DanyLove

Ho creato questo blog dopo che mi sono laureato per dar la possibilità a tutti, chi vuole, di potermi inviare del materiale, e di pubblicarlo nel blog, esaltando i problemi della gioventù e non solo. Ho creato diversi tag su cui potete scrivere e pubblicare il vostro pensiero.L'indirizzo email è danygiorgio@virgilio.it

 

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Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

W la scuola!

insegnante.jpg


A scuola
si può andare ormai solo sotto scorta. Le baby gang ti rubano il
cellulare. La coca per venti euro, l’equivalente di una paghetta da
fame, la trovi all’ingresso. Se hai qualche handicap vieni tormentato
dai compagni di classe. E se è disponibile un down che non può difendersi
la scena del pestaggio viene veramente bene. Da urlo. E finisce su
Google video e diventa un hit. Un mongoloide buono da picchiare, bello
da vedere. Cosa c’è di meglio nella vita? Forse una professoressa di matematica (*)
che insegna seni e coseni ai ragazzini delle medie. Sorpresa nuda come
Eva con gli studenti a pantaloni abbassati. La scuola è maestra di
vita. Una palestra piena di sesso, droga e pestaggi.
Ti fai le ossa e poi sei pronto per fare il l’esperto di alta finanza,
il politico, l’amministratore pubblico. Per gli ultimi, quelli che
fanno sempre fatica, rimangono le professioni, intramontabili, del
ladro, dello spacciatore, della puttana o del protettore. Ma questi si
sa, sono ormai ripieghi da falliti. La scuola ha bisogno di rinforzi. I
nostri ragazzi hanno bisogno di guide per sopravvivere in questa giungla. I politici sono le persone giuste per sviluppare una serie di audiovideo
da proiettare in classe. I temi sono inesauribili: “Falso in bilancio”,
“Il crimine indultato”, “La corruzione dei giudici”, “Come non fare un
c..o tutta la vita a spese dei cittadini”, “Il condono per tutti”.
Se si viene interrogati dal solito professore rompic......i è sufficiente fargli ascoltare le risposte a domande di cultura generale date
dai nostri dipendenti deputati. Quelle su Darfur, Nelson Mandela, RCS e
Rabin. Il professore capirà i motivi della vostra ignoranza e vi
assegnerà un bel voto. Se quelli sono arrivati dove sono arrivati ci
sarà un perchè. Ed è per questo che la scuola si sta trasformando. Per
essere all’altezza dei massimi rappresentanti dello Stato.


(*) La professoressa di matematica che avrei voluto avere io

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Con API un Aldilà a risparmio energetico

lampadina_aldila.jpg
foto di: athoob

L’aspettativa di vita è scesa di tre anni
nella Pianura Padana per via dei pm 2.5. L’API si è subito attivata: ha
deciso di regalarci un futuro luminoso con il Kyoto Box: due lampadine
e due riduttori per rubinetti per abbassare l’inquinamento da CO2 nell’Aldilà.

Il Kyoto box è anche noto come la "scatola magica", per via dei suoi
poteri occulti. La raffineria dell’API è diventata il “Polo energetico
ambientale avanzato”, l’avanzamento dell’ambiente verso l’Ade.

I soldi che paghiamo con la nostra bolletta dell’Enel alla voce A3 per
“nuovi impianti da fonti rinnovabili e assimilati” sono stati assimilati alle raffinerie ed agli inceneritori, per rinnovare il pianeta partendo da zero.

Con il denaro risparmiato con la scatola magica potremmo però ripagare i 60 milliardi di euro che l’inquinamento italiano ci costa in termini di danni economici e socio-sanitari.

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Australia

Australia.jpg


In Italia, se togliamo le seguenti categorie:


- bambini
- pensionati
- dipendenti pubblici
- sindacalisti
- evasori
- politici
- falsi invalidi
- disoccupati
- criminalità organizzata
- carcerati


ciò che rimane sono due milioni di persone che
producono per tutti. Persone che vengono vessate dai dipendenti
pubblici, rapinate dalla criminalità organizzata, prese per il c..o dai
politici, sbeffeggiate dai carcerati indultati, derise dagli evasori,
compatite dai falsi invalidi, segnate a dito dai sindacalisti. Persone
che versano i contributi per i pensionati e il sussidio di
disoccupazione ai disoccupati. Due milioni di persone che tutto il
pianeta ci invidia. Un miracolo economico. Ognuna
mantiene un nucleo familiare di una trentina di unità. Ma è una razza
da soma che si sta pian piano estinguendo. Gli italiani presto dovranno
mantenersi da soli. Due milioni di persone sostengono, con le loro
tasse, intere regioni italiane e classi sociali. Se qualcuno di questi
due milioni è in ascolto, avrei una proposta. Contiamoci, firmiamo una richiesta di asilo all’Australia.
Due milioni di lavoratori che producono l’intero Pil italiano sono una
ricchezza non trascurabile. Un patrimonio dell’umanità. Ci basterebbe
un pezzetto del Queensland o del Victoria. Una nuova vita senza parassiti. I circa 56 milioni di italiani rimanenti potrebbero farsi adottare dalla Fao. Ne avrebbero certamente bisogno.


