AGNER E DINTORNIIl BLOG CHE RAGGRUPPA TUTTI I PAESI ALLE PENDICI DEL MONTE AGNER .. e non solo! |
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SI TRASLOCA, IL NUOVO BLOG AGNER E DINTORNI
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PERCHE' UN BLOG
Ci siamo... è arrivato il Blog.. Continuazione ideale del gruppo I DIGOMANER di Facebook, con cui continuerà ad interagire, il gruppo creato inizialmente, come tributo a DIGOMAN, un minuscolo paesino di montagna nel comune di Voltago Agordino in provincia di Belluno, ma l'idea di fondo, era ed è, per dare una "mano virtuale" ai piccoli borghi alpini, spesso quotidianamente in lotta con spopolamento, abbandono ed isolamento, che accomuna tante piccole meravigliose realtà delle nostre Dolomiti, molte volte al di fuori del circuito del turismo e del giro che conta..
Il Blog è stato scelto perché non tutti, gli utilizzatori di Internet, frequentano Facebook, quindi, nell'ottica di dar maggior risalto possibile non solo a Digoman, ma anche a Voltago Agordino, Frassené Agordino, Rivamonte Agordino, Gosaldo e tutte le varie frazioni che sono presenti alle pendici del Monte Agner e della Croda Granda.
Perché solo facendo fronte comune e unendosi in un comune sforzo promozionale, potranno avere la forza di dire la loro ed incentivare così un turismo che ingiustamente snobba questi meravigliosi angoli a fianco del Parco delle Dolomiti Bellunesi
Nel limite del possibile, vedrò di aggiornare il blog, con novità e con parte del materiale già presente sul gruppo, sono grato già da ora, a quanti vorranno eventualmente dare contributi sia scritti che foto/video
Un piccolo gesto del singolo, unito a molti piccoli altri, potrebbe dare veramente una grande mano ai nostri amati paesi di montagna....
Non è forse vero, che l'unione fa la forza...
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Al martedì e al mercoledì (6 e 7 marzo '37).- prosegue il Gazzettino - nel pomeriggio, pressoché alla stessa ora riapparve nella medesima località la Madonna alle giovanette Elsa Miana e Rina Conedera e ad altri, ma con una variante, cioè col bambino in una culla e con la mano alzata in atto di benedire" .
Dopo le apparizioni della Madonna ai bambini di Voltago, lunedì 5, martedì 6 e mercoledì 7 luglio '37, e non avendo ancora i giornali dato alcuna informazione, la "notizia si diffuse anche per tutta la plaga agordina" , come riporta il Gazzettino di sabato l0 luglio '37, per la prima volta.
"Giovedì 8, all'ora indicata, e cioè dalle 13 alle 15, oltre un migliaio di persone, provenienti da Agordo, Frassenè e Rivamonte convennero nella predetta località". Ad una delle prime tre apparizioni, quando non c'era ancora tanta folla, ma solo spettatori occasionali, assistè Achille Santomaso, un minatore, che, al cronista del tempo descrisse "ammirato la devozione con cui molti presenti invocavano pietà dalla Madon¬na: altri, stando nelle vicinanze a lavorare, udirono i canti del Gloria Patris". Ci furono altre persone, oltre ai bambini: Che- videro la-Madonna? Ecco cosa scrisse il Gazzettino: "Ieri - mercoledì 8 luglio '37 - è stata la volta delle ragazze Zelinda Ghebber (24 anni), Nella Bertoldi di Agordo (19 anni) e della contadina Enrichetta Da Campo (27 anni), nonché di tanti altri di cui riesce impossibile indicare il nome. La Da Campo che, nei primi giorni del miracolo, si era mostrata alquanto incredula, alla vista della Madonna restò immobilizzata e quasi contemporaneamente cadde a terra, priva completamente di sensi".
Quindi, se la cronaca fu fedele, la Madonna sarebbe stata vista anche da adulti.
Precedentemente, alla seconda visione, martedì 6 luglio '37, assistettero altre due ragazze, Elsa Miana, 13 anni, e Rina Conedera, 14 anni. Anche quest' ultima, prima, era stata incredula, ma poi seppe ri ferire esattamente le parole della Vergine, così come riferivano le altre veggenti. La Madonna, dunque, era vista da alcuni e da altri no. E dava dei messaggi che le veggenti sapevano ripetere, e che coloro che non la vedevano non coglievano. Erano persone attendibili, le veggenti?
