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Accanimento terapeutico

Post n°20 pubblicato il 21 Luglio 2011 da gianfrancofelline

Le Istituzioni dello Stato, di cui dicevo in un mio precedente scritto su questo blog, sono ormai un corpo agonizzante tenuto in vita, in regime di alimentazione ed idratazione forzata, dagli interessi economici di organizzazioni criminali (dove il termine criminale non implica necessariamente qualcosa di truculento ma soprattutto qualcosa di diabolicamente pervasivo) che si sono impossessate del paese e che quindi si sono, gradualmente ed impercettibilmente, sostituite allo Stato. Se Napoli rappresenta l'eclatante esempio per la grande risonanza, a livello nazionale ed internazionale, degli accadimenti ancora di grande attualità e di forte impatto emotivo per lo scempio ed i disastri comminati ed apportati all'ambiente, in altri posti, dove invece si lavora molto dietro le quinte, le cose non vanno diversamente.

La politica è marcia e corrotta a tutti i livelli e non ne sono esenti le Istituzioni, come rimarcano i recenti fatti di cronaca: Magistratura, Guardia di Finanza, Polizia di Stato. Ora, come diceva Lamberto Sechi autorevole giornalista recentemente scomparso, "I fatti separati dalle opinioni". Ed i fatti sono sotto i vostri occhi e parlano da soli. Nè è possibile emendare, in qualche modo, questa situazione perchè il "sistema" è diventato "autoselettivo" cioè allontana automaticamente qualunque infiltrazione sana ovvero la riconduce all'obbedienza con metodi coercitivi e/o persuasivi.

Per fare un'analogia: chi abbia un pò di dimestichezza con la fisiologia del corpo umano sa che l'organismo pone alla sua difesa una serie di baluardi presidiati da strenui e valorosi "soldati". Un "ospite" indesiderato o nocivo verrà, come tale, individuato e soppresso. Nell'organizzazione dello Stato Italiano, ma non mancano esempi altrettanto gravi anche in altri stati, succede esattamente l'opposto: in un organismo malato e pervaso dalle metastasi di un male incurabile il "non-self" è rappresentato dalle propaggini sane che per evitare possano recare nocumento al resto del corpo, saranno prontamente identificate ed allontanate con le modalità e la brutalità che il caso richiede. 

Così, invece di staccare la spina delle apparecchiature, si preferisce tenere in vita un corpo esanime ben sapendo che non vi sono speranze di ripresa. E non di rado sento, in questi giorni, commenti e considerazioni di questo tenore: "Il Governo Berlusconi è alla frutta, ha perduto consensi, forse si andrà al voto". Ma chi sarà il suo successore? Bersani e D'Alema che nel frattempo si fregano le mani tentando di preparare nuove alleanze? E che cosa cambierà? Niente perchè i partiti, oltre ad aver perso da tempo immemorabile la loro identità, sono diventati una accozzaglia di sigle vuote i cui rappresentanti possono sedere (ma giusto per scaldare la sedia), indifferentemente, in qualunque settore del Parlamento proprio come si fa con le sedie di una giostra. Tra una sigla e l'altra, che peraltro subiscono continue mutazioni genetiche - proprio alla stregua dei virus influenzali - ma che riguardano solo la forma, non vi è sostanzialmente nessuna differenza. "Guardando dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo", come diceva Orwell nel suo "Animal Farm", mirabile satira del totalitarismo ma con straordinarie capacità predittive che si attagliano alle moderne democrazie, non vi scorgerete alcuna distinzione. Sentirete soltanto il fetido olezzo della cadaverina che si sprigiona indifferentemente dalla marcescenza dell'uno o dell'altro corpo ma non vi troverete alcun tratto distintivo.

E allora a chi giova questo accanimento terapeutico? Sicuramente alla criminalità che si è sostituita alle Istituzioni e contando sui suoi punti di riferimento strategici può manovrare più o meno disinvoltamente: gestione di appalti milionari, riciclaggio, traffico di droga, smaltimento illegale di rifiuti tossici; il fine ultimo è sempre quello di maneggiare ingenti quantità di denaro che rappresenta ormai l'unico motore di tutte le attività della nostra vita.

Lo Stato e le sue Istituzioni debbono essere necessariamente riformate ma nessun politico promuoverà riforme che possano danneggiare la "Casta" ed i suoi interessi privati. E gli interessi privati li hanno praticamente tutti i politici, altrimenti perchè si sarebbero candidati, anzi perchè li avrebbero candidati?

Ed allora, coraggio, stacchiamola questa spina a costo di non votare, di esprimere tutta la nostra protesta scegliendo la terza o la quarta lista, quelle liste che di solito, messe assieme, non racimolano neanche il 5% dei voti. Basta con queste facce di culo che continuano a rincorrersi da oltre 50 anni e che sono diventate il nostro incubo.

Vogliamo veramente cercare di voltare pagina? Servono provvedimenti drastici e radicali.

"Ecologico International Film Festival" ve ne dà la possibilità denunciando attraverso le sue manifestazioni e le sue occasioni di confronto, quegli aspetti negativi della società e della politica che altri hanno tenuto nascosti, invitandovi a tirare fuori la vostra sensibilità per la cultura, - perché senza cultura non si costruisce niente - per l'ambiente in cui viviamo, per le nostre città, le nostre opere d'arte, la nostra storia, non quella politica - libera me Domine... - ma quella culturale dell'Italia culla del Rinascimento e dell'Umanesimo.

So che non è facile ma bisogna iniziare: da noi stessi, dai nostri figli, dalle scuole, da ogni aspetto della vita sociale. Non è facile, forse ci vorrà molto tempo ma teniamolo a mente...."ad augusta per angusta".

Gianfranco Felline 

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Commenti al Post:
piergz
piergz il 23/07/11 alle 12:05 via WEB
1)Non capisco bene chi sia il soggetto che vuol mantenere lo status quo (il popolo, forse?) Personalmente credo che sia il popolo e non la criminalità che, senza una qualche forma di consenso, di "complicità" diffusa, non potrebbe far niente. Troppo, veramente troppo ammiriamo i furbi che "ce l'hanno fatta"! 2)Io distinguerei le Istituzioni dagli uomini che le rappresentano. 3)Condivido l'esortazione finale a prendere in mano i nostri destini. Sempre e solo con mezzi democratici, ovviamente!
 
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