Ps: Spero che Bossi non mi telefoni.

 
 
 

Post N° 37

Post n°37 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Game Over

game_over.jpg


Vorrei fare un appello alla criminalità organizzata. La prima potenza economica del Paese. La prima industria. Temuta anche da Putin, che dopo alcune affermazioni avventate ha subito ritrattato. Bush invece non ha mai sollevato problemi da quando è stato informato sulla fine di John Kennedy.
Le
mafie hanno vinto. Si sono annesse città, province, regioni. Bisogna
essere leali e riconoscerlo. Chi vince, vince. Ma non bisogna
esagerare. Senza un avversario si perde il senso della competizione. Le Procure stanno fallendo.
Non hanno più carta, benzina, toner, computer. La Procura nazionale
antimafia si è subito attivata. Ha inviato alla Procura di Catania 20 ticket benzina da 10 euro.
Servono giusto per mezz’ora di inseguimento. Se i magistrati del pool
antimafia si dimettono. Se i fondi vengono tagliati del 50%. Se la
giustizia è ceppalonica. Allora non c’è più gioco.
La criminalità fattura in alcune regioni più di tutto il resto dell’economia messo insieme. Una donazione in
nero, estero su estero alle Procure è quindi un nonnulla. Va fatto per
senso di sportività. Ognuno si adotta la sua. Il rischio di perdere non
ci sarebbe comunque e sarebbe assicurata una bella figura.
Ogni mafia adotti, per competenza territoriale, la sua Procura. Faccia
recapitare qualche pacco di carta da fax, dei pc di contrabbando,
qualche auto rubata con il pieno. Magari anche rotoli di carta
igienica. Dia ai cittadini la sensazione che lo Stato esiste ancora. E’
solo un’illusione. Ma è meglio di niente.

 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

I morti della mutua

medico_della_mutua.jpg


Tra i poteri occulti dello Stato ci sono gli ospedali. Operano con
discrezione e senza sosta per migliorare le casse dell’Inps. Praticano
l’eutanasia da inefficienza. Un approccio tutto italiano, non
perseguibile dalla legge, ma che produce grandi risultati, soprattutto
per i pazienti anziani. Dicono che muoiano 90 pazienti al giorno
per errori medici negli ospedali. Io non ci credo. Non ci voglio
credere. E’ un numero ridicolo. Devono essere molti di più. Nessuno
però sa quanti sono veramente. Non c’è una statistica ufficiale.
Meglio non sapere. L'anno scorso l'Istituto superiore di sanità ha
provato a misurare la mortalità da bypass nei centri di
cardiochirurgia. Il solo risultato è stata una rissa all’italiana. Una
serie di querele.
Un dato certo però esiste. Ed è che su due pazienti che muoiono nel mondoa
causa di un errore medico, uno si potrebbe salvare. Prendendo per buono
il numero di 90 morti al giorno per 365 giorni. Totale annuo 32.850.
Salvabili 16.425. L’equivalente di una trentina di gommoni a Lampedusa.
Donald Berwick con il suo Institute for Health Care Improvement, un ente no profit, lo ha dimostrato con l’iniziativa: ‘100.000 lives'. Nei tremila ospedali americani che hanno aderito la mortalità è crollata. 120 mila decessi in meno rispetto al precedente periodo di 18 mesi.
Basta
poco per salvare una vita. Non si è contato quasi nessun caso di
polmonite da respiratore meccanico grazie a semplici accorgimenti come
il tenere il paziente con la testa del letto sollevata. Gi operatori si
sono impegnati a lavarsi le mani prima di toccare i cateteri. E’ stata
prescritta un’aspirinetta prima di dimettere gli infartuati.
Cosa
preferiamo, ridurre le tasse o tenerci uno stuolo di pensionati? Io
sono incerto, ma un po’ mi dispiace per i pazienti. Chiedo quindi a
Berwick di venirmi a trovare, di incontrare i responsabili di alcuni
ospedali italiani per replicare la sua iniziativa. Poi, se ci
riusciremo, faremo da soli.

