Creato da giovannatilocca il 05/05/2010

Evoluzione

Società a confronto

 

 

Si divertono nei loro giochetti di potere

Post n°206 pubblicato il 13 Giugno 2013 da giovannatilocca
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La situazione in Italia è caotica, schizofrenica e da manicomio. Perchè chiaramente le emergenze sono che Renzi sia stoppato, Berlusconi sia reso ineleggibile, Grillo diventi inoffensivo, e tutto è bene quel che finisce bene.

Dopo aver inneggiato a Monti finalmente si è capito che ha fatto solo disastri. Adesso si vuol togliere l'IMU dalla prima casa, si vuol bloccare l'aumento dell'IVA, e si è capito che è uno scandalo aver tolto l'adeguamento alle pensioni che superavano 1400 euro lordi.

Siamo in mano a irresponsabili in preda a deliri di ogni tipo, che capiscono solo le lotte per prevalere e per annientare i "nemici". Studiano quelle quattro frasi sulla disoccupazione, sul lavoro dei giovani, sulla produzione, appena vedono un microfono le ripetono come un mantra e poi tornano alle loro trame. Ma perché non fanno una legge elettorale per tornare subito al voto? Perché non tolgono il disturbo a un popolo che vorrebbe valorizzare le risorse umane e territoriali dell'Italia per poter vivere con dignità, come merita?

Perché loro si divertono nei loro giochetti di potere, vogliono a tutti i costi vincere qualcosa, e non si accorgono di essere delle armi puntate contro i cittadini che ormai hanno perso ogni orientamento e che vedono morire ogni speranza giorno dopo giorno, bolletta dopo bolletta, sfratto dopo sfratto, fallimento dopo fallimento, ingiunzione dopo ingiunzione ... E' un lento morire di burocrazia, di malaffare, di delinquenza ...

 
 
 

Il vostro è un crimine verso il popolo

Post n°205 pubblicato il 11 Giugno 2013 da giovannatilocca
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Un tempo ingenuamente credevo che davvero qualcuno potesse diventare straricco con l'onesto lavoro. Ma da quando ho saputo che Heinrich Schliemann, lo straricco "scopritore" di Troia, era stato accusato e credo anche condannato per truffa, ho aperto gli occhi. I capitali non si possono accumulare solo con l'onesto lavoro. E in ogni caso l'accumulo di ricchezza è un furto nei confronti di coloro che a causa degli accaparratori non riescono ad accedere al denaro. Ci si arricchisce col mercato nero, con i traffici illeciti, con imbrogli vari nei confronti di soci, parenti, amici, con lo sfruttamento dei lavoratori, e via discorrendo. Chi lavora onestamente potrà diventare ricco, potrà avere più del necessario, ma non potrà avere capitali stratosferici. Oltretutto l'accumulo di ricchezza in poche mani è un danno incalcolabile per l'economia. Significa monopolio, scarsa concorrenza, congelamento di capitali. Non occorre essere economistri per capire questi semplici concetti.

Se pensiamo all'attuale situazione italiana vediamo che la moneta circolante è diminuita mentre è aumentato il numero dei ricchi. C'è stato un prelievo statale di soldi dalle classi basse e medie che si trovano ora in gravi difficoltà mentre cresce la ricchezza dei profittatori, di coloro che lucrano sulle sciagure altrui. Crolla la produzione, diminuisce la moneta circolante, aumenta la disoccupazione, e nel frattempo gli apparati statali, cresciuti sull'onda del benessere precedente, continuano a pesare sul bilancio come se niente fosse. Si taglia sulla scuola e sulla sanità ma non si taglia su stipendi e pensioni di amministratori, dirigenti, alti gradi militari, magistrati, politici. L'apparato statale sembra un meccanismo sbilenco che amputa alcune parti e mantiene escrescenze in altre parti. E' un mostro destinato al crollo, non può resistere.

Stiamo mandando segnali di ogni genere. Non andiamo a votare ripetutamente, molti si suicidano, ma la casta arroccata nel suo bengodi rimane imperturbabile convinta che le parole ripetute ogni giorno come un mantra: "emergenza lavoro, disoccupazione giovanile, incentivi all'occupazione" riescano ad ipnotizzarci e a darci sicurezza. Fate una legge elettorale e andatevene, prima che sia troppo tardi anche per voi. Che cosa dobbiamo fare perché arriviate a capire che non avete il diritto di mandare un popolo allo sbando totale? Il vostro è un crimine verso la popolazione e lo state perpetrando con la piena consapevolezza della catastrofe che voi personalmente pensate di scansare.

