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INFORMAZIONE MADE IN ITALY a cura di micia.o

La televisione da alcuni anni, ha incrementato programmi, oltre che di dubbio gusto, di prospettive assai scadenti da un lato perché la situazione editoriale Italiana non prevede nessuna legge antitrust che regolamenti il settore, come avviene i tutte le democrazie evolute, dall'altro, questo modo di fare televisione offre vantaggi e non indifferenti, per chi la "produce": rende molto in termini di ascolti. Ed è questa una delle cause; infatti, nella guerra degli ascolti, di frequente, la qualità va a perire in favore dell'audience.
Si moltiplicano contenitori di assoluta mediocrità, "Grande Fratello" - "Uomini e donne" - "L'Isola dei famosi" ne sono gli alfieri. Tutti criticano questi show, ma tutti, vuoi per gradimento vuoi per curiosità, li guardano tant'è vero che il reality "Grande Fratello" ha avuto un rialzo di ascolti tanto da essere prolungato fino al 18 aprile c.a.

Mi domando se sia il palinsesto televisivo, spesso definito "spazzatura" ad essere terribilmente limitato, o se sia il telespettatore medio, che crea audience e alimenta l'Auditel, ad essere mediocre.

Per fortuna, in alternativa qualche programma culturale, rotocalco pomeridiano che affronta argomenti "intelligenti" o la possibilità di poter seguire un bel film o una fiction interessante ce l'abbiamo ma, guardando in generale la TV,  osserviamo costruire personaggi di nessun spessore e  rilevanza, che monetizzano la momentanea popolarità, nelle serate o addirittura, facendo gli opinion leader in molti programmi. Infine,  emerge solo uno svilimento globale che alimenta un clima di sfiducia verso chi studia, chi lavora, chi fa dell'informazione di qualità. Un giovane si chiede se,  anziché conseguire una laurea, non sia meglio andare a fare il tronista dalla De Filippi e seguire a guadagnare con serate in discoteche o apparendo nei gossip. Un messaggio devastante, nonostante si cerchi di farlo passare in cavalleria.

I nostri giovani,  in primis,  prendono esempio da quanto viene loro propinato televisivamente, una riflessione critica, da parte nostra, spettatori adulti che osserviamo, su quanto entra quotidianamente nelle nostre case, basterebbe a segnare l'inizio di una consapevolezza e di un'attenzione non solo a ciò che va in onda, ma anche, come tutto questo si proietterà sulle generazioni future.

Pubblicato da: Ross, micia.o