Creato da cristinarontino il 16/01/2009
 

ricette e dintorni

Benvenuti nel mio blog...Cercherò di interessarvi con le ricette tipiche della mia terra ,e non solo, aggiungendo aneddoti e curiosità. Aspetto i vostri commenti e consigli, e anche ricette da aggiungere.ma ricordate ciò che renderà ogni piatto speciale sarà un solo ingrediente:l'amore...

 

 

Stentiniello

Post n°40 pubblicato il 03 Marzo 2009 da cristinarontino
 

E' un piatto tradizionale del tempo pasquale, che oggi è andato quasi dimenticato. Ha origini antichissime(il Muugliatiello). In italiano significa intestino di piccole dimensioni.

Ho pubblicato la ricetta su http://cristinarontino.blogspot.com

I miei amici non me ne vorranno se alterno un pò le ricette....

 
 
 

Le Zeppole di S. Giuseppe

Post n°39 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da cristinarontino
 

E in attesa della festa del papà e dell'avvicinarsi della primavera , impariamo a preparare le zeppulelle e' San Giuseppe...come si dice a Napoli...

Ingredienti pe 12 pezzi

1 bicchiere di farina, 1 bicchierino di cognac, sale, olio zucchero a velo, crema pasticciera.

Versare un bicchiere da tavola di acqua in una casseruola con un pizzico di sale e il cognac e metterla al fuoco. Quando l'acqua sta per bollire scostarla dal fuoco e buttarvi in un solo colpo il bicchiere di farina mescolando energicamnete.Rimettere sul fuoco mescolando finchè l'impasto non risulterà duro e si staccherà dal fondo della casseruola.
Ungere con abbondante olio un ripiano preferibilmente in marmo, versarvi l'impasto.Quando si sarà raffreddato batterlo con un pestello di legno finchè non avrà preso una consistenza elastica e lucida.Lavorarlo quindi fino a ridurlo ad un rotolo di circa due cm di diametro da cui si ricaveranno 12/14 pezzi lunghi circa 14 cm. Chiudere ogni pezzo unendo le due estremità tipo ciambella.Punzecchiarle leggermente e friggere in abbondante olio bollente.Quando saranno dorate e belle gonfie e croccanti toglierle dal fuoco. Spolverare con zucchero a velo, guarnire con una cucchiaiata di crema pasticciera e qualche amarena....squisite!

Vurría sapé pecché si mme vedite,
facite sempe 'a faccia amariggiata...
Ma vuje, quanto cchiù brutta ve facite,
cchiù bella, a ll'uocchie mieje, v'appresentate...
I' mo nun saccio si ve n'accurgite!

 

Ma cu sti mode, oje Bríggeta,
tazza 'e café parite:
sotto tenite 'o zzuccaro,
e 'ncoppa, amara site...
e tanto ch'aggi''a girá...
Ma i' tanto ch'aggi''a vutá,
ca 'o ddoce 'e sott''a tazza,
fin'a 'mmocca mm'ha da arrivá!...

 

Cchiù tiempo passa e cchiù v'arrefreddate,
'mméce 'e ve riscaldá..."Caffè squisito!..."
'o bbello è ca, si pure ve gelate,
site 'a delizia d''o ccafé granito...
Facenno cuncurrenza â limunata...

 

Ma cu sti mode, oje Bríggeta,
................................................

 

Vuje site 'a mamma d''e rrepassatore?...
E i', bellezza mia, figlio 'e cartaro!...
Si vuje ve divertite a cagná core,
i' faccio 'e ccarte pe' senza denare...
Bella pareglia fóssemo a fá 'ammore!

 

Ma cu sti mode, oje Bríggeta,

http://sempliciriflessioni.blogspot.com

 
 
 

Le chiacchiere o frappe di zia Fenia

Post n°38 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da cristinarontino
 

500 gr di farina
1 cucchiaio di zucchero
zucchero a velo
3 uova intere più un tuorlo
1 bicchierino di strega o marsala
80 gr di burro fuso
un pochino di olio

Mettere in un recipiente capiente la farina, le uova, il burro , lo zucchero lavorando energicamente l'impasto. Aggiungere il liquore e un pochino di olio(qualcuno mette lo strutto) e se vi piace un pizzico di cannella. Continuate a lavorare energicamente fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Stendere una sfoglia sottilisima, se avete la macchina per la pasta meglio, e tagliare dei trapezi, o dei rettangoli di media dimensione. Al centro di ogni chiacchiere fare un taglietto. Friggere in  olio abbondante, far dorare, mettere su carta assorbente e appena fredde spolverare con zucchero a velo. Deliziose...

 
 
 

Lasagna imbottita

Post n°37 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da cristinarontino

Lasagna imbottita
(ripubblico questo post visto che domani è Carnevale e qualcuno potrebbe averlo perso!)

Questo piatto tipico del periodo di Carnevale,più che una pietanza può essere considerata uno dei monumenti della gastronomia napoletana. E' consigliabile preparare la lasagna il giorno prima, riposata è molto più gustosa.

Per una buona lasagna occorre un buon ragù!.La ricetta del ragù napoletano è nel mio blog, tra i post più vecchi.

