PARROCCHIA SAN GIACOMO MEDJUGORIE
Marzo 1984
“Cari figli; io ho scelto in modo speciale questa parrocchia ed è mio desiderio guidarla. Con amore la proteggo e desidero che tutti siano miei. Grazie per essere venuti qui questa sera. Desidero che vi troviate sempre più numerosi con me e con mio Figlio. Ogni giorno darò un messaggio particolare per voi.”
8 marzo 1984
“Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Figli cari, convertitevi tutti nella parrocchia. Questo è il mio secondo desiderio; cosi aiuterete a convertire tutti coloro che verranno qui.”
12 aprile 1984 “Cari figli, oggi vi prego di smettere con i pettegolezzi e di pregare per l'unità della parrocchia, perché io e il mio Figlio abbiamo un progetto speciale nei confronti di questa parrocchia Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”
I veggenti di Medjugorie
Marja Vicka Jacov Mirjana Ivan Ivanka
![jozo2.jpg](http://medjugorieedintorni.myblog.it/media/01/00/1248825479.2.jpg)
di preghiere a Maria..
Per ricordare gli orari e comunicarci eventuali variazioni,
cliccando sui link sotto è possibile vedere le liste dei partecipanti..
Post n°1562 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da fiore_del_nord
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Post n°1561 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da gletjzia
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Post n°1560 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da hengel0
Stellare Lunedì!..Hengel ciao mondo triste e senza sorriso..il buio ti ha sorpreso..quanta rabbia è passata sopra di tè..quanta sofferenza..ti muovi lento trà il dolore e il pianto disperato di chi credeva inutilmente in tè..scaccia via il velo grigio dell'angoscia..ti prego,e lascia che la luce divna sciolga le catene di cui sei prigioniero..I mandorli sono in fioree la primavera è ormai vicina..lascami entrare nel tuo finto palcoscenico e lasciami pregare..affinchè si riconosca la verità..! C'è lutto, e anche le strade non portano più da nessuna parte..eri forte un tempo,ma l'inganno ti ha rapito..sono appassiti i fiori el'erba non è più verde come un tempo..,nubi di piombo sono ormai giunte dentro di tè...Lasciami catare..lascia che i miei cchi portino la luce..! In fondo sei stato a lungo il padre che amavo, e infondo al tuo cuore quella luce vorrebbe splendere ancora..Ma il principe che ti domina ora,non è forte come Colui che ha preso il tuo posto dentro di mè.. Fai un sorriso e lascia che lo Spirito Santo scenda sù di tè come pioggia leggera..Permetti al cielo di abbracciarti ancora..permetti a mè di amarti ancora..Ciao mondo,mi piace che sei triste,..non ti appartengo più da tempo ormai...Ho scelto il cielo e mio Padre ora siede lassù...Mi ha costruito una candida altalena decoraa con i fiori più profumti del paradiso..Ma tù ,alzi lo sguardo serio...Non sono servite a nulla le tue promesse inutili ,e i tuoi falsi diamanti non brillano più.. Nulla può brillare più di GESU'...Ora nulla mi porterà più via..si muove piano l'altalena..la spingono gli angeli,per farmi addormentare... Hengel Meneghetti |
Post n°1559 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da gletjzia
2° giorno: "Accogliete il Natale con gioia" (15/12/84) Messaggio della Regina della Pace al Gruppo di Preghiera di Medjugorje: "Desidero che nei giorni della novena di Natale si mediti su questi temi: ![]() Dio desidera la nostra felicità già su questa terra.. gioia anche nelle prove, nelle croci, nelle sofferenze.. gioia perché Dio ci ama, perché ci promette la vita eterna, gioia perché Lo possediamo! Gioia soprattutto in questi giorni di attesa, in cui attendiamo la venuta del Salvatore, il Dio che si è fatto uomo, che è nato bambino, piccolo e umile... il Dio della semplicità, dell'amore, e non il Dio lontano e complicato che troppo spesso ci immaginiamo. Allora contempliamo questo grande e affascinante mistero di Dio bambino. Immaginiamo di osservare il piccolo Gesù che riposa sereno ed inerme come tutti i neonati... e soprattutto lasciamo che questa contemplazione ci porti a gioire profondamente. Non solo a Natale ma in ogni giorno dell'anno! Perché è sempre Natale quando in fondo al nostro cuore riposa sereno il bambino Gesù, il nostro Dio. Impegno di oggi: oggi promettiamo a Gesù di essere felici! Felici in ogni cosa che ci capiterà nella giornata, in ogni prova e problema. Affidiamo al Signore ogni nostra preoccupazione, non lasciamoci travolgere da nessun pensiero triste o che ci possa togliere la pace: oggi mettiamo tutta la nostra buona volontà per essere nella gioia... il resto lo farà Dio! "Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù." ( Filippesi 4,4-7) (innamorati di Maria )