 
 
 

I soldi a chi li spende

Post n°204 pubblicato il 08 Giugno 2013 da giovannatilocca
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Un tempo in Italia c'era il latifondo. Territori immensi, in gran parte abbandonati dal padrone che ne faceva coltivare alcune parti da contadini che il fattore prendeva a giornata in base alla muscolatura e alla capacità di lavoro. I contadini lavoravano senza sosta per una misera retribuzione e passavano la loro vita sui campi senza conoscere altro che la zappa.

Ma ci fu un tempo in cui i contadini si ribellarono e, a costo di vite umane, ottennero che la terra diventasse proprietà di chi la lavorava.

Oggi abbiamo un'altra categoria di latifondisti. Questi nuovi proprietari si sono impossessati del denaro del paese e ne hanno tali quantità che ne fanno circolare solo una minima parte. I contadini di oggi sono i disoccupati che vorrebbero tanto far circolare il denaro, ma non ne hanno proprio.

Allora io dico, è ora di dare i soldi a chi li spende e non a chi li accumula nelle banche italiane o meglio li nasconde all'estero. Una sana economia non toglie i soldi dalla circolazione e soprattutto una nazione sana non lascia i propri cittadini nella disperazione. Ci vuole poi molto?

 
 
 

Il tempo lavora contro di noi

Post n°203 pubblicato il 08 Giugno 2013 da giovannatilocca
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Non fatevi distrarre dai telegiornali e dalle dichiarazioni dei "politici". Concentratevi soltanto sulla logica e sulla vostra percezione dei fatti. Hanno massacrato il paese al solo scopo di far vedere all'Europa quanto siamo bravi a fare i sacrifici. Adesso non vogliono più muovere una foglia perché qualsiasi movimento sarebbe un declassamento della casta. Sanno benissimo come si può fare per ridare un minimo di speranza al paese, ma non muovono un dito in quel senso. Più li sentite parlare di emergenze e di lavoro, più pensano a come preservare tutto il maltolto che si sono garantiti con gran sudore e fatica, provvedimento dopo provvedimento, legge dopo legge. Non possiamo aspettarci niente di buono, ma solo inganni e bugie. Dovrebbero risanare il settore degli appalti pubblici che risucchiano quantità inimmaginabili di denaro, dovrebbero eliminare i costi della politica, dovrebbero limitarsi ad uno stipendio massimo di 2000 euro al mese più le spese  certificate, dovrebbero fare una legge elettorale rispettosa dei cittadini, dovrebbero risanare e semplificare la burocrazia, dovrebbero assolutamente mettere un tetto a stipendi e pensioni in base al costo della vita. In parole povere dovrebbero rivoltare il paese come un calzino. Non lo faranno per vari motivi: 1° non rinunceranno mai ai loro stipendi e privilegi; 2° non toglieranno alla malavita la gestione degli appalti pubblici sia per non pedere le tangenti, sia per tenersi buoni elementi che  è meglio avere dalla propria parte; 3° non faranno una legge elettorale che va contro il loro tornaconto.

Soltanto persone corrette, oneste nell'intelletto e consapevoli del fatto che le risorse di un paese sono di tutti e non solo di chi se ne appropria può avviare un processo di risanamento graduale, calibrato e progressivo di un paese che è attualmente in mano a sciagurati irresponsabili che per di più si permettono di parlare e di dire che cosa è necessario fare. La storia ci insegna che i popoli vengono mandati allo sbaraglio da personaggi senza scrupoli che credono di avere diritto a ciò che hanno estorto con la prepotenza del potere e che non possono capire quando è il tempo di frenare l'arrembaggio e di mollare il maltolto.

Abbiamo bisogno di creare una nuova dimensione nella distribuzione dei redditi del paese, abbiamo bisogno di stabilire che non ci possono essere retribuzioni che superino il costo della vita in proporzioni insostenibili, abbiamo bisogno di sentirci vicini a chi non ha acesso a niente di ciò che la società è in grado di offrire, e soprattutto abbiamo bisogno di trovare una strada per ottenere un governo di persone competenti e solidali. E la domanda è: Come fare?

Soprattutto mi chiedo come ottenere dei risultati in modo pacifico e rispettoso di tutti? Soltanto se riusciremo ad acquisire la consapevolezza del fatto che il potere appartiene al popolo potremo avere qualche speranza. Riflettiamo e cerchiamo strategie efficaci perché la situazione non precipiti, e facciamolo in fretta perchè il tempo lavora contro di noi.

 
 
 

Non illudetevi!

