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Messaggi del 24/04/2018

 

Ladri di biciclette a Cannes da cinematografo

Post n°14443 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

Per festeggiare i 70 anni dalla sua realizzazione nel 1948: il capolavoro di Vittorio De Sica tra i Classics sulla Croisette
24 aprile 2018
Ladri di biciclette a Cannes

Il  restauro per festeggiare i 70 anni dalla sua realizzazione nel 1948: la versione  restaurata  di  Ladri  di  biciclette  di  Vittorio  De Sica sarà
presentata  al  71°  Festival  di Cannes, in programma dall’8 al 19 maggio, nell’ambito della sezione Cannes Classics.
Il  restauro  di Ladri di biciclette, realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata,  è  promosso da Fondazione Cineteca di Bologna e Compass Film di
Stefano  Libassi,  in  collaborazione  con  Arthur  Cohn,  Euro Immobilfin, Artedis, e con il sostegno di Istituto Luce-Cinecittà.

Titolo simbolo del Neorealismo, Oscar come miglior film straniero nel 1950, Ladri  di biciclette si ispira all’omonimo romanzo di Luigi Bartolini, e si
avvale  per la sceneggiatura dello stesso Vittorio De Sica e, naturalmente, di  Cesare Zavattini, oltre che delle firme di Oreste Biancoli, Suso Cecchi
d’Amico, Adolfo Franci, Gherardo Gherardi, Gerardo Guerrieri.

Affidato  a  un  cast  di attori non professionisti, Ladri di biciclette, secondo  André  Bazin, “il centro ideale attorno al quale orbitano le opere
degli altri grandi registi del Neorealismo”. “Il mio scopo – ha detto Vittorio De Sica – è di rintracciare il drammatico nelle  situazioni  quotidiane,  il meraviglioso nella piccola cronaca, anzi nella  piccolissima cronaca, considerata dai più come materia consunta. Che cos’è infatti il furto di una bicicletta, tutt’altro che nuova e fiammante, per  giunta?

A  Roma ne rubano ogni giorno un bel numero e nessuno se ne occupa,  giacché  nel bilancio del dare e avere di una città chi volete che si  occupi  di  una bicicletta? Eppure per molti, che non possiedono altro, che  ci vanno al lavoro, la tengono come l’unico sostegno nel vortice della vita  cittadina,  la  perdita della bicicletta è un avvenimento importante, tragico,  catastrofico.

Perché  pescare avventure straordinarie quando ciò che  passa  sotto  i nostri occhi e che succede ai più sprovveduti di noi è così  pieno  di  una  reale  angoscia?  La letteratura ha scoperto da tempo questa dimensione moderna che puntualizza le minime cose, gli stati d’animo considerati  troppo  comuni.  Il cinema ha nella macchina da presa il mezzo più adatto per captarla. La sua sensibilità è di questa natura, e io stesso intendo così il tanto dibattuto realismo”.

 
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Onore ai nostri eroi

Post n°14442 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema

 
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Loro 1

Post n°14441 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema
 
Tag: trailer

 
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Loro 1

Post n°14440 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

Loro 1 è un film di genere biografico, drammatico del 2018, diretto da Paolo Sorrentino, con Toni Servillo e Elena Sofia Ricci. Uscita al cinema il 24 aprile 2018. Durata 104 minuti. Distribuito da Universal Pictures.

Poster

Loro 1 è la prima parte del nuovo film di Paolo Sorrentino con protagonista Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi
La seconda parte del film, LORO 2, uscirà nei cinema il 10 maggio 2018.