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Post n°1558 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da gletjzia
iniziamo la Novena in preparazione al Santo Natale seguendo le indicazioni che la stessa Regina della Pace ha fornito al Gruppo di Preghiera da Lei guidato attraverso Jelena a Medjugorje: accogliamo i preziosi consigli che ci ha fornito la stessa Madre di Dio! (15/12/84) Messaggio della Regina della Pace al Gruppo di Preghiera di Medjugorje: "Desidero che nei giorni della novena di Natale si mediti su questi temi: 1° giorno: Aprite i vostri cuori perché Gesù vuole abitare in essi dopo Natale." ![]() Esiste un luogo ben preciso per incontrare Dio: è il nostro cuore. Anche nel Vangelo Gesù ci dice che se osserveremo la Sua parola, Egli verrà con il Padre a porre la sua dimora in noi. Gesù desidera i nostri cuori come abitazione! Dunque, se questo è il desiderio di Gesù, non possiamo restare indifferenti. In questi giorni di attesa, impegniamoci ad aprire in profondità il nostro cuore per prepararci alla nascita di Gesù in noi. Impegno di oggi: trovare qualche momento nella giornata per aprire il nostro cuore a Gesù. Offriamogli tutto cio' che sentiamo come un impedimento all'abbandono: il nostro passato, accidia, scrupoli, peccati, timori... e poi non pensiamoci più, decisi a cancellarli nella prossima confessione: Gesù Bambino davvero desidera entrare nel nostro cuore, tutti gli ostacoli devono essere allontanati con decisione! ( innamorati di Maria ) |
Post n°1557 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da gletjzia
I Misteri dell'infanzia e della vita e della vita nascosta di Gesù Le preparazioni
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Post n°1556 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da gletjzia
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Post n°1555 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da luce1001
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Post n°1554 pubblicato il 15 Dicembre 2008 da luce1001
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Post n°1553 pubblicato il 14 Dicembre 2008 da gletjzia
Domenica - Preghiere per i sacerdoti! Dedichiamo, questo giorno di domenica, alle preghiere per i sacerdoti. Uniamoci tutti spiritualmente, così da formare un bellissimo mazzo di fiori spirituali da offrire alla nostra Madre Celeste! Maria, Madre della Chiesa, accogli le nostre preghiere e intercedi presso la Ss. Trinità per tutti i nostri sacerdoti... E' una nuova iniziativa che vogliamo offrire alla nostra Mamma Celeste: ogni domenica pregare per tutti i sacerdoti e i nostri sacerdoti della lista, della parrocchia. Offriamo a lei almeno una decina (10 Ave Maria) per questa intenzione. Infatti i sacerdoti hanno molto bisogno di preghiere da parte dei fedeli. Ricordiamoli quotidianamente nelle nostre preghiere e non esitiamo a offrire a loro i nostri gesti d'amore! Preghiera per i sacerdotiSignore Gesù Cristo, pastore Buono delle nostre anime, tu che conosci le tue pecore e sai come raggiungere il cuore dell'uomo, apri la mente ed il cuore di quei giovani che cercano e attendono una Parola di verità per la loro vita; fa loro sentire che solo nel mistero della tua incarnazione oggi trovano piena luce; risveglia il coraggio di coloro che sanno dove cercare verità, ma temono che la tua richiesta sia troppo esigente; scuoti l'animo di quei giovani che vorrebbero seguirti, ma non sanno vincere l'incertezza e le paure, e finiscono per seguire altre voci ed altri sentieri senza sbocco. Tu che sei la Parola del Padre, Parola che crea e che salva, Parola che illumina e sostiene i cuori, vinci con il tuo Spirito le resistenze e gli indugi degli animi indecisi; suscita in coloro che tu chiami il coraggio della risposta d'amore: Eccomi, Manda me. Vergine Maria, giovane figlia di Israele sorreggi con il tuo materno amore quei giovani, ai quali il Padre fa sentire la sua Parola; e sostieni coloro che sono già consacrati. Ripetano a Te il si di una donazione gioiosa e irrevocabile. Amen. S.S. Giovanni Paolo II
PREGHIERA PER I SACERDOTI
O Gesù, sommo ed eterno sacerdote, custodisci il tuo sacerdote dentro il Tuo Sacro Cuore. Conserva immacolate le sue mani unte che toccano ogni giorno il Tuo Sacro Corpo. Custodisci pure le sue labbra arrossate dal Tuo Prezioso Sangue. Mantieni puro e celeste il suo cuore segnato dal Tuo sublime carattere sacerdotale. S. Teresa di Gesù Bambino