1kg di girello o lacerto

2 lt di salsa di pomodoro

1/2 kg di carne macinata

8 uova

due fette di pane raffermo

1 spicchio d'aglio

una fettina di cipolla

1 bicchiere di vino bianco

prezzemolo

pepe

olio

1/2 kg di lasange( per chi ha tempo meglio quelle fatte in casa)

1/2 kg di cervellatine

1/2 kg di ricotta fresca(quella romana è la più indicata)

50 gr di parmigiano

1/2 kg  di provola affumicata o scamorza

Sale

 

Preparate il ragù come nella mia ricetta

Ora prepariamo le polpettine di carne: mettere in un recipiente la carne macinata, quattro uova intere , il pane raffermo( sbriciolato con le mani e non fatto bagnare, io a volte uso il pan grattato e il risultato è comunque buono), il prezzemolo tritato, il sale e se piace l'aglio. Impstare dando al composto una consistenza morbida non molliccia.

Togliere gli spicchi d'aglio e foggiare delle piccole polpettine , friggerle in olio bollente.

Rassodare le altre quattro uova che si tagliano a fettine, si fanno rosolare le salcicce e si tagliano  anch'esse a tocchetti, come si taglia a fette la provola affumicata o la scamorza, si grattuggia il parmigiano, si mescola a freddo la ricotta con il ragù. Si mette al fuoco una pentola molto capace e quando l'acqua bolle si versa un filo d'olio per evitare che le lasagne si attacchino l'una all'altra. Immergervi le lasagne una ad una tenendole ben separate con una forchetta. toglierle dal fuoco e metterle ad asciugare. Scegliere il recipiente da mettere al forno tenendo conto di tutti gli ingredienti che raddoppiano il volume delle lasagne.Sul fondo mettervi qualche cucchiaio di salsa, disporvi uno strato di lasagne ben divise e allineate, coprire con il ragù, la ricotta, qualche polpettina, qualche pezzo di salciccia, qualche fettina di latticino, parmigiano uovo sodo. Inumidire con la salsa, deporvi un secondo strato di lasagne e così come prima fino ad esaurimento degli ingredienti. Coprire con la salsa, spolverare col parmigiano,mettere nel forno ben caldo. Attenzione alla cottura, la lasagna deve asciugarsi ma non disseccarsi troppo.

 

 

 

 

 
 
 

Gnocco fritto

Post n°36 pubblicato il 23 Febbraio 2009 da cristinarontino
 

Un omaggio al''Emilia Romagna e al fantastico gnocco fritto...

 

Ingredienti per 4 persone:
300 gr. di farina bianca
15 gr. di lievito di birra
25 gr. di strutto
1/3 di bicchiere di latte
Sale
Olio per friggere
1/2 bicchiere di acqua tiepida

Sciogliete il lievito di birra nell'acqua tiepida ,unitevi il latte.
Preparate intanto sulla spianatoia la farina con lo strutto nel mezzo ed un pizzico di sale abbondante. Cominciate ad impastare unendo poco alla volta il latte con l'acqua ed il lievito di birra, quindi lavorate la pasta fino ad ottenere un impasto omogeneo. Quando avrà la consistenza del pane potrete metterlo in uno strofinaccio in un posto riparato. Lo lascerete lievitare per almeno un paio d'ore.Ora  stendere con un matterello facendone una sfoglia di mezzo centimetro d'altezza.
A questo punto tagliate dei rombi di 6 cm per lato e friggeteli in olio bollente abbondante. Quando lo gnocco sarà gonfiato potrete metterlo prima in carta assorbente per poi servirlo  come in Emilia Romagna nella classica carta gialla.

 

 
 
 

Torta di ricotta

Post n°35 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da cristinarontino
 

Ingredienti


250 gr di farina
200 gr di zucchero
300 gr di ricotta
3 uova
1 cucchiaio di burro
1 bustina lievito per dolci
1 bustina zucchero vanigliato
la buccia di mezzo limone


 


Lavorare energicamente lo zucchero e la ricotta. Quando risultano ben amalgamati, aggiungere, sempre mescolando, i tre rossi d'uovo, la farina e il lievito.
Quando il composto avrà assunto un aspetto cremoso aggiungere i bianchi lavorati a neve e la buccia di limone.
Imburrate una teglia antiaderente, versarvi il composto e infornare a forno  medio. Dopo circa tre quarti d'ora fare la prova stuzzicadente. Se è asciutto spegnere e cospargere di zucchero vanigliato( è ottima sia calda che fredda) .

 
 
 

Zuppa imperiale

Post n°34 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da cristinarontino
 

Un omaggio a un amico che pare vada pazzo per questa ricetta...

 Ricetta di www.universocucina.com

130 g parmigiano grattugiato a mano
- 130 g semola (per cous-cous) o semolino
- 60 g burro sciolto
- 4 uova medie
- 1 uovo di faraona (praticamente 4 uova grandi)
- grattatina di scorza di limone, un bel pizzico di noce moscata, un'idea di pepe
- sale un pizzico...non abbondare perché il brodo sarà salato.

Anche con sbattitore: mescolare le uova con le fruste, a vel. minima, è importante, perché il risultato deve essere a un certo modo.

Aggiungere il burro e incorporarlo, versare la semola, poi il formaggio con le spezie.

Mescolare ma non troppo.

Preparare una teglia da forno con carta da forno sul fondo, versare la crema e pareggiarla.

Cuocere in forno ventilato a 160° per 30'.

Lasciare intiepidire nella teglia, poi su un tagliere tagliare delle barrette di meno di un cm, poi dei dadini.

Va messo nel brodo bollente, far prendere di nuovo il bollore, togliere dal fuoco, coprire per un paio di minuti.

