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Un blog creato da Caty1966 il 25/02/2007

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Io parlo.. tu parli.. egli parla. Dichiarazioni tra il serio e il faceto.

 
 

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Post N° 123

Post n°123 pubblicato il 03 Giugno 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Democrazia?

 

 






“Mi limito a dire che il provvedimento è immotivato…

E' un atto irrazionale. Per salvare un viceministro devo pagarla io…

Un baratto. Di questo si tratta. E allora prima che io accetti un baratto ci penserò mille volte…

Ho già parlato con insigni giuristi, i quali mi hanno detto che se faccio ricorso non c'è partita. Qui siamo proprio fuori da ogni regola giuridica...

Io ho fatto il mio dovere e mi sbattono fuori. Eh, no. Io mi devo tutelare. E lo farò

Mi ha chiamato il ministro Padoa-Schioppa. Mi ha detto: Siamo arrivati a un punto in cui bisogna prendere una decisione, allora la cosa migliore sarebbe che lei presentasse una lettera di dimissioni e noi in cambio avremo un occhio di riguardo, le troveremo una buona sistemazione.

Non se ne parla proprio. Lettera di dimissioni? E perché? Che ho fatto? Io ho la coscienza a posto e non me ne voglio andare.

Allora lui mi fa: In questo caso dobbiamo procedere in altro modo.

Benissimo, gli ho detto, procedete pure, io non ho problemi”.

(L'ex comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale, Corriere della Sera, 3 giugno 2007)

 

 
 
 

Post N° 122

Post n°122 pubblicato il 03 Giugno 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Informazione asservita al regime

 

 

 “Una muffa degli Stati Maggiori della Difesa che a fatica ha superato l'Accademia militare di Modena. Un burocrate furbissimo con un debole per le belle cose (arredi e orologi), la bella gente, i bei luoghi (Capri)”.

(così il quotidiano La Repubblica, ieri definiva il generale Roberto Speciale, destituito dal Governo)

 

I giornali di regime non dovrebbero fare queste bieche operazioni strumentali, che però sono efficaci per quei lettori (tanti, troppi) che si limitano a leggere la prima pagina del giornale o, peggio ancora, a limitarsi a passeggiare col giornale sotto braccio, accettando come beoni quanto il regime propina come “informazione”.

Se proprio dobbiamo fare le pulci al passato, allora dobbiamo dire che se Speciale ama Capri, Visco ama Pantelleria. La ama così tanto che tempo fa vi comprò un dammuso e  pensò bene di trasformare un ripostiglio e una cisterna che erano in zona, in due o tre stanzette, confortevoli e dignitose, senza curarsi di chiedere il permesso al comune. Quando il comune se ne accorse lui si affrettò ad approfittare di un condono varato da Berlusconi nel ’94, un condono che lo stesso Visco, in veste di eticamente superiore, aveva invece definito come una “mascalzonata”. Ma il comune non ne volle sapere, e lo citò in giudizio. Visco fu condannato a 20 giorni di arresto (condizionale) e 25 milioni di multa. La sentenza definitiva prevedeva anche la distruzione del fabbricato, ma il fabbricato è sempre lì.

E Visco oggi è colui che vuole combattere l’evasione fiscale?

Se Speciale non ha brillato all’Accademia militare, Visco alle Finanze ci sta bene come Dracula alla presidenza dell’Avis

 

 

 
 
 

Post N° 121

Post n°121 pubblicato il 01 Giugno 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Emergenza democratica

sottotitolo: Il vigile…



“Il vigile”,

Film graffiante sul malcostume italiano.

del 1961 ma sempre attuale.

un vigile ligio al dovere e che non si fa corrompere

un sindaco che per ripicca gli fa perdere l’incarico

A proposito:

Oggi il Consiglio dei ministri ha disposto l’avvicendamento del Comandante generale della Guardia di Finanza Roberto Speciale con il generale Cosimo D’Arrigo ed avviato la procedura per la nomina di Speciale a componente della Corte dei Conti.

Il Capo dello Stato proprio oggi, diffondendo il suo messaggio per la Festa della Repubblica, che si svolgerà domani,  ha detto che occorre cambiare la politica per essere credibili… non  aveva certo detto di cambiare i generali.

 
 
 

Post N° 120

Post n°120 pubblicato il 28 Maggio 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Dittatura comunista

L'emittente televisiva privata Radio Caracas television (Rctv) ha cessato oggi le sue trasmissioni, dopo 53 anni, sostituita dalla Televisione venezuelana sociale (TVes), promossa dal governo.

Questo è il socialismo reale tanto caro alla sinistra di casa nostra: una autentica dittatura

 
 
 

Post N° 119

Post n°119 pubblicato il 25 Maggio 2007 da Caty1966
Foto di Caty1966

Vauro e la sindrome da Carabinieri.







Vi confesso che non sapevo cosa fosse la sindrome da carabinieri e ieri sono rimasta perplessa quando ad Annozero il vignettista Vauro ne ha parlato.

Illustrando a fine puntata le sue vignette ha dichiarato che molti le vorrebbero vedere prima ancora che siano pubblicate, forse perchè soffrono della "sindrome da carabinieri", ossia "le vogliono vedere per avere il tempo di capirle".