PER LE MISSIONI
1 Pater - 10 Ave - 1 Gloria Felice domenica a tutti .... Lety PER IL PAPAO Dio, che tra i successori di Pietro hai scelto il tuo servo (nome) come vicario di Cristo sulla terra e pastore di tutto il gregge, fa' che egli confermi i Vescovi, e tutta la Chiesa sia in comunione con lui. nel vincolo dell'unità della verità e dell'amore e, perché tutti gli uomini ricevano da Te, pastore e vescovo delle anime, la verità,, la grazia e la vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen. PER LA SANTA CHIESA E I SACERDOTI O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l'amore e la luce dei tuo Spirito, rendi efficaci le parole dei sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano ritornare a te, o Signore. Signore, dacci sacerdoti santi, e tu stesso conservali nella serenità. Fa' che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le insidie che il demonio non cessa di tendere all'anima di ogni sacerdote. La potenza della tua Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità dei sacerdote, perché tu sei onnipotente. Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i sacerdoti dai quali mi confesserò nella mia vita. Amen. |
Post n°1552 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da gletjzia
12 dicembre festa della Madonna di Guadalupe. La Madonna di Guadalupe apparve per la prima volta a San Juan Diego il sabato 9 dicembre 1531. La Madonna apparve per comunicargli il desiderio che in quel luogo venisse eretto un tempio in Suo onore, in modo da poter dare agli uomini il Suo amore, la Sua compassione, il Suo aiuto e la Sua protezione. Per questo chiese al giovane indio che facesse giungere questo messaggio al Vescovo del Messico. Juan Diego ubbidì e andò subito dal Vescovo, ma questi non gli volle credere. Nel 1936, il premio Nobel per la Chimica ha la possibilità di analizzare due fili, uno rosso e uno giallo, provenienti da frammenti della tilma di Juan Diego. I risultati delle analisi, condotte con le tecniche più sofisticate allora disponibili, sono incredibili: sulle fibre non vi è traccia di coloranti, né vegetali, né animali, né minerali. Di tutte le cose incredibili che si possono dire sull’immagine miracolosamente impressa sulla tilma di Juan Diego, certamente la più sconvolgente è quella relativa agli occhi della Madonna. Una commissione di scienziati, applicando al dipinto il metodo di ingrandimento usato dalla Nasa, ha scoperto impresse nelle Sue pupille delle microscopiche immagini di persone, come se si trattasse di una fotografia: Juan Diego, il vescovo e altri ignoti personaggi che si trovavano stupefatti e in preghiera. Esattamente cio' che vedevano in quel momento gli occhi della Madonna del dipinto durante il miracolo nella stanza del vescovo il 12 dicembre 1531. La presenza di queste immagini negli occhi è, innanzi tutto, la conferma definitiva dell'origine prodigiosa dell'icona guadalupana: è materialmente impossibile dipingere tutte queste figure in cerchietti di circa 8 millimetri di diametro, quali sono le iridi della Madonna di Guadalupe, e per di più nell'assoluto rispetto di leggi ottiche totalmente ignote nel secolo XVI. Un altro studio scientifico che ha dato risultati molto interessanti è quello relativo alla disposizione delle stelle sul manto della Vergine, disposizione che sembra tutt'altro che casuale.Don Mario Rojas Sánchez ha identificato sulla tunica una "mappa" dei principali vulcani del Messico; quanto alle stelle, lo stesso sacerdote ha potuto accertare, grazie alla collaborazione di alcuni astronomi e dell'osservatorio Laplace di Città di Messico, che esse corrispondono alle costellazioni presenti sopra Città di Messico al solstizio d'inverno del 1531 - solstizio che, dato il calendario giuliano allora vigente, cadeva il 12 dicembre - viste però non secondo la normale prospettiva "geocentrica", ma secondo una prospettiva "cosmocentrica", ossia come le vedrebbe un osservatore posto "al di sopra della volta celeste". ![]() Preghiera alla Madonna di Guadalupe (12 dicembre) Ricordati, o Santissima Vergine di Guadalupe, che nell'apparizione sulla collina di Tepeyac hai promesso d'avere pietà e misericordia per coloro che con amore e fiducia avrebbero richiesto il tuo aiuto e la tua protezione. Ascolta le nostre suppliche ed accordaci sempre consolazione e sollievo. Noi confidiamo che grazie al tuo soccorso, niente potrà turbarci o affliggerti. Così come hai desiderato rimanere in mezzo a noi con la tua immagine miracolosa, così ottieni a noi Tuoi Innamorati le grazie di cui noi abbiamo bisogno per compiere sempre la Volontà di Dio. Amen. |
