FRATTAGLIE

...per come la vedo io, è una "metafora" per metterci in guardia dal nostro stesso "potere distruttivo" insito in ciascuno di noi (come fosse la parte in ombra della luna); cioè, per semplificare, si può dire che a volte ci sentiamo così forti, sicuri di noi stessi e corazzati contro gli "altri" e il "mondo" (possedendo "ARMI" indistruttibili di difesa e di offesa)che difficilmente valutiamo l'eventualità che le suddette "NOSTRE armi" possano (un ipotetico -ma non improbabile "domani") rivoltarsi contro noi stessi...trovandoci in tal modo "vulnerabili" nei riguardi di noi stessi...cioè, del nostro "IO". ...ed allora sì, il "prezzo da pagare" sarà molto, ma molto alto! [ N.B. ] Il rischio è la "disintegrazione" dell' "IO"!. Un saluto, Al.

Oh mamma Al...l'hai detto davvero bene... ma io sono una semplice donna di campagna e tutta questa disintegrazione dell’IO mi mette un pochino d’ansia! Personalmente, quando ho letto questo racconto, ho pensato a quanto spesso siamo davvero tanto sicuri di noi stessi…a volte sembra che non abbiamo idee, non abbiamo pareri ma siamo detentori di “certezze”, il dubbio non fa parte delle nostre verità…e ad essere sincera mi è venuto un po’ da ridere pensando a cosa succederebbe nel caso in cui uno dei nostri scudi dovesse essere colpito da una delle nostre lance. Un sorriso

Buongiorno e buona domenica!

Anche a te...sorriso

Bella citazione, mi ricorda un bottegaio che vendeva pantaloni. Mi sembravano un po' larghi, ma lui affermò che lavandoli si sarebbero ristretti. Li provai e invece li sentivo stretti, allora il negoziante disse subito che non c'era problema, il tessuto era molto elastico e si sarebbe spanciato dopo averli portati un paio di volte.... In questo caso però presumo che l'autore indicasse come dici tu che non bisogna avere troppe certezze...una persona intelligente coltiva infatti soprattutto dubbi. Ciao!

non è la dimostrazione che anche nell'antica Cina (ammesso che si parli dell'antica Cina) per vendere si raccontava di tutto? o il qualcuno della domanda era un auditor...? :))

Mmm..per quel che ne so io dovremmo essere intorno al quinto secolo…ma non ci scommetterei neppure una falangina del mignolo sinistro. Credevo che il venditore fosse soltanto un ingenuo o uno stolto, ma, alla luce delle tue considerazioni, potrebbe, più semplicemente, non essere “intellettualmente onesto”;che mi faccia venire in mente qualcuno dei nostri politici? L’ultima tua domanda la tradurrei così: è il venditore che racconta un sacco di frottole o è chi pone le domande che non sa farsi gli affari propri ed esibisce una tignosità indicatrice di eccesso di zelo? "Qui tacet non utique fatetur; sed tamen verum est eum non negare". "Qui in iure suo utitur naeminem laedit". Ai posteri l’ardua sentenza. Sorrido.

sì, sì.... usa ed abusa pure della lingua dei nostri avi... però è intellettualmente onesto proporre la traduzione ad uso e consumo della generazione dei k e tvb che nemmeno conosce l'italiano, figuriamoci il latino... :)) non parlerei di eccesso di zelo, più di mente aperta...

L’uso della nostra lingua madre è casuale…sto facendo una corte spudorata ad un tizio che ama il latino e, quindi, cerco di fargli credere di essere molto colta…essendo ciò decisamente intellettualmente disonesto sarei grata se non andaste a raccontarglielo. L’abuso è dovuto al fatto che tanto colta non sono e quindi potrei prendere lucciole per lanterne. Comunque sia…Qui tacet non utique fatetur; sed tamen verum est eum non negare"_ "Chi tace non sempre confessa; però è pur vero che non nega." Il venditore non ha confessato che forse i suoi scudi e le sue lance non erano quello che lui stava raccontando, ma è pur vero che non ha voluto dare una risposta (o non è stato in grado di farlo). "Qui in iure suo utitur naeminem laedit"_”Chi agisce nell'esercizio di un proprio diritto, non lede nessuno”. Il tizio che ha posto la domanda è andato alla ricerca della verità, quindi di un proprio diritto, e questo non può danneggiare nessuno (al massimo è seccatura). E’ anche vero che domandare è lecito, rispondere cortesia.

vorrei anche aggiungere: precedenza non esclude prudenza! non temere Ally, io non gli dirò niente, sono pure un po' geloso della tua corte spudorata...

come?...chi?...dove?.....cos'è questa storia che si fanno corte?...che cosa si fanno corte?.....come mai non ne so nulla?..... bah...che mondo!!!!!

le bugie mago...le bugie...loro hanno le gambe corte...torna a dormire va...

Mago, è così... in rete si dice che Ally stia corteggiando spudoratamente qualcuno... del resto cucca che è un piacere con questo blog... tra un po' ce la ritroviamo blog del giorno e non considererà più noi tapini affezionati...

ehi Albe...lo hai capito anche tu che sta corteggiando qualcuno eh... ..ci ho messo ore per decifrare il suo messaggio subliminale...quello dove dice..."sto facendo una corte spudorata ad un tizio che ama il latino"...poi l'ho capito e il tuo commento mi conferma che la mia intrepetazione era esatta... tranquillo comunque....non si scorderà mai di noi tapini...un cenno ce lo manderà sempre...

mi dicevano che eri perspicace, Mago, ma non immaginavo fino a tal punto... chapeau!

Non mi sembra carino che tutti si occupino di Ally mettendo me in disparte, tanto più che anche a me piace lo stesso tizio che corteggia lei...fin ora sono stata onesta e non ho fatto troppo uso della mia magia...non garantisco per il futuro...

uella uella!!!! chissà se il MagoFelice, esperto di cose arcane, sa prevedere se tra le due litiganti un quarto goda????? potrei fare come quei pesciolini che seguono gli squali per mangiare quel che loro lasciano indietro.... :))

dunque…ragioniamo… Strega e Alliev…ecc..ecc.., fanno entrambe la corte a un tipo… poi arriva un “quarto” che si mette a correre dietro a uno squalo ( non sarebbe piaciuto quel pesciolone a mia nonna…mi diceva sempre che non si avanza nulla del cibo)… o forse quello che corre è il “terzo”(mah…non ho capito ma non fa nulla)…poi c’è una lancia che può trapassare tutto ma anche uno scudo che non può essere trapassato da nulla… …arriva perfino un cuoco… quando ho inserito tutti questi dati la mia sfera magica ha avuto un sussulto e ho letto queste parole: …nun abet comprensio unam mazzam… …che avrà voluto dire?

Ho paura che qui ci sia qualcuno che stia "bluffando" . Forse sapremo qualcosa di certo celato nella prossima elucubrazione?? O dovremo aspettare l'effetto del filtro in preparazione? comunque sia........Maxima debetur stregae reverentia (alla Strega si deve il massimo rispetto). Mementa Homo!! Un caro saluto.

Caro Magofelice supponiamo invece che la nostra Allieva e la nostra Strega non sappiano che da tempo le pretendenti non siano soltanto loro?? Talvolta non è sempre che ciò che appare sia vero. Credo che tu debbo di nuovo iniziare il tuo ragionamento.