Post n°202 pubblicato il 06 Giugno 2013 da giovannatilocca
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Ogni giorno che passa consuma i nostri risparmi e fa scivolare sempre più giù l'economia del paese. Ma che importa al governo? Come si fa a bloccare questa massa di malfattori che continua a fare man bassa? I partiti continueranno ad avere i soldi, le sedi e le bollette gratuite, e quant'altro riterranno necessario. Chi non avrà niente saranno i nostri figli che si troveranno per strada, con una bella laurea in tasca, e morti di fame. Non faranno niente per i cittadini, nessuno farà niente. State tutti lì ad aspettare il miracolo, mentre in quel bunker che è il parlamento litigano perché vogliono fare solo i loro porci comodi e non vogliono filmati che li documentino. Se tali notizie arrivassero da un altro paese saremmo tutti scandalizzati. Ma arrivano dai nostri, e che ci vuoi fare, sono fatti così. Cerco di non pensare al domani perché lo vedo proprio nero. E non possiamo fare niente!

 
 
 

Picchia duro, governo!

Post n°201 pubblicato il 01 Giugno 2013 da giovannatilocca
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Bravo governo, fai vedere che hai gli attributi! Mostra a tutti che della disperazione degli italiani non te ne frega niente! Vai avanti con le nuove norme per il finanziamento ai partiti! (State freschi che li tolgono!)  Evviva! Perché perdere tempo con provvedimenti utili al mondo del lavoro (tanto non c'è nulla da fare!) quando c'è il grave problema che i poveri non potrebbero fare politica. Magari non avranno casa, o luce elettrica, o da mangiare, ma un po' di politica non si può negare a nessuno. Infatti nelle assemblee politiche ci sono tanti poveri! Così mi piaci, governo! Forte, intransigente con le masse di diseredati (peggio per loro!) e sensibile alla casta che rischia brutto con l'aria che tira. Così si fa. Mi viene un nodo alla gola se penso che potrebbero togliere a Bossi quegli 800-900 mila euro all'anno. Ma come si può fare una cosa del genere? A un povero senatore che non ha più l'accesso libero alla cassa e che si trova già in ristrettezze economiche con il piccolo stipendio e qualche privilegio! Bisogna essere senza cuore! 

 
 
 

Italiani brava gente

Post n°200 pubblicato il 31 Maggio 2013 da giovannatilocca
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La legge elettorale può aspettare, i finanziamenti ai partiti rimangono perché fra tre anni, nel 2017, noi ci saremo anche dimenticati e loro faranno finta di niente. I soldi servono (a loro).  I giovani vadano in Germania perché lì almeno troveranno di che camparsi, e speriamo che ce la caviamo anche questa volta.

Complimenti al governo! Trova tutte le soluzioni giuste per accontentare la casta. Tanto gli italiani, poverini, sono così buoni! Non fanno mai mancare il voto necessario e, alla peggio, tolgono il disturbo suicidandosi. Proprio brava gente.

 
 
 

M5S fin troppo presente in TV

Post n°199 pubblicato il 30 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Certo che se i parlamentari del M5S non avessero derogato dal contratto firmato prima dell'elezione e avessero portato avanti con forza e vero convincimento le problematiche di quella parte di italiani che vive nell'angoscia, anziché ritrovarci con il quasi 40% di astensioni avremmo avuto anche qualche sindaco M5S. Non credo che il punto critico del movimento sia l'assenza in TV e nei giornali. Sono stati fin troppo presenti con le loro rivendicazioni nei confronti di Grillo. La realtà è che da loro ci si aspettavano risposte che non sono arrivate e che non arriveranno. E' stato un brutto colpo capire che nemmeno chi si era proposto di "aprire il parlamento come una scatoletta" aveva serie intenzioni. Alla luce di quanto detto il M5S si è dimostrato meschino e disinteressato al paese.

Da una parte c'è il manipolo di parlamentari M5S sconclusionato e motivato da  ragioni molto differenti rispetto a quelle di tipo socio-politico, dall'altra ci sono gli italiani che sono sempre più confusi, soffrono di sindrome da abbandono, e nello stesso tempo si sentono perseguitati e vessati. In mezzo sta il governo che è legittimato a non muoversi, a lasciare tutto come è per non perdere lo status di cui gode la casta.

Non illudiamoci che qualcosa cambi, e del resto il 60% degli italiani ha chiaramente optato perché tutto rimanga come è.

 
 
 

Siamo proprio degli allocchi

Post n°198 pubblicato il 29 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Gli italiani non hanno sbagliato voto, semplicemente hanno fatto ciò che sono abituati a fare: tenersi il vecchio per paura del nuovo. E quel 40% di astensione che vede lontano, si è dissociato dal malgoverno e dal malaffare, perchè capisce che non c'é luce in fondo al tunnel, né via d'uscita per il paese. Per decenni gli italiani hanno esorcizzato un governo di sinistra, aiutati probabilmente dagli USA, e si sono spostati un pochino solo quando la sinistra è diventata destra. Grillo è un salto nel vuoto per gli elettori. Purtroppo l'esperienza ci insegna che spesso per evitare ciò che riteniamo un pericolo finiamo per incorrere in una catastrofe. E' chiaro come il sole che PD e PDL rappresentano il vecchio che si è arroccato su posizioni di potere e privilegio e che ha l'unico scopo di preservare tale posizione. E' chiaro che non intende assolutamente rinnovare nulla, perché qualsiasi cambiamento rappresenterebbe un arretramento dalle posizioni conquistate. Lo ha dimostrato l'elezione di Napolitano. E' anche chiaro a tutti che un paese sull'orlo della bancarotta che non prende alcun provvediemento è destinato al collasso. Ma la paura del nuovo è più forte di tutto, toglie la razionalità, spinge alla difesa del conosciuto perchè si pensa che peggio di così non può andare.

