Cribbio...

StraFalcioni 1

Anni fa lavoravo come impiegata amministrativa. Il mio capo era il tipico spocchioso con il livello culturale di uno zerbino. All'ennesimo sollecito di una banca per una telefonata da parte sua per chiarimenti, decise finalmente di chiamare:"Salve signora, mi scusi se non l'ho richiamata prima ma sa...credo che ci sia stato un bel qui quo qua!" UN COSA??? Io mi spalmai sotto la mia scrivania con le lacrime agli occhi alla ricerca di una inesistente penna...nonchè di Zio Paperone! Fu una piccola soddisfazione personale...così come quella in cui aspettai di mandare via fax il penultimo preventivo di 15 prima di fargli notare che non si scrive "febraio" ma "febbraio"...controllò sia sull'agenda che sul calendario prima di darmi ragione. Idiota.

Queste perle le racconto con una sottilissima vena di cattiveria ma solo perchè il soggetto in questione era (e sicuramente è ancora) un pezzente. Io ed alcuni amici (lo ammetto da subito, un piccolo gruppo di bastardi!) abbiamo ormai la mania della raccolta di questi mirabili scempi della lingua italiana, dal più banale al più ricco e gustoso. Sia chiaro, noi siamo i primi ad arricchire il nostro elenco, infatti ormai ci ascoltiamo con orecchio attento al concetto ma ancor più attento alle parole usate per esprimerlo...

Tra le perle storiche trova sicuramente posto quella del nostro parroco che ogni anno, quando il Vangelo racconta della conversione di San Paolo, cerca di spiegarlo nelle parole più povere possibili paragonandolo alla "conversione a U" che si fa con la macchina...quindi, cari atei, prima di fare certe manovre sappiate che potreste incappare in una straordinaria illuminazione!

L'altra sera la mia amica che tempo fa voleva vendermi suo cugino, mi ha regalato un bel "quando m'innamoro sento i brividi e mi viene la pelle dura"...io:"ehm...cosa ti viene??? Forse la pelle d'oca, vero???" Santa pace... Ha anche cercato di convincermi che a perdere il pelo ma non il vizio è la volpe, non il lupo! Quando poi mi ha raccontato che "quel pub (che si trova nella Bassissima, n.d.L) è molto bello, poi si può stare fuori perchè è pieno di banchine!" non ho potuto non farle notare che ha trent'anni, si sta per laureare e parla come mia nonna!!! E mia nonna di strafalcioni ne dice eh...non mi si prenda per cattiva, non è per prendere in giro gli anziani! Lo so bene che ai loro tempi avevano ben altri pensieri, non certo quello di andare a scuola...però, quando la mia amata nonna (e non solo la mia) cerca di mettere da parte il dialetto per parlare in italiano, non riesco a trattenermi... I classici che accomunano tutti gli anziani della mia zona sono: "il cortello" (àl curtèl), "le carti" (àl chèrti), "la gabina" (la gabéina), "il semafero" (àl semafér), "si vediamo quanto e indove?" (a's'vdèin quant e indòv?), i vari errori nel coniugare i verbi tipo "signore, vadi a fare un giro!". Mia nonna però mi ha detto che il Festival di Sanremo è presentato da secoli da Pippo Baldo...non c'è stato verso di convincerla dell'errore!!! Al suo:"Allora! Son più vecchia, lo vedo tutti gli anni quindi lo so per forza meglio di te!", ho posato le armi e alzato bandiera bianca! Mi sono però rifatta quando tempo fa mi ha chiesto di passarle il coso per la polvere... io:"uno straccio?", lei:"no no, quello che la tira su!", io (stronza, lo so):"ma cosa???", lei (che già rideva):"dai su, il coso lì...il respirapolvere!"...piangendo, gliel'ho portato. Ma anche la nonna di una mia amica sa il fatto suo, infatti ha sostenuto che: a un suo parente è venuto un cactus, la figlia di una sua amica aveva contratto l'adsl ma poi era guarita, stava andando alla bocciofila per giocare a tombola per la festa di Aulin (ovvero, Halloween)!

Per ora mi fermo qui, ma il materiale è ancora tanto! Nel frattempo vi rimando a un blog che ho tra i preferiti e nel quale ho letto delle vere meraviglie, ovvero Errori&Perle!

P.S. A proposito del semafero, spezzo una lancia a favore degli anziani...una mia amica in autobus ha assistito alla scena di un bimbo che ha detto alla sua mamma:"Guarda mamma, un semaforo!!!" e la mamma:"No, non si dice così, si dice se-ma-fe-ro!" Ecco...a questa signora la lancia andrebbe adagiata sulla fronte...