Creato da iacoz il 19/08/2008

Bolle della mente

Immagini e parole

iacoz

Min: :Sec

 

 

WHERE THE HELL IS MATT

 

 

Immagini che dicono più di tante parole, parole che descrivono meglio delle immagini.
Vorrei saper scrivere parole che sappiano fare immaginare e creare immagini che sappiano far pensare, ma questo è un dono che hanno in pochi.
Poi unire insieme parole è immagini, legare il testo ad un colore, la frase alla luce, la composizione delle cose al componimento, ma
questo è ancora più difficile.

Difficile è armonizzare le parole farle scorrere fluide,
comprensibili,e, immaginabili, in chi legge,

Difficile è costruire un immagine che faccia muovere il pensiero e la voce di chi la guarda.
Difficilissimo unire assieme le due esperienze lasciando spazio a chi guarda ascolta o legge per pensare. 

 

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« Ancora un raggio di soleGola del Fiastrone »

Sapere e conoscere

Post n°97 pubblicato il 14 Settembre 2009 da iacoz

                         

Oramai da tempo la tendenza è quella di, sapere sempre più cose, ma si finisce così col conoscerne sempre di meno.

Sia ben chiaro è questo un comportamento al quale certo non sono io a sfuggire, e, non vorrei che qualcuno si senta offeso dal momento che sono invece tanti a fare eccezione.

Avviene così che si sappia fare e usare tante cose senza conoscerle veramente, è sempre più facile trovare qualsiasi posto con un navigatore, ma conosciamo sempre di meno il territorio che ci circonda se non con una guida preconfezionata, siamo sempre più bravi con fotocamere digitali ipertecnologiche dalle infinite funzioni, ma sono sempre meno coloro che sanno come si comporta la luce e perché mentre le usiamo.

Quasi tutti sanno guidare un’auto, ma pochi sanno quel che avviene spingendo un certo pedale, e questo certo non favorisce una buona guida, sempre più meccanici sanno trovare il guasto collegando l’auto ad un computer con un apposito programma, ma stanno scomparendo quelli che riconoscono il difetto solo sentendo il rombo del motore, maneggiamo tanti oggetti sapendo che funzionano ma non come.

Ascoltiamo un’infinità di notizie e decidiamo cosa pensarne ma, non conosciamo la storia che ci ha portati a certe situazioni e quella delle persone coinvolte.

Non che in passato le cose andassero meglio, ma ora, a differenza di un tempo, molte più persone hanno accesso a un numero sempre maggiore di tecnologie e informazioni e se ciò è sicuramente un bene non potrebbe forse diventare un male se gestito male o peggio ancora, pilotato ?

Questa è appunto, una tendenza, ma l’impressione è che sia in crescita, e stia prendendo sempre più piede anche in settori delicati e fra chi ricopre ruoli importanti.

Qualcuno un giorno ha detto, libertà è, sapere quello che si fa.

  

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Commenti al Post:
alida37
alida37 il 23/09/09 alle 11:05 via WEB
Sono profondamente d'accordo con ciò che scrivi...tutto troppo e troppo velocemente......e veramente pochi sono "presenti" nel momento presente nell'ADDESSO......senza prendere coscenza ne di se stessi ne di ciò che si fà.....Credo davvero che tutto questo sia la prima causa della moderna infelicità umana...... Un abbraccio.
 
skarma64
skarma64 il 29/09/09 alle 18:26 via WEB
i dubbi che esprimi sono anche i miei, sia analizzando il ns rapporto con le tecnologie che però ci allontanano dal rapporto con la natura e atrofizzano le ns capacità di sopravvivenza (non sappiamo neanche più come si fa il pane) e sia analizzando il fenomeno informazione allo stato attuale.. in ultima analisi sono d'accordo con la tua sintesi: libertà è sapere qllo che si fa.. la cosa più sicura che possediamo in questi tempi di incertezze è proprio la ns coscienza... un abbraccione, caro franco
 
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