Adesso il governo, rafforzato dal voto, sarà ancora più legittimato a non prendere provvedimenti di alcun genere, a lasciare che il tempo scorra mentre il tessuto produttivo si disintegra lasciando il campo a speculatori e sciacalli. Quando poi sarà troppo tardi, pazienza. Che si poteva fare? E sinceramente penso che si possa fare proprio poco. Certo, un governo di persone oneste nell'intelletto e nella morale avrebbe messo uno stop a stipendi e pensioni fuori misura, avrebbe controllato il mondo del malaffare, avrebbe cercato di recuperare i soldi veri per tentare di ristabilire un  minimo di equità economica e sociale. Un governo attento ai bisogni dlla popolazione non avrebbe permesso che la casa di abitazione fosse sottratta a cittadini che non hanno alternativa alla strada, e avrebbe fatto di tutto per distribuire equamente le risorse del paese agli abitanti.  Ma questi sono solo sogni. Per la paura del nuovo continuiamo a subire gli abusi di una burocrazia prepotente e corrotta, lo strozzinaggio di un fisco che strangola i contribuenti togliendo a molti di loro anche il poco che serve per vivere, e la strafottenza dei politici che ridono alle nostre spalle pensando che siamo proprio degli allocchi se, pur continuamente derubati e presi in giro, continuiamo a votarli.

 
 
 

Marameo!

Post n°197 pubblicato il 21 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Allarmi! Consistente manipolo di ladri ha messo le mani nelle casse dello stato e fa man bassa di tutto ciò che trova. E siccome non basta, pensa a come rimpinguare le casse per foraggiare anche tutto il malaffare degli amici loro. I cittadini increduli e imbambolati attendono che i ladri si ritirino di loro spontanea volontà. Marameo!

 
 
 

C'è un tempo per tutto

Post n°196 pubblicato il 17 Maggio 2013 da giovannatilocca
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La mia grossa preoccupazione è che i cittadini non capiscano ancora che è un suicidio votare questa massa di inutili corrotti. Il primo passo è cambiare totalmente la classe politica in modo da dare la cassa a persone non ancora avvezze al furto e magari piene di buoni propositi. Chi siano queste persone non lo so, perché credo che sia molto difficile scegliere il nuovo. Ma l'attuale classe politica si è dimostrata corrotta e per niente intenzionata a mettersi sulla buona strada. Tanto vale provare a cambiare, cambiare davvero. Anche se capisco che il malaffare non si lascerà mettere da parte, ma cercherà agganci con chiunque prenda il potere. E' per questo che l'Italia è in una situazione disperata, ed è per questo che ci rimane solo la speranza di sfuggire alla persecuzione di questi malfattori che vogliono approfittare di ogni centesimo che riusciamo ad ottenere con una vita di lavoro e rinunce.

Possibile che non si riesca a trasformare lo sconcerto, la paura, la disperazione in un'azione pratica pacifica, non violenta, che porti ad un riequilibrio del potere in Italia? Possibile che un manipolo di malavitosi totalmente indifferenti al bene del paese continui a spadroneggiare e a dividersi i nostri soldi con i compagni di merenda mentre ogni giorno qualcuno perde il lavoro, perde la casa, si riempie di debiti, si suicida, ...

Per il momento l'unica azione che si può fare è non votare questi soggetti, a maggior ragione se si mantiene una legge anticostituzionale. E se i sindacati e altre organizzazioni pensassero ad organizzare manifestazioni mirate ad ottenere l'indispensabile attenzione al mondo del lavoro non sarebbe male. Ricordiamo che c'è un tempo per tutto. Se il tempo giusto passa senza che niente accada, poi potrebbe essere troppo tardi. E qui sta passando davvero troppo tempo.

 

 
 
 

Alghero poco amata

Post n°195 pubblicato il 16 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Ci sono amministrazioni che amano la propria città e altre che, nella migliore delle ipotesi, non provano niente. Alghero è una città ben poco amata dagli amministratori che anzi fanno di tutto perchè le sue bellezze siano occultate, e perché l'ingegno e l'estro degli algheresi non vedano la luce. Cosa si può pensare di un'amministrazione che chiede un pagamento a chi vuole esporre le proprie opere d'arte in una struttura pubblica? Il bello è che il pagamento lo chiede a giovani artisti nullatenenti, mentre se si tratta di personaggi affermati, che potrebbero anche pagare, concede gratuitamente la struttura. Ma vi sembra che ci sia senso?

