FOTOMAGAZINEEmozioni, istanti catturati in una foto...ed il ricordo sarà per sempre!! |
PERCHè è STATO CREATO QUESTO BLOG?
''Il ricordo è un modo per incontrarsi'' ( K. Gibran )
I ricordi sono una parte di noi e possiamo condividerli con gli altri.
Questo blog dà la possibilità a tutti di guardare foto, che chiudendo gli occhi, ci permettono di camminare per questi luoghi spirituali e attivare i nostri 5 sensi, attraverso la fede.
Essa, essendo dentro di noi, procede con sicurezza “come se vedesse Colui che è invisibile” (Eb. 11:27), sentisse ” il profumo di odore soave” del sacrificio di Yeshùa (Ef. 5:2), ascoltasse le Sue parole perché “chi è da Dio ascolta le parole di Dio” (Gv.8:47), riuscisse a toccare “ maneggiando rettamente la parola della Verità” (2Tm. 2:15) e gustasse “che il Signore è buono” (1Pt. 2:2,3).
Sarà bello pensare che le tue foto raccontino le tue esperienze ad altri, oppure far rivivere emozioni, a chi già è stato lì.
Tutto ciò è possibile in questo blog!
Lascia una tua testimonianza: è un’ “impronta”, un "ricordo" per dire che Tu sei stato proprio in quel luogo dove si respira la presenza di Dio, della Madonna,degli angeli, dei santi!
LA VIA CRUCIS CON LE STAZIONI EVANGELICHE
La Via Crucis si può paragonarla ad uno scrigno contenente tesori di inestimabile valore perchè, una volta meditata, ci dona insegnamenti indispensabili per affrontare le situazioni che ci coinvolgono nel corso della nostra vita. Anche se è una variante a quella tradizionale non si vuol cambiare il testo a cui siamo abituati che rimane assolutamente valido.
Per saperne di più.... INTRODUZIONE
Via Crucis ( Vangelo secondo Marco)
I STAZIONE-II STAZIONE-III STAZIONE-
IV STAZIONE-V STAZIONE-VI STAZIONE-
VII STAZIONE-VIII STAZIONE-IX STAZIONE-
CI SONO STATO/A ANCH'IO!
Hai fatto un pellegrinaggio a....un viaggio a.... Invia le tue foto!!
VUOI PUBBLICARE FOTO?
Saremmo felici di poter pubblicare le foto dei tuoi pellegrinaggi, viaggi. Contattaci e invia il tuo materiale!
I MIEI BLOG AMICI
AREA PERSONALE
MENU
Post n°34 pubblicato il 10 Aprile 2013 da fotomagazine
A San Sebastián de Garabandal, paesino situato nel nord della Spagna, la sera del 18 giugno 1961 quattro fanciulle di 11 e 12 anni giocavano insieme nella zona sud del villaggio quando udirono un rumore simile al tuono. Improvvisamente davanti a loro apparve un angelo splendente. Egli non disse niente e subito scomparve dalla loro vista. Le fanciulle meravigliate e spaventate, corsero istintivamente verso la chiesa del villaggio. I loro visi sbiancati suscitarono la curiosità della gente e l’apparizione divenne nota. Durante i dodici giorni che seguirono, l’angelo apparve ancora otto volte e poi il primo luglio parlò loro per la prima volta. "Sapete perchè sono venuto?" chiese. "Per annunciare che domani, domenica, la Vergine Maria vi apparirà come nostra Signora del Monte Carmelo." L’angelo aveva preparato in questo modo le fanciulle alla venuta della Vergine. "L'Angelo stette due ore con noi, e ci sembrarono due secondi. Dopo ci disse: - Tornerò domani con la Vergine. E se ne andò. Che pena ci fece il fatto che ci lasciasse! La gente, molto contenta, ci domandava: Che cosa vi ha detto? E noi raccontammo ciò che ci era stato detto da Lui. La gente che veniva da fuori se ne andò assai convinta e molto contenta, con tanta voglia di raccontarlo a chi non era stato presente. LAngelo aveva un abito lungo, ampio e senza cintura, le ali di color rosa chiaro, abbastanza grandi, molto belle, il visetto né lungo né tondo, il naso molto bello, gli occhi neri e il colorito bruno chiaro, le mani molto fini, le unghie corte; i piedi non gli si vedevano."