Servire.


 
 
 

Sfogliatella riccia

Post n°33 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da cristinarontino
 
Foto di cristinarontino

Allora, difficile farla a casa come in pasticceria, ma proviamoci no?

 

Ingredienti per 12 sfogliatelle:

 

500gr di farina per dolci
150gr di sugna(strutto)
200gr di ricotta
200gr di zucchero vanigliato
150gr di semolino
150gr di frutta candita
2 uova
sale

 

Foggiare a fontana con il buco al centro sul tavolo da cucina la farina e aggiungerci la sugna(salvandone una cinquantina di grammi) e il sale, impastando il tutto con una tazzina di acqua freddae riducendolo a un impasto della consistenza di una comune pasta per dolci piuttosto morbida. Avvolgerlo in uno strofinaccio pulito e lascir riposare per un'ora lontano da fonti di calore. Frattanto mettere a bollire dell'acqua con il sale in un pentolino e farvi cadere a pioggia il semolino  girando per circa 5 min. Quando è quasi freddo metterlo in una zuppiera aggiungedovi la ricotta, zucchero vanigliato e futta candita. Rimescolate l'impasto con pazienza finchè tutti gli ingredienti sranno ben amalgamati. Mettete a riposre l'impasto in frigorifero per circa un'ora.  Mettere ora la pasta sul tavolo da lavoro, meglio se di marmo, infarinato chiaramente, e con l'aiuto del matterello ricavre una pettola piuttosto grande (la pettola  a Napoli è la sfoglia di pasta  chiamata così perchè i suoi angoli arrotondtai ricordano la pettola della camicia da uomo) Servendosi di una rondellina da pasta  o di un coltello, pareggiare i lati della pettola in modo che in contorni non presentino sbavature e dividerla in quattro parti uguali che si sovrapporranno l'una all'altra facendo ben attenzione a ungere ciscun pezzo prima di sovrapporlo all'altro( ungere con la sugna avanzata fatta sciogliere a fuoco lentissimo). Far riposare circa tre quarti d'ora. Ora arrotolare l'impasto su se stesso in modo da formare un rotolo dal quale ricaveremo tagliandole col coltello, dodici fette.. Ora la parte più difficile.

Partendo dal centro e manovrando il matterello nelle quattro direzioni differenti(nord-sud-ovest-est) occorre piano piano che si delinei la tipica forma triangolare della sfogliatella riccia e che il nastro sottile di cui essa è formata si vada sciogliendo man mano. Introdurre all'interno un pò dell'impasto preparato con semolino ,ricotta, etc. Ripiegate e spennellatecon uovo. Preparate le dodici sfogliatelle mettere nel forno a 220° circa. Ogni quarto d'ora abbassate di una ventina di gradi, per tre quarti d'ora complessivi. E ora sono pronte. Lo sò , difficile e lungo il procedimento. Inoltre riesce più facile se lo vedi prima fare a qualcuno, io guardavo mia zia. Perchè spiegarlo è un pò macchinoso! Se riesco faccio un video così che possiate seguire passo dopo passo la preparazione della sfogliatella. A presto!

 

 

 
 
 

Impepata di cozze

Post n°32 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da cristinarontino
 
Foto di cristinarontino

Salve a amici, per quanto riguarda il sondaggio, vince l'impepata di cozze!!!! Sarà seguita dalla sfogliatella, torta di cioccolato e torta di ricotta. Non perdetele!!!

 

 

 

Le cozze come si sa, sono mitili dal guscio nero che si trovano su scogli e vivai dove vengono allevate.La mitilicoltura ha radici antichissime: si sa che i Romani la praticavano su larga scala ed erano ghiottissimi di questi molluschi che chimavano "coza".

 

Ingredienti per 6 persone:

 

1/2 kg di cozze, pepe e limone.

Con il coltello liberare i gusci delle cozze da terra e filamenti che vi sono attaccati, lavarle molto bene, asciugarle e metterle in un pentolone chiudendo con il coperchio. Cuocere a fiamma alta. Dopo pochi minuti, tolto il coperchio, si vedrà che le cozze saranno già aperte( mai cercare di aprire con la forza i gusci che restano chiusi) e avranno tirato fuori della profumata acqua di mare che renderà l'insieme saporito e profumato. Mangiarle spruzzandole di pepe e limone. Attenzione sempre alla provenienza delle cozze.

 
 
 

Il Babà

Post n°31 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da cristinarontino
 
Foto di cristinarontino

Buon giorno a tutti, finalmente ritorno, e vi dono un pò di dolcezza con la ricetta del Babà. Il Babà e na cosa seria, come recitava una canzone, per cui difficilissimo da fare in casa. Ma con questa ricetta devo dire che il risultato non è male. Provate...

