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Creato da fesper il 01/07/2011
emozioni un velo sull'anima
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''SFORTUNATAMENTE PER UNA MORTE'' di Dylan THOMAS
Sfortunatamente per una morte
che aspetta con la fenice sotto la pira
ancora spenta dei miei peccati e dei miei giorni.
E per la donna in ombra
santa scolpita e sensuale tra i veloci
trapassati, consacrata per sempre al mio io
benchè la rissa del bacio non avvenne
sulla fredda bocca di creta, sulla fronte
marcata a fuoco, che poteva vincolarla
alla costanza, nè i venti dell'amore spalancarono al vento
il coro e il chiostro dell'invernale monastero
dell'ordine della lussuria
sotto la mia esistenza, che sospira l'arrivo del seduttore
nei colpi di sole dell'estate,
amando su questa colpa sbattuta dal mare
il mio corpo santo e fortunato
caduto in ombra contro amore afferrato e stretto e baciato
nel mulinante centro
del giorno che declina, il buio la nostra follia,
tagliato fino alla tacita stella nell'ordine del vivo
ma benedetto da tali eroiche schiere in ogni
tuo centimetro e occhiata affinchè la ferita
sia indubbio nume, e il rito delle anime
sia celebrato, e la comunione tra i soli.
Mai sarò io a cantare le lodi
della santa in ombra mentre il breviario eterno volta le pagine
della tua carne pregata, nè scaccerò l'uccello sotto di me:
i due in attesa di morte giacciono solitari.
Vedo il tigrone in lacrime
nell'androgino buio, la sua tribù
dalla criniera striata e meridiana incedere verso l'olocausto,
le mule partorire minotauri,
l'ornitorinco alla cova in latte d'uccelli.
Vedo la monaca bramosa santa scolpita con una tonaca
[d'ombra,
simboleggiante il desiderio che oltrepassa il mio tempo
e le mie colpe, immensa inforcatura e gigantesca continenza.
Vedo la fenice ancora da ardere, araldo
e banditore celeste, freccia ora dell'aspirante
e rinunciante alle isole.
Tutto l'amore se non fosse per l'ampia messe in fiore
della carne vivente è mostruoso o immortale,
e ha per figlie la tomba.
Amore, mio destino avuto in buona sorte,
insegnami senza parlare che l'offerta
della fenice per ottenere il cielo e il desiderio
dopo la morte del monastero scolpito,
falliranno se non m'inchino alla tua benedizione,
se non cammino al fresco del tuo giardino mortale
con l'immortalità al mio fianco come Cristo il cielo.
Questo io sò dalla semplice lingua
dei tuoi occhi traduttori. Le giovani stelle me lo dissero,
scagliandomi nel principio come Cristo bambino.
Sfortunatamente ella deve giacere paziente
e il volteggiante uccello starsene immobile. O mio vero amore,
[trattienimi
in ogni tuo centimetro e occhiata rotea il globo della genesi,
e hai per figli la terra vivente.
DYLAN THOMAS
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