Post n°1551 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da fiore_del_nord
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Post n°1550 pubblicato il 12 Dicembre 2008 da hengel0
Piano piano si avvicina Natale ... Per ogni luce del'albero più bello dell'anno appendi un sogno..si apriranno le porte del cielo ..e con il bimbo che sta per nascere ,germogliernno i tuoi sogni.. attendi con semplicità questo splendido evento perchè un Rè nasce per illuminare il tuo cammino .. doce attesa .. in diretta dal cuore .. Hengel |
Post n°1549 pubblicato il 11 Dicembre 2008 da gletjzia
1) Avvento: il tempo liturgico che prepara il Natale e ci invita ad accogliere il Signore che nasce. Tempo di penitenza o tempo di gioia? La Chiesa ci chiama alla penitenza e i segni della liturgia lo sottolineano (il colore viola nei paramenti liturgici, le letture dell'Avvento, l'omissione della recita del Gloria): ma non potrebbe essere insieme anche un tempo di gioia? La gioia di chi attende la visita del Signore e il dono della comunione con lui? Le due dimensioni sono inscindibili: non si può ricevere con gioia se non il dono lungamente atteso, il dono che hai scoperto essere essenziale, insostituibile, unico. Questa presa di coscienza è il senso più vero della penitenza dell'Avvento. 2) L'uomo che si è scoperto povero, debole, oppresso, malato, fragile, è l'uomo pronto a ricevere il dono: e il bambino che nasce a Betlem è il compimento di questa attesa. Ma, ad una riflessione più matura, allora la verità dell'Avvento è l'opposto di ciò che generalmente si pensa: non siamo noi ad attendere il Signore, è lui che attende noi. Il vero atteso dell'Avvento non è il Signore, ma piuttosto sono io con la mia storia, con la mia vita, con il mio carico di dolore e pena, con la mia speranza e la mia gioia.
3) Di qui il vero senso del Natale: è la gioia dell'incontro con Dio che viene, con un Dio che ci ha amati da sempre, che ci ha cercati da sempre, che si è messo in gioco al punto da entrare nel tempo e nella storia, uomo tra gli uomini. Ora, come duemila anni fa, giungerà ancora senza essere atteso, busserà ancora senza essere accolto, ci starà davanti senza essere riconosciuto, avrà fame, sete e freddo, e non troverà ristoro, nascerà ancora in una grotta… nascerà ancora fuori di casa… fuori della mia casa?
Il tempo dell'attesa è un tempo assai importante per l'uomo; sempre l'uomo attende qualcosa, sempre tende a superare la sua condizione presente, c'è sempre un domani pensato e sperato come risarcimento delle angustie dell'oggi. Si aspetta l'amore. Si aspetta la ricchezza, o almeno il benessere. Si aspetta un figlio. Si aspetta un lavoro. Si aspetta di poter lasciare la baracca, e avere una casa. Il malato aspetta di guarire. L'emigrante, l'esule, il soldato, di tornare, il carcerato di uscire. La prostituta aspetta di poter smettere il suo mestiere; lo schiavo, lo sfruttato, l'oppresso di essere liberato. Quando ogni attesa è delusa, quando non c'è più niente da aspettarsi dalla vita, è la fine. Quando non ci si può più aspettare un dono, un sollievo, una liberazione, un soccorso, un futuro, è la morte. [...] Così la desolazione maggiore è quella che viene dall'uomo, quella che viene quando ci si accorge che non ci si può aspettare più nulla dall'uomo. Ora la novità dell'Avvento consiste, per i cristiani, nel fatto che agli uomini è data un'attesa; ed è restituita anche a quelli che l'hanno perduta. Anzi, proprio gli uomini che non si aspettavano più nulla, sono i primi chiamati ad attendere un avvenimento nuovo. Se così non fosse, non si capirebbe perché la Bibbia proclami beata — in una società natalista come era quella ebraica di allora — la sterile che non partorisce; non si capirebbe perché proclami beati i senza speranza, i poveri e gli ultimi, perché sia stato promesso il paradiso al ladro che sulla croce non aspettava ormai che la morte. Questo avvenimento atteso, è Dio stesso che viene. Non il Dio fatto a immagine dei filosofi, che interessa sempre meno, non solo il “Dio che è”, dell'Antico Testamento, ma, come lo chiama l'Apocalisse di Giovanni, “Colui che era, che è e che viene” (Ap. 1,8). Per i cristiani il Dio che viene è Gesù; per questo l'Avvento si celebra in attesa del Natale. (R. La Valle, Dalla parte di Abele, Vicenza 1971, 273-274).