 
 
 

Post N° 39

Post n°39 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

I raccoglitori di margherite

Prodi_televisione.jpg


La Finanza ci spiava, il Sismi ci spiava, la Telecom ci spiava. Chi sarà il mandante?
Mi viene da ridere a fare la domanda. Chi aveva il potere di farlo se non il precedente governo?
Se le elezioni fossero andate diversamente c’era il colpo di Stato.
Come faccio a dirlo? Sensazioni. Le stesse che, credo, avete anche voi.
Però adesso basta. Da chi dipendevano il Sismi, da chi l’Agenzia delle Entrate, da chi la Telecom? Questi personaggi come si chiamano? Facciamo
un ripassino: Pollari, Tremonti, Tronchetti. E allora è così difficile
arrivare alla verità? Li si convoca in commissariato. Li si interroga
con dolcezza. In caso di reticenza li si trattiene in carcere il tempo
necessario. Anche tutta la vita. Per non inquinare le prove e per
nostra tranquillità.
Poi si istituisce una commissione di inchiesta popolare.
Evitiamo per favore quella parlamentare. Ci sarebbe un palese conflitto
di interessi. I giudici sarebbero gli stessi intercettati. Quelli che
hanno fatto carte false per bruciare le carte. Certo,
lo hanno fatto per la democrazia. E anche per il contenuto delle
intercettazioni. I cittadini, dopo aver esaminato le prove,
decideranno. Sotto gli occhi di tutti.
Demagogia? Certo demagogia
populistica qualunquistica. Parole con cui i coglioni e le anime belle
prendono le distanze dai cittadini. Ma il garante della privacy cosa fa nella vita? Raccoglie le margherite?
E
Prodi cosa aspetta a parlare al Paese a reti unificate per dire chiaro
e tondo che i responsabili verranno puniti senza sconti? Forse un cenno
di assenso di bertinottidalemarutelli, padrefiglioespiritosanto?
I cittadini si aspettano ben altro da lei, dipendente Prodi. Se non sa comunicare, almeno ci provi. Noi la corriggeremo.

 
 
 

Post N° 40

Post n°40 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Adotta un pinguino

pinguino.jpg




L’Italia ha bisogno di soldi. E io voglio sempre aiutarla. L’iniziativa: “Oro alla Patria” continua.
Le applicazioni software della Pubblica amministrazione non costeranno più niente. Non costano già più niente. Basta passare al software Open Source,
software libero che non costa un euro. Nei ministeri, nelle regioni,
nelle scuole, negli ospedali pubblici, nei tribunali, eccetera,
eccetera.
Quanto spende lo Stato per comprare, aggiornare le applicazioni Microsoft? Da domani potrà costare zeroeuro. L’Europa si sta muovendo, come la Norvegia.
Chavez è già partito e entro il 2007 metà del settore pubblico venezuelano sarà Open Source. L’Open Source si può adottare subito, perchè aspettare?
Le amministrazioni pubbliche che lo hanno fatto, forse ci sono, mi contattino inviando una mail. Le citeremo tutte nel blog dopo una ispezione di tecnici di fiducia dei Meetup. Tutte le altre si diano una mossa perchè stanno buttando nel cesso le nostre tasse. Invito un ministro,
chiunque voglia, a battere un colpo, a dare un esempio e scrivere a
questo blog quando e come passerà all’Open Source e quanto farà
risparmiare ai cittadini.
Belin, mi sto facendo un c..o così a studiare l’informatica per fare un po’ di risparmio. E i nostri dipendenti sono rimasti al pallottoliere. Questo è il vero problema. La loro forza dell’ignoranza unita alla nostra rassegnazione.
RESETTA Microsoft, passa all’Open Source.

 
 
 

Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Giochi di Borsa

monopoli.jpg


Immaginate di avere delle azioni.


E che dopo cinque anni queste azioni valgono la metà.
E che queste azioni vi consentono di mantenere il controllo della più grande azienda italiana.
E che l’azienda si chiama Telecom Italia.
E che nessuno vi faccia notare che dovete svalutarle.
E che se le svalutate perdete il controllo della Telecom.
E che per non svalutarle dovete tirare fuori la differenza, ma i soldi non li avete.
E che la società che ha le azioni dimezzate si chiama Olimpia.
E che l’80% di Olimpia è della Pirelli.
E che l’altro 20% è di proprietà di Benetton che però ha aggiornato il valore al mercato.
E che il tronchetto dimezzato ha ancora tutta la sua squadra che comanda in Telecom.
E
che se fosse aggiornato il valore delle azioni di Olimpia, da più di
quattro euro a bilancio al valore di Borsa di circa la metà, Olimpia
non conterebbe più nulla.
E che tutti gli uomini di Tronchetti non sarebbero più ai posti di comando.
E che Tavaroli chiama in causa Buora.
E che Buora gli risponde per le rime sulla Gazzetta dello Sport che lui è un amministratore delegato srl. A responsabilità limitata.
E che non sapeva niente.
E che forse il Sismi replica a Buora con un comunicato su Topolino.
E che tutti i piccoli azionisti della Telecom vogliono avere il valore delle azioni a più di quattro euro.
E che chiedono alle loro banche di farlo.
E che le banche spiegano per iscritto perchè Olimpia sì e loro no.
E che le azioni devono essere tutte uguali.
E che è incredibile quanto ci prendono per il c..o.

