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Un blog creato da Caty1966 il 25/02/2007

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Io parlo.. tu parli.. egli parla. Dichiarazioni tra il serio e il faceto.

 
 

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Post N° 118

Post n°118 pubblicato il 21 Maggio 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Il veleno della calunnia

Basta che un vate della sinistra si alzi e dica qualcosa, che ecco che per i piccoli figli di Stalin, questo qualcosa diventa la verità rivelata da divulgare ad ogni costo, anche se si tratta di calunnie.

Non parliamo poi dei blog, dove questo avviene con frequenza quotidiana.

Basta che uno scriva quello che il vate ha detto svegliandosi e tutto uno stuolo di detentori della verità cominciano la loro opera di giudici sommari e condannano tutto indistintamente facendo di tutta un'erba un fascio. La cosa peggiore è quando queste becere operazioni sono fatte da persone che si dicono amanti della giustizia e del rispetto.

L'argomento che adesso va per la maggiore è un video trasmesso dalla BBC nel 2006,  in cui praticamente si accusa il Vaticano e l'attuale Pontefice di aver coperto i crimini pedofili commessi da sacerdoti in varie parti del mondo, in quanto per 20 anni - da quando fu nominato prefetto vaticano - avrebbe garantito il testo Crimen sollicitationis.

Peccato che il crimen sollicitationis sia  un'istruzione emanata in realtà dal Sant'Uffizio il 16 marzo 1962, quando ancora Ratzinger se ne stava in Germania e non era prefetto vaticano.

Inoltre l'istruzione istruzione si prefiggeva di portare alla riduzione allo stato laicale i presbiteri coinvolti in nefandezze pedofile;mentre nel vidio viene presentata come qualcosa creato per coprire le nefandezze dei preti pedofili (tanto che il 15 paragravo del crimen sollecitationis obbligava chiunque fosse a conoscenza di un uso del confessionale per abusi sessuali a denunciare il tutto, pena la scomunica).

Nel 2001 Ratzinger, diventato prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, avrebbe firmato un documento che prevede espressamente che "il delitto contro il sesto precetto del Decalogo, commesso da un chierico contro un minore di diciotto anni", sia di competenza diretta della Congregazione stessa. Non solo. Ratzinger stabilì nel 2001 che la prescrizione di dieci anni necessari per far decadere i procedimenti scattano soltanto a partire dalla maggiore età della vittima, in modo da garantire a chi è stato abusato nel corso dell'adolescenza la piena facoltà di intervento in giudizio.

Nel 2002 Ratzinger partecipò al vertice straordinario dell'episcopato americano, convocato a Roma, quando si stabilì «tolleranza zero» per i preti pedofili e l'immediato allontanamento di chiunque fosse coinvolto in indagini da incarichi ecclesiali a contatto con minori”.

Attendiamo che un vate a sinistra (Santoro?) ci dica che il Papa è pedofilo (di questi tempi la sinistra sa dire di tutto) e vedremo che anche nei blog Ratzinger verrà processato pure per pedofilia.

In Turchia e in medio oriente i cristiani vengono ammazzati a centinaia con torture e fustigazioni e umiliazioni di sorta, ma nessuno dei figli di Stalin ne parla

Da noi, e particolarmente nei blog, i cristiani vengono invece uccisi a parole.

La calunnia è in fondo solo un leggero venticello.....

Dopo il lancio del nano, presto verrà istituito un nuovo sport: sparare sulla Chiesa.

Qui sui blog vi sono ottimi tiratori, e quanto alle armi spziano dalla clava della preistoria al kalasnikov.

I preti pedofili sono da condannare e deprecare come chiunque laico commetta questo orrendo reato, ma non dimentichiamo che fare di tutta un'erba un fascio è una operazione squallida che non rende omaggio alla verità nè alla sua ricerca, e cerchiamo anche non non scordare che la Chiesa (e non solo Gino Strada) ha fatto e fa nel mondo sicuramente più bene per i poveri e i disperati di quanto non ne facciano quelli che qui sui blog vivono per sputarle addosso il veleno vigliacco del loro odio e di quello dei loro padri.

