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L'UOMO VIVE CHIUSO IN CELLA a cura di David

La vita e la storia dell'uomo paiono, almeno alla mia sfera onirica, come chiuse dentro una cella con finestre traslucide da dove entra la luce ma non le immagini.

La scienza accetta di "deformarsi" con spiegazioni assurde ma necessarie per passare attraverso gli oscuri e stretti cunicoli della conoscenza; come le teorie quantistiche o il fatto di accettare universalmente l'esistenza di mondi paralleli fino alla rivelazione sperimentale della telepatia o del Vuoto Quantomeccanico, che in se non è una certezza ma l'espressione di un disagio; anche la religione, come la scienza, fa la sua parte: per bocca di Padre Balducci accetta e considera certa l'esistenza di forme intelligenti non umane sul nostro pianeta; oppure il quinto astronauta sulla Luna e la nipote di Eisenhower che fanno altrettanto, arrivando ad affermare con certezza di saperlo, senza contare le testimonianze di svariati ex militari, anche di alto grado, fino ad arrivare all'FBI, che sul proprio sito internet, afferma, su documenti ufficiali per uso interno di qualche decina di anni fa, la presenza di alieni sul nostro pianeta.
A questo punto, noi ancora non ce ne rendiamo conto, ma dovremmo prendere la nostra Storia, peraltro breve di circa 10.000 anni, e richiuderla in un libro come una cosa bella ma da museo.
Questo nostro "album di ricordi" non racchiude solo una tessitura di eventi caoticamente interconnessi chiamati "Storia" ma un modo di relazionarsi con l'Universo e soprattutto con noi stessi che dovrà per forza appartenere al passato e alla memoria e che si concluderà, spero, con l'era del "regno del denaro".

L'umanità vive ancora in questa onirica cella, vive questo suo presente come unico, vede la luce dalle finestre traslucide, intuisce che fuori c'è qualcosa ma alla fine considera il rapporto tra sé e l'esterno come puramente incidentale, come frutto del fato, non appartenente alla propria sfera intellettiva ed emotiva e con varie pretesti si accontenta.... E così si ignora un qualcosa che sta alla realtà del paesaggio del mondo rispetto alla nostra vita e coscienza chiusa in una cella come in una scatola.

Perché mi accanisco tanto con questa affermazione? Dover accettare l'esistenza di universi paralleli equivale al dover credere ai fantasmi, in quanto entità trans dimensionali; dover credere alla magia o alle visioni mistiche legate alla religione; dover credere che si può viaggiare nello spazio pur senza viaggiarci: cioè, ad esempio, curvarlo; il tutto inteso come esperienza trans dimensionale.
Dovere accettare che il nostro mondo ha o ha avuto prove della presenza di EBE (Estraterrestrial Biologic Entity) ci porta, per logica, a pensare (uno dei succitati documenti FBI lo afferma chiaramente) che ci siano sempre stati e giocoforza abbiano avuto un ruolo silente nel nostro piccolo EDEN della nostra piccola Storia; per esempio la personificazione di divinità in tutte le culture arcaiche ed antiche presenti su tutto il pianeta.

Altra cosa, a mio parere significativa, è il risultato della ricerca fatta sull'uomo, tesa a dimostrare la scarsa variabilità genetica di quest'ultimo; il razzismo è scientificamente smentito, a differenza della totalità delle specie animali abbiamo un DNA uguale per tutti al 99%; tutto ciò ha portato ad uno studio che avrebbe stabilito che 100.000 anni fa l'uomo era rimasto in soli circa 1.000 esemplari e che siamo tutti figli di quegli "Adamo"; diventa difficile pensare che entità aliene, se è vero che ci sono sempre state (a detta dell'FBI), si siano disinteressate all'evento.

Steven Hawking disse che gli alieni sarebbe molto meglio non incontrarli in quanto spaventosamente molto più evoluti di noi; chi viaggia nello spazio ha un vantaggio tecnologico non di millenni ma di milioni di anni rispetto a noi.... del resto se il viaggio nel tempo e il teletrasporto sono impossibilità di classe 1 la curvatura dello spazio è impossibilità di classe 2, cioè meno possibile degli altri due tipi di viaggi suddetti.

Si stanno aprendo grandi squarci in questo nostra stretta e comoda celletta e qualcuno sta cominciando a guardare fuori da queste fessure raccogliendo solo piccole e arcane trame di una grande panno chiamato Universo e probabilmente, fra non molto, ci troveremo a fare i conti con eventi che ci faranno mettere i nostri libri di storia in soffitta proiettandoci e abbagliandoci di luce, conoscenza e angoscia ponendoci in situazioni che certo non ci staranno strette e neanche comode.

Pubblicato da David, uomodelmonte1970