Creato da EIFF il 31/05/2011

Ecologico

Cronache

 

 

RESTITUZIONE!

Foto di EIFF

"Restituzione" sarà  parola sulla quale cominceremo a riflettere a partire da questa nuova edizione dell'Ecologico International Film Festival. Non è uno slogan, chi ha avuto modo di seguire i nostri incontri e di essere presente alle nostre proiezioni ha sempre assistito a un dibattito acceso e franco sulle questioni inerenti al nostro Pianeta e alla nostra Società.  Per rispondere a gianfranco, rusgae e piergz che hanno espresso il disagio avvertito da molti italiani in relazione all'evidente disparità esistente fra chi "conta" e chi "non conta un cazzo" (perdonate la parolaccia, ma ritengo che la scurrilità semantica riesca a dare un maggiore impatto esplicativo sul significato delle emozioni) mi limito a dire che, ora che sappiamo non possiamo più limitarci a lamentazioni, ma occorre porre le basi del cambiamento attraverso un impegno personale che non può essere più delegato ad altri e nè procrastinato. In poche parole, se vogliamo veramente farci sentire dobbiamo essere attivi e partecipare al dibattito sociale assumendoci l'impegno in prima persona. Se riflettiamo sul perchè l'Italia sia diventata il paese delle caste, dovremmo ammettere che una parte di responsabilità è anche nostra. Per questo ora ritengo sia giunto il momento di restituire il nostro sdegno per il comportamento incivile ed egoista di chi si è approfittato della nostra fiducia e di riprenderci in mano  la nostra responsabilità per  aver delegato con troppa leggerezza a chi non meritava. 

 
 
 

il silenzio

Post n°22 pubblicato il 28 Luglio 2011 da rusgae

sono perfettamente d'accordo con quello che scrivi, ma quello che e' piu' abberrante , e' il silenzio della casta, sembra non ascoltare un grido di dolore.Ti premetto che attualmente son disoccupato e viviamo con mia moglie del suo stipendio di poco euro 650 mensili. Tuttavia credo , che tutti i problemi siano risolvibili, specialmente quelli creati da noi uomini, ma forse prima andrebbe eliminata la casta come un erba cattiva.Siamo ai tempi della rivoluzione francese quando chiedendo al re che il popolo miriva di fame quest, propose di dargli le briosche, tanto era lontano dai problemi della gente,non erano i suoi problemi e non li capiva.Avevo un grande prof alla universita' di economia, ci diceva: la terra e' un torta, se siamo in dieci e ne facciamo dieci porzioni, ma uno di noi ne mangia tre fette, a qualcuno mancheranno e litigheranno. Qual'e' l'insegnamento; sulla terra le risorse ci sono , ma limitate, prenditi dalla terra quello che' giusto per soddisfare i bisogni tuoi e dei tuoi familiari,cioe' prenditi dalla vita quello che' giustamente puo' soddisfare i bisogni tuoi e della tua famiglia.Ma dice: ma cola' ci sono altre cose di cui miposso accaparrare,No. quelle sono a disposizione degli altri fratelli che devono soddisfare i loro di bisogni,da te' sarebbero inutilizzate e o ingrasseresti o ne faresti scempio ed angherie.Ognuno di noi quindi dovrebbe limitarsi a prendersene quanto basta come ad un banchetto di vivande pronte dove qualcuno ti invita a consumarne, non a metterle in un agrande borsa perche'  si deteriorerebbero,quindi applicare delle semplice cose comuni come principi di economia,poi eliminare questo dio danare perche' tutto da li' nasce, il come te lo comunichero' piu' avanti,grazie per avermi regalato la tua attenzione e se dobbiamo andare a Roma aspetto il tuo fischio, ciao.

 

 
 
 

Replica

Post n°21 pubblicato il 28 Luglio 2011 da gianfrancofelline

Rispondo al gradito ospite - piergz - che ci scrive in merito all'articolo "Accanimento terapeutico.