|
Post n°33 pubblicato il 07 Aprile 2013 da fotomagazine
Casa Madre della Congregazione delle Suore di Gesù Misericordioso a Mysliborz (Polonia) Finita la II Guerra Mondiale e dopo l ’annessione della Lituania dall’URSS seguì il trasferimento forzato della popolazione da Vilnius in Polonia, le prime candidate della congregazione fondata dal Beato don Michele Sopocko furono obbligate a partire da Vilnius. In Polonia, dopo molti sforzi, il 25 agosto 1947, si stabilirono e iniziarono la vita comunitaria a Mysliborz (Polonia) – in un posto assegnato loro dall’amministratore apostolico in Gorzow Wlkp, don Edmund Nowicki. Ne informarono subito don Michal Sopocko che – chiamato dall’arcivescovo Jalbrzykowski – era arrivato in Polonia con l’ultimo trasporto di trasferiti dalla Lituania e soggiornava a Bialystok. A Bialystok don Sopocko lavorò e svolse il suo ministero pastorale fino alla fine dei suoi giorni. In occasione di questa solennità padre Jozef Andrasz, il confessore cracovino di suor Faustina, inviò alle suore gli auguri e un frammento del DIARIO di Santa suor Faustina relativo alla nuova congregazione. In quel tempo nessuna delle suore conosceva il suo contenuto, poiché era conservato presso le suore “Maddalene” a Cracovia. Nel DIARIO di Santa suor Faustina si trovano le parole del Signore Gesù che indicano la spiritualità e lo scopo della nuova congregazione religiosa: “Iddio esige che ci sia una congregazione che annunci la Misericordia di Dio al mondo e la impetri per il mondo” (Diario, 437) . “... vidi Gesù che era di una bellezza indescrivibile. Mi disse che esige che tale congregazione venga fondata al più presto e Tu vivrai in essa con le tue compagne. Il Mio spirito sarà la regola della vostra vita. La vostra vita deve essere modellata “Lo scopo tuo e delle tue compagne è quello di unirti a Me nella maniera più stretta per mezzo dell’amore. Concilierai la terra col cielo, mitigherai la giusta collera di Dio ed impetrerai la Misericordia per il mondo. Affido alle tue cure due perle preziose per il Mio Cuore, che sono le anime dei sacerdoti e le anime dei religiosi; per loro pregherai in modo particolare; la loro forza dipenderà dal vostro annientamento” (Diario, 531).
“Quasi tutte le cose che suor Faustina aveva predetto riguardo a questa congregazione si sono avverate in pieno. Quando a Vilna (Vilnius), il 16 novembre 1944 accettavo nottetempo i voti privati delle prime sei candidate oppure quando tre anni più tardi sono giunto alla prima casa di questa congregazione a Myslibórz, ero stupefatto e colpito per l’affinità con quello che mi diceva la buon’anima di suor Faustina (...) Ho notato nella navata dell’altare la finestra con la vetrata un poco danneggiata che rappresentava l’agonia del Signore Gesù sulla croce. Guardavo con gioia e stupore perché suor Faustina mi aveva parlato di una tale chiesetta e di una tale vetrata” (M.Sopocko, Ricordi). Il 1 agosto 1993 le reliquie di Santa Faustina sono state transportate solennemente dall’arcivescovo Marian Przykucki nel convento di Mysliborz. Quel giorno la chiesa ed il convento, con un suo decreto, sono stati elevati alla dignità di Santuario della Divina Misericordia. Il frammento del decreto dell’Arcivescovo:
+ Marian Przykucki,
la recita della: Coroncina della Divina Misericordia, Novena alla Divina Misericordia, e Preghiera delle ore tre pomeridiane Ti aspettano!! |
Post n°32 pubblicato il 05 Aprile 2013 da fotomagazine
Duomo di Prato, all'interno troviamo la Cappella del Sacro Cingolo (o Sacra Cintola).