 
 
 

Post N° 42

Post n°42 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Denti d'oro alla Patria

denti_d_oro.jpg
foto di Inspecteur Casino's


Il problema dello Stato italiano è finanziario. Non ha più soldi. Ho quindi pensato di dare una mano con una serie di suggerimenti a Prodi dal nome: ‘Oro alla Patria’.
Inizio oggi dai vecchi pensionati.
Senza la loro pensione i giovani precari non riuscirebbero a tirare
avanti. Se non ci fossero le pensioni i giovani sarebbero pagati di
più. La pensione del nonno è quindi la vera pietra angolare della
politica economica del Paese. Ma i vecchi, che non si vergognano di
farsi i lifting, di viaggiare low cost e di fare largo uso del Viagra, devono meritarsi il vantaggio acquisito. Contribuire come tutti gli altri. Dare un segnale di solidarietà. Il vecchio, si sa, ha l’oro in bocca. Quest’oro va messo a disposizione della Patria.
Un apposito decreto legge imporrà
a tutti i portatori di pensione di recarsi dal dentista. Il decreto
(siamo in Italia) dovrà, necessariamente, essere coercitivo. Chi non si
farà asportare almeno due denti d’oro, perderà la pensione. Chi non
dispone dei denti potrà autodenunciarsi allegando una panoramica
dentaria e due denti d’oro acquistati nella più vicina gioielleria.
L’asportazione
dentaria ha in sé una serie di vantaggi collaterali. Il dentista
incaricato dell’operazione potrà infatti dedurne il costo, a totale
carico del pensionato, dalla sua dichiarazione dei redditi. Con una
prevedibile emersione dell’evasione. Se, per un caso disgraziato, il
pensionato dovesse decedere durante l’asportazione, le casse dello
Stato ne avrebbero un ulteriore beneficio, con una pensione in meno da
erogare. In questo caso, il dentista dovrebbe essere esente da
qualunque conseguenza civile o penale. Si potrebbe, in caso di morti
multiple, conferirgli anche il titolo di Cavaliere del Debito Pubblico.
Il dente d’oro alla Patria potrebbe però non essere
gradito ai soliti evasori. I vigili andrebbero quindi muniti di gas
esilarante o anche di una foto di Buttiglione o di Mastella a scelta.
Uscire in perlustrazione nei parchi e nei giardini. Il vecchio si
sganascerebbe dando evidenza del reato. A questi delinquenti sociali
andrebbe tolta, oltre ai denti, anche la pensione. Meno pensioni, più
oro, emersione del sommerso: tutti vantaggi ottenibili con un semplice
decreto.
I parlamentari che già godono di pensione dovrebbero dare l’esempio alla Nazione e,
in diretta televisiva dalla Camera, farsi estrarre i loro denti d’oro.
Il successo di pubblico sarebbe assicurato con ricchi incassi
pubblicitari. Si potrebbe andare anche oltre e mettere all’asta su Ebay
a favore del Tesoro il dente di Prodi o di Berlusconi o anche di
Previti Zanna d’Oro.

 
 
 

Post N° 43

Post n°43 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Un futuro da mendicanti

mendicante_cieco.jpg


TFR
significa Trattamento di Fine Rapporto. Sono i soldi che mettiamo da
parte per la nostra vecchiaia. O in caso di perdita del lavoro. Un
investimento per il futuro, per le emergenze. Un salvagente sempre più pesante, importante, ogni anno che passa.
Una cosa va chiarita: sono soldi nostri.
Il datore di lavoro li tiene in banca per noi. Non appartengono allo
Stato, non all’azienda, non alle banche. Se ci rompiamo le balle e ci
licenziamo finiscono dritti dritti sul nostro conto corrente. Se
vogliamo comprare casa possiamo chiederne una parte. Se ci vengono gli
incubi di notte per l’Italia che si inabissa (con noi sopra) il TFR è
un piccolo sollievo. Una brezza gentile che ci fa riprendere sonno.
L’Inps
è ormai una vecchia baldracca che nessuno paga più. I soldi che le
abbiamo dato, quando era più attraente di adesso (sempre un cesso, ma
almeno più giovane) non li ha più. La dava, li dava, a tutti. Le
pensioni si devono però pagare. Se non si pagassero in Italia ci
sarebbe la Rivoluzione. Altro che Argentina. Cadrebbero,
metaforicamente o meno, molte teste nei cesti. La valutazione del
Governo di trasferire con destrezza il 50% del TFR all’Inps è
un chiaro segnale al Paese: “Nessuno, se paga le tasse, è intoccabile”.
Accompagnato da un’altro: “L’Inps è fallita”. E ancora da un altro:
“Ciò che è dei cittadini è proprietà dello Stato”.
Tutti sanno che
le aziende usano in parte il piccolo, o grande, capitale dei TFR dei
dipendenti per finanziarsi. Non ci nascondiamo dietro a un dito: le
banche finanziano Tronchetti o Benetton, ma non la media e piccola impresa. E a questa sarà sottratto il TFR. All’unica parte del Paese che produce ancora qualcosa. Ma non è meglio dichiarare bancarotta?
Sarebbe più onesto. Un punto fermo e si riparte, invece di sprofondare
in una palude quotidiana fatta di Cimoli che resiste (ma cosa resiste a
fare?), di Tronchetti che si rafforza e di Benetton che vuole aumentare
i pedaggi. Perchè questa, e non altro, è oggi l’economia dell’Italia.