La città ha strutture pubbliche abbandonate, alcune ormai degradate, ma mai e poi mai le concederebbe a cittadini volenterosi che magari potrebbero ristrutturarle e renderle produttive. Eppure ci sono città con amministrazioni più accorte che capiscono il vantaggio: il cittadino ti risana la struttura, la mantiene efficiente, la utilizza, crea una situazione lavorativa, e risolvi il problema della struttura e del cittadino. Ma tutto ciò richiede lavoro, attenzione, capacità di decidere, e i nostri amministratori evidentemente hanno altro da fare.

 
 
 

Povera Alghero!

Post n°194 pubblicato il 16 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Voglio occuparmi un po' di Alghero. Vediamo alcune situazioni.
Il Museo Archeologico viene inaugurato ogni volta in prossimità delle elezioni amministrative ma non è mai stato aperto. Ultimamente pare che il motivo sia da addebitare ad infiltrazioni d'acqua, evidentemente inarrestabili con i comuni metodi usati normalmente.
Il Cavall Marì giace in completo abbandono e degrado.
Al Trò decenni fa è stata realizzata una struttura, è stata utilizzata saltuariamente e ormai è abbandonata.
Il Palazzo dei Congressi è un monumento all'inefficienza e allo spreco di risorse pubbliche. Sta lì a ricordarci che non sempre le strutture si fanno perché servono, ma talvolta servono per essere fatte.
Queste sono soltanto alcune delle criticità di Alghero.
Una amministrazione efficiente avrebbe già da tempo preso dei provvedimenti.
Avrebbe eliminato le infiltrazioni dell'edificio del Museo Archeologico e lo avrebbe aperto.
Avrebbe preso una decisione sul Cavall Marì. Secondo me ci sono due soluzioni: o la struttura viene affidata a cittadini che ne facciano richiesta per realizzare un'attività produttiva in sintonia con l'ubicazione della costruzione senza alcun pagamento al comune per alcuni anni, in cambio della ristrutturazione e manutenzione, oppure la costruzione va demolita e si ripristina il Cavallino Bianco, una terrazza sul mare fruibile da chiunque come succedeva negli anni cinquanta quando la rotonda era frequentatissima dagli algheresi.
Avrebbe consentito a cittadini di buona volontà di restaurare la costruzione del Trò per stabilirvi un'attività produttiva senza alcun pagamento per alcuni anni, fino a raggiungere la cifra spesa per il restauro e la manutenzione.
Per il Palazzo dei Congressi non saprei quale destinazione attribuire alla costruzione. Forse c'è qualcuno che ha qualche idea in merito.

 
 
 

La ripresa addavenì

Post n°193 pubblicato il 15 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Se ci fossero stati i mass media nel periodo della decadenza dell'impero romano probabilmente avrebbero detto che l'impero attraversava una forte crisi e che ci sarebbero voluti due o tre anni per rimettere tutto a posto. Noi sappiamo bene che passarono parecchi secoli prima di arrivare al Rinascimento. Chi si trovò nel lungo periodo di decadenza vide l'impero  sfaldarsi, senza più governo, né esercito, nè  apparato centrale. Roma divenne un villaggio. In quel periodo l'unico riferimento era rappresentato dalla Chiesa che nel frattempo si organizzava in centri monastici.

Fatti tutti i dovuti "distinguo" la nostra "crisi" è in realtà uno sfaldamento del sistema economico, politico e sociale dovuto in parte alla globalizzazione e in parte alla nascita di un sistema finanziario che ha preso il posto del sistema produttivo. Per questo credo che l'unico provvedimento sensato di un governo sia quello di alleggerire al  massimo la burocrazia e gli apparati statali per favorire la libera iniziativa dei cittadini. Che senso ha perseguitare artigiani e commercianti con mille incombenze burocratiche e fiscali, privare le persone della casa di abitazione, risucchiare i risparmi della popolazione per gettare tutta questa linfa vitale in un buco senza fondo?