Mi pare di capire che, sostanzialmente, i nostri punti di vista siano pressocchè convergenti e che le tue osservazioni non siano altro che delle precisazioni degne di offrire ulteriori spunti dibattimentali. Pertanto, nel ringraziarti per  il tuo intervento, tengo a dire che:

1) E' ovvio che mi riferisco al popolo ("E allora stacchiamola questa spina....."etc.) anche se il popolo non ha più il controllo della situazione e non può combattere ad armi pari contro una "Casta" che si è blindata dietro ad una ragnatela di "relazioni" che avvolge e coinvolge tutti i poteri dello Stato fino ai più forti oramai, evidentemente, lo dice la cronaca, collusi con la criminalità. Del resto qualunque altra azione, in virtù del nostro ordinamento costituzionale, è impedita al popolo che delega giustappunto ai suoi rappresentanti politici i compiti necessari all'Amministrazione della cosa pubblica; e di tanto costoro, puntualmente, se ne infischiano.Ma ancora più giustamente osservi che l'humus necessario allo sviluppo ed al sostentamento di questa situazione sia offerto dal popolo stesso; o quantomeno da quella parte del popolo fatta di furbi (soggetti persino degni di ammirazione, come tu dici): colui che riesce ad ottenere una pensione d'accompagnamento per non vedenti e poi va al bar a giocare a carte (e magari bara anche), che va in giro con lo scontrino "INVALIDO" in bella vista sul cruscotto dell'auto ma poi si scopre essere il comandante dei vigili urbani (ogni riferimento è a fatti realmente accaduti), che corrompe funzionari pubblici per ottenere vantaggi economici (a tutto danno del resto della comunità) offrendo propaganda elettorale, voti o beni di lusso.

E qui veniamo al nodo della questione e ti dico francamente come la penso: esistono un certo numero di corruttori che per necessità varie legate spesso alla loro attività vanno a cercare un certo numero di corrotti o comunque corruttibili. Tutti i politici sono corruttibili e quindi corrotti altrimenti la loro carriera si concluderebbe in pochissimi anni se non mesi.Ora l'uomo che corrompe può essere un comune cittadino (che forse, concediamogli per un attimo questa attenuante, può avere un attimo di debolezza per vari motivi) ed il corrotto è un porco delegato, e pagato profumatamente, dai cittadini per amministrare la cosa pubblica: e che cosa fa? amministra solo i suoi interessi danneggiando il suo "datore di lavoro"?Mi sembra, in tutta franchezza, che al comportamento del secondo, e cioè del corrotto, siano ascrivibili reati di incommensurabile gravità e che, in questi casi, debba essere sufficiente il solo sospetto di averli commessi per sollevarlo a vita da qualunque incarico pubblico salvo poi doverlo punire come merita. Il che, sistematicamente, non avviene.Tuttavia il mio ragionamento non vuole assolvere in alcun modo il corruttore perchè l'uno e l'altro sono responsabili di aver commesso un danno sociale irreparabile: insieme hanno creato una nuova "corrente di pensiero" che giustifica e propaganda il concetto che per fare girare il meccanismo bisogna ungerlo e che anche per ottenere prestazioni dovute e sacrosante (per i cittadini, ovvio) bisogna "raccomandarsi", pagare e ringraziare servilmente. E che quindi bisogna farsi furbi!

Questa idea aberrante è così diffusa che non si può pensare di eradicarla di colpo; ha permeato tutto il tessuto sociale al punto che molti non chiamano questi comportamenti corruzione ma li considerano un modo come un altro per ottenere qualcosa. Può essere il modo per accelerare l'iter di una pratica, per ottenere un ricovero ospedaliero o per superare un test di ammissione all'università pubblica (quale assurda vergogna! ma queste cose non le inventano i politici?)

C'è bisogno di riforme urgenti e radicali e bisogna tenere la classe politica sotto pressione perchè faccia il suo lavoro nell'esclusivo interesse della comunità (non dei singoli cittadini nè tantomeno dei suoi interessi privati).

2) Su questo punto è altrettanto ovvio che le Istituzioni sono entità astratte rappresentate da persone marce e corrotte. Purtroppo il comportamento di queste persone, che rivestono anche ruoli di grande rilievo istituzionale, è indegno (e non stiamo parlando di casi isolati: si tratta solo della punta dell'iceberg) e tale da indurre i cittadini a non avere, a ragion veduta, fiducia nelle Istituzioni.