 
 
 

Post N° 44

Post n°44 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Il nuovo proibizionismo

nuovo_proibizionismo.jpg
foto di Mr Wabu


L’antefatto.
Il canale televisivo cinese CCTV trasmette in chiaro in Cina partite di calcio regolarmente acquistate. Synacast,
società di capitali cinese, invia il segnale su Internet, in apparente
accordo con CCTV.Le partite del campionato italiano comprate da CCTV si
possono quindi vedere in tutto il mondo in Rete con applicazioni P2P, che consentono lo scambio di informazioni.


Il fattaccio, Sky e la Giustizia.
- Due ragazzi italiani inseriscono nei loro portali dei link al sito cinese
- Sky li denuncia
-
I portali sono chiusi dalla Guardia di Finanza e i ragazzi inseriti nel
registro degli indagati per violazione delle norme sui diritti d’autore
per aver consentito la visione di partite del campionato italiano di
serie A e B
- la richiesta è respinta dal giudice e i pc sono restituiti
- Sky non si arrende e un pm porta la causa in Cassazione. La grande Corporation contro due ragazzi
- Questo blog fornisce un aiuto economico per l’ assistenza legale a uno dei due ragazzi, Luca De Maio.


L’epilogo (per ora).
La Cassazione ordina un nuovo processo
nei confronti dei due ragazzi perchè hanno “illecitamente diffuso e
trasmesso via Internet con la modalità peer to peer eventi sportivi dei
quali Sky vantava appunto l’esclusiva”.


Considerazioni finali.
La Cassazione ha introdotto il reato di linkaggio.
Chi
inserisce un link a un programma televisivo, un filmato, una qualunque
opera coperta da diritto d’autore, già venduti on line in un altro
Paese, potrebbe essere perseguibile. Se cerco con Google il link al
sito cinese e poi lo uso, ho forse commesso un linkaggio giudiziario?
Perchè Merdock non fa causa anche a Google e, visto che c’è, a tutta la
Rete. Quanti siti nel mondo ospitano il link al sito cinese? Decine di
migliaia? Autodenuciatevi alla Cassazione inviandole una mail. Nel frattempo noi del blog potremmo dare un aiuto ai supremi giudici con un corso gratuito di introduzione a Internet.

 
 
 

Post N° 45

Post n°45 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Porci con le ali

porci_con_le_ali.jpg


“L’Alitalia sta attraversando il momento più difficile della sua
storia. La situazione è completamente fuori controllo e non vedo un
paracadute”. Romano Prodi, Presidente del Consiglio in carica, 10/10/2006.


“A distruggere il patrimonio di Alitalia hanno contribuito le regole
sulla concorrenza che hanno favorito l’ingresso delle low cost. Con il
risultato che, mentre Air France e Lufthansa hanno dal 75% all’80% del
loro mercato interno, Alitalia arriva a fatica al 50%, nonostante il
maggiore azionista sia lo Stato”. Roberto Maroni (ex ministro), 25/10/2005


“... è proprio questo il problema: che l’azionista è lo Stato, lo stesso Stato che paga cifre da capogiro ai dirigenti Alitalia e che ne ha frenato sviluppo e alleanze in questi anni. Riporto una classifica europea di Ryanair,
anche per Maroni, dei ricavi e costi per posto(pax) e il margine netto
riferiti al 2005 delle compagnie aeree. Alitalia è in perdita, le altre
low cost e non, sono in utile”. Beppe Grillo, comico, 26/10/2005


L’Alitalia è una compagnia di bandiera, la citazione alla bandiera ci sta sempre bene. Siamo tutti ‘fratelli di Alitalia'. Ma anche finanziatori, benefattori. O meglio genitori, genitori adottivi. Ogni famiglia italiana ha infatti adottato a distanza da anni un dipendente dell’Alitalia. Con le sue tasse gli paga lo stipendio. Per quello di Cimoli di 190.375 euro al mese è necessaria una comunità di medie dimensioni.
L’Alitalia ha perso 221,5 milioni di euro nei
primi sei mesi del 2006. I bilanci dell’Alitalia sono in rosso da molti
anni, la gestione è un disastro da molti anni, sta attraversando il suo
momento più difficile da molti anni, accumula ritardi nei voli da molti
anni, taglieggia gli italiani sulla tratta Milano-Roma con tariffe da giro del mondo da sempre, impiega dirigenti raccomandati da sempre.
Se
Prodi ha un minimo di pudore deve licenziare Cimoli (chiedendogli i
danni), il consiglio di amministrazione e i principali dirigenti. E
mettere un commissario. Domani.
Oppure abbia il pudore di tacere e di volare low cost.

