The difference

Per un Natale gioioso.

E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

Che la luce del Natale possa discendere nei cuori e portare gioia a voi e ai vostri cari.

Felice Natale a tutti gli Amici del blog e a tutti coloro che passano e si soffermano. :) Vi abbraccio.

Mara    

Non ci usurpate anche la categoria dell'amore.

In questi giorni messaggi strani arrivano dalla politica, la quale dovrebbe avere nella categoria della razionalità il suo brodo di coltura: si parla di amore, si chiede di essere amati all'interno di un gioco che demonizza chi nell'amore verso l'altro individua valori importanti e non semplici spot facili da gestire a livello manipolatorio.

Si può amare a comando?

Ama il prossimo tuo come te stesso: bellissimo orientamento di vita. Che cosa è stato fatto per questo prossimo da chi pretende amore, da chi a parole si dichiara fonte di amore alla quale abbeverarsi?

L'amore non è mercenario, non è oggetto di scambio e non ha nella categoria dell'odio il suo annullamento.

Si annulla nella indifferenza, nella mancanza di ascolto dell'altro, nell'ascolto egoistico del sè, nell'autoassoluzione che produce comunque vittime, nella spregiudicatezza del chiedere senza dare,  di considerarsi e considerare le proprie azioni perfette e non discutibili. 

Chiudo con domande aperte: La politica ci può chiedere amore? Un politico lo si deve amare o stimare? Pretendere amore in politica non è un ulteriore sintomo di autoritarismo? L'autoritarismo è una categoria della democrazia?

Ancora un segno di tracollo verso un baratro da cui eravamo usciti, grazie anche al sacrificio dei tanti eroi della Resistenza.

Ma questi eroi odiavano? No, amavano la libertà, la patria, e non un politico.

Saluto tutti gli amici, sto bene, sono stata lontana dal virtuale perchè ho voluto essere vicina alla mia realtà. Non vi ho dimenticato. Vi voglio bene. Un forte abbraccio e felice Natale, la festa dell'amore che si dà e che non sta nei palazzi del potere. Mara

Vergogna!

A fine settembre ho accompagnato dei partner europei in visita ad una associazione di disabili mentali di Palermo. E’ stato un incontro memorabile dal punto di vista umano e sociale. Ci hanno ricevuto in una bella villetta situata su una delle colline che circondano Palermo: una zona residenziale piena di belle ville ben tenute e sfarzose.

  Ho appreso che questa villetta era stata confiscata ad un mafioso ed assegnata, come prevede la legge vigente,  fino a questo momento, ad una associazione che ha scopi sociali. Mi sono sentita fiera nel vedere quei ragazzi e quegli adulti disabili e gli operatori dell’associazione stessa proprio lì a godere di quel bene.

Abbiamo pranzato tutti insieme in veranda, ci siamo divertiti e abbiamo goduto del sole della nostra generosa terra.

Anche i partner stranieri sono rimasti entusiasti di tutto,  compreso l'accoglienza e le tante prelibatezze preparate da loro per noi.

Oggi mi rattrista il pensiero che questi e tanti altri beni della mafia finiranno venduti all’asta e comprati da chi ha i soldi (magari da prestanome dei mafiosi stessi e magari da chi ha goduto del cosiddetto scudo fiscale).

Ecco cosa sta accadendo in questi giorni l’ennesimo ………..di stato. 

 Penso ai tanti Tiziana, Enrico, Piero,…………. i quali  non hanno avuto tanto dalla vita e da ora in poi  avranno ancora meno.

Vergogna!

Un saluto a tutti gli amici del blog.

 Un abbraccio.

 Mara. 

Felice settimana!

Con una immagine assolata del mio mare vi auguro una settimana piena di gioia.

Un forte abbraccio a tutti gli amici.

Mara.

Firmiamo l'appello di Saviano.

PRESIDENTE, RITIRI QUELLA NORMA DEL PRIVILEGIO

SIGNOR Presidente del Consiglio, io non rappresento altro che me stesso, la mia parola, il mio mestiere di scrittore. Sono un cittadino. Le chiedo: ritiri la legge sul "processo breve" e lo faccia in nome della salvaguardia del diritto. Il rischio è che il diritto in Italia possa distruggersi, diventando uno strumento solo per i potenti, a partire da lei.

Con il "processo breve" saranno prescritti di fatto reati gravissimi e in particolare quelli dei colletti bianchi. Il sogno di una giustizia veloce è condiviso da tutti. Ma l'unico modo per accorciare i tempi è mettere i giudici, i consulenti, i tribunali nelle condizioni di velocizzare tutto. Non fermare i processi e cancellare così anche la speranza di chi da anni attende giustizia.

Ritiri la legge sul processo breve. Non è una questione di destra o sinistra. Non è una questione politica. Non è una questione ideologica. E' una questione di diritto. Non permetta che questa legge definisca una volta per sempre privilegio il diritto in Italia, non permetta che i processi diventino una macchina vuota dove si afferma il potere mentre chi non ha altro che il diritto per difendersi non avrà più speranze di giustizia.

                              ROBERTO SAVIANO

Cari amici, sicuramente chi dovrebbe ascoltare se ne frega, ma ritengo giusto firmare perchè siamo arrivati al limite della decenza. Facciamo vedere che ci siamo e che siamo tanti a non volere lo scempio della giustizia e dello stato di diritto.

Io ho già firmato, chi volesse aderire può farlo anche  cliccando su questo link:

http://temi.repubblica.it/repubblica-appello/?action=vediappello&idappello=391117

Grazie e felice settimana a tutti.

Un abbraccio. Mara.