Esperienze d'Aborto
La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio. Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.
IL MONUMENTO DEL BAMBINO NON NATO
di Martin Hudáček
Il monumento non solo esprime il rammarico e il pentimento delle madri che hanno abortito, ma anche il perdono e l’amore del bambino non nato verso sua madre. L’idea di realizzare un monumento ai bambini non nati è stata di un gruppo di giovani donne (Movimento di Preghiera delle Mamme), madri che sono consapevoli del valore di ogni vita umana e dei danni che si infliggono, non solo nella perdita irreparabile dei bimbi non nati, ma per il declino permanente della salute mentale (e a volte fisica) di ogni donna che decide, spinta da diverse situazioni, ad abortire suo figlio.
MENU
NON FERMATEVI A LEGGERE SOLO I POST MA...
Non fermatevi solo a leggere i post scritti da donne, mamme o ragazze, ma leggete in mezzo ai commenti, spesso si trovano altrettante storie e testimonianze che magari possono esservi d'aiuto: Tutti i commenti
UN POSTO DOVE TI POSSONO AIUTARE
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
NEL CUORE DEI GIORNI
ULTIMI COMMENTI
AREA PERSONALE
I MIEI BLOG AMICI
« Presentazione | la mia storia » |
riporto quello che ho scritto il 29 settembre '94:
"La notte tra il 4 e il 5 giugno del 1994 io e Romano, in un albergo sul lago di Garda, abbiamo realizzato il più grosso errore della nostra vita, così circa un mese dopo, accompagnato da una settimana di pianti, ho avuto i risultati ormai già previsti. Approfittando di una lunga vacanza presa dai miei genitori in nemmeno una settimana ho dovuto prendere una decisione, la più importante che abbia mai avuto, effettivamente per una decisione del genere una settimana era troppo poco.
Sognavo di sentirmi dire da Romano, "teniamolo!" ed anche il giorno prima dell'intervento gli ho chiesto: "se te mi dici di tenerlo, io non abortisco" ma lui ha detto che non se la sentiva di fare una cosa del genere e io sapendo lui contrario non volevo essere da sola e poi il babbo e la mamma come potevo creargli un così grosso dispiacere anche se solo sapessero quello che ho fatto lo avrebbero ancora più grosso.
Sia quel giorno della visita che quello dell'intervento ero sola, forse non mi ero mai sentita così sola, cercavo di non lasciarmi andare e nel giorno dell'intervento mi guardavo attorno e dicevo: "io sono più forte di loro, che sono con le mamme o i babbi", dopo l'intervento mentre ero nel letto pensavo a Romano, che gli volevo telefonare per dirgli che era andato tutto bene, ma non mi riusciva svegliarmi e cercavo di aprire gli occhi e mi riaddormentavo subito dopo, così alla fine mi sono fatta forza e manca poco svenivo mentre stavo ritornando a letto.
Quello che ho provato mentre mi facevano il raschiamento non me lo scorderò mai, ero rintontita e non capivo niente guardavo la lampada sopra di me e sentivo un gran dolore all'addome, pensavo che avevo l'anestesia locale eppure mi faceva male ugualmente, poi ricordo tutto a frammenti.
Se dovessi tornare indietro terrei il bambino, senza il minimo dubbio a costo di andare contro tutti. Nei giorni che seguirono, a parte quel pomeriggio che crollavo dal sonno anche quando tornavo in macchina a Firenze, mi sentivo bene fisicamente a parte un dolore acuto all'addome, che per altro ho ancora, ma moralmente ogni tanto scoppiavo in pianti che poi non mi riusciva più controllare, a distanza di due mesi e mezzo dall'intervento quando ripenso a ciò che ho passato mi viene da piangere e sto male, male dentro, ogni tanto sogno di essere incinta e di dire dell'interruzione ai miei genitori o fratelli, insomma il ricordo di questa esperienza è vivo in me e penso che se anche un giorno dimenticherò le sensazioni, non potrò mai dimenticare quello che mi è accaduto, però sono sicura che non succederà più."
Gli anni sono passati, è arrivata la Linda che dopo una gravidanza perfetta, durata nove mesi, è volata in cielo subito dopo il taglio del cordone ombelicale. In quei momenti mi sono sentita ripiombare addosso tutti quei sensi di colpa sopiti nel mio cuore ed è stato difficile accettare che quello che mi stava accadendo non era una punizione a quello che avevo fatto, ma solo un cammino che dovevo percorrere, una strada che mi avrebbe portato ad altre cose, altri valori.
Finalmente, nel 2003 e nel 2005 sono arrivate le mie due splendide figlie e con loro la realizzazione dei miei desideri, essere mamma al 100%. Ma non è finita quì, infatti, inaspettatamente a dicembre del 2006 sono rimasta un'altra volta incinta, non era cercato, ma dopo tutte queste esperienze non ho dubitato del valore della vita che avevo in grembo e l'ho amato fin dal test di gravidanza, ma non mi è stata data la possibilità di crescerlo ed ho avuto un aborto spontaneo all'ottava settimana. Ho dovuto rifare anche il raschiamento e questo, mi ha tirato fuori tanto della vecchia IVG.