 
 
 

Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

E' peggio il Gilbertòn del buso

buso_e_tacon.jpg


I Benetton attraverso la società Schemaventotto vogliono fare causa al Governo
e alla società Fintecna da cui avevano rilevato nel 1999 la concessione
di parte delle autostrade italiane. Il consiglio di amministrazione ha
valutato attentamente il decreto legge 262 che ridefinisce i rapporti tra Stato e gestori. E ha deciso che non gli sta bene. A Gilberto Benetton non vanno proprio giù due contenuti del decreto.
Primo: gli aumenti dei pedaggi autostradali sono possibili soltanto se
sono realizzate le opere previste. Secondo: gli automobilisti hanno
diritto al rimborso di profitti extra collegati a investimenti non
eseguiti.
A me sembrano cose normali, una tutela minima per gli utenti. Ma non al Gilbertòn assistito dalla pugnace Emma Bonino,
santa protettrice comunitaria degli interessi delle aziende (non la
capisco, Pannella vuole staccare il tubo a Welby e lei lo vuole
attaccare a Benetton).
Mi sembra di aver capito che la società
Autostrade non ha fatto ancora lavori previsti per due miliardi di
euro. Dove sono questi soldi? Perchè non vengono restituiti o messi a
disposizione? Non sono soldi del Glibertòn. Mi sembra anche di aver
capito che, con i nostri pedaggi, Gilbertòn ha finanziato la campagna elettorale dei partiti. Prendendo l’autostrada ho dato i soldi a Forza Italia e ai Ds e non lo sapevo...
I concessionari sono gestori, ma le autostrade sono nostre. Il Gilbertòn gestisce roba nostra. Un mezzadro moderno che
non cura i campi e ci fa pure causa. La gestione è passata dallo Stato
ai privati e la situazione è peggiorata. Percorrere un’autostrada costa
di più che un volo low cost per Londra o Parigi. E’ peggio il Gilbertòn del buso.
Se
Gilbertòn fa causa allo Stato, allora noi cittadini utenti delle nostre
autostrade possiamo fare causa a lui per inadempienza. Gli italiani
oltre che navigatori e santi sono soprattutto automobilisti. E guidando
ne hanno viste e ne vedono di tutti i colori. Voglio raccogliere le vostre testimonianze in un dossier e far causa al gestore, al nostro mezzadro. Una road class action.

 
 
 

Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Energia fai da te

energia_fai_da_te.jpg
foto di solivagant7


In questi giorni si parla solo di Finanziaria. Dei soldi che sottrarrà a questa e a quella categoria sociale. Per commentare la Finanziaria dovrei assumere a tempo pieno un dottore commercialista e
pubblicare per settimane tabelle, numeri, percentuali, confronti
statistici e storici. Chi si ricorda la Finanziaria del ’98, o quella
d’annata dell’89? Cosa hanno rappresentato per tutti noi? La
Finanziaria non cambia nulla nel Paese. Qualcuno la prenderà più nel
c..o di prima, svilupperà gli anticorpi e cercherà di evadere. Tutto
qui. La Finanziaria è finanza e di finanza il Paese ne ha vista anche
troppa. Ora servono i fatti. I politici non faranno nulla, sono vecchi
nello spirito e nel linguaggio. Un linguaggio da banchieri. La
Finanziaria, o meglio l'Impresaria dobbiamo farcela da soli.
Un'Impresaria fai da te.
Prendiamo esempio dal comune di Berlingo. Cloniamolo in tutti i nostri comuni.

 
 
 

Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Robertino e la Finanziaria

Robertino.jpg


Robertino è un bambino di tre anni. Vive in Sardegna e soffre di una rara malattia genetica,
la leucodistrofia metacromatica che porta a un progressivo ed
inesorabile deterioramento delle funzioni neurologiche e mentali. Per
salvarlo sono necessari 800.000 euro. E’ nato un comitato www.proroberto.it per raccogliere la somma e salvargli la vita. Sono stati raccolti circa 500.000 euro. Ne mancano 300.000. Aiutiamolo con un versamento. Non facciamolo morire.