Piuttosto è ora di smantellare tutte quelle sanguisughe che si sono attaccate allo Stato, come la RAI e le altre mille altre "aziende" statali che producono solo sprechi. Che cosa aspettiamo per abolire tutti questi enti inutili che pompano stipendi immorali a partire dall'ultimo del dipendente fino ai dirigenti? Chi ha stabilito che si debbano pagare stipendi iperbolici quando il paese è allo stremo, e la disperazione cresce ogni giorno, ad ogni licenziamento, ad ogni mutuo non pagato, ad ogni posto di lavoro negato ... Non bisogna circoscrivere alla politica la richiesta di risparmi da parte dello stato, perché i nostri soldi prendono tante strade per arrivare a molte, molte tasche. Sono soldi in quantità esorbitante che oltretutto non tornano in circolo ma in gran parte vanno fuori dal paese perché l'ingordigia è tanta, e gli accumuli si portano all'estero. Ma questa gente ha un pochino di coscienza? Pensa di non avere niente a che fare con gli imprenditori che si suicidano e con i disperati del paese? Magari poi fanno la benficenza. Non voglio continuare perché ad un certo punto mancano proprio le parole per tenere un discorso a un livello civile. Ma ci sarà mai giustizia in questo paese? Io non so che cosa succederà, ma temo il peggio.

 
 
 

Parlamento, corte corrotta

Post n°192 pubblicato il 12 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Leggendo altri blog vedo come tante persone si lamentano della situazione e rimarcano le aberrazioni, un po' come faccio io. Ma adesso mi chiedo: oltre a criticare abbiamo un'idea di ciò che sarebbe meglio per il paese e abbiamo un'idea di come realizzarlo in maniera concreta e fattibile? Io credo che gran parte del male stia nel fatto che il parlamento è diventato una corte corrotta, che si autoalimenta con quantità esorbitanti di soldi e privilegi, ed è arrivato a fare solo il male del paese. Il potere di molti di questi cortigiani è blindato, non ci sono regole certe per il ricambio, e il paese è strozzato da questa massa di corrotti. Secondo me il potere dovrebbe essere cambiato totalmente ogni cinque anni e i parlamentari dovrebbero essere inquadrati come dirigenti dello stato con lo stesso stipendio e le stesse trasferte. Rendicontare le spese come fa il M5S è complicato ed è fonte di equivoci. Si dà la trasferta, come si fa con gli impiegati statali. Se ti va bene ci stai, altrimenti lasci il posto ad un altro. E non venitemi a dire che così i "poveri" non possono fare politica, perché allora voglio i nomi dei poveri che hanno fatto politica fino ad ora. E credo che lo stipendio di un dirigente statale sia sufficiente anche ad un povero. Naturalmente un risanamento prevede anche un drastico abbassamento degli stipendi che eccedono i 2000 euro, come già avevo proposto nel post 179 del 25 aprile, "La patria è di tutti".

Questo è solo un aspetto della questione. Ma l'urgenza successiva è sciogliere l'intricato intreccio di potere e malaffare. Come reagirà il malaffare se il parlamento non gli darà più ciò che vuole? Se avremo davvero un parlamento serio, onesto, moralmente ineccepibile, che pensi davvero al paese, quale reazione ci sarà da parte di chi non avrà più appalti e soldi facili? Mi viene in mente il Cile, l'elezione di Allende e la dittatura di Pinochet. Per questo motivo dubito fortemente che l'Italia si potrà risanare dall'interno. L'unica possibilità di ottenere la pulizia delle istituzioni arriva dall'Europa, e non so se mai succederà. E' molto, molto triste dover pensare di perdere la sovranità, ma è molto peggio essere in mano a un manipolo di delinquenti che strozzano la popolazione e le impediscono di vivere con quel minimo di serenità e fiducia indispensabili. Stanno creando masse di disperati. La povertà e il bisogno sono due elementi  molto pericolosi. Se si toglie ad una persona la possibiltà di soddisfare i bisogni fondamentali non possiamo pensare che poi riesca a far finta di niente. Qualcosa dovrà fare se non trova niente, niente, niente. E allora? Cerchiamo alternative, ho ancora fiducia nella possibilità del popolo di  esercitare il potere che le dà la costituzione. E poi si vedrà.

 
 
 

Quando vedremo la luce?

Post n°191 pubblicato il 11 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Siamo in piena sindrome da bella addormentata nel bosco. Non si muove niente, tutto deve stare al suo posto, tutto si congela: l'IMU, il presidente Napolitano, il segretario PD che sarà a termine, ... L'unica cosa che si muove sono stipendi, prebende e privilegi che tutti i mesi si prendono senza avere il minimo scrupolo, nei confronti dei disperati che vedono la loro vita distrutta dall'inettitudine di un sistema che non è più in grado di valorizzare e gestire le risorse del paese. Non ce la fate, non vi siete accorti? Volete consegnare il paese in mano alla violenza o al tirannno? Fate una legge elettorale e andatevene, lasciate il posto a persone che non abbiano già litigato, a forze rinnovate veramente, non solo nel nome, a cittadini di buon senso e capaci di prendere decisioni. I soldi devono saltare fuori da voi e dagli amici vostri e mai voi lo farete. E siccome nel paese non c'è più niente da spremere, non sapete dove andare a trovare le risorse. Già nelle stive della nave Italia la terza classe è sott'acqua, la seconda è a mezz'acqua e non manca molto perché si affondi. E i faccendieri continuano nel loro malaffare, lungi mille miglia da lasciare i posti che consentono intrighi e tangenti, per rimpinguare i conti che serviranno alla fuga. Nel frattempo non fanno nulla, nulla, nulla. E noi ci chiediamo: Quando vedremo la luce? Forse mai. E forse arriverà un buio ancora più profondo, più assoluto.

