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I concerti e le folle. Ben Boux.

Post n°5816 pubblicato il 30 Ottobre 2019 da childchild

SECONDA PARTE

Follia. Avete mai pensato a quanto di ignobile e primitiva sia l'idea di "mangiare" la carne di Cristo e berne il "sangue".? Cosa c'è di sacro in questo? Non è forse una accettazione dell'antropofagia che, a tanti, ci fa inorridire, se letta nei resoconti? Cosa è cambiato oggi dagli antichi sacrifici umani, di cui si parla nella Bibbia, con Abramo, negli altri testi sacri e nei racconti epici come l'Iliade, con  Agamennone? E l'adorazione di un supplizio, che ricorda i feroci tribunali dell'inquisizione, che tuttavia non risulta siano stati additati al pubblico disprezzo ed espiazione del tremendo delitto commesso nei secoli così detti bui?

A proposito di Abramo, il "Libro di Urantia" ci parla della sua vera storia, molto diversa dalla tradizione. Abramo è stato uno dei collaboratori più importanti di Machivelta Melchizedec, un grande Spirito dai Mondi Evoluti, che aveva avuto l'incarico di incarnarsi sulla Terra alcune migliaia di anni or sono per elevare il livello spirituale dell'umanità, dopo il fallimento della missione di Adamo ed Eva, che erano degli scienziati genetisti.

Machivelta aveva fondato una scuola di insegnamenti spirituali, che ha operato per molti anni, e ha preparato missionari che hanno portato tali insegnamenti in tutto il mondo ed in tutte le lande raggiunte, costoro avevano fondato là le antiche religioni, tutte le religioni che conosciamo, in preparazione del futuro avvento di Cristo. Ma i nostri dominatori segreti hanno ribaltato le pratiche religiose, nel corso degli anni, per usare a loro vantaggio l'energia vitale dei fedeli, proprio come hanno fatto attraverso il potere ed il denaro, con le guerre.


Il quadro, per migliaia di anni era perfetto, le due forze, quella religiosa e quella politica si fronteggiavano in un balletto di scambi di ruoli, ma senza mai prevalere, una forza complementare dell'altra. La trappola perfetta per l'essere umano, se non cade di qui, cade di là. Non c'è scampo.

I fedeli non si rendono conto che l'unico giovamento che traggono da queste riunioni è la vicinanza coi loro simili, la leggera euforia provocata dalle droghe, sì droghe, cosa sono l'incenso e la mirra? e l'abbandono ottenuto dai canti e dai suoni che colpiscono proprio le aree sensibili per il distacco dalla realtà. Più avanti vederemo come questo complesso di circostanze abbia influito profondamente sulla evoluzione e crescita dell'umanità, ma NON in ambito religioso.
Sostanzialmente quale è lo scopo delle silenziose o mormorate preghiere dei fedeli? E' una supplica per ottenere qualcosa. Non è giusto, per quale motivo loro debbono avere dei privilegi? Perché apparterrebbero ad una classe superiore solo perché si conformano alle pratiche a loro richieste? E gli altri, non hanno forse gli stessi diritti, sia che frequentino altre credenze religiose o nessuna?

No, non è quello il modo di guarire dalla proprie angosce, di superare la propria incertezza del vivere, dalla profonda malinconia e nostalgia dell'ignoto, che a volte ci afferra in una morsa, che per i più impreparati può generare anche le risoluzione finale con l'abbandono della vita. No, nessuno può insegnare ad un altro il senso del proprio essere, può solo indicarlo, come hanno appreso i Maestri Orientali Zen.

La giusta via è la ricerca dentro di sé, perché è lì che sono depositati gli strumenti che possono attivare ed utilizzare l'Amore incondizionato che Dio ha elargito a tutti noi. Ciascuno può trovare un suo metodo, magari diverso da quello degli altri, magari con l'aiuto di altri e di altre cose, come i cristalli ad esempio, ma controllato dal proprio sé, in ultimo, sino alla completa elevazione di sé. Al ritrovare la nostra vera natura, a rientrare nella dimensione dell'UNO.



b) Gara sportiva.
e) Rievocazione militare.

f) Antichi giochi nelle arene.