 

Per la pasta:

 

1/2 kg di farina

 

6 uova

 

100 gr di burro

 

2 cucchiai di zucchero

 

1 cubetto di lievito di birra

 

Per il bagno:

 

!/2 litro d'acqua

 

200 gr di zucchero

 

1 dl di rhum

 

buccia di limone

 

Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida e mescolarlo con un pò di farina, quanto basta perchè ne venga fuoti un impasto morbido. Insomma un piccolo panetto che metteremo a lievitare in un luogo caldo. Quando avrà raddoppiato il volume metterlo in un recipiente ampio, unire l'altra farina, burro ammorbidito, lo zucchero e le sei uova intere.. Ora prendete uno stampo per babà, imburratelo e infarinatelo, e mettetevi dentro il composto, e far lievitare fino a che non avrà raddoppiato il suo volume. Questa doppia lievitazione è importante affinchè il babà abbia poi la giusta alveolazione,  e sia bene alto e morbido Infornare in forno già caldo a circa 180°. Dopo un quarto d'ora abbassare il forno a 160., far cuocere finchè apparirà ben dorato, fare sempre la prova stuzzicadente, che dovrà venir fuori asciutto.
Quando il babà è freddo e riposato toglierlo dallo stampo e preparare un recipiente abbastanza capiente per il bagno. Si intiepidisce il mezzo litro d'acqua e si sciogli dentro lo zucchero. Quando l'acqua è fredda vi si aggiunge il rhum e la buccia di limone tagliata sottilmente. In questo bagno si immerge per 2 o 3 volte il babà attenti a non romperlo, finchè non appare ben imbevuto e gonfio. E ora gustatelo!Ps L'interessante storia del babà su www.babà .it

 
 
 

Il panettone di nonna Rosa

Post n°30 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da cristinarontino
 

Questo panettone,facile quanto buono, me lo preparava sempre la mia nonna. Certo lei lo impastava a mano, sembra ancora di sentire il rumore della sua mano che quasi"schiaffeggiava" l'impasto che deve risultare piuttosto liquido.
Chiaramente oggi useremo l'impastatrice, bimbi, ma si possono usare anche le fruste. Qualche volta, per nostalgia, io ancora lo sbatto a mano.


 


400 gr di farina con lievito(tipo quella magia),oppure 300 gr farina e 100 di fecola di patate
400 gr di zuchhero( se non usate la farina autolievitante bastano 250gr di zucchero e ovviamente 1 bustina di lievito per dolci)
120 gr di burro fuso
7 o 8 cucchiai di latte(anche un po in più fino a rendere il composto liquido)
4 uova
buccia di limone
acqua di fiori d'arancio(1 fialetta)
1 pizzico di cannella
zucchero a velo per decorare


Mettete tutti gli ingredienti nell'ordine indicato nell'impastarcice, aggiungendo latte se necessario affinchè l'impasto sia piuttosto liquido. Imburrate e infarinate leggermente uno stampo tipo quello per ciambella . Infornare a 175 ° per circa 45 min. Comunque quando lo togliete dal forno fate la prova stuzzicadente, se esce ben asciutto il panettone è pronto.
Una volta raffreddato mettere  sul piatto da portata e spolverare con zucchero a velo.
Questo panettone si presta a mille varianti, da farcire con nutella, aggiungendo pezzi di mela nell'impasto, oppure gocce di cioccolato.O ancora con crema pasticciera, cioccolato fuso. Insomma come più vi piace...

 
 
 

Pasta e fagioli

Post n°27 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da cristinarontino
 

Che ci sia un irresistibile ritorno alla natura o almeno un profondo rimpianto verso le cose semplici e genuine di un tempo neppur troppo lontano, è incontrovertibile.

Così oggi la pasta e fagioli è divenuta un piatto cult, chic, di tendenza.

Questa pasta e fagioli, di sapore contadinesco, ha il duplice vantaggio di essere molto gustosa e di utilizzare tutti  gli avanzi di pasta che sono in casa, dunque tubetti, stortini, cannolicchi e pasta lunga debitamente spezzata in tocchetti di non più di due o tre centimetri. Certo si può adoperare la classica pasta mista che si compra al supermercato. Ma la tradizione voleva così. Inoltre ,come mi faceva notare un amico, prima si aggiungeva il lardo durante la cottura, e il miglior recipiente  per la riuscita della pasta e fagioli era una pentola di creta.Per chi può, consigli da seguire .

 

una scatola di fagioli secchi(500 gr)

oilio

sale

1 spicchio d'aglio

qulache pomodorino fresco

300gr di pasta mista

 

Mettere a bagno in acqua fredda e un pochino di bicarbonato la sera prima i fagioli.

Cuoceranno più velocemete e non risulteranno duri.

Sciacquarli, e in una pentola imbiondire lo spicchio d'aglio. Togliere l'aglio e la pentola dal fuoco. Mettervi i fagioli e abbondante acqua, non molto sale, o in alternativa un paio di dadi classici, e due o tre pomodorini tipo ciliegia che daranno sapore. Far cuocere così questa zuppa di fagioli a fuoco lento . Ora ci sono due procedimenti da poter seguire. Al momento in cui sono cotti i fagioli(attenzione che non diventino crema, che siano piuttosto callosi), sincerandosi che ci sia abbastanza liquido (per potervi cuocere la pasta) e a bollore,versarvi la pasta e spegnere un minuto prima del tempo di cottura indicato. La pasta e fagioli deve riposare, non risulatre  brodosa, e mangiata tiepida magari con una spruzzatina di pepe.

Altrimenti potete cuocere la pasta a parte, scolarla a metà cottura e terminarne la cottura stessa insieme alla zuppa di fagioli.

Una squisita variante è l'aggiunta di cozze ben pulite.Qui da noi la pasta e fagioli con le cozze è una vera specialità.

 

 
 
 

Parmigiana di melanzane

Post n°25 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da cristinarontino

Anche se non è periodo di melanzane, non posso non trascrivere la ricetta della parmigiana di melanzane, ma con una particolarità: questa è la ricetta "alla procidana", molto semplice, leggerissima, ma vi assicuro squisita.