Il biondo Sant'Oro è sbiancato di fronte a questa infelicissima battuta (?) ed ha provato a correggere il tiro, dicendo che non vorrebbe inimicarsi anche i carabinieri, e quindi di limitare la sindrome da carabinieri ai carabinieri delle barzellette.

Infelice perorazione di una causa persa.

Che la sinistra si senta antropologicamente superiore lo sapevamo. Auguriamoci solo che non arrivi al delirio di onnipotenza.

E' già meschino l'odio ideologico, figuriamoci il razzismo etico!

 
 
 
 
 

L'art. 21 della Costituzione garantisce la libertà di espressione, ma non la libertà di insulto.

Vi chiedo di ricordarvene prima di cliccare su "invio".

E ve lo chiede anche l'omino qui sotto.

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Condanna dei crimini dei regimi totalitari comunisti.

1. L'Assemblea parlamentare fa riferimento alla sua Risoluzione 1096 (1996) sulle misure per smantellare l'eredità dei sistemi totalitari comunisti.

2. I regimi totalitari comunisti che governarono nell'Europa Centrale ed Orientale nel secolo passato, e che sono tuttora al potere in molti Paesi del mondo, sono stati, senza ccezioni, caratterizzati da massicce violazioni dei diritti umani. Le violazioni hanno differito in funzione della cultura, del Paese e del periodo storico e hanno incluso assassini ed esecuzioni individuali e collettive, morti in campi di concentramento, fame, deportazioni, torture, lavoro in schiavitù e altre forme di terrore fisico di massa, persecuzioni su base religosa o etnica, violazioni della libertà di coscienza, pensiero e parola, della libertà di stampa, e mancanza del pluralismo politico.

3. I crimini sono stati giustificati in nome della teoria della lotta di classe e del principio della dittatura del proletariato. L'interpetazione di entrambi i principi hanno legittimato la "eliminazione" di popoli considerati nocivi alla costruzione di una nuova società e, come tali, nemici dei regimi totalitari comunisti. Un vasto numero di vittime in ogni Paese coinvolto furono propri connazionali. Fu il caso particolarmente dei popoli dell'ex URSS che di gran lunga superarono altri popoli in termini di numero di vittime.

4. L'Assemblea riconosce che, nonostante i crimini dei regimi totalitari comunisti, alcuni partiti comunisti europei hanno contribuito a conseguire la democrazia.

5. La caduta dei regimi totalitari comunisti nell'Europa Centrale ed Orientale non è stata seguita in tutti i casi da una inchiesta internazionale sui crimini da loro commessi. Inoltre, gli autori di questi crimini non sono stati portati in giudizio dalla comunità internazionale, come fu il caso dei crimini orribili commessi dal nazionalsocialismo.

6. Conseguentemente, la coscienza pubblica dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti è molto povera. I partiti comunisti sono legali e attivi in vari Paesi, anche se in molti casi non si sono distanziati dai crimini commessi nel passato dai regimi totalitari comunisti.

 

7.L'Assemblea è convinta che la coscienza della storia sia una delle precondizioni per evitare simili crimini nel futuro. Inoltre, la denuncia e la condanna morale dei crimini commessi svolge un importante ruolo nell'educazione delle giovani generazioni. la chiara posizione della comunità internazionale sul passato può essere un riferimento per le sue azioni future.

8. Inoltre, l'Assemblea ritiene che quelle vittime dei crimini commessi dai regimi totalitari comunisti che sono ancora vive e le loro famiglie, meritino simpatia, comprensione e riconoscenza per le loro sofferenze.

9. I regimi totalitari comunisti sono tuttora attivi in vari Paesi del mondo ed i crimini continuano ad essere commessi. La percezione dell'interesse nazionale non dovrebbe prevenire i Paesi da una adeguata critica agli attuali regimi totalitari comunisti. L'Assemblea condanna con forza tutte quelle violazioni dei diritti umani

10. I dibattiti e le condanne che hanno avuto luogo da tempo a livello nazionale in vari stati membri del Consiglio d'Europa non possono dispensare la comunità internazionale da prendere una chiara posizione sui crimini commessi dai regimi totalitari comunisti. C'è un obbligo morale a farlo senza ogni ulteriore ritardo.

11. Il Consiglio d'Europa è nella posizione per tale dibattito a livello internazionale. Tutti i Paesi europei ex comunisti, con l'eccezione della Bielorussia, sono oggi suoi membri e la protezione dei diritti umani e lo stato di diritto sono i valori fondamentali su cui si basano

 

12. Inoltre, l'Assemblea parlamentare condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani commesse dai regimi totalitari comunisti ed esprime simpatia, comprensione e riconoscenza alle vittime di tali crimini.

13. Inoltre, richiama tutti i partiti comunisti o post-comunisti nei suoi Stati membri che non lo hanno già fatto di valutare di nuovo la storia del comunismo e del proprio passato, di prendere chiaramente le distanze dai crimini commessi dai regimi totalitari comunisti e di condannarli senza alcuna ambiguità.

14. L'Assemblea ritiene che questa chiara posizione della comunità internazionale aprirà la via alla riconciliazione. Inoltre, incoraggerà con fiducia gli storici di tutto il mondo a continuare le loro ricerche finalizzate a determinare ed a verificare oggettivamente quanto avvenuto.

 
 
 
 

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