Il film è un racconto di finzione, in costume, che narra di fatti verosimili o inventati, in Italia, tra il 2006 e il 2010. Attraverso una serie di personaggi, il film vuole tratteggiare un momento storico definitivamente chiuso che, in una visione molto sintetica delle cose, potrebbe definirsi amorale, decadente, ma straordinariamente vitale.
E Loro ambisce altresì a raccontare alcuni italiani, nuovi e antichi al contempo. Anime di un purgatorio immaginario e moderno che stabiliscono, sulla base di spinte eterogenee quali ambizione, ammirazione, innamoramento, interesse, tornaconto personale, di provare a ruotare intorno a una sorta di paradiso in carne e ossa: un uomo di nome Silvio Berlusconi. Quali sono i sentimenti che muovono le giornate di Silvio Berlusconi in quegli anni? Quali le emozioni, le paure, le delusioni di quest'uomo nell'affrontare eventi che sembrano montagne? E' un altro mistero di cui si occupa il film. Gli uomini di potere di generazioni precedenti a quella di Berlusconi erano altri misteri, perché erano inavvicinabili. Un tempo si parlava, si ricorderà, di disincarnazione del potere. Silvio Berlusconi, invece, è probabilmente il primo uomo di potere a essere un mistero avvicinabile.
È sempre stato un infaticabile narratore di se stesso, valga come esempio sommo il fotoromanzo Una storia italiana che spedì a tutti gli italiani nel 2001, e anche per questa ragione è inevitabilmente diventato un simbolo. E un simbolo, a differenza di un comune essere umano, è una proprietà comune. E dunque, in questo senso, rappresenta anche una parte di tutti gli italiani.


LORO è stato a sorpresa diviso in due parti, forse sulla scia di una struttura seriale che il regista Paolo Sorrentino ha già sperimentato in tv con The Young Pope.
Dai trailer diffusi si ha la sensazione che almeno la prima parte, LORO 1, si concentrerà su un Silvio Berlusconi nel pieno della carriera e del potere, quindi post-1994. Sorrentino scrive la sceneggiatura con Umberto Contarello, un nome che ricorre nel nostro cinema da quasi trent'anni, per la precisione da Marrakech Express (1989) di Gabriele Salvatores; Contarello ha comunque scritto con Sorrentino già This Must Be the Place, La grande bellezza e il citato The Young Pope. Più volte vincitore di un David proprio grazie ai film dell'autore napoletano, il veterano Luca Bigazzi è l'inseparabile direttore della fotografia dai tempi di Le conseguenze dell'amore (1994).
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di ricordare il legame artistico tra Sorrentino e Toni Servillo, indimenticabile Tony Pisapia, Titta di Girolamo, Giulio Andreotti (!) e Jep Gambardella, fino alla notte degli Oscar. Più recente la collaborazione del regista con Lele Marchitelli, coinvolto dalla Grande Bellezza in poi, autore storico delle musiche di tanti programmi cofirmati da Corrado Guzzanti.

Nonostante agisca ancora nella politica italiana, a differenza di Giulio Andreotti quando Sorrentino gli dedicò Il Divo, a Berlusconi sono già stati dedicati diversi film, più o meno concentrati sulla sua specifica figura.
Di certo il lungometraggio che ha suscitato polemiche simili (se non superiori) a quelle di LORO è Il caimano di Nanni Moretti, realizzato nel 2006, dove provocatoriamente era lo stesso Moretti a interpretare nel finale l'ex-presidente del consiglio.
Dello stesso anno è stato anche Shooting Silvio di Berardo Carboni, dove un personaggio eccentrico decideva di eliminare Berlusconi. Poco prima comunque il documentario Citizen Berlusconi (2003) di Susan Gray e Andrea Cairola si era occupato dell'ascesa dell'imprenditore milanese, incontrando diverse difficoltà in una sua diffusione italiana prima del 2009. Proprio nel 2009 è uscito Videocracy di Erik Gandini, più concentrato sul "berlusconismo" che sul personaggio in sè, seguito nel 2010 da Draquila - L'italia che trema di Sabina Guzzanti, dal punto di vista della gestione del post-terremoto dell'Aquila.


 
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Film nelle sale da oggi e da giovedi

Post n°14439 pubblicato il 24 Aprile 2018 da Ladridicinema
 

 
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