In alcuni recenti messaggi che ci sono pervenuti le Entità superiori ci dicono che noi umani siamo angeli. Intendiamoci, per angelo si intende non quel magico essere con le ali, che per quanto si possa tentare di descrivere, non ha nessuna possibilità di esistere come vengono raffigurati nella iconografia corrente. Per angeli si deve intendere esseri che sono nati e vivono in realtà laterali alla nostra, ma sintonizzate su una vibrazione più alta. Esseri più evoluti, che vivono in civiltà dove non esiste il male e non esiste il libero arbitrio, dalla 5D in su.

E noi, essere umani, ma non tutti, siamo qui dalla notte dei tempi perché abbiamo partecipato al Grande Disegno Divino della dualità e della sperimentazione, perché il nostro Dio avesse gli strumenti, originati da questa esperienza, appunto, per combattere l'infiltrazione di esseri avversari entrati in questo suo universo da un altro universo. Per fermare la contaminazione di questo che è il nostro universo. L'esperimento ha riguardato anche altri pianeti, ma la Terra è stata il principale terreno degli scontri.

Parlo al passato perché questo esperimento è giunto al termine, nei nostri giorni, e noi tutti, Terra compresa, stiamo per passare, ritornare, ad una vibrazione più elevata, la 5D. Vi prego, cari lettori, di non stupirvi se il nostro Dio ha chiesto a noi umani di compiere questo lavoro per Lui. Noi siamo tutti parte della Sua Creazione, è come se noi chiedessimo alla nostra mano destra di fare qualcosa per noi, e lo facciamo di continuo, la mano è parte del nostro corpo, quindi cosa c'è di strano?

Per essere più precisi va detto che ciascun individuo non è l'incarnazione sul pianeta di un angelo, ma ne è un aspetto. Cioè un essere angelico può dare luogo a molte incarnazioni e ciascuna di esse agisce per proprio conto sviluppando una sua propria coscienza, che poi si unirà con le altre, in un altro spazio tempo. E non tutti gli esseri umani presenti oggi sul pianeta sono del primitivo gruppo di angeli, alcuni, molti, sono venuti solo ora per contribuire allo sforzo finale della chiusura del Disegno Divino, e possono essere singole incarnazioni dirette o far parte di gruppi più limitati ed inoltre alcuni possono venire da realtà molto più avanzate ed evolute, oltre la 5D, ed anche da altri Universi.

Premesso questo, di certo l'incarnazione in un corpo umano terrestre ha in qualche misura condizionato le precedenti abitudini, non sempre il fisico agiva nello stesso modo, a volte i corpi originari erano diversissimi. Quindi c'è stata una notevole attenzione allo sviluppo dell corpo fisico stesso. E sono nate le competizioni, per dimostrare la propria forza e la propria padronanza del corpo. Lo sport.


Sino dall'antichità ed anche nelle comunità primitive, lo sport era tenuto in grande considerazione, tuttavia era anche spesso finalizzato non solo alla competizione pacifica, ma si trasformava  in un vero e proprio allenamento per la guerra. Fino a quando la guerra è diventa sofisticata, dove non è più stato necessario un fisico atletico. Le Olimpiadi antiche prevedevano le seguenti gare: pugilato, la corsa, il pentatlon - cioè un insieme di 5 gare come il salto in lungo, la corsa, il lancio del disco, il lancio del giavellotto, la lotta - e faceva parte dei giochi olimpici anche la corsa dei cavalli. Cioè gare di specializzazioni utili per la guerra, che era essenzialmente corpo a corpo.