Reliquia della Sacra Cintola della Madonna
Lunga 87 centimetri, la Cintola è una sottile striscia di lana finissima di capra, di colore verdolino, broccata in filo d’oro, con gli estremi nascosti da una nappa su un lato e da una piegatura sul lato opposto. Si narra.... che sia appartenuta alla Vergine, la quale la diede a San Tommaso a riprova della propria Assunzione in Cielo. Chi portò la Sacra Cintola a Prato sembra sia stato un certo Michele Dagomari, un mercante e pellegrino pratese, chiamato anche Michele da Prato, che, trovandosi a Gerusalemme al seguito della Prima Crociata(1096-1099 d.C.). Innamoratosi di una ragazza del posto, di nome Maria, figlia di un sacerdote di rito orientale, quando Michele decise di sposarla, dalla madre della sposa ricevette in dote la Sacra Cintola. Rientrato in Italia per nave, Michele giunse in città intorno al 1141 e custodì nella propria casa il prezioso dono ricevuto, senza farne parola con nessuno. Soltanto in punto di morte, intorno al 1171-1173, la donò al preposto Uberto (o Ruperto) Pieve di Santo Stefano, svelandogliene l’origine e dando così vita alla leggenda che ancora oggi la circonda. Intanto, dopo che si verificarono numerosi prodigi, la Cintola divenne oggetto di culto e mèta di pellegrinaggi, cosicché i pratesi la accolsero come la “vera cintura della Vergine Maria”, sulla quale si è poi formato il culto e la fede della città.
Il furto di Musciattino La leggenda narra che nella notte del 28 luglio 1312, Giovanni di Ser Landetto da Pistoia, chierico secolare, detto Musciattino, cercò di impadronirsi della reliquia della Sacra Cintola per portarla nella propria città, da sempre rivale dei pratesi. Assoldato dai pistoiesi (ma una differente versione lo vuole sì pistoiese ma al soldo dei fiorentini), gelosi della fama raggiunta dai “cugini” pratesi, tentò un’impresa clamorosa: rubare una delle reliquie più venerate di tutta la Toscana e simbolo, al tempo stesso, della rivale città di Prato. Ma, a causa del buio, si racconta che non sia riuscito ad allontanarsi da Prato e abbia continuato a girare tutta la notte intorno alle mura della città. Convinto di essere giunto alle porte di Pistoia, Musciattino gridò ai suoi concittadini “Aprite Pistoiesi, ecco la Cintola de’ Pratesi!”. Fu buon gioco dei canonici del Capitolo catturarlo e, dopo che fu legato alla coda di un asino, condurlo sul Bisenzio, dove subì un processo sommario. A nulla valse la confessione del furto e la restituzione della cintola e così Musciattino fu condannato al taglio delle mani e quindi bruciato. Si racconta anche che la folla inferocita abbia scagliato la mano sacrilega di Musciattino sullo stipite di una porta laterale dei Duomo, dov’è rimasta l’impronta della mano del ladro pistoiese, a futuro monito per i malintenzionati. Considerata come il più famoso tentativo di furto che la città ricordi, la vicenda è rimasta viva nei secoli e tuttora è oggetto dei continui sberleffi fra pratesi e pistoiesi, in una commistione di sacro e di profano, di storia e di leggenda, di sano campanilismo che da secoli contraddistingue le città toscane. |
Post n°31 pubblicato il 03 Aprile 2013 da fotomagazine
E' una basilica di culto cattolico presente a Shanghai, in Cina. Nel 1863 fu costruita la prima chiesa sulla collina di She Shan. Durante la rivolta dei Taiping, alcuni missionari gesuiti acquistarono un appezzamento di terreno sulle pendici meridionali della collina. In quel luogo c'era un monastero buddista in rovina. Le costruzioni rimaste vennero demolite e furono costruiti un piccolo edificio usato come residenza dei missionari e una cappellina. Sulla cima della collina, sul luogo dove si trovava una stanza Maitreya, venne eretto un piccolo padiglione in cui fu collocata una statua della Madonna. Nel giugno 1870, a causa di disordini scoppiati a Tianjing vennero bruciate le chiese del luogo. I Gesuiti di Shanghai pregarono presso la statua della Madonna e fecero voto di costruire una chiesa in suo onore in cambio della sua protezione. In seguito, si iniziò a costruire la chiesa. Il legno venne inviato da Shanghai e la pietra fu comprata in Fujian. Si portarono a mano tutti i materiali da costruzione sulla collina. In due anni, la chiesa era completata.