Molte persone mi chiedono di commentare la Finanziaria.
Cosa devo dire? Una finanziaria che lascia morire di malattia i
bambini, ma pensa al ceto medio, a quello medio alto, all’imposta
progressiva, alle Suv, alla stretta sulle auto aziendali, alle
addizionali pesanti. Di questa finanziaria non mi interessa un c..o e
meno ancora dei girotondi di protesta.
Quali sono le priorità degli italiani?
Quanti sono i bambini affetti da malattie rare? Dove sono ministri e
ministresse in questi casi? L’opposizione e il Governo? Contano di più
il ponte di Messina e l’aumento degli stipendi dei parlamentari o la
vita dei nostri bambini?
Mi domando perchè una famiglia italiana debba ridursi a chiedere, implorare, mendicare la beneficenza delle
persone per salvare il proprio figlio mentre il Governo spende miliardi
di euro per pattugliare il Libano e fare conversazione con gli
Hezbollah.
Uno Stato che non salva i suoi bambini dalla morte per
malattia non è uno Stato civile. E’ una banca, un consorzio di
interessi, una cosa estranea, quasi ripugnante.
Quanti bambini ci sono in Italia come Robertino? Chiedo alle famiglie di descrivere la loro vicenda in questo post. Sono 1.000, 10.000, 1000.000 bambini? Vanno salvati tutti.
Rosy Bindi, Prodi e lo Schioppa trovino i soldi in fretta, facciano una finanziaria addizionale, si diano una mossa.

 
 
 

Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

La fatica di nascere in Italia

piede_neonato.jpg


Un mio amico ha avuto un bambino. Da tempo, per precisa scelta, cercava
di evitare qualunque tipo di contatto con la pubblica amministrazione.
Ma il ruolo di padre lo ha obbligato. Per iscrivere il figlio dal pediatra ha dovuto recarsi all’Asl che aveva bisogno del codice fiscale rilasciato dagli uffici della Agenzia delle Entrate che aveva bisogno del certificato di nascita rilasciato dal Comune che aveva bisogno dell’atto di nascita rilasciato dall’ospedale.
Ospedale-comune-agenzia entrate-Asl-pediatra. All’agenzia delle entrate
ha dovuto recarsi quattro volte perchè all’apertura degli uffici i
bigliettini per le richieste erano già esauriti (con gli
extra-comunitari in fila dalle cinque di mattina) e alla fine un
impiegato ha avuto pietà di lui. La pediatra che gli è stata assegnata
è a tre chilometri da casa sua. Ma è così difficile fornire
di certificato di nascita, codice fiscale e pediatra il neonato in
ospedale? Basterebbe un minimo di efficienza nella pubblica
amministrazione e fare tutto via rete, con la consulenza
dell’innovativo Stanca che si è imboscato in Senato.

 
 
 

Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Detrazioni fiscali per le baby sitter

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Un papà con due figli mi scrive proponendo di detrarre fiscalmente il costo delle baby sitter e delle badanti. Mi trovo completamente d’accordo con lui. Sia per eliminare il lavoro nero, sia per i più piccoli dei miei sei figli che mi costano una cifra. I nostri dipendenti non si smentiscono mai. La Melandri, la fatina del Governo, propone detrazioni per le palestre. Berlusconi le aveva proposte per le sue duecentoventuno guardie del corpo.
Le
detrazioni fiscali ad personam. D’Alema le richiederà per i marinai,
Prodi per il training autogeno, Mastella per gli ex detenuti colti in
flagranza di reato, Gentiloni per Mediaset, Bersani per Colaninno e Gnutti, Bertinotti per le cooperative rosse.

 
 
 

Post N° 51

Post n°51 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Addio Oriana

Oriana_Fallaci.jpg


Morta Oriana Fallaci quanti
giornalisti liberi di nazionalità italiana rimangono in giro? La
Fallaci ha scritto cose che non condividevo e altre su cui ero
d’accordo. Ma si è presa sempre dei rischi. Diceva la sua verità, ci
metteva la sua faccia. Lascia, più che un vuoto, un baratro nel
giornalismo italiano. Fare il giornalista non è facile, ci vuole il
protettore. Giornalisti senza padroni non ce ne sono più, e quelli che
resistono sono sempre più anziani. E anche ripetitivi, ma non ditelo a
Eugenio Scalfari. Bisogna andare nella biblioteca comunale e leggersi
vecchi pezzi di Montanelli per tirarsi un po’ su. E Travaglio?
Mi si chiederà. Ma Travaglio non è un giornalista, è una persona
informatasuifattiatempopieno. Un testimone multioculare. Un fenomeno
vivente. Uno da fare ministro della Giustizia.
Essere giornalista e non anche servo è una questione di astuzia. Io comunque preferisco il giornalista schierato senza se e senza ma.
E’ più pulito, mi è quasi simpatico. Anche se nessuno lo prende sul
serio, come un ubriaco al bar, e tutti gli vogliono bene. Fa la
pubblicità, ma non è una pubblicità ingannevole. Feltri, Fede, Ferrara,
Rossella, la vecchia guardia, gente semplice, una razza in estinzione.
Insidiata dagli opinionisti che hanno, soprattutto, una grande opinione
di sé stessi.
I fighetti del giornalismo, intellettualmente onesti,
con la cravatta giusta e la rubrica. Leggi i loro articoli e alla fine
ti rimane un senso di vuoto. Non hanno più bisogno di mentire per
coprire i fatti. Li annullano con il nulla. E non fanno neppure fatica.
I Riotta, i Severgnini, i Mentana.
Oriana, ci mancherai.

