Esperienze d'Aborto
La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio. Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.
IL MONUMENTO DEL BAMBINO NON NATO
di Martin Hudáček
Il monumento non solo esprime il rammarico e il pentimento delle madri che hanno abortito, ma anche il perdono e l’amore del bambino non nato verso sua madre. L’idea di realizzare un monumento ai bambini non nati è stata di un gruppo di giovani donne (Movimento di Preghiera delle Mamme), madri che sono consapevoli del valore di ogni vita umana e dei danni che si infliggono, non solo nella perdita irreparabile dei bimbi non nati, ma per il declino permanente della salute mentale (e a volte fisica) di ogni donna che decide, spinta da diverse situazioni, ad abortire suo figlio.
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Non fermatevi solo a leggere i post scritti da donne, mamme o ragazze, ma leggete in mezzo ai commenti, spesso si trovano altrettante storie e testimonianze che magari possono esservi d'aiuto: Tutti i commenti
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« Tanti anni fà | Messaggio #4 » |
Post n°3 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da MyBlueAngel
Io sono Laura, e ho aperto un blog per ricordare il mio angioletto. Prima di iniziare la mia storia volevo ringraziare Ilaria e il suo blog. Lei mi ha aiutata molto a capire e a ragionare su un avvenimento che mi ha cambiato la vita. Grazie Ilaria! Un anno fa, in questi giorni senza saperlo ero rimasta incinta. Avevo 19 anni e le cose con il mio ragazzo non andavano per niente bene, anzi proprio uno schifo ma io ero talmente innamorata che non avevo altro che interesse per lui. I primi d’aprile ho scoperto che non ero sola. Posso solo dire che ero come persa, tentavo di reagire ma non ce la facevo. Il padre non ne voleva sapere. Quando mi hanno fatto due ecografie ho voluto tenere le foto…gli volevo bene…e cosa mi sono ritrovata addosso….frasi come:”sei proprio scema!” o “che cazzo te ne fai!”. La decisione era praticamente presa. Lui mi ha buttato addosso tutti i problemi di questo mondo e mi ha rincretinita dicendomi anche che si sarebbe sparato piuttosto di affrontare una gravidanza. Nella settimana prima dell’intervento mi sono coccolata la mia piccolissima pancina e trà lacrime e poco supporto mi sono ritrovata in ospedale. Lui era con me, ma non mi dava il supporto necessario. Un bacio al mio piccolo e mi sono trovata in sala operatoria. Mi sono svegliata poi e ho passato un pomeriggio tranquilla nel letto. Avevo solo voglia di dormire. Poi è iniziato il grande dolore, sempre, tutti i giorni, tutte le sere una lacrima. Crisi depressive e pianti isterici ancora oggi. Mi accordo che tante volte mi accade che quando guardo le mamme incinte o i loro piccoli cuccioli mi assale un po’ d’invidia, lo ammetto. Eppure devo pagare per quello che ho fatto, devo pagarlo per tutta la vita. E’ stata una scelta sofferta e distruttiva per me. Chiedo solo che non si giudichi, perché fa ancora più male e chi ci è passato questo lo sa. |
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QUESTA è LA MIA STORIA
Io sono Ilaria (nikname: ilariapensieribimbi e ildiariodellalinda) ho fondato questo blog perchè tutti si riepivano la bocca con parole sull'IVG, sulla legge 194 e la pillola del giorno dopo e sembrava che nessuno ascoltasse le storie di queste mamme a metà, le storie dei pensieri di bambini che ci hanno toccato e il dolore che portiamo costantemente nel cuore. E così ecco uno spazio dove potete leggere, scrivere post se siete registrate, altrimenti tutti, possono commentare e scrivere storie sotto altre storie, io risponderò sempre. Vi abbraccio con tanto affetto e coraggio ... il coraggio di lottare per qualcosa che amate e che amerete sempre.
Ilaria
ilab721@inwind.it
NON SOLO CELLULE
E' semplicemente un link ad una ricerca di GOOGLE per vedere come è il vostro "pensiero di bambino" se vi sentite cliccate sopra e vedrete le varie immagini relative alle settimane e allo sviluppo.
TELEFONO ROSSO FARMACI IN GRAVIDANZA
QUANDO L'ATTESA SI INTERROMPE
MATERNITà INTERROTTE
Maternità interrotte
Le conseguenze psichiche dell’IVG
Tonino Cantelmi, Cristina Cacace, ELISABETTA PITTINO
Un libro che fa luce su un "malessere negato e per aiutare chi ne è colpito a superarlo, nell'auspicio di contribuire a ridurre l'atto che quel malessere genera: la soppressione del figlio non ancora nato "
Oggi la gravidanza è quasi sempre rappresentata come un evento gioioso e atteso, ma in alcuni casi può avere un'evoluzione estremamente dolorosa: l'aborto volontario.
Si tratta di un evento tragico, una soluzione violenta e mortifera, che da molte donne viene vissuto come un trauma. Alla morte fisica del bambino, infatti, corrisponde la morte di una parte della psiche della madre.
In questo libro gli autori parlano di aborto a partire dalle donne e dalle sofferenze che questa decisione spesso determina in loro e nell'ambiente che le circonda.
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GENITORI DI UNA STELLA
Un associazione per chi, come noi, deve affrontare la morte perinatale del proprio figlio. Un’associazione di mamme e papà a servizio di altre mamme e papà, che si propone innanzitutto di offrire un aiuto immediato per lenire, per quanto possibile, la solitudine e lo smarrimento iniziale.
L'associazione è nata dall'incontro mio e di Giovanna, avevamo condiviso le stesse emozioni, e provato la stessa voglia di essere mamma, forse di una stella, ma mamma comunque, ma soprattutto avevamo la stessa voglia di aiutare gli altri.
Inviato da: ildiariodellalinda
il 21/05/2019 alle 10:25
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il 04/05/2019 alle 20:50
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il 04/05/2019 alle 20:41
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il 14/08/2018 alle 15:02
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il 17/01/2018 alle 08:57