"SEI TU COLUI CHE VIENE O DOBBIAMO ASPETTARE UN ALTRO?"
Il Battista, in carcere per aver detto ad Erode la verità scomoda, manda i suoi discepoli da Gesù perché gli rivolgano una domanda fondamentale: "Sei tu 'colui che viene' o dobbiamo aspettare un altro?" Si tratta di una domanda problematica, o, perlomeno, sconcertante. "Colui che viene" è il titolo con cui si designava il Messia: e Giovanni, sulle rive del Giordano, al momento del battesimo, aveva presentato Gesù come il Messia, e lo aveva riconosciuto tale. E allora: perché questa domanda? Perché questo dubbio? Il contesto del Vangelo è su questo punto abbastanza chiaro. L'immagine del Messia che il Battista aveva predicato è profondamente diversa da quella che Gesù realizzava. Il Battista aveva annunziato un giudice che sarebbe venuto a mettere le cose a posto, a separare la pula dal grano, a deporre il grano nel granaio e a buttare la pula nel fuoco. Ora Gesù non fa niente di tutto ciò! Non compie azioni strepitose che lasciano tutti sconvolti; gli stessi suoi miracoli sono discreti e silenziosi, sono gesti di misericordia e di indulgenza, che esprimono il cuore di Dio nei confronti delle conseguenze del peccato e della debolezza umana. Ecco dunque il problema: fino a che Gesù non si presenta in pubblico, non vive in mezzo alla gente, e non dà l'avvio alla sua missione rivelando con crescente chiarezza la sua identità di Messia, sembra pacifico che la figura del Messia salvatore si identifichi con quella del Messia giudice: del re che ha il compito di giudicare e di fare giustizia, mettendo in salvo chi è stato davvero fedele e punendo duramente chi si è comportato male. Di qui lo sconcerto del Battista che identificava la prima venuta del Cristo con quella ultima che sarebbe avvenuta alla fine del mondo, nella parusia. Il Battista aveva capito la missione di Gesù come poteva comprenderla un uomo santo e illuminato, ma pur sempre un uomo con il carico di dubbi e di incertezze di ogni essere umano. La missione di Gesù è diversa: egli è il Messia della misericordia di Dio per ogni uomo povero, cieco, zoppo, lebbroso, sordo, bisognoso di verità e di salvezza. "Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziato il Vangelo. E beato è chiunque non sarà scandalizzato da me" (Lc 7,22-23; cf. Is 26,19). Ecco la novità che Gesù rivela al Battista: Il Messia non è il giudice che vince le battaglie o il Messia della logica umana, ma colui che viene per liberare l'uomo dal peccato e dall'impotenza che lo attanaglia. E' un Messia umile, sconfitto, imprigionato, messo a morte come uno schiavo. La sua vittoria passa, per quanto paradossale possa sembrare, attraverso il fallimento e la sconfitta. E solo così diviene vita, misericordia e risurrezione per tutti "coloro che non si saranno scandalizzati di lui".
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Post n°1548 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da gletjzia
Nel cuore di ciascuno di noi c’è un forte desiderio di felicità. Chi di noi non vorrebbe essere veramente felice già qui, su questa terra, ogni giorno, in ogni situazione e relazione… Ecco perché l’innumerevole folla che seguiva Gesù nel Vangelo prova stupore dinanzi a un Gesù che guariva, prometteva e realizzava sin da subito una gioia piena e vera. Un Gesù che ha come progetto la nostra felicità e come scopo condividere, con questa nostra umanità, il desiderio di bene. |
Post n°1547 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da gletjzia
Quella dell'albero di natale è, con il presepe, una delle più diffuse tradizioni natalizie. Si tratta in genere di un abete (o altra conifera sempreverde) addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Può essere portato in casa o tenuto all'aperto, e viene preparato qualche giorno (o qualche settimana) prima di Natale, e rimosso dopo le feste. Soprattutto se l'albero viene collocato in casa, è tradizione che ai suoi piedi vengano collocati i regali di Natale impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti. Diverse nazioni hanno diverse tradizioni circa la data o il periodo in cui l'albero dovrebbe essere addobbato e dismesso. La tradizione più antica fra quelle direttamente riconducibili all'uso moderno prevedeva probabilmente che l'albero fosse addobbato il 24 dicembre e rimosso all'epifania; in seguito il periodo si è notevolmente allungato. Gli esercizi commerciali, in particolare, spesso iniziano a esibire alberi di Natale addobbati già a ottobre. In generale, nella maggioranza delle regioni italiane l'albero viene addobbato l'8 dicembre, giorno in cui si festeggia l'Immacolata Concezione. |
