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il ritorno del MATTO ALTERNATO

 

 

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Le Tasse e la Prostituta

Post n°5 pubblicato il 22 Novembre 2007 da kolben.60
 

Una fortuna costruita con un lavoro del "cazzo".

Sei appartamenti, tutti rigorosamente affittati, come il suo
corpo, due automobili, una fortuna valutata oltre 1 milione e
mezzo di euro.
Questo è quanto ha stabilito un'accertamento fiscale a carico
di una prostituta, o meglio di un ex prostituta di 40 anni, che ora
vive agiatamente grazie agli affitti che percepisce.
Il Tribunale l'ha condannata a pagare 70.000 euro per sanare il fisco.

Ma è giusto
tassare quello che viene definito il "lavoro più antico
della donna", dopo quello di mamma?
I guadagni della prostituzione come devono essere considerati?
"Non possono essere considerati tecnicamente redditi, perché non
sono collocabili né tra le attività illecite, né tra quelle lecite.
Secondo la Cassazione, inoltre, i proventi dal meretricio sono
una «forma di risarcimento del danno» che, vendendo se stessa,
la donna subisce alla sua dignità. Come tali non possono
essere tassati".

Cosa ne pensate?

Kolben


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Commenti al Post:
antoniolaretino
antoniolaretino il 22/11/07 alle 13:05 via WEB
In un paese senza Vaticano sarebbe un "non problema" e sicuramente più introiti per il fisco. Strana Italia che da una parte non vuole "vedere" la realtà delle cose, ma non ha scrupoli quando si tratta di far cassa...
 
julia974
julia974 il 22/11/07 alle 13:12 via WEB
penso che se facendo la prostituta si guadagnano così tanti soldi......forse sarebbe il caso di farci un pensierino :P (ahhaahaah)
 
 
julia974
julia974 il 22/11/07 alle 13:13 via WEB
ciao carlo, ti ho letto sul forum, sei quello che io definisco UOMO ! :)
 
   
kolben.60
kolben.60 il 22/11/07 alle 15:43 via WEB
UOMO ALTERNATO!
 
mictur
mictur il 22/11/07 alle 17:05 via WEB
Tutti si lamentano che la pressione fiscale è troppo alta. Giustissimo. Allora mi viene da pensare, anche sulla base della notizia da te riportata (ma lo stesso varrebbe quando parliamo di lavoro nero o altre attività illecite, tipo il traffico di droga), che forse sarebbe una soluzione da valutare quella di abbassare drasticamente le IMPOSTE (ritenute sui redditi) ed aumentare le TASSE sui consumi. Quindi la mia risposta è: la prostituta dovrebbe pagare, altro che risarcimento: la dignità di una persona non è quantificabile in denaro, e se ha accumulato tutte quelle ricchezze la possibilità di trovare altri lavori ce l'ha avuta, eccome.
 
moll_flanders1
moll_flanders1 il 22/11/07 alle 17:20 via WEB
cominciamo a tassare chi va a prostitute...E comunque, notizie così mi fanno rabbia, perché c'é chi lavora e guadagna un misero stipendio, facendosi un mazzo così; poi leggo di certe donne che svendono la propria dignità ed il proprio corpo, diventando pure ricche signore. Mi dispiace, ma queste signore non lo fanno per fame, ma per avidità.
 
joe_xz
joe_xz il 22/11/07 alle 18:11 via WEB
ehy, mr.Kolben, joe è davvero onorato della sua considerazione.. io sono un convinto sostenitore della riapertura delle Case chiuse (sono anche per le Chiese chiuse, ma rimando la questione a un'altra volta).. diciamo che forse in questo caso il provvedimento è discutibile.. ma se tutto fosse in regola, se tutto fosse gestito in maniera pulita e con le giuste garanzie igienico-sanitarie, magari si potrebbero ottenere dei risultati positivi: certamente si potrebbero ricavare delle somme ingenti che andrebbero a colmare parte del debito pubblico; molte ragazze potrebbero essere sottratte ai pericoli della strada e godere di maggiori diritti e attenzioni sanitarie; e in questo modo, si potrebbe forse ottenere una spinta significativa nella lotta al racket della prostituzione.. non dimentichiamo che al di là delle numerose giovani sfruttate, vi sono anche molte altre donne che, come la protagonista di questo post, decidono autonomamente di prostituirsi, e non necessariamente per questioni legate all'indigenza.. l'importante è mettere da parte i moralismi, e smetterla finalmente di nascondersi dietro il paravento (paraculo) dell'etica (ogni riferimento ad associazioni religiose e politici lecchini è quasi del tutto casuale).. chiedo venia a chiccessia per l'ascesso scribano.. i miei ossequi
 
kolben.60
kolben.60 il 22/11/07 alle 20:04 via WEB
io non sono Salomone.. non sò neppure cosa è meglio per me.
 
moll_flanders1
moll_flanders1 il 22/11/07 alle 21:15 via WEB
joe, non é questione né di etica, né di eccessi (non ascessi, per favore!!)moralistici. Si tratta di persone che lo fanno calpestando la propria dignità di uomo, al di là di ogni questione religiosa o etica, quale che essa sia. Se una donna lo fa per denaro, senza averne realmente necessità perché é sfruttata o una poveretta ma solo per il piacere del lusso, io sinceramente rimango allibita. Non concepisco come si possa vendersi per soldi, dando il proprio corpo in pasto a chiunque...E la propria dignità?Con quale coraggio ci si guarda in uno specchio, poi? Ben lontana dal giudicare, noto solo che esistono persone che si gettano via, senza saperlo neppure.
 
 
joe_xz
joe_xz il 22/11/07 alle 21:48 via WEB
no no, il mio era davvero un ascesso (non un semplice eccesso).. secondo me la prostituzione fisica, non è poi tanto diversa da quella d'animo (per me sono entrambe biasimabili).. ci si vende per tutto e a tutti.. è sempre una cosa abominevole, sono d'accordo.. ma è una realtà, lo è da sempre, non lo si può certo negare.. ma a questo punto, preso atto del fatto che al mondo ci saranno sempre i bastardi che sfruttano, come ci saranno sempre le, diciamo così, "discutibili" donne che scelgono di vendersi, e considerato inoltre che ci saranno sempre anche gli stronzi che vanno a prostitute.. non è meglio quantomeno regolarizzare il regolarizzabile, se questo può voler dire migliorare anche solo di un po' la vita di una parte di esse?
 
   
kolben.60
kolben.60 il 22/11/07 alle 21:58 via WEB
ma la domanda del posta era una ..i proventi dal meretricio sono una «forma di risarcimento del danno» che, vendendo se stessa, la donna subisce alla sua dignità.
 
moll_flanders1
moll_flanders1 il 22/11/07 alle 22:28 via WEB
I risarcimenti del danno mi sembrano una contraddizione bella e buona: chi si prostituisce lo fa volontariamente e sa (forse?) che la sua dignità non esiste più, ma qui mi riferisco alle dame che amano il lusso accumulato prostituendosi. Chi si prostituisce perché costretto per i motivi più vari,il discorso si amplia fino a comprendere la società tutta, secondo me. Piuttosto che un risarcimento, bisognerebbe integrare queste persone, cercando di tirarle fuori dalla prostituzione e di procurare loro un lavoro. Molte prostitute sono straniere,tra cui parecchie in possesso di un titolo di studio elevato e sanno parlare più lingue. Vengono in Italia per fame e disperazione, sperando in un lavoro, ma trovano subito la discriminazione che le esclude automaticamente dalla società e le etichetta. Un lavoro sì, ma non un risarcimento che sa tanto di ipocrita. ps: ok, jon non avevo proprio capito sul senso che hai dato alla parola "ascesso"
 
 
kolben.60
kolben.60 il 22/11/07 alle 22:35 via WEB
moll, forse ti contraddici. molte sono costrette a prostituirsi, e tante straniere lo sono ancora di più, rischiano anche di morire in anonimato
 
moll_flanders1
moll_flanders1 il 22/11/07 alle 22:59 via WEB
infatti ho scritto che molte sono costrette e molte sono straniere. So anche molto bene che muoiono perché uccise, minacciate, picchiate...A maggior ragione sostengo che dovrebbero essere aiutate nel venire strappate dalla strada. Ho solo distinto fra coloro che lo fanno senza neessità alcuna e se ne vantano pure e coloro che sono disperate
 
 
kolben.60
kolben.60 il 22/11/07 alle 23:14 via WEB
moll, tu pensi che vbendre il proprio corpo sia piacevole per alcune?. Io non credo
 
   
moll_flanders1
moll_flanders1 il 22/11/07 alle 23:29 via WEB
io invece penso che molte lo facciano proprio per vil denaro e addirittura lo dicono, vantandosi delle loro ricchezze. Ci sono studi di sociologia sull'argomento. Ovvio, non lo é per le poverette. Anni fa, metà anni Novanta, ci fu una ricca prostituta, felice dei suoi dieci milioni(di vecchie lire) puliti (leggi:al netto) al mese e che rilasciò un'intevista su una rivista molto nota. Costei dichiarò che la sua era una professione (sic!) che mai e poi mai avrebbe lasciato, poiché amava svolgerla. no comment
 
joe_xz
joe_xz il 23/11/07 alle 01:14 via WEB
a qualcuno piace farlo.. neanche questa è una novità.. P.S.: avevo risposto alla prima di domanda; per quanto riguarda la sentenza della Cassazione, trovo che sia un'emerita idiozia: se una persona sceglie volontariamente la via della prostituzione, va da sè che i proventi non possano essere ritenuti una forma di "risarcimento del danno".. non si può parlare di dignità oltraggiata, mi pare ovvio.. ma siamo in Italia e non possiamo dare niente per scontato, proprio niente.. notte
 
back2thecommunity
back2thecommunity il 23/11/07 alle 02:07 via WEB
penso che è giusto!!!!!! così si toglierebbe di mezzo molto mercato di prostituzione dove papponi italiani d'accordo con i papponi rumeni portano in Italia ragazzine con l'abbaglio di un lavoro serio e invece le sbattono sulla strada. Dal momento che la prostituzione diventa un attività tassabile sicuramente si vedrebbe meno schifo per strada e tutto il resto che ne consegue. le tasse farebbero fuori un pò di povera gente che è meglio che stia al suo paese invece che venire qui a prostituirsi e magari essere ammazzata di botte dai suoi stessi aguzzini.
 
fantasy.65
fantasy.65 il 23/11/07 alle 15:39 via WEB
... io credo che se una persona per sua libera scelta decide di vendere il proprio corpo i proventi derivati non possano essere tassati, è tutto suo, il corpo ed i soldi ... sia che guadagni poco, sia che guadagni parecchio! Il discorso della prostituzione indotta esula da tutto ciò e va visto sotto una diversa ottica ... che non è quella del guadagno da parte della prostituta, perchè viene solo sfruttata, ma è quella del guadagno da parte di chi la induce alla prostituzione ... e qua son più che in accordo nel punire coloro che inducono e coloro che continuano ad avvalersi di questi servigi!
 
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