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Padre Amorth

Post n°1603 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da gletjzia

Padre Amorth prende le distanze da chi definisce sataniche le apparizioni di Medjugorje: “In quel luogo opera davvero la Madonna, Wojtyla non ci andò solo per non umiliare il Vescovo di Mostar”

di Gianluca Barile

CITTA’ DEL VATICANO - Mai nessuna apparizione mariana, vera o presunta, ha animato e acceso il dibattito, fuori e dentro la Chiesa, come quelle di Medjugorje. Ma è pur vero, dati alla mano, che nessun altro luogo faccia registrare il numero di confessioni e conversioni al cattolicesimo che può vantare la piccola località della Bosnia-Herzegovina. Il Vescovo di Mostar, sotto la cui giurisdizione ricade Medjugorje, non crede assolutamente che la Madonna appaia, ormai da oltre due decenni, nel luogo sicuramente più famoso della sua Diocesi; altrettanto il Vescovo Andrea Gemma, che ha addirittura parlato di fenomeno satanico. Naturalmente cauta la posizione della Santa Sede, che osserva con molta attenzione l’evolversi degli eventi ed è pronta ad emanare, quanto prima, un ‘direttorio’ da offrire alle varie Chiese locali per saper meglio discernere davanti a supposti casi di manifestazione soprannaturali. Ora, prendendo spunto in particolare dalle dichiarazioni di Monsignor Gemma, nostro collaboratore e navigato esorcista,  ‘Petrus’  ha deciso di intervistare un altro esorcista, tra i più noti e apprezzati al mondo, Padre Gabriele Amorth.

Dunque, Padre Amorth: Medjugorje fenomeno autenticamente mariano o subdolamente satanico?

“Sarò sintetico: a Medjugorje appare davvero la Vergine e il demonio ha paura di quel luogo benedetto”.

Come mai ne è così sicuro?

“Sono stato a Medjugorje almeno una trentina di volte ed ho toccato con mano la grande spiritualità che vi si respira e si taglia a fette attraverso abbondanti doni del Cielo”.

Quali doni?

“Migliaia e migliaia di persone giungono a Medjugorje da tutto il mondo e si confessono, si mettono in pace con il Signore, tornano ad una vita di preghiera, si convertono al cattolicesimo, vengono liberate dalle possessioni diaboliche. E allora, se è vero come sta scritto nel Vangelo che l’albero si riconosce dai frutti, come si può dire che Medjugorje è opera del Maligno?”.

Gli scettici parlano di interessi economici.

“E’ una sciocchezza. Nessuno dei veggenti si è mai arricchito grazie alle apparizioni. Chi può provare documentalmente il contrario, lo faccia; altrimenti, taccia”.

Tra i fedeli di Medjugorje si sventola una sorta di approvazione tacita delle apparizioni da parte del Servo di Dio Giovanni Paolo II…

“Altro che tacita! Sono in grado di asserire, senza il timore di essere smentito, che Papa Wojtyla non solo credeva che la Madonna apparisse a Medjugorje ma chi vi si volesse addirittura recare in pellegrinaggio durante il suo viaggio apostolico nella ex Jugoslavia”.

Che Lei sappia, cosa fece desistere il Pontefice?

“Giovanni Paolo II era un grande uomo e aveva rispetto per tutti. Così, mi hanno raccontato alti prelati e porporati a lui molto vicini in quei giorni, rinunciò al pellegrinaggio a Medjugorje, dove si sarebbe recato volentieri a pregare la Madonna, per non ‘scavalcare’ e offendere in modo talmente plateale il Vescovo di Mostar, da sempre tra le fila dei detrattori”.

Durante i Suoi esorcismi, invoca mai la Madonna di Medjugorje?

“No, mai, ma non vuol dire niente. Io ho sempre invocato l’Immacolata, ma è solo un dettaglio: la Vergine è la stessa, cambia solo il titolo che le si dà”.

Chi non la invoca di sicuro è Monsignor Gemma…

“La prossima volta che incontrerò il mio amico Gemma gli spiegherò per filo e per segno perché deve ricredersi. Lui è esorcista come me, anzi più di me essendo Vescovo, e dovrebbe saper bene che dove c’è abbondanza di confessioni, conversioni, guarigioni fisiche e liberazioni dai demoni, non può operare Satana ma solo Dio. Ma non solo: gli chiederò di recarsi a Medjugorje e di verificare ciò a cui hanno assistito i miei occhi in tutti questi anni. A quel punto, ne sono certo, anche Monsignor Gemma si ricrederà”.

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Commenti al Post:
diglilaverita
diglilaverita il 28/01/09 alle 19:25 via WEB
Le apparizioni della Madonna nei tempi recenti servono a provocare la conversione a Cristo mediante la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Possiamo dunque vedere le apparizioni come dei segni profetici che giungono dall’alto per prepararci al futuro. Però, prima che la Chiesa si pronunci, che cosa dobbiamo fare? Penso che la passività sia sempre da condannare: non è bene disinteressarsi delle apparizioni, non fare niente. Paolo invita i cristiani a fare il discernimento, a ritenere ciò che è buono e a respingere ciò che è male. La gente deve farsi un’idea a maturare una convinzione secondo l’esperienza fatta sul luogo o contatto con i veggenti. Certo nessuno può negare che a Medjugorje si fa una profonda esperienza di preghiera, di povertà, di semplicità, e che tanti cristiani lontani o distratti vi hanno sentito un appello alla conversione e ad un’autentica vita cristiana. Per tanti Medjugorje rappresenta una pre-evangelizzazione e un modo per ritrovare la giusta via. Un abbraccio e sempre avanti.
 
memole_68_m
memole_68_m il 29/01/09 alle 15:30 via WEB
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i 10 segreti

2 parte

 

Sulla via di Damasco
1 parte.....

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VICKA AGOSTO 2008 1 PARTE

2 parte.......

 

GRAZIE PADRE SLAVKO

Grazie Padre Jozo

 

ADORIAMO GESù NEL S.S. SACRAMENTO

15 marzo 1984

“Anche questa sera, cari figli, vi sono particolarmente riconoscente per essere venuti qui. Adorate senza interruzione il Santissimo Sacramento dell'altare. Io sono sempre presente quando i fedeli sono in adorazione. In quel momento si ottengono grazie particolari.”

 

30 ottobre 1986

“Cari figli, anche oggi desidero invitarvi a prendere e vivere sul serio i messaggi che vi dò. Cari figli, a causa vostra sono restata così a lungo per aiutarvi a mettere in pratica tutti i messaggi che io vi dò. Perciò, cari figli, vivete con amore verso di me tutti i messaggi che io vi dò. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”

 

 

MEDJ 2 NOV. 2008

Messaggio della Madonna il 2 nov. a Mirjana

Cari figli, oggi vi invito all’unione totale con Dio. Il vostro corpo è sulla terra ma vi prego che la vostra anima sia sempre più spesso nella vicinanza di Dio. Otterrete questo con la preghiera, con la preghiera del cuore aperto. In questo modo ringrazierete Dio per la immensa bontà che attraverso di me vi da e con cuore sincero accoglierete l’impegno di comportarvi con la stessa bontà verso le anime che incontrate. Vi ringrazio, figli miei!”.

La Gospa ha aggiunto: “Prego Dio col cuore affinché dia forza e amore ai vostri pastori perché vi aiutino in questo e affinché vi guidino”.

 

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Bendiciones

 

24 giugno 1981

Ore 18 circa: ha inizio l'avvenimento del secolo.
La Madonna si è fermata a MEDJUGORIE Sei giovani della parrocchia di Medjugorje, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic (questi ultimi due solo in questo giorno), vedono sulla collina Crnica (nella frazione di Biakovici, una delle quattro che formano il villaggio di Medjugorje), nel luogo chiamato Podbrdo, un'apparizione, una figura bianca con un bambino nelle braccia. Sorpresi e spaventati, non si avvicinano ad essa.
Il giorno dopo alla stessa ora, il 25/06/1981, quattro di loro, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic ed Ivan Dragicevic, si sentono fortemente attirati verso il posto dove, il giorno precedente, hanno visto quella che hanno riconosciuto come la Madonna. Marija Pavlovic e Jakov Colo li raggiungono. Il gruppo dei veggenti di Medjugorje è così formato. Pregano con la Madonna e parlano con essa. Da questo giorno hanno le apparizioni quotidiane, insieme o separatamente. Milka Pavlovic ed Ivan Ivankovic non hanno mai più visto la Vergine.
Le apparizioni non sono legate a Medjugorje, ma alle persone: dovunque esse camminino per il mondo, là cammina anche Maria.

 
 

SULLA VIA DI DAMASCO

1 parte

2 parte

3 parte

4 parte

 

Medjugorie innevata......

miracolo del sole.....

Paolo Brosio..........

 

KRIZEVAC

 circa un chilometro in linea d'aria dalla chiesa di Medjugorje si innalza il monte Krizevac che, unendosi al monte Crnica forma un angolo. Sulla sua cima (520 metri sul livello del mare) il parroco di allora e gli abitanti di Medjugorje hanno innalzato una croce in cemento armato alta 8,56 metri. Sulla croce hanno inciso queste parole: "A Gesù Cristo Redentore dell'umanità, in segno di fede, amore e speranza in ricordo del 1900esimo anniversario della Passione di Cristo". Nello stesso punto si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo ed il cui pezzo più grande si trova nella chiesa della Santa Croce di Gerusalemme a Roma. La croce è stata completata il 15 marzo 1934. Successivamente si è andata consolidando l'abitudine di celebrare ai suoi piedi la Santa Messa la prima domenica dopo la Natività di Maria Vergine in ricordo dell'esaltazione della Croce Santa.

Il 24 novembre 2001, il primo anniversario della morte del padre Slavko Barbaric, un memoriale è stato collocato nel luogo dove ha rimesso la sua anima al Signore: il rilievo del padre Slavko in bronzo, incastrato nella pietra. Tra due stazioni della Via Crucis, resterà come richiamo e memoria dell'uomo che diceva ciò che pensava e che faceva ciò che diceva, a seguito del Vangelo e dei messaggi della Regina della Pace.

 

In origine questo monte si chiamava Sipovac. Nel 1933 il villaggio di Medjugorje è stato colpito da una intensa ondata di piogge che minacciava di distruggere tutto il raccolto di quell'anno. Su iniziativa del Parroco di allora, fra Bernardin Smoljan, la gente ha costruito su questo monte una grande croce, alta 8,56 metri, per chiedere a Dio di far cessare quelle piogge insistenti. Da allora il monte ha preso il nome di "Krizevac", cioé "monte della Croce". Il Krizevac si trova nella frazione di "Miletina". Nei suoi messaggi la Regina della Pace ha affermato che "La Croce che avete costruito faceva parte di un piano divino" e ha invitato spesso i pellegrini a recarsi sul monte a pregare. Per questo, con il passare degli anni, lungo il sentiero ripido e scosceso che conduce alla croce, sono stati posti 16 pannelli bronzei raffiguranti la "Via Crucis" realizzati dall'artista italiano Carmelo Puzzolo. Le particolarità più grandi di questa Via della Croce sono che essa incomincia con la stazione di Gesù agonizzante nel Getsemani e che in tutte le stazioni l'artista ha raffigurato anche la Vergine. Accanto ad ogni stazione si trova una Croce di legno. Da moltissimi anni ormai la Parrocchia di Medjugorje organizza tutti i Venerdì la Via Crucis su questo monte che, fino al 24 Novembre 2000, è stata guidata dal carissimo fra Slavko Barbaric. Proprio quel giorno, dopo aver concluso la preghiera, il Signore lo ha chiamato a Sé.

Il sentiero del Krizevac è molto difficile da percorrere e, proprio per questa ragione, possiamo entrare anche un po' fisicamente in quella che è stata la sofferenza di Gesù per la nostra salvezza. E' bene che, come per il Rosario al Podbrdo, ognuno preghi spontaneamente davanti ad ogni stazione. Fra Slavko diceva che per incontrare il Signore nella preghiera dobbiamo dare tempo per la preghiera. Perciò preghiamo con calma!

 

PODBRDO

Il Podbrdo è il luogo in cui la Regina della Pace apparve per la prima volta e per i primi tempi. Con questo nome, in realtà, non si indica il monte, ma la zona ad esso sottostante. Il nome del monte è Crnica. Esso non è altro che una collina brulla e piena di pietre. Nei primi anni, il sentiero era quasi impraticabile. Oggi invece, grazie al gran numero di pellegrini che vi salgono ogni giorno, il sentiero è molto più semplice, anche se l'ascesa comporta sempre una certa fatica.

La collina si trova nella frazione di Bijakovici, dove abitavano i sei veggenti, a 1,5 Kilometri dalla Chiesa di San Giacomo. Vi si può arrivare dalla Chiesa o percorrendo una stradicciola in mezzo ai campi, detta appunto "sentiero dei campi" o attraverso la strada asfaltata in macchina o, meglio ancora, a piedi. Fra Slavko ha sempre raccomandato di recarvisi a piedi cominciando subito a pregare per prepararsi a salire la collina su cui la Madonna è apparsa e su cui aspetta anche noi per parlarci nell'intimo del nostro cuore.

Rappresenta una “meta d’obbligo” per i pellegrini che si recano a Medjugorje. La salita, cadenzata dal Rosario, sulla collina delle prime apparizioni regala momenti d’intensa commozione: dono della Regina della Pace. Un fiume di pellegrini, tra cui moltissimi giovani, si incammina giorno e notte sul monte Podbrdo recitando il Santo Rosario, secondo gli insegnamenti della Madonna.

 

 

LA GOSPA VA IN VATICANO....

 
 
 

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