Post n°1546 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da gletjzia
Ciao amici, vi invito a visitare questo nuovo blog.....è molto carino ed è di sostegno alle famiglie numerose.....non è mia abitudine farlo :))) ma siamo a Natale......e quindi sono più buonaaaaaaaaa :))))))) KISSSSSSSSSSS http://blog.libero.it/tuttinostri/ PASSAPAROLA! COPIA E INCOLLA! www.sosfamiglienumerose.com OFFRIAMO sostegno morale e materiale alle famiglie numerose (con 5 componenti o più) ABBIAMO BISOGNO DI vestitini anche usati per bambini, accessori per neonati,oggetti di modico valore, offerte e soprattutto SOCI E COLLABORAZIONE!!! se hai bisogno di aiuto oppure vuoi aiutare telefona tel 0761 ... cell. 3392403541 |
Post n°1545 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da gletjzia
oggi 10 dicembre, a mezzogiorno, ricordiamoci di unirci in preghiera con tutti i fedeli nella recita della supplica alla Madonna di Loreto. Se vi è possibile diffondete questo invito, affinché più voci possibili si alzino verso la Mamma Celeste: Supplica alla Madonna di Loreto (si recita a mezzogiorno del 10 dicembre) O Maria Loretana, Vergine gloriosa, noi ci accostiamo fiduciosi a Te: accogli oggi la nostra umile preghiera. L'umanità è sconvolta da gravi mali dai quali vorrebbe liberarsi da sola. Essa ha bisogno di pace, di giustizia, di verità, di amore e si illude di poter trovare queste divine realtà lontano da tuo Figlio. O Madre! Tu portasti il Salvatore divino nel tuo seno purissimo e vivesti con Lui nella santa Casa che noi veneriamo su questo colle loretano, ottienici la grazia di cercare Lui e di imitare i suoi esempi che conducono alla salvezza. Con fede e amore filiale, ci portiamo spiritualmente alla tua Casa benedetta. Per la presenza della tua Famiglia essa è la Casa santa per eccellenza alla quale vogliamo si ispirino tutte le famiglie cristiane: da Gesù ogni figlio impari l'ubbidienza e il lavoro; da Te, o Maria, ogni donna apprenda l'umiltà e lo spirito di sacrificio; da Giuseppe, che visse per Te e per Gesù, ogni uomo impari a credere in Dio e a vivere in famiglia e nella società con fedeltà e rettitudine. Molte famiglie, o Maria, non sono un santuario dove si ama e si serve Dio; per questo Ti preghiamo affinché Tu ci ottenga che ognuna imiti la tua, riconoscendo ogni giorno e amando sopra ogni cosa il tuo Figlio divino. Come un giorno, dopo anni di preghiera e di lavoro, egli uscì da questa Casa santa per far sentire la sua Parola che è Luce e Vita, così ancora dalle sante mura che ci parlano di fede e di carità, giunga agli uomini l'eco della sua parola onnipotente che illumina e converte. Ti preghiamo, o Maria, per il Papa, per la Chiesa Cattolica, per l'Italia e per tutti i popoli della terra, per le istituzioni ecclesiali e civili e per i sofferenti e i peccatori, affinché tutti divengano discepoli di Dio. O Maria, in questo giorno di grazia, uniti ai devoti spiritualmente presenti a venerare la santa Casa ove fosti adombrata dallo Spirito Santo, con viva fede Ti ripetiamo le parole dell'Arcangelo Gabriele: Ave, o piena di grazia, il Signore è con Te! Noi Ti invochiamo ancora: Ave, o Maria, Madre di Gesù e Madre della Chiesa, Rifugio dei peccatori, Consolatrice degli afflitti, Aiuto dei Cristiani. Tra le difficoltà e nelle frequenti tentazioni noi siamo in pericolo di perderci, ma guardiamo a Te e Ti ripetiamo: Ave, Porta dei Cielo; ave, Stella del Mare! Salga a Te la nostra supplica, o Maria. Essa Ti dica i nostri desideri, il nostro amore a Gesù e la nostra speranza in Te, o Madre nostra. Ridiscenda la nostra preghiera sulla terra con abbondanza di grazie celesti. Amen. - Salve, o Regina ![]() |
Post n°1544 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da gletjzia
LA NOTTE SANTA - Consolati, Maria, del tuo pellegrinare! Il campanile scocca - Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio? Il campanile scocca - Oste del Moro, avete un rifugio per noi? Il campanile scocca - O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno Il campanile scocca - Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella! Il campanile scocca - Oste di Cesarea... - Un vecchio falegname? Il campanile scocca La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto per due? Il campanile scocca
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Post n°1543 pubblicato il 09 Dicembre 2008 da gletjzia
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i 10 segreti
2 parte
Sulla via di Damasco
1 parte.....