 
 
 

Post N° 52

Post n°52 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Quei bravi ragazzi

bravi_ragazzi.jpg


Hitler era un dilettante. Doveva presentarsi come campione della democrazia.
E parlare di povertà, di progresso, di lavoro Soprattutto di lavoro,
una parola che fa tanto sinistra, che piace. Poi, con comodo, avrebbe
potuto prendersi delle libertà. Rispettando le regole della democrazia
s’intende. Regole che dicono che chi è di sinistra è legittimato a
fare cose di destra, di ultradestra e anche qualcosa in più. Comunque
vada, saranno sempre giudicate di sinistra, democratiche, liberali.
Insomma, roba buona.
Bill Clinton parlerà oggi e domani alla CNN sul
tema della povertà. Parlerà del miliardo di persone che vive con un
dollaro al giorno. Di come combattere gli effetti del capitalismo. Che
brava persona. Un piccolo ripassino. Taglia i fondi ai centri statali che forniscono avvocati difensori ai detenuti indigenti.
Approva una legge che toglie gli stanziamenti federali alle class
action. Estende la pena di morte a nuovi crimini. Taglia i buoni
alimentari e gli assegni per anziani e disabili agli
immigrati legali poveri senza cittadinanza. Riduce drasticamente i
sussidi federali alle famiglie povere con figli a carico distribuiti
sin dai tempi di Roosevelt.
Bill, il democratico, ha tagliato fondi sociali, ha impoverito i poveri, umiliato gli immigrati. Lo ha fatto per esigenze di bilancio, per far tornare i conti. E potersi permettere investimenti di 250 miliardi di dollari all’anno
nel vero business americano: quello delle armi: quattro volte più della
Cina, ottanta volte più dell’Iraq di Saddam. Armi democratiche che
hanno ucciso, uccidono civili nella proporzione di dieci a uno.
Se Clinton parla alla CNN, Blair dei New Labour, vero democratico di sinistra, parla alla BBC. E dice a proposito dei criminali: dobbiamo identificarli "anche prima della nascita ...
se non siamo pronti a prevedere e a intervenire molto presto, avremo
bambini che cresceranno in famiglie che noi sappiamo completamente disfunzionali e, dopo pochi anni, questi bambini cresceranno come una minaccia per la società e per loro stessi”.


Ps: Il patrigno di Bill, Roger Clinton, era alcolizzato ed un violento in famiglia. Una famiglia disfunzionale...






 
 
 

Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Stangate di Stato

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Un contribuente può aspettare fino a 24 anni prima di essere rimborsato dal Fisco. Per riavere i nostri soldi il tempo di attesa è, in media, di 11,3 anni. Secondo contribuenti.it, lo Stato ha in cassa 26 miliardi di euro che dovrebbe restituire ai cittadini. E negli ultimi tre anni questo debito è quasi raddoppiato.
Insomma, chi paga le tasse, se paga in eccesso, è cornuto e mazziato. Il rimborso lo avranno i suoi eredi.
Chi non paga non ha questi problemi, al primo condono che passa si
mette in regola. La lotta all’evasione annunciata da questo Governo è
cosa buona e giusta, ma per renderla credibile bisogna PRIMA che si
occupi di chi ha pagato di più e restituisca i soldi. Altrimenti la
prossima volta potrebbe insospettirsi e trasformarsi in evasore.
Ma perchè il contribuente non può dedurre il suo credito alla
prima dichiarazione. E’ così difficile? Se dovesse sbagliare, il Fisco
potrà sempre controllare e rivalersi. Ad agosto l’indice di fiducia dei
contribuenti italiani è crollato ed è aumentata dell’8,45% l’evasione
fiscale. E’ un risultato ovvio con gli onesti bastonati e i disonesti
condonati ed indultati.
Il cittadino che sbaglia la dichiarazione
dei redditi è minacciato di espropri, denunce, sovrattasse, multe. Se
non paga lo Stato, invece, va tutto bene. Per reciprocità propongo che
lo Stato corrisponda il 30% in più della somma dovuta per ogni anno di
ritardo.
Quando una società o una persona non onora un debito posso
citarla in giudizio. Perchè non citare lo Stato? Se poi non fosse in
grado di pagare, l’ufficiale giudiziario potrà mettere all’incanto i mobili e i quadri dei ministeri e
provvedere al licenziamento di qualche migliaio di dipendenti statali.
A partire da quelli che si occupano dei rimborsi fiscali.


Ps: Indovinate quanti sono i dipendenti del ministero dell’Economia.

 
 
 
 
 

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