I romani, dal canto loro, avevano affinato l'aspetto militaresco delle gare sportive. Sono noti i giochi nelle arene, anche molto pericolosi a rischio della vita. I gladiatori erano di solito guerrieri sconfitti in battaglia e resi schiavi, ma anche cittadini. Le competizioni erano offerte dai politici preminenti di turno, per magnificare la propria immagine, dimostrare la propria potenza e sullo sfondo la potenza di Roma, abituando i cittadini alla violenza e incentivandoli ad emulare i campioni arruolandosi nelle varie legioni. Va tenuto presente che gli eserciti in quell'epoca erano fedeli ed amministrati dal proprio generale, che non sempre combatteva per Roma, sovente contro un avversario anche lui di Roma a scapito dello stesso equilibrio di potere, anzi per sovvertirlo.

E oggi?
Vi sono due aspetti, l'atletico ed il tifo. Il tifo riempie gli stadi, affianca la gente sulle strade nelle corse, assiste alle gare nei campi sportivi, e grazie alla televisione, entra nelle case dove la gente, di solito in gruppi, appassionati di sport, si entusiasma davanti ad uno schermo dove il contenuto potrebbe, oggi più che mai, essere completamente finto. Anche le parate di ex commilitoni sono una manifestazione di tifo. Chi assiste o partecipa rievoca una stagione di vita in competizione e cameratismo. Se questo non si è trasformato nella tragedia di una vera guerra, dove chi ritorna fa di tutto per non ricordare. Ma l'aspetto atletico dell'addestramento incide nei partecipanti un segno uguale al tifo, come vediamo adesso.

Cosa spinge l'atleta a fare sport è lo spirito competitivo uguale al passato, è tuttavia un'attività di pochi. Appunto, il tifo che coinvolge le masse ha un'altra motivazione. Lo spirito di fondo di dimostrare la propria forza fisica quasi mai non può essere soddisfatto. Le necessità della vita, gli obblighi del lavoro, gli impegni della famiglia vengono prima di questa personale esigenza, quindi le velleità di dimostrare a sé ed agli altri come si è bravi nel fisico deve essere mortificata.

Quindi diventa un tifoso, va ad assistere alle gare, ed individua il suo campione. Colui che ha avuto modo di diventare realmente un atleta, non solo di sognarlo. E questo diventa il suo feticcio, segretamente, è una cosa di cui si ha il massimo riserbo, si sogna di essere lui, ci si immedesima in quello che fa, si diventa lui che gareggia e vince. E così si crede di essere felici, per quel breve momento di estasi durante la gara. Ma non è così, dopo quella ebrezza bisogna uscire fuori dall'illusione autoindotta, del tutto simile all'effetto estraniante di una droga, dove ci sentiamo grandi, un essere superiore, per poi affrontare la solita vita che scorre con i suoi problemi, come piccoli esseri resi impotenti dalle circostanze, ma avendo accettato questa mortificazione.

Non è questa la soluzione per rimediare alla frustrazione di non poter essere protagonista come il nostro idolo, perché abbiamo dimenticato che noi SIAMO GRANDI, abbiamo scelto di usare un corpo, senza nemmeno poterlo scegliere, in questa realtà, ma il vero Noi siamo un essere immenso con doti che son ben altra cosa che un fisico perfetto, che tuttavia, se solo ci ricordiamo chi siamo, possiamo avere perché lo possiamo creare da noi stessi, dopo aver liberato il nostro spirito dai veleni di questo mondo, con l'aiuto che abbiamo sempre avuto a disposizione, l'Amore incondizionato di Dio.



h) Concerto di musica.

Diogene oggi dovrebbe cambiare il suo motto perché in questi tempi c'è un tipo di folla che NON è madre dei tiranni, ma al contrario è il simbolo della fratellanza umana e della gioia di vivere. Si tratta dei mega concerti di musica. Pop per popolare, con vari tipi di musica, ed anche classica e operistica. Sono concerti con migliaia ed anche centinaia di migliaia di partecipanti, di tutte le età, di tutte le etnie, di entrambi i sessi, in ogni paese del mondo, anche nei paesi più oscurantisti e tirannici. Anzi spesso la passione per la musica ha travolto le restrizioni imposte arbitrariamente dalle autorità retrive e conservatrici.