Gianfranco Felline 

 
 
 

Accanimento terapeutico

Post n°20 pubblicato il 21 Luglio 2011 da gianfrancofelline

Le Istituzioni dello Stato, di cui dicevo in un mio precedente scritto su questo blog, sono ormai un corpo agonizzante tenuto in vita, in regime di alimentazione ed idratazione forzata, dagli interessi economici di organizzazioni criminali (dove il termine criminale non implica necessariamente qualcosa di truculento ma soprattutto qualcosa di diabolicamente pervasivo) che si sono impossessate del paese e che quindi si sono, gradualmente ed impercettibilmente, sostituite allo Stato. Se Napoli rappresenta l'eclatante esempio per la grande risonanza, a livello nazionale ed internazionale, degli accadimenti ancora di grande attualità e di forte impatto emotivo per lo scempio ed i disastri comminati ed apportati all'ambiente, in altri posti, dove invece si lavora molto dietro le quinte, le cose non vanno diversamente.

La politica è marcia e corrotta a tutti i livelli e non ne sono esenti le Istituzioni, come rimarcano i recenti fatti di cronaca: Magistratura, Guardia di Finanza, Polizia di Stato. Ora, come diceva Lamberto Sechi autorevole giornalista recentemente scomparso, "I fatti separati dalle opinioni". Ed i fatti sono sotto i vostri occhi e parlano da soli. Nè è possibile emendare, in qualche modo, questa situazione perchè il "sistema" è diventato "autoselettivo" cioè allontana automaticamente qualunque infiltrazione sana ovvero la riconduce all'obbedienza con metodi coercitivi e/o persuasivi.

Per fare un'analogia: chi abbia un pò di dimestichezza con la fisiologia del corpo umano sa che l'organismo pone alla sua difesa una serie di baluardi presidiati da strenui e valorosi "soldati". Un "ospite" indesiderato o nocivo verrà, come tale, individuato e soppresso. Nell'organizzazione dello Stato Italiano, ma non mancano esempi altrettanto gravi anche in altri stati, succede esattamente l'opposto: in un organismo malato e pervaso dalle metastasi di un male incurabile il "non-self" è rappresentato dalle propaggini sane che per evitare possano recare nocumento al resto del corpo, saranno prontamente identificate ed allontanate con le modalità e la brutalità che il caso richiede. 

Così, invece di staccare la spina delle apparecchiature, si preferisce tenere in vita un corpo esanime ben sapendo che non vi sono speranze di ripresa. E non di rado sento, in questi giorni, commenti e considerazioni di questo tenore: "Il Governo Berlusconi è alla frutta, ha perduto consensi, forse si andrà al voto". Ma chi sarà il suo successore? Bersani e D'Alema che nel frattempo si fregano le mani tentando di preparare nuove alleanze? E che cosa cambierà? Niente perchè i partiti, oltre ad aver perso da tempo immemorabile la loro identità, sono diventati una accozzaglia di sigle vuote i cui rappresentanti possono sedere (ma giusto per scaldare la sedia), indifferentemente, in qualunque settore del Parlamento proprio come si fa con le sedie di una giostra. Tra una sigla e l'altra, che peraltro subiscono continue mutazioni genetiche - proprio alla stregua dei virus influenzali - ma che riguardano solo la forma, non vi è sostanzialmente nessuna differenza. "Guardando dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo", come diceva Orwell nel suo "Animal Farm", mirabile satira del totalitarismo ma con straordinarie capacità predittive che si attagliano alle moderne democrazie, non vi scorgerete alcuna distinzione. Sentirete soltanto il fetido olezzo della cadaverina che si sprigiona indifferentemente dalla marcescenza dell'uno o dell'altro corpo ma non vi troverete alcun tratto distintivo.

E allora a chi giova questo accanimento terapeutico? Sicuramente alla criminalità che si è sostituita alle Istituzioni e contando sui suoi punti di riferimento strategici può manovrare più o meno disinvoltamente: gestione di appalti milionari, riciclaggio, traffico di droga, smaltimento illegale di rifiuti tossici; il fine ultimo è sempre quello di maneggiare ingenti quantità di denaro che rappresenta ormai l'unico motore di tutte le attività della nostra vita.