Nel 1894, si aggiunsero molte costruzioni accessorie: una cappella a metà strada salendo la collina, un santuario dedicato al Sacro Cuore, alla Madonna e a San Giuseppe. Lungo il sentiero che conduce alla chiesa furono costruite quattordici stazioni della Via Crucis che sono situate ad ogni curva del sentiero che sale la ripida collina che porta alla chiesa. A metà strada, in uno spiazzo ci sono due cappelle, una per la devozione al Sacro Cuore e l'altra alla Santa Madre. Nelle vicinanze, si trova la Stazione di She Shan dell'Osservatorio astronomico di Shanghai, costruito inizialmente dai Gesuiti.. Dopo la rivoluzione comunista del 1949, la Basilica di She Shan subì gravi danni durante la Rivoluzione culturale: vennero distrutte le vetrate colorate della chiesa, le sculture lungo la Via Dolorosa, la statua in cima al campanile e molte altre opere d'arte. Al termine della Rivoluzione culturale, si cominciò a riparare i danni. All'inizio, la statua fu sostituita con una semplice croce di ferro. Poi, nel 2000, venne posizionata una nuova statua.
Pellegrinaggio Nel 1874, papa Pio IX dichiarò che i pellegrini che si recavano a She Shan in maggio (il mese dedicato alla Santa Madre) avrebbero ricevuto l'indulgenza plenaria. Per questo, pellegrini provenienti da tutta la Cina iniziarono a riunirsi a She Shan in maggio, una pratica che continua ancora oggi. I pellegrini pregano lungo la Via Crucis il santo rosario e partecipano alla Messa in questo luogo santo. Per tradizione, molti dei cattolici della zona erano pescatori e facevano il pellegrinaggio in barca. Questa tradizione continua tra i cattolici del luogo, per cui in maggio le insenature attorno a She Shan spesso si riempiono di barche. Ora, She Shan è l'unico luogo di pellegrinaggio per i cattolici in Cina. Benedetto XVI istituì, nel 2007, la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina che si celebra in tutto il mondo il 24 Maggio a fronte di un'intervista del cardinale Zen: "la persecuzione si fa sempre più reale e concreta. Su questo punto non vi è alcun miglioramento da parte del governo. Essi ricorrono a metodi ancora più pericolosi, quanto abili, perché non si fermano a minacciare le persone, ma li inducono in tentazione. Essi non vogliono fare dei martiri, vogliono produrre dei rinnegati. Per la Chiesa è dunque molto peggio. Essi hanno i mezzi per tentate le persone, buone, timide o deboli, e di ridurli all’obbedienza. Questi mezzi sono il denaro, ma anche il prestigio, gli onori o una posizione nella società". Sempre Benedetto XVI ha voluto omaggiare la Madonna con una bellissima preghiera. |
Post n°30 pubblicato il 31 Marzo 2013 da fotomagazine
Maria Valtorta: L’Evangelo come mi è stato rivelato. [617.1-6]
dice Gesu':