Il fenomeno è stato "orchestrato", è il caso di dire, dai nostri mentori delle realtà superiori che hanno mandato qui dei Maestri Ascesi per incarnarsi nelle figure dei più conosciuti musicisti del nostro tempo. I più grandi personaggi, coloro che hanno creato e rivoluzionato ogni "canone" musicale sono in realtà un dono delle Entità superiori, con un ben preciso scopo da raggiungere.

La musica è sempre stata una compagna dell'essere umano sin dall'antichità. Già nelle caverne venivano suonati fiati e tamburi, poi man mano sono stati inventati e costruiti strumenti musicali, ad un certo punto, un grande genio ha creato la scala musicale temperata, con 12 note, per permettere di scrivere una partitura eseguibile da qualunque musicista, con uno strumento musicale con tastiera.

Brevemente, la suddivisioni dei suoni avviene per rapporti logaritmici e la così detta ottava, cioè il gruppo di suoni che sta tra un raddoppio e l'altro si compone di 36 suddivisioni. Vale a dire che l'orecchio umano percepisce e riconosce tali divisioni, i suoni di per sé sono infiniti, sono solo vibrazioni. L'ottava si chiama così perché tale intervallo ha sette note basilari, e l'ottava nota è il doppio in frequenza della prima. Ma 36 note sono troppe, e si è quindi convenuto di utilizzare 12 intervalli, che sono i 7 di base e 5 di diesis e bemolle, come valori medi di aumento o diminuzione delle note base, simili all'intervallo dei 36 più vicino.

Questo va detto perché gli strumenti musicali di oggi non sono così rigidi. Di certo il pianoforte o l'antico clavicembalo lo sono, ma gli strumenti a fiato, elettronici e a corda, sopratutto, permettono variazioni molto complesse. L'orecchio umano non coglie soltanto il rapporto tra le note, ma assegna un valore di gradimento alla presenza di due o più suoni, che è un accordo. Sono gli accordi a dare il piacere del suono. A seconda delle varie note interessate la mente sente nascere una vera e propria emozione, tipicamente dagli accordi di settima.

Va detto anche che le culture musicali orientali non si basano sulla scala temperata, quindi hanno sonorità diverse da quelle occidentali, e ciò è stato in molti casi di ispirazione nelle moderne composizioni. Oltre a quanto detto l'orecchio de-modula il ritmo, oggi dato essenzialmente dalla batteria e dal (contrab)basso, trascurando qui le aberrazioni di certa musica sintetica.

E anche la percezione di variazioni del ritmo all'interno dell'intervallo musicale produce una emozione, data dai ritmi sincopati, che possono essere di vario tipo. E che di certo sono un prodotto delle moderna tecnologia della musica. Nel passato la sincope che si usava era per lo più il tre quarti. Salvo che nella musica "tribale", tipica africana, dove vengono suonati soltanto tamburi con varie note ed i ritmi sono una vera "sinfonia" di intervalli, con un elevatissimo impatto emotivo.

La nascita della musica moderna e dei mega concerti è stata resa possibile dall'evoluzione della scienza della comunicazione. Alle origini era soltanto elettronica, con i primi tubi termoionici, poi i transistor al germanio, poi al silicio, i circuiti integrati, i sistemi di calcolo, la tecnologia numerica o digitale. I primi amplificatori a valvole permettevano di amplificare i suoni e quindi ad allargare il pubblico, poi man mano, con i sistemi a transistor e gli attuali numerici, le potenze audio si sono ingigantite permettendo un agevole ascolto, oggi, per anche centinaia di migliaia di persone.

Ma è successo anche altro. Si era provveduto ad amplificare gli strumenti musicali, come la chitarra, il contrabbasso, l'organo elettrico, ecc. E si era scoperto che la chitarra, se amplificata troppo, mandando in "distorsione" l'amplificatore, invece che essere sgradevole, il suono veniva arricchito di tonalità nuove, in particolare accordi di terza. Era nato un nuovo strumento, che poi è stato migliorato creando i distorsori, che erano e sono degli amplificatori non lineari, cioè che variano l'andamento dell'onda sonora da lineare a logaritmico.