Per verificarlo si interessarono i carabinieri di Agordo e un dottore, come dice il Gazzettino del 15 luglio '37: " ...
le bambine furono sottoposte ad un severo interrogatorio e visitate dal medico provinciale, il quale dopo avere assunto varie informazioni sulle condizioni di salute delle umili bambine e delle loro famiglie, emise un favorevole responso sulla salute delle singole ragazzette" .
Nel giro di pochi giorni, dopo che la stampa aveva diffuso la notizia delle apparizioni della Madonna, le folle accorsero a Voltago dal Triveneto dall'Emilia, dalla Lombardia, sempre più numerose: 4 mila; 6 mila, l0 mila ...
Il podestà di Voltago fece recintare la zona attorno al masso dove si manifestavano le visioni e i pellegrini, per assicurarsi i posti migliori, fin dalle prime luci dell'alba "percorrevano le mulattiere, umili, benestanti, infermi, sacerdoti, suore, vecchi, bambini, paralitici", si legge nelle cronache dell'epoca.
Nei momenti delle estasi, alle veggenti si davano rosari da far benedire, biglietti con domande da porre alla Madonna, Si facevano domande a voce, si porgevano bambini in braccio, sani da benedire e ammalati da guarire.
Fu chiesto come era vestita, e Rina Conedera rispose: "È vestita completamente di bianco colla fascia azzurra e 12 stelle d'oro intorno al capo.-È- a piedi nudi e tiene il rosario tra le mani". Fu dato un biglietto con scritto:
"Vincerà la croce di Cristo nella Spa¬gna cattolica?". Le bambine non potevano leggerlo, e la risposta fu: "Sì, purché abbiate a pregare". Il fatto in spiegabile era che le bambine, conoscendo solo il dialetto agordino, rispondevano in perfetto italiano:
"Chi fa soffrire?", fu fatto domandare.
Risposta: "Gli increduli". Venne chiesto il segno di un vero e proprio miracolo, verificabile da parte di tutta la folla: "Non posso ancora rispondere ... pregate per il segno". Il podestà di Voltago, Ilario Da Campo, intervistato dal Gazzettino del 16 luglio '37, tra l'altro, disse: "Escludo che i ragazzi siano capaci di qualunque finzione o trucco. D'altro canto la visione è apparsa anche ad adulti: come Zelinda Ghebber e Nella Bertoli di Agordo. Sottoposti ad interrogatori molto severi, presenti suore, carabinieri ed altre autorevoli persone, nonostante qualche minaccia per intimorirli, hanno risposto simultanei e concordi senza contraddizioni"
Segni nel cielo
Mercoledì 14 luglio '37, alle 13.55 le bambine Nerina Faustini, Maria Miana e Rina Conedera, in una delle visioni della Madonna, a Voltago, come riferisce l'Avvenire d'Italia del tempo, " ... lanciarono una esclamazione di doloroso stupore, mentre col braccio teso indicavano una nuova apparizione: "Dio! Guarda lassù, il crocifisso!" E tendevano la mano contemporaneamente tutte e tre insieme verso la Gu¬sella del Vescovà, una delle cime delle Prealpi bellunesi. Una gran croce con il Cristo crocifisso era apparsa loro in un nimbo d'oro e di fuoco. Si cercò di distrarre le bambine per far svanire loro la visione, ma tutto fu inutile. Con accenti di dolore ripeterono l'esclamazione, come ispirate da una forza soprannaturale "Dio! Dio! Guarda, guarda, ora ha spalancato le braccia". Alle 13.59 tale visione spariva - era durata 4 minuti - e le bambine scoppiavano in un dirotto pianto. Alle veggenti, quindi sarebbe apparso anche Gesù in croce in una visione dalle proporzioni grandiose, con le braccia che di tanto in tanto abbracciavano l'ampiezza della volta celeste. Scomparendo, lasciò sulla scia miracolosa - si legge sempre sul Gazzettino - un fascio di luce bianca.
Note: La Storia si va complicando anche per gli scettici, la situazione si va evolvendo e da gli interrogatori di queste povere pastorelle non risultano contraddizioni.Oggi e con la quarta parte si andrà ad analizzare cosa ci sia di collegato con le apparizioni di Medjugorie.
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