì sul più alto e si sdraiò al sole, assaporandone il calore; cercò di svuotare la mente respirando lentamente e ritmicamente e alla fine si calmò…

 
 
 
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