2 parte.....
3 parte
4 parte
CANZONE DI MEDJUGORIE
Kumbaia
VICKA AGOSTO 2008 1 PARTE
2 parte.......
GRAZIE PADRE SLAVKO
Grazie Padre Jozo
ADORIAMO GESù NEL S.S. SACRAMENTO
15 marzo 1984
“Anche questa sera, cari figli, vi sono particolarmente riconoscente per essere venuti qui. Adorate senza interruzione il Santissimo Sacramento dell'altare. Io sono sempre presente quando i fedeli sono in adorazione. In quel momento si ottengono grazie particolari.”
30 ottobre 1986
“Cari figli, anche oggi desidero invitarvi a prendere e vivere sul serio i messaggi che vi dò. Cari figli, a causa vostra sono restata così a lungo per aiutarvi a mettere in pratica tutti i messaggi che io vi dò. Perciò, cari figli, vivete con amore verso di me tutti i messaggi che io vi dò. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!”
MEDJ 2 NOV. 2008
Messaggio della Madonna il 2 nov. a Mirjana
Cari figli, oggi vi invito all’unione totale con Dio. Il vostro corpo è sulla terra ma vi prego che la vostra anima sia sempre più spesso nella vicinanza di Dio. Otterrete questo con la preghiera, con la preghiera del cuore aperto. In questo modo ringrazierete Dio per la immensa bontà che attraverso di me vi da e con cuore sincero accoglierete l’impegno di comportarvi con la stessa bontà verso le anime che incontrate. Vi ringrazio, figli miei!”.
La Gospa ha aggiunto: “Prego Dio col cuore affinché dia forza e amore ai vostri pastori perché vi aiutino in questo e affinché vi guidino”.
TRAMONTO A MEDJUGORIE......
GOSPA MAIKA MOIA
MEDJUGORIE ADORAZIONE
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24 giugno 1981
Ore 18 circa: ha inizio l'avvenimento del secolo.
La Madonna si è fermata a MEDJUGORIE Sei giovani della parrocchia di Medjugorje, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic (questi ultimi due solo in questo giorno), vedono sulla collina Crnica (nella frazione di Biakovici, una delle quattro che formano il villaggio di Medjugorje), nel luogo chiamato Podbrdo, un'apparizione, una figura bianca con un bambino nelle braccia. Sorpresi e spaventati, non si avvicinano ad essa.
Il giorno dopo alla stessa ora, il 25/06/1981, quattro di loro, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic ed Ivan Dragicevic, si sentono fortemente attirati verso il posto dove, il giorno precedente, hanno visto quella che hanno riconosciuto come la Madonna. Marija Pavlovic e Jakov Colo li raggiungono. Il gruppo dei veggenti di Medjugorje è così formato. Pregano con la Madonna e parlano con essa. Da questo giorno hanno le apparizioni quotidiane, insieme o separatamente. Milka Pavlovic ed Ivan Ivankovic non hanno mai più visto la Vergine.
Le apparizioni non sono legate a Medjugorje, ma alle persone: dovunque esse camminino per il mondo, là cammina anche Maria.
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SULLA VIA DI DAMASCO
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2 parte
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Medjugorie innevata......
miracolo del sole.....
Paolo Brosio..........
KRIZEVAC
circa un chilometro in linea d'aria dalla chiesa di Medjugorje si innalza il monte Krizevac che, unendosi al monte Crnica forma un angolo. Sulla sua cima (520 metri sul livello del mare) il parroco di allora e gli abitanti di Medjugorje hanno innalzato una croce in cemento armato alta 8,56 metri. Sulla croce hanno inciso queste parole: "A Gesù Cristo Redentore dell'umanità, in segno di fede, amore e speranza in ricordo del 1900esimo anniversario della Passione di Cristo". Nello stesso punto si trova una reliquia appositamente venuta da Roma, un pezzettino della croce che i cristiani considerano quella sulla quale è stato crocifisso Gesù Cristo ed il cui pezzo più grande si trova nella chiesa della Santa Croce di Gerusalemme a Roma. La croce è stata completata il 15 marzo 1934. Successivamente si è andata consolidando l'abitudine di celebrare ai suoi piedi la Santa Messa la prima domenica dopo la Natività di Maria Vergine in ricordo dell'esaltazione della Croce Santa.