Poi di seguito pubblicherò la ricettà classica della parmigiana napoletana. Da provare entrambe.

Alla parmigiana , scriveva Stefanile, viene detta a Napoli qualunque preparazione di ortaggi lavorata con l'aggiunta di farcia e salsa di pomodoro. Infatti in questa ricetta di parmigiano non c'è che il formaggio omonimo,ma in quantità abbondante.

1 1/2 di melanzane( quelle di forma allungata, punta rotonda e colore nero-violaceo)

Basilico

Parmigiano

2kg di pomodori da salsa

Aglio

Sale

Olio

Tagliare le melanzane a fette nel verso della lunghezza senza sbucciarle ,lavarle, metterle in uno scolapasta cosparse di sale con un peso sopra,fino ad asciugarle(questa operazione non occorre se le melanzane avete la fortuna di coglierle nel vostro orto come me, perchè le melanzane acquistate a volte possono essere amarognole, quindi hanno bisogno del procedimento col sale).

Friggere le melanzane i abbondante olio e disporele magari in uno scolapasta in acciaio per far scendere quanto più olio possibile. Nel frattempo preparare una buona salsa di pomodoro fresco, sbollentando i pomodori in una pentola senz'acqua dopo averli tagliati a metà, passando il composto attraverso il passaverdure e insaporendolo in un tegame dove si è fatto imbiondire l'aglio con mezzo bicchiere di olio e sale( potete anche preparare una buona salsa con le classiche passate che si trovano in commercio ma non è la stessa cosa).

Ora la preparazione: in una teglia da forno disponete un primo strato di salsa, poi le melanzane avendo cura di allinearle una affianco all'altra senza lasciare spazi!, ancora uno strato di salsa e abbondante parmigiano. Continuate a preparare così ogni strato fino all'esaurimento degli ingredienti. Sull'ultimo strato dopo aver spolverato abbondante parmigiano decorate con foglie di basilico. Se preferite, prima di mettere in basilico , passate la parmigiana in forno medio per una decina di minuti, non di più.

La parmigiana è sempre più gustosa il giorno dopo!!!

Per la parmigiana alla napoletana le varianti sono poche:

Prima di friggere le melanzane passarle nell'uovo e nella farina. Poi iniziate a preparare i vari strati ma oltre alla salsa e al parmigiano aggiungerete fior di latte o provola affumicata tagliati a dadini. Infornate per una ventina di minuti a forno medio, e lasciate riposare a forno spento anche per un'ora,in modo che diventi quasi una sola torta che và servita tagliata in larghi spicchi triangolari.

 
 
 

Baccalà al pomodoro

Post n°24 pubblicato il 03 Febbraio 2009 da cristinarontino
 

Oggi qualche bella ricettina per gustare al meglio il baccalà!



800 gr di filetti di baccalà


1 scatola di pelati o 1/2 kg di pomodori freschi


farina


sale


olio


prezzemolo



Lavare il baccalà, diliscarlo, tagliarlo a pezzi non troppo grandi e passarlo in farina. Far scaldare poco olio in padella e quando è ben caldo friggere i pezzi di baccalà ben dorati. Disporli in una pirofila da forno, e coprirli con i pomodori fatti precedentemente soffriggere un pò in padella con il prezzemol, magari uno spicchio d'aglio per dare sapore, e il sale. Infornare per una decina di minuti e buon appetito!



Baccalà con le cipolle


800gr di baccalà(chiedete il pezzo chiamato mussillo), 1 kg di cipolle, farina, olio, sale.



Tagliuzzate le cipolle sottilmente e farle rosolare al fuoco con l'olio in un tegame abbastanza grande da poter poi contenere anche il baccalà. Quando le cipolle cominciano a rosolare, accantonarle in un lato della teglia e dall'altra parte far rosolare il baccalà tagliato in pezzi e infarinato. Infine mescolare il tutto, salre e far insaporire.



Baccalà con olive e capperi



1 kg di baccalà- capperi- pangrattato-100gr di olive nere di Gaeta-olio-prezzemolo- sale.



Far bollire il baccalà mettendolo al fuoco in acqua fredda leggermente salata e toglierlo prima che sia cotto interamente. Sgocciolarlo bene, liberarlo dalla paelle e dalle spine e sfaldarlo seguendo il verso delle scaglie. Preparare una teglia da forno, sul cui fondo si versa un pò d'olio. Accomodarvi il baccalà, cospargerlo di pangrattato e di prezzemolo tritato, aggiungere le olive e i capperi. Infornare a fuoco caldo per circa un quarto d'oro e servire caldo.

 
 
 

Tortellacci di Carnevale

Post n°23 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da cristinarontino
 

Sempre in tema di Carnevale, vi consiglio di provare a preparare i tortellacci...golosissimi dolcetti che farnno la felicità dei vostri bambini...