Dopo aver cercato anche un sostegno esterno, con quattro colloqui con la psicologa della ASL, ho trovato forse un po' di pace e un senso a tutta questa storia, questo è uno sfogo che ho riportato sul mio blog, proprio dopo l'ultimo colloquio:
16 febbraio 2007
Uno sfogo
Penso e ripenso a tutto quello che è accaduto, a come mai è successo, se tutto questo dovevo viverlo solo perché una volta per tutte riuscissi a risolvere l’interruzione volontaria di gravidanza fatta 13 anni fa. Sono tante le domande che mi sono posta e sono tornata indietro nel tempo per rivivere quei momenti, di solitudine, tutto quello che feci è andato contro me stessa, contro i miei principi e il mio modo di pensare, ho vissuto quel aborto volontario, forzatamente, mentendo a tutti, raccontando bugie perché nessuno ne era a conoscenza, volevo quel bambino e nonostante tutto ho fatto l’interruzione e questo per amore, ma per quanto ami mio marito ora non lo rifarei più, non perché si meriti o meno un gesto del genere, ma perché lui ha scelto ed io ho pagato le conseguenze della sua decisione. Un gesto troppo grande da fare per amore.
Sono andata contro me stessa in tutto ed è proprio per questo che ne ho sofferto così tanto. La mia colpa è stata quella di non avere avuto abbastanza coraggio da tenerlo, ma soprattutto quella di non aver chiesto aiuto ai miei genitori, avevano il diritto di saperlo e magari di aiutarmi a scegliere.
La Linda era una cosa lampante, la gravidanza, una pancia, nove mesi e poi la morte, tutti ti potevano chiedere, tutti sapevano. L’aborto è nascosto (soprattutto quello volontario) succede quando ancora non hai segni evidenti, succede e nessuno se ne accorge, nessuno ti dice niente, nessuno si preoccupa che una vita se ne è andata, perché forse nemmeno la considerano vita. Ed è questo quello che mi ha fatto più male, nascondermi, nel primo aborto nascondermi perché nessuno sapeva niente ed ora con questo aborto spontaneo, nascondermi dalle mie bambine, da mio marito, nascondere il dolore e la delusione, non trovare i tempi per poter piangere e pensare, non trovare il mio spazio per soffrire, troppo impegnata a fare la mamma, la moglie, la figlia, forse perché mi vergognavo a soffrire per questa perdita che gli altri consideravano meno grave, rispetto alla Linda.
Penso e ripenso che sia un dolore personale, anche se sarebbe giusto gridarlo al mondo, ed è proprio quello che voglio fare oggi, riportando tutto sul mio blog, sulla mia pagina web. Così come ho fatto per la Linda, voglio gridare al mondo di questi due splendidi pensieri di bambini che sono capitati nella mia pancia, sì sono esistiti ed io li ho amati, tanto.
Tutta la storia la potete leggere su Il diario della Linda
|
QUESTA è LA MIA STORIA
Io sono Ilaria (nikname: ilariapensieribimbi e ildiariodellalinda) ho fondato questo blog perchè tutti si riepivano la bocca con parole sull'IVG, sulla legge 194 e la pillola del giorno dopo e sembrava che nessuno ascoltasse le storie di queste mamme a metà, le storie dei pensieri di bambini che ci hanno toccato e il dolore che portiamo costantemente nel cuore. E così ecco uno spazio dove potete leggere, scrivere post se siete registrate, altrimenti tutti, possono commentare e scrivere storie sotto altre storie, io risponderò sempre. Vi abbraccio con tanto affetto e coraggio ... il coraggio di lottare per qualcosa che amate e che amerete sempre.
Ilaria
ilab721@inwind.it
NON SOLO CELLULE
E' semplicemente un link ad una ricerca di GOOGLE per vedere come è il vostro "pensiero di bambino" se vi sentite cliccate sopra e vedrete le varie immagini relative alle settimane e allo sviluppo.
TELEFONO ROSSO FARMACI IN GRAVIDANZA
QUANDO L'ATTESA SI INTERROMPE
MATERNITà INTERROTTE
Maternità interrotte
Le conseguenze psichiche dell’IVG
Tonino Cantelmi, Cristina Cacace, ELISABETTA PITTINO
Un libro che fa luce su un "malessere negato e per aiutare chi ne è colpito a superarlo, nell'auspicio di contribuire a ridurre l'atto che quel malessere genera: la soppressione del figlio non ancora nato "
Oggi la gravidanza è quasi sempre rappresentata come un evento gioioso e atteso, ma in alcuni casi può avere un'evoluzione estremamente dolorosa: l'aborto volontario.
Si tratta di un evento tragico, una soluzione violenta e mortifera, che da molte donne viene vissuto come un trauma. Alla morte fisica del bambino, infatti, corrisponde la morte di una parte della psiche della madre.
In questo libro gli autori parlano di aborto a partire dalle donne e dalle sofferenze che questa decisione spesso determina in loro e nell'ambiente che le circonda.
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
GENITORI DI UNA STELLA
Un associazione per chi, come noi, deve affrontare la morte perinatale del proprio figlio. Un’associazione di mamme e papà a servizio di altre mamme e papà, che si propone innanzitutto di offrire un aiuto immediato per lenire, per quanto possibile, la solitudine e lo smarrimento iniziale.
L'associazione è nata dall'incontro mio e di Giovanna, avevamo condiviso le stesse emozioni, e provato la stessa voglia di essere mamma, forse di una stella, ma mamma comunque, ma soprattutto avevamo la stessa voglia di aiutare gli altri.
Inviato da: ildiariodellalinda
il 21/05/2019 alle 10:25
Inviato da: Francesca
il 04/05/2019 alle 20:50
Inviato da: Francesca
il 04/05/2019 alle 20:41
Inviato da: T
il 14/08/2018 alle 15:02
Inviato da: Elena
il 17/01/2018 alle 08:57