Per uno storico è anche stimolante osservare come tutto un popolo si lascia dominare e sottomettere da pochi elementi che oltretutto non godono di carisma né di stima. Come è possibile?

 
 
 

Vite negate

Post n°190 pubblicato il 09 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Ragionando con lucidità si arriva alla conclusione che l'Italia non può risanare la sua situazione economica, politica e sociale in nessun modo. Non lo può fare attraverso le istituzioni perché sono diventate un intreccio inestricabile con la malavita e gli interessi privati; non lo può fare attraverso la popolazione perché mai le verrà data alcuna possibilità di scelta democratica e perché non si arriverà mai allo scontro diretto. Siamo intrappolati in una matassa ingarbugliata della quale mai troveremo il capo. I privilegiati sono aggrappati ai loro privilegi e mai li molleranno, costi quel che costi, i diseredati si chiuderanno nelle loro case fredde e vuote, finché le avranno, e si nasconderanno per non mostrare la loro miseria. Qualcuno continuerà a gridare, ma nessuno lo ascolterà. Quella vita alla quale tutti gli esseri viventi hanno diritto diventerà appannaggio di pochi, in barba alle costituzioni e ai diritti elencati in inutili fogli di carta. Non c'è via d'uscita. La decadenza del nostro mondo si consumerà in silenzio, nella sofferenza di tanti che saranno costretti a rinunciare a tutto in favore dei privilegiati. Abbiamo vissuto un bel sogno quando credevamo davvero di poter avere accesso al lavoro, ai beni di consumo, al tempo libero, a viaggi, svaghi e passatempi. Al risveglio abbiamo trovato lettere di licenziamento, mutui non pagati, case requisite, vita negata. Possiamo gridare fino a quando abbiamo voce, loro non sentono. Una muta disperazione cresce nel paese, è come quando il mare si fa scuro e sotto un'apparente calma già le onde si agitano in profondità. Nessuno sa dove andrà la rabbia, lo sconforto, le grida interne che soffocano il respiro. Nessuno lo può sapere, finché la superficie si mantiene calma e tranquilla. Le tempeste arrivano all'improvviso, quando meno te lo aspetti. Mi fa rabbia vedere come le istituzioni continuano imperterrite nella loro olimpica indifferenza, ma capisco che sono in mano a piccoli uomini tenuti dalle maglie di ferro del malaffare e non possono fare niente.

 
 
 

I giovani, il bene del paese

Post n°189 pubblicato il 08 Maggio 2013 da giovannatilocca
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L'Italia si avvia ad essere un paese deindustrializzato. Bisogna prendere atto della situazione concreta e reale. Ciò significa principalmente che verranno a mancare sempre più posti di lavoro salariati e che una parte fondamentale dell'economia sparirà dal contesto produttivo. Significa inoltre che se non sapremo sostituire l'industria in qualche modo, precipiteremo nell'indigenza. Ma qui non si sta facendo niente per cercare di salvare l'industria, e non si sta provvedendo a sostituirla in qualche modo. Sarà comunque inevitabile una recessione, un tornare indietro dal nostro benessere, ma nella circostanza attuale dobbiamo fare in modo di uscire da questa situazione salvando la dignità delle persone.

Secondo me si dovrebbe intraprendere la strada delle liberalizzazioni nel senso che si dovrebbe dare al cittadino la possibilità di mettere a frutto le proprie potenzialità agevolandolo burocraticamente e fiscalmente. Lo stato deve essere più flessibile nelle sue richieste con il fine di dare la possibilità a tutti di camparsi. Intanto inizierei liberalizzando tutte le categorie protette. Non si può pensare di blindare farmacisti, notai, taxisti, e quant'altro in un paese in recessione. Capisco che la liberarizzazione porterà giocoforza ad una concorrenza molto forte, ma potrebbe essere un incentivo per fare meglio e di più. Non si possono lasciare le popolazioni in situazioni di emarginazione, alla mercè dell'assistenza pubblica, quando ci troviamo di fronte a tante potenzialità che potrebbero far crescere il paese. Mettiamo in moto un meccanismo di piccoli prestiti, di agevolazioni burocratiche, di utilizzo di edifici pubblici in abbandono, di terreni inutilizzati,  e vedrete tante energie all'opera, tanta creatività, tanto entusiasmo. Come si fa a lasciare che il bene del paese, i giovani, passino le giornate nell'affannosa ricerca di un lavoro che non c'è, si illudano di trovare una collocazione continuando a frequentare corsi e master, gettino al vento la loro vita senza nemmeno capire che cosa sarebbero stati in grado di fare meglio?

Tempo fa, per scherzo,  avevo chiesto in un post se la Merkel aveva un'amica. Sono molto avvilita nel pensare che in Italia non si riesca a tirar fuori una persona decente in grado di guardare al di là delle poltrone, del malgoverno, del malaffare. E noi li mettiamo tutti lì, il peggio del peggio, li cerchiamo col lanternino.

 
 
 

M5S pluricoscienziato

Post n°188 pubblicato il 07 Maggio 2013 da giovannatilocca
Foto di giovannatilocca

Se tanto mi dà tanto Grillo dovrebbe, prima che sia troppo tardi, mollare questo gruppo che è approdato in parlamento grazie a lui e che ora, come nelle migliori tradizioni, crede di esserci arrivato per propri meriti e di poter fare ciò che dettano le "coscienze". Ho usato il plurale perché questi eletti sono pluricoscienziati. Ne avevano una quando hanno sottoscritto il contratto con Grillo, un'altra quando hanno votato per Grasso, un'altra quando si sono fatti intervistare e adesso è spuntata la coscienza per prendere ciò che vogliono degli emolumenti. Devo dire che hanno avuto tempi molto rapidi per dimenticare tutti gli impegni presi. Caro Grillo, se non li  molli ti trascinano in un micidiale equivoco. Tu volevi risanare la politica italiana, cacciare tutti i malfattori, e ti trovi ad aver rimpinguato il parlamento di persone senza idee e con troppe coscienze per poterne ascoltare una sola che era: la politica non è un posto di lavoro, ma un servizio da rendere ai cittadini al costo di un qualsiasi impiego dipendente dallo stato, dove si intende che gli stipendi devono avere un tetto da stabilire per portare giù i maxi stipendi.

Se questi signori ritengono di non farcela con 2500 euro al mese, che per me sono una enormità, lascino il posto ad altri. C'è sicuramente la fila di persone serie, capaci, di buon senso, in grado di camparsi con 2500 euro al mese, che farebbero ben volentieri un servizio per lo stato.

E provate a chiedere come fanno i pensionati che hanno 500 euro al mese. Magari vi danno utili consigli. Siamo sulla buona strada per la totale rovina dell'economia del paese. Ma quanto ci vuole per fare una nuova legge elettorale e tornare alle urne? Spero proprio che si presenti una nuova proposta di persone serie e capaci, informate della situazione del paese, e in grado di prendere provvedimenti perché la costituzione sia rispettata nell'articolo primo. Dovete far sì che ci sia lavoro, dovete tenere sotto controllo la corruzione e il malaffare, dovete tirar fuori i soldi dagli accumuli ingiustificati di denaro che dormono inutilizzati nei nascondigli italiani e stranieri. Salvate il paese se volete salvarvi anche voi. Sulla disperazione non può crescere la giustizia, la libertà, la democrazia. Ci avete portato all'angoscia e alla disperazione e non ci state dando nessuna via d'uscita. Ve ne siete accorti? No!! Perché siete troppo impegnati nelle lotte per le poltrone e per la tenuta del vostro bengodi. Il paese brucia e voi state soffiando sul fuoco!

 
 
 

Buona notte,Italiani. Sogni d'oro.

Post n°187 pubblicato il 05 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Ho la sensazione molto preoccupante che in Italia la maggioranza della popolazione non si sia resa conto della situazione economica del paese. Le imprese delocalizzano, artigiani, piccoli imprenditori, negozianti chiudono, si perdono ogni giorno posti di lavoro, nel settore pubblico non si assume, le nuove generazioni sono parcheggiate nelle università e nei master ... Quando, per motivi naturali, verranno a mancare le pensioni dei genitori e dei nonni, a chi si rivolgeranno figli e nipoti? Se il mondo produttivo non riuscirà a sostenersi chi pagherà le tasse? Dovremo essere assistiti dai prestiti esterni al paese e così perderemo la sovranità, se ancora ne abbiamo una. E dovremo adeguarci a regole imposte che non ci piaceranno di sicuro. I nostri "politici" fanno finta di niente, litigano, perdono tempo, ben consapevoli dell'esito finale della loro irresponsabilità. Forse sperano in un miracolo? Per loro magari il miracolo ci sarà, ma noi non avremo nessuno sconto alla perdita di autonomia e dignità.

Però continuiamo ad ascoltarli, continuiamo a pensare che qualcosa succederà, aspettiamo che ci restituiscano l'Imu. Loro ci raccontano le favolette, ci rimboccano le coperte e noi chiudiamo gli occhi sorridendo. Buona notte, Italiani. Sogni d'oro.

 
 
 

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