Bravi musicisti hanno trovato ogni accordo possibile con le 6 corde della chitarra classica e sono nate le chitarre elettriche che, con corde di ferro, creano variazioni magnetiche nelle bobine sottostanti, collocate a varie posizioni, per raccogliere le vibrazioni delle corde. E facevano risuonare la chitarre stesse messe di fronte agli altoparlanti per trovare nuove sonorità. La chitarra elettrica è risultata essere il più versatile degli strumenti musicali, un famoso gruppo inglese aveva fatto una partitura con una intera orchestra classica contrapposta ad una sola chitarra e alternandosi suonavano la stessa frase musicale. La chitarra batteva nettamente l'intera orchestra sia come duttilità che come ricchezza tonale del suono.

Anche per il contrabbasso e per l'organo sono state fatte sperimentazioni simili, ma con risultati molto meno eclatanti e oggi i moderni sintetizzatori a tastiera, attraverso la tecnica numerica, sono in grado di generare per sintesi ogni sorta di timbro. I primi organi elettrici erano meccanici, un albero, su cui erano infilati dischi con vario profilo, ruotava lungo il suo asse davanti ad un solenoide e vi si induceva una corrente che poi l'amplificatore trasformava in suono. Il timbro era ottenuto sovrapponendo diversi toni ed utilizzando una ventola rotante davanti all'altoparlante.

Insomma la chitarra elettrica è diventata la colonna sonora di quest'epoca e lo sarà fin quando il nostro orecchio sentirà i suoni. Ogni orchestra grande o piccola si avvale oggi di una o più chitarre elettriche, salvo le orchestre classiche, che, con grande fatica, continuano a presentare le partiture del passato, i cui compositori non disponevano della duttilità degli strumenti moderni e dovevano rimanere in uno stretto ambito.

Sei andato ad un mega concerto di musica.

Stai in mezzo a molti altri, lì attorno, molto vicini, c'è poco spazio per tutta quella folla. Laggiù c'è il palco dove i musicisti suonano, li vedi molto piccoli, ma non sei venuto per vederli, importa, sì, però sei venuto per sentirli e li senti bene, ed anche gli altri intorno li ascoltano, estasiati. E cantate anche voi i ritornelli, e alzate le braccia al cielo dondolando al ritmo della musica. Con i palmi delle mani aperti e le dita in alto, il gesto universale di accettazione verso l'altro, di pace e, in questo caso, gioia. L'altro è l'Energia, che fluttua nell'aria, e che così la accettate e assorbite, la incorporate dentro. Le ragazze, le donne, si protendono in avanti, come offrendosi alla vita, a rinnovare con questa estasi quell'altra estasi che solo loro sono capaci di provare. Il miracolo della nuova vita.

E saltate, liberate, il vostro corpo, siete LIBERI, liberi dalle convenzioni, liberi dalle restrizioni che vi hanno imposto, le autorità, gli educatori, i responsabili. Tutta quella gente che vuole solo controllarvi, impedirvi di fare scorrere la vostra energia vitale per dirigerla e comprimerla verso di loro. I retrivi, i bigotti, quelli che vorrebbero impedirvi di riunirvi con dei futili pretesti come depravazione, ecc. della vostra, nostra musica.

La vostra, nostra, trasgressione ai loro precetti è la liberazione del nostro essere vivi, del vostro diritto di essere voi stessi. E gli spettatori lì vicino vi sorridono, aperti, vi comunicano la loro gioia, e voi vi sentite trascinare in quel vortice di emozioni che quelli laggiù sul palco dirigono. E loro sono là per questo, per donare quello che sentono dentro loro stessi, perché sono ispirati da una pulsione che proviene dall'alto, a volte così intensa che li consuma, brucia le loro giovani vite, ed alcuni non riescono a sostenerlo. E loro da laggiù ringraziano voi, noi, qui tutti, perché siamo, siete, venuti ad ascoltarli, a rendere