«Tutto è finito, Mamma. Ora non hai più da piangere per il tuo Figlio. La prova è compiuta. La Redenzione è avvenuta. Mamma, grazie di avermi concepito, allevato, aiutato in vita e in morte. Ho sentito venire a Me le tue preghiere. Esse sono state la mia forza nel dolore, le mie compagne nel mio viaggio sulla Terra ed oltre la Terra. Esse sono venute meco sulla Croce e nel Limbo. Erano l'incenso che precedeva il Pontefice, che andava a chiamare i suoi servi per portarli nel Tempio che non muore: nel mio Cielo. Esse sono venute meco in Paradiso, precedendo come voce angelica il corteo dei redenti guidati dal Redentore, perché gli angeli fossero pronti a salutare il Vincitore che tornava al suo Regno. Esse sono state udite e viste dal Padre e dallo Spirito, che ne hanno sorriso come del fiore più bello e del canto più dolce nati in Paradiso. Esse sono state conosciute dai Patriarchi e dai nuovi Santi, dai nuovi, primi cittadini della mia Gerusalemme, ed Io ti porto il loro grazie, Mamma, insieme al bacio dei parenti e alla loro benedizione e a quella del tuo sposo d'anima, Giuseppe. Tutto il Cielo canta il suo osanna a te, Madre mia, Mamma santa! Un osanna che non muore, che non è bugiardo come quello dato a Me pochi giorni or sono. Ora Io vado al Padre con la mia veste umana. Il Paradiso deve vedere il Vincitore nella sua veste d'Uomo con cui ha vinto il Peccato dell'Uomo. Ma poi verrò ancora. Devo confermare nella Fede chi non crede ancora ed ha bisogno di credere per portare altri a credere, devo fortificare i pusilli che avranno bisogno di tanta fortezza per resistere al mondo. Poi salirò al Cielo. Ma non ti lascerò sola. Mamma, lo vedi quel velo? Ho, nel mio annichilimento, sprigionato ancora potenza di miracolo per te*, per darti quel conforto. Ma per te compio un altro miracolo. Tu mi avrai, nel Sacramento, reale come ero quando mi portavi. Non sarai mai sola. In questi giorni lo sei stata. Ma alla mia Redenzione occorreva anche questo tuo dolore. Molto va continuamente aggiunto alla Redenzione, perché molto sarà continuamente creato di Peccato. Chiamerò tutti i miei servi a questa compartecipazione redentrice. Tu sei quella che da sola farai più di tutti i santi insieme. Perciò ci voleva anche questo lungo abbandono. Ora non più. Io non sono più diviso dal Padre. Tu non sarai più divisa dal Figlio. E, avendo il Figlio, hai la Trinità nostra. Cielo vivente, tu porterai sulla Terra la Trinità fra gli uomini e santificherai la Chiesa, tu, Regina del Sacerdozio e Madre dei Cristiani. Poi Io verrò a prenderti. E non sarò più Io in te, ma tu in Me, nel mio Regno, a far più bello il Paradiso. Ora vado, Mamma. Vado a fare felice l'altra Maria. Poi salgo al Padre. Indi verrò a chi non crede. Mamma. Il tuo bacio per benedizione. E la mia Pace a te per compagna. Addio». E Gesù scompare nel sole che scende a fiotti dal cielo mattutino e sereno. |
INFO
SANTINI DA TUTTO IL MONDO
Vuoi recitare le PREGHIERE relative ai santini che verranno pubblicati?
CERCA IN QUESTO BLOG
TESTIMONIANZE
Hai ricevuto qualche grazia?
Sei stato protagonista di qualche esperienza, ad esempio, con il tuo angelo custode?
Ti è capitato di essere stato aiutato, salvato da un tuo caro parente defunto?
Insomma, se hai vissuto una di queste situazioni o simili, inviaci la tua testimonianza. Potresti aiutare spiritualmente il tuo prossimo!!