Ingrdienti:


per la pasta:


600gr di farina


150gr di zucchero


100gr di burro


10gr di lievito di birra


quattro uova


mezzo bicchiere di latte


sale


Per il ripieno:


200gr di castagne secche


100gr di cacao amaro


200gr di marmellata di amrene


100gr di amaretti


100gr di mandorle


50gr di zucchero



Mettete a mollo per una notte le castagne in acqua fredda. Il giorno seguente lessatele in abbondante acqua leggermente salata per due ore. Mentre le castagne cuociono preparate la pasta:versate sulla spianatoia la farina a fontana,mettete nel centro il burro ammorbidito,lo zucchero, tre uova intere, un pizzico di sale e il lievito di birra disciolto il latte tiepido. Lavorate la pasta con energia per circa venti minuti, datele la forma di una pagnotta avvolgetela in un telo e lasciatela riposare in un luogo tiepido per un'ora. Passate le castagne al setaccio e unite al passato il cacao,lo zucchero, le mandorle tritate,gli amaretti sbriciolati,la marmellata e rimestate accuratamente. Stendete la pasta accuratamente con il matterello in una sfoglia piuttosto sottile, quidi disponete dei mucchietti di ripieno sulla metà inferiore della sfoglia distanziandoli di almeno 5 cm. Ricoprite con la parte superiore della sfoglia e pressate la pasta tutt'intorno ai  mucchietti di ripieno per far uscire l'eventuale aria contenuta e far aderire i bordi della pasta. Con l'apposita rotella o con il tagliapasta ritagliate i tortelli e disponeteli su una placca da forno imburrata e pennellateli con il rimanente uovo sbattuto. Cuocere a 175° per venti minuti.

 
 
 

O surdato 'nnamurato/ Salcicce e friarielli

Post n°22 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da cristinarontino
 
Foto di cristinarontino

Buo giorno!!! Oggi prima di una ricetta vi scrivo il testo di una delle più belle canzoni napoletane, che mi emoziona particolarmente

O surdato 'nnamurato

Staje luntana da stu core
e a te volo cu ‘o penziero:
niente voglio e niente spero
ca tenerte sempe affianco- a me
Si’ sicura ‘e chist’ ammore
comm’ i’ so’ sicuro è te...

Oje vita, oje vita mia,
oje core ‘e chistu core,
si’ stata ‘o primm’ ammore:
‘o primmo e ll’ultimo sarraje pe’ me!


Quanta notte nun te veco.
nun te sento int’ a sti brccia,
nun te vase chesta faccia, .
nun t’astregno forte mbraccia a me?
Ma scettànome ‘a sti suonne,
mme faje chiagnere pe’ te.. . .

Oje vita, oje vita mia, o
oje core k chistu core, . .
si’ stata ‘0 primm’ ammore: .
‘0 primmo e ll’ultimo sarraje pe’ me!

Scrive sempe ‘e sta’ cuntenta:
io nun penzo che a te sola:
nu penziero mme cunzola;
ca tu pienze sulamente a me.. .
‘A cchiù bella è tutt’ ‘e belle
nun è maje cchiù bela ‘e te!

Oje vita, oje vita mia, o
oje core k chistu core, . .
si’ stata ‘0 primm’ ammore: .
‘0 primmo e ll’ultimo sarraje pe’ me!

Slacicce e friarielli

1 kj di salcicce-1kg di friarielli

I friarielli sono broccoletti con infiorescenze appena sviluppate, sono molto simili alle cime di rape e sono un piatto tipico della cucina campana/napoletana.

Pulite i friarielli,lavarli con acqua molto calda.

 Scolateli di tutta l'acqua. In una padella mettete a riscaldare l'olio, aggiungete uno spicchio d'alio e del peperoncino, attenzione a imbiondire l'aglio senza scurirlo. Ora versarvi i friarielli coprirli con un coperchio,cuocendoli  per bene saltandoli in  padella.

Mettere in una padella le salcicce coperte d'acqua e un bicchiere di vino, senza alcun condimento. Bucherellarle quà e là con una forchetta. Far cuocere finchè l'acqua e il vino sono completamente prosciugati e le salcicce ben rosolate. Unire in padella le salcicce ai friarielli, dandogli una scottata insieme per legare i sapori. Servire calde. Con le salcicce  e friarielli potrete preparare gustose pizze o panini imbottiti. A presto!

 




 
 
 

Lasagna imbottita

Post n°21 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da cristinarontino
 

Questo piatto tipico del periodo di Carnevale,più che una pietanza può essere considerata uno dei monumenti della gastronomia napoletana. E' consigliabile preparare la lasagna il giorno prima, riposata è molto più gustosa.

Per una buona lsagna occorre un buon ragù!.La ricetta del ragù napoletano è nel mio blog, tra i post più vecchi.

1kg di girello o lacerto

2 lt di salsa di pomodoro

1/2 kg di carne macinata

8 uova

due fette di pane raffermo

1 spicchio d'aglio

una fettina di cipolla

1 bicchiere di vino bianco

prezzemolo

pepe

olio

1/2 kg di lasange( per chi ha tempo meglio quelle fatte in casa)

1/2 kg di cervellatine

1/2 kg di ricotta fresca(quella romana è la più indicata)

50 gr di parmigiano

1/2 kg  di provola affumicata o scamorza

Sale

 

Preparate il ragù come nella mia ricetta

Ora prepariamo le polpettine di carne: mettere in un recipiente la carne macinata, quattro uova intere , il pane raffermo( sbriciolato con le mani e non fatto bagnare, io a volte uso il pan grattato e il risultato è comunque buono), il prezzemolo tritato, il sale e se piace l'aglio. Impstare dando al composto una consistenza morbida non molliccia.

Togliere gli spicchi d'aglio e foggiare delle piccole polpettine , friggerle in olio bollente.