 
 
 

Post N° 117

Post n°117 pubblicato il 18 Maggio 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Coesione







"se Mastella continua ad insistere non gli rimarra' altro che tornare a Ceppaloni"

(Massimo D'Alema, Ministro degli Esteri, 17 maggio 2007)

"Se io ritorno a Ceppaloni, Prodi torna a Bologna".

(Clemente Mastella, Ministro della Giustizia, 18 maggio 2007)

Sembra una coesione fondata sul ricatto.

A pensare male...

 
 
 

Post N° 116

Post n°116 pubblicato il 11 Maggio 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Il concetto di democrazia presso i Kompagni





"Carica lombarda su Roma...Saranno numerosi come le cavallette. Quasi un'orda barbarica, i lombardi che caleranno su Roma per difendere la famiglia tradizionale dal relativismo laicista imperante"

(Il Manifesto, 11 maggio 2007, a propostito del family day)

Certo che hanno davvero una bella faccia tosta i compagni del Manifesto a chiamare orda barbarica chi scende in piazza a manifestare per la famiglia!

Quando scendono in piazza i loro beniamini sfascia vetrine e lancia estintori, il Manifesto parla sempre di manifestazioni di democrazia, ma se in piazza scendono altri allora il Manifesto parla di invasione di cavallette.

Bel concetto totalitario di democrazia che hanno i compagni!

 
 
 

Post N° 115

Post n°115 pubblicato il 07 Maggio 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Okkupare e intelligenza..

 

 

“Se i Comuni non vi danno retta, fate bene ad occupare. Anche un capannone del centro storico di Venezia. Poi, in qualche maniera, ci si mette d'accordo».

(Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, sabato mattina, in visita ai giovani del centro sociale Rivolta di Marghera)

 

“Cacciari dice sempre cose intelligenti”

(Luca Casarini, leader dei Disobbedienti del Nordest e anima del Rivolta)

Stavolta il nipotino di Cacciari, esponente del Rivolta, sarà fiero dello zio.

"la famiglia è la famiglia...."

ah no quello lo diceva il padrino

 

 

 

 
 
 

Post N° 114

Post n°114 pubblicato il 03 Maggio 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Censure prodiane

Informazione o disinformazione?



"Avendo saputo da un uccellino che sarei tornato in tv con Biagi, ieri Repubblica e l’Unità mi hanno intervistato. Nei due lunghi colloqui, in cui ho parlato del blocco industriale-politico-mediatico che governa l’Italia con logiche di clan, mi è stata chiesta un’opinione sul Partito Democratico, la cui nascita entrambi i quotidiani hanno sostenuto con forza. L’ho definito una inevitabile stronzata e ho spiegato perché. Oggi nessuna delle due interviste riporta questo mio giudizio politico, pur dilungandosi sul tema della censura berlusconiana. Ecco, è così che funziona, il blocco".

(il comico Daniele Luttazzi sul suo sito)

Daniele Luttazzi era stato intervistato da Repubblica e da l'Unità nei giorni scorsi ed aveva dichiarato che a suo dire il partito democratico è una "stronzata".

Purtroppo L'Unità e Repubblica (entramni sponsor del Partito democratico) hanno proprio censurato questa sua parte di intervista ed il comico si è vendicato parlandone apertamente sul suo blog.

Il ridicolo di tutto questo è che questi due quotidiani allienati al governo nei giorni scorsi si erano sprecati in articoli altisonanti sulle censure alla stampa che avvenivano durante il governo Berlusconi.

Complimenti a Repubblica e all'Unità, che in fatto di censura e dinsinformazione hanno dimostrato di non aver nulla da invidiare a Berlusconi.

 
 
 
 
 

L'art. 21 della Costituzione garantisce la libertà di espressione, ma non la libertà di insulto.

Vi chiedo di ricordarvene prima di cliccare su "invio".

E ve lo chiede anche l'omino qui sotto.

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Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

 

7.L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano

 

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 
 
 
 

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