Lo Stato e le sue Istituzioni debbono essere necessariamente riformate ma nessun politico promuoverà riforme che possano danneggiare la "Casta" ed i suoi interessi privati. E gli interessi privati li hanno praticamente tutti i politici, altrimenti perchè si sarebbero candidati, anzi perchè li avrebbero candidati?

Ed allora, coraggio, stacchiamola questa spina a costo di non votare, di esprimere tutta la nostra protesta scegliendo la terza o la quarta lista, quelle liste che di solito, messe assieme, non racimolano neanche il 5% dei voti. Basta con queste facce di culo che continuano a rincorrersi da oltre 50 anni e che sono diventate il nostro incubo.

Vogliamo veramente cercare di voltare pagina? Servono provvedimenti drastici e radicali.

"Ecologico International Film Festival" ve ne dà la possibilità denunciando attraverso le sue manifestazioni e le sue occasioni di confronto, quegli aspetti negativi della società e della politica che altri hanno tenuto nascosti, invitandovi a tirare fuori la vostra sensibilità per la cultura, - perché senza cultura non si costruisce niente - per l'ambiente in cui viviamo, per le nostre città, le nostre opere d'arte, la nostra storia, non quella politica - libera me Domine... - ma quella culturale dell'Italia culla del Rinascimento e dell'Umanesimo.

So che non è facile ma bisogna iniziare: da noi stessi, dai nostri figli, dalle scuole, da ogni aspetto della vita sociale. Non è facile, forse ci vorrà molto tempo ma teniamolo a mente...."ad augusta per angusta".

Gianfranco Felline 

 
 
 

Seminari d'approfondimento sulla produzione del documentario indipendente

Foto di EIFF

Il Cinema Indipendente in Italia si regge esclusivamente sulle capacità e sulla buona volontà dei filmakers e dei videomakers che, con difficoltà, scarsi mezzi e pochi soldi, riescono a realizzare lavori di grande spessore culturale. Mentre in Italia il documentario raccoglie un interesse di nicchia, all'estero (in particolare in Europa e in Sudamerica) esiste una grande cultura e un pubblico molto ampio. La coproduzione internazionale rappresenta, così, oggi una grande opportunità per il cinema indipendente e dal momento che l'obiettivo dell'Ecologico International Film Festival è quello di favorirne lo sviluppo, abbiamo pensato quest'anno di aprire il Festival proprio con un corso di formazione di alto profilo, ma con costi contenuti e con docenti che hanno esperienza in campo internazionale, per consentire anche agli "indipendenti" un'opportunità formativa spendibile immediatamente nella propria professione.

Apertura del bando di iscrizione alla prima sessione di  "Seminari d'approfondimento sulla produzione del documentario indipendente" che si terranno a Lecce dal 25 al 30 luglio 2011.

Sono previste due borse di studio.

I seminari, della durata di 36 ore, sono strutturati in  3 moduli:

  • Documentary Business e Production Management di 16 ore
  • Tecniche Avanzate di ripresa di 12 ore;
  • Editing video di 8 ore.

Il corso è organizzato da Officinema e dall'Associazione Culturale Contemporary Addiction nell'ambito delle iniziative proposte quest'anno dall'Ecologico International Film Festival

Le iscrizioni si potranno effettuare entro il 20 luglio e i seminari si terranno presso Aforisma di Lecce (Via Umbria 73100 Lecce - Centro di Cultura Giovanni Paolo II) dalle 14.00 alle 20.00 dal 25 al 30 luglio.

Il bando e il regolamento sono scaricabili dai siti:

http://ecologicofilmfestival.it/pdf/Seminari_Ecologico_Film_Festival_It.pdf

www.aforisma.org

www.eiff.it

 
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

riojoevladimiro.rinaldilucaiacuzziblueisland3andreazizzarilavanderia.cinziamarioamico2007blu88yoll65gianfrancofellinemariuslangellalindapomimario20011lecipollesonoinfioreluciano38
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963