Rassodare le altre quattro uova che si tagliano a fettine, si fanno rosolare le salcicce e si tagliano  anch'esse a tocchetti, come si taglia a fette la provola affumicata o la scamorza, si grattuggia il parmigiano, si mescola a freddo la ricotta con il ragù. Si mette al fuoco una pentola molto capace e quando l'acqua bolle si versa un filo d'olio per evitare che le lasagne si attacchino l'una all'altra. Immergervi le lasagne una ad una tenendole ben separate con una forchetta. toglierle dal fuoco e metterle ad asciugare. Scegliere il recipiente da mettere al forno tenendo conto di tutti gli ingredienti che raddoppiano il volume delle lasagne.Sul fondo mettervi qualche cucchiaio di salsa, disporvi uno strato di lasagne ben divise e allineate, coprire con il ragù, la ricotta, qualche polpettina, qualche pezzo di salciccia, qualche fettina di latticino, parmigiano uovo sodo. Inumidire con la salsa, deporvi un secondo strato di lasagne e così come prima fino ad esaurimento degli ingredienti. Coprire con la salsa, spolverare col parmigiano,mettere nel forno ben caldo. Attenzione alla cottura, la lasagna deve asciugarsi ma non disseccarsi troppo.

 

 

 

 
 
 

Tortino al cioccolato con gelato al caffè

Post n°20 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da cristinarontino
 

Aggiungo una ricetta nè antica nè caratteristica delle mie parti, ma semplicemte buonissima...un omaggio a una mia amica...


Ingredienti per 4 tortini: 100 gr di cioccolato fondente  (quello consigliato è il fondente 70%)- 80 gr di burro - 80 gr di zucchero a velo - 20 gr di farina - 2 uova di media grandezza -  pizzico di sale.
Occorrente: stampini di alluminio monoporzione e monouso! Sciogliere a bagnomaria a fiamma bassa il cioccolato spezzettato (magari tritato grossolanamente) e il burro tagliato a cubetti, mescolando con un cucchiaio di legno. Appena è tutto fuso, aggiungi lo zucchero facendolo cadere dal setaccio e continuando a mescolare.
A questo punto togliere dal fuoco, far leggermente intiepidire. Sbattere le uova insieme al pizzico di sale ed aggiungile pian piano alla crema mescolando sempre col cucchiaio di legno (deve essere perfettamente amalgamato). Aggiungere anche la farina facendola cedere dal setaccio e continuare a mescolare. Far fondere un pò  burro e spennellare l'interno degli stampini. Versa la crema in ogni stampino riempiendolo a non più della metà.


Mettre in forno preriscaldato a 175 gradi per max otto minuti, non di più. Sfornarli e sformare ogni tortino su un piatto da portata aggiungendo magari un po’ di crema al caffè e gelato al caffè. Il cuore di cioccolata calda dei tortini vi scalderà il cuore...



 


 

 
 
 

Frappe, chiacchiere o galani

Post n°19 pubblicato il 29 Gennaio 2009 da cristinarontino
 
Foto di cristinarontino

Frappe

Sempre in tema di Carnevale eccoci alle prese con le frappe, chiamate anche chiacchiere o galani, che si accompagnano con il sanguinaccio al cioccolato. Un tempo il sanguinaccio veniva preparato con il sangue di maiale, ma ai nostri tempi non è davvero consigliabile!!!

Ma passiamo all frappe

500gr di farina

50 gr di burro

50 gr di zucchero

1 bicchiere di vino bianco secco o di marsala

2 uova

1 busta di zucchero a velo

sale

olio

Impastare la farina con il burro ben ammorbidito,( toglierlo dal frigorifero un paio d'ore prima di usarlo), con lo zucchero, un pizzico di sale il vino e le uova. Di queste mettere da parte uno dei bianchi che si aggiungerà solo se l'impasto dovesse risultare un pò sostenuto. Amalgamare bene, fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Tagliare la pasta in duo o tre pezzi, ciascuno va ben spianato sul tavolo infarinato usando il matterello. Tagliare in strisce di due cm di larghezza . Queste strisce possono essere forgiate nelle forme preferite(ciambelline, fiocchetti, nodini o semplicemente tagliarle a trapezio. Friggere in abbondante olio bollente. Appena imbiondite toglierle dalla padella , asciugarle su carta assorbente e spolverarle con zucchero a velo...Semplicemente golosissime...

 
 
 

Il migliaccio dolce

Post n°18 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da cristinarontino
 

Buon giorno a tutti...

Si avvicina il Carnevale, e così in sequenza in questi giorni pubblicherò un pò di ricette tipiche di questa festa. Inizio dal migliaccio dolce, dal latino miliaceus, che vuol dire torta di farina, dolce che può essere comunque fatto anche in altri periodi dell'anno. Molti di voi mi hanno chiesto la ricetta. Io non lo faccio molto spesso poichè a casa lo mangerei solo io i mia figlia. Pensate che siamo in otto...ma algi altri non piace molto!

Vi dò questa ricettina ,a parer mio molto gustosa:

1 cucchiaio da tavola di sugna

1/2 kg di semolino

10 uova

400gr di zucchero

400gr di ricotta

buccia di limone

sale

1/2 lt di latte

1 bicchiere di rhum o a piacere anice

100 gr di cedro e cocozzata(la solita buccia di zucca candita che molti mi hanno detto di non riuscire a trovare facilmente, in mancanza di questo va bene l'arancia candita.)

Mettere al fuoco in una pentola un litro e mezzo di acqua e il mezzo litro di latte con un cucchiaio di sugn, un pizzico di sale e una buccia di limone tafliata a striscioline.

Quando l'acqua bolle versarvi a pioggia il semolino, e rimestare con un cucchiaio di legno finchè è cotto e molto duro. Far intiepidire fuori dal fuoco e poi ammorbidirlo lavorandovi insieme le uova(bianco e rosso), lo zucchero e la ricotta. Se l'impasto si presenta un pò granuloso passarlo attraverso il passaverdure per raffinarlo. Aggiungere il rhum o l'anice, il cedro e la cocozzata. Ungere una teglia di sugna e spolverarvi un pò di farina. Infornare a fuoco medio per più di un' ora.

Una  variante è friggere il migliaccio in padella, un pò come per la pizza di farina rossa. Viene un pohino più pesante ma ottimo. Inoltre bisogna star attenti nella delicata operazione del girare la "frittata" a non farla rompere. Alcuni aggiungono all'impasto di semola anche gli spaghetti, ma non a tutti piace.

 

A Tazza 'E Cafe'



(CAPALDO - FASSONE)

Vurría sapé pecché si mme vedite,
facite sempe 'a faccia amariggiata...
Ma vuje, quanto cchiù brutta ve facite,
cchiù bella, a ll'uocchie mieje, v'appresentate...
I' mo nun saccio si ve n'accurgite!
Ma cu sti mode, oje Bríggeta,
tazza 'e café parite:
sotto tenite 'o zzuccaro,
e 'ncoppa, amara site...
Ma i' tanto ch'aggi''a vutá,
e tanto ch'aggi''a girá...
ca 'o ddoce 'e sott''a tazza,
fin'a 'mmocca mm'ha da arrivá!...
Cchiù tiempo passa e cchiù v'arrefreddate,
'mméce 'e ve riscaldá...'Caffè squisito!...'
'o bbello è ca, si pure ve gelate,
site 'a delizia d''o ccafé granito...
Facenno cuncurrenza â limunata...
Ma cu sti mode, oje Bríggeta,

Vuje site 'a mamma d''e rrepassatore?...
E i', bellezza mia, figlio 'e cartaro!...
Si vuje ve divertite a cagná core,
i' faccio 'e ccarte pe' senza denare...
Bella pareglia fóssemo a fá 'ammore!
Ma cu sti mode, oje Bríggeta,

 
 
 

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Je nun capisco e vote che succede
e chello ca se vede nun se crere nun se crere
E’ nato nu criaturo è nato niro
e a mamma ‘o chiamma ggiro sissignore ‘o chiamma ggiro


Se vota e gira se
se gira e vota se
ca tu ‘o chiamme ciccio o ‘ntuono
ca tu ‘o chiamme peppe o ggiro
chillo o fatto è niro niro, niro niro comm’a chè


O’ contano e cummare chist’ affare
sti case nun so rare se ne vereno a migliare
E vote basta sulo na uardata
e a femmena è remmasta sott’a bbotta ‘mpressiunata


Se na uardata se
se na ‘mpressione se
va truvanne mo’ chi è stato
c’ha cugliuto bbuono o’ tiro
chillo o fatto è niro niro, niro niro comm’a chè


E ddice o’ parulano embè parlamme
Pecchè si arraggiunamme chisti fatte ‘nce spiegamme
Addò pastena o grano o grano cresce
riesce o nun riesce sempe è grano chello ch’esce


Sè dillo a mamma sè
sè dillo pure a me
conta o’ fatto comm’è gghiuto
si fuje ciccio ‘ntuono o ggiro
chillo o fatto è niro niro, niro niro comm’a chè


E ssignurine ‘e caporichino
fann’ammore cu ‘e marrucchine
‘e marrucchine se vottano ‘e lanze
‘e ssignurine cu ‘e panze ‘nnanze.


Amerivan express
damme ‘o dollaro ca vaco e pressa
ca sinnò vene ‘a pulis
mett’e mmane arò vò isso.


Ajere ssera a piazza dante
a panza mia era vacante
si nunn’era po’ contrabbando
je mo’ ggià stevo ‘o campusanto.


E llevate ‘a pistuddà
e llevate ‘a pistuddà
cu chisti pacch’nmane
e llevate ‘a pistuddà. (2 volte)


Sigarette babà
caramelle mammà
fischiette bambino
e dduje dollare ‘e ssignurine.


A cuncetta e nanninella
lle piacevano ‘e caramelle
mo’ s’appresentano pe’ zetelle
vanno a fernì ‘ncopp’e burdelle.


E ssignurine napulitane
fanno ‘e figlie’ e mericane
‘nce verimme ogge e dimane
‘nmiezo porta capuana.


E cercillo ‘o viecchio pazzo
s’è vennuto ‘e matarazze
e l’america pè dispietto
‘nc’ha scippato ‘e pile a pietto.


Ajere ssera magniaje pellecchie
‘e capille ‘ncopp’e rrecchie
‘e capille ‘e capille
e ‘o ricotto ‘e cammumilla
‘o ricotto ‘o ricotto
e ‘a fresella cu a carnacotta
‘a fresella‘a fresella
e zì monaco tene ‘a zella
tene ‘a zella ‘nnanze e arreto
uffa uffa e comme fete
e lle fete e cane
muorto
uè pe ll’anema e chillemmuorto.


E llevate ‘a pistuddà
e llevate ‘a pistuddà
cu chisti pacch’nmane
e llevate ‘a pistuddà. (a finire)

 

PROCIDA

 

ISCHIA

 
 
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