Il 24 novembre 2001, il primo anniversario della morte del padre Slavko Barbaric, un memoriale è stato collocato nel luogo dove ha rimesso la sua anima al Signore: il rilievo del padre Slavko in bronzo, incastrato nella pietra. Tra due stazioni della Via Crucis, resterà come richiamo e memoria dell'uomo che diceva ciò che pensava e che faceva ciò che diceva, a seguito del Vangelo e dei messaggi della Regina della Pace.
In origine questo monte si chiamava Sipovac. Nel 1933 il villaggio di Medjugorje è stato colpito da una intensa ondata di piogge che minacciava di distruggere tutto il raccolto di quell'anno. Su iniziativa del Parroco di allora, fra Bernardin Smoljan, la gente ha costruito su questo monte una grande croce, alta 8,56 metri, per chiedere a Dio di far cessare quelle piogge insistenti. Da allora il monte ha preso il nome di "Krizevac", cioé "monte della Croce". Il Krizevac si trova nella frazione di "Miletina". Nei suoi messaggi la Regina della Pace ha affermato che "La Croce che avete costruito faceva parte di un piano divino" e ha invitato spesso i pellegrini a recarsi sul monte a pregare. Per questo, con il passare degli anni, lungo il sentiero ripido e scosceso che conduce alla croce, sono stati posti 16 pannelli bronzei raffiguranti la "Via Crucis" realizzati dall'artista italiano Carmelo Puzzolo. Le particolarità più grandi di questa Via della Croce sono che essa incomincia con la stazione di Gesù agonizzante nel Getsemani e che in tutte le stazioni l'artista ha raffigurato anche la Vergine. Accanto ad ogni stazione si trova una Croce di legno. Da moltissimi anni ormai la Parrocchia di Medjugorje organizza tutti i Venerdì la Via Crucis su questo monte che, fino al 24 Novembre 2000, è stata guidata dal carissimo fra Slavko Barbaric. Proprio quel giorno, dopo aver concluso la preghiera, il Signore lo ha chiamato a Sé.
Il sentiero del Krizevac è molto difficile da percorrere e, proprio per questa ragione, possiamo entrare anche un po' fisicamente in quella che è stata la sofferenza di Gesù per la nostra salvezza. E' bene che, come per il Rosario al Podbrdo, ognuno preghi spontaneamente davanti ad ogni stazione. Fra Slavko diceva che per incontrare il Signore nella preghiera dobbiamo dare tempo per la preghiera. Perciò preghiamo con calma!
PODBRDO
Il Podbrdo è il luogo in cui la Regina della Pace apparve per la prima volta e per i primi tempi. Con questo nome, in realtà, non si indica il monte, ma la zona ad esso sottostante. Il nome del monte è Crnica. Esso non è altro che una collina brulla e piena di pietre. Nei primi anni, il sentiero era quasi impraticabile. Oggi invece, grazie al gran numero di pellegrini che vi salgono ogni giorno, il sentiero è molto più semplice, anche se l'ascesa comporta sempre una certa fatica.
La collina si trova nella frazione di Bijakovici, dove abitavano i sei veggenti, a 1,5 Kilometri dalla Chiesa di San Giacomo. Vi si può arrivare dalla Chiesa o percorrendo una stradicciola in mezzo ai campi, detta appunto "sentiero dei campi" o attraverso la strada asfaltata in macchina o, meglio ancora, a piedi. Fra Slavko ha sempre raccomandato di recarvisi a piedi cominciando subito a pregare per prepararsi a salire la collina su cui la Madonna è apparsa e su cui aspetta anche noi per parlarci nell'intimo del nostro cuore.
Rappresenta una “meta d’obbligo” per i pellegrini che si recano a Medjugorje. La salita, cadenzata dal Rosario, sulla collina delle prime apparizioni regala momenti d’intensa commozione: dono della Regina della Pace. Un fiume di pellegrini, tra cui moltissimi giovani, si incammina giorno e notte sul monte Podbrdo recitando il Santo Rosario, secondo gli insegnamenti della Madonna.
LA GOSPA VA IN VATICANO....
Inviato da: gletjzia
il 02/03/2018 alle 20:19
Inviato da: Guerriero_Immortale
il 17/07/2012 alle 13:34
Inviato da: fulviomonti531959
il 20/04/2011 alle 06:45
Inviato da: Giles2004
il 29/10/2009 alle 11:35
Inviato da: luce1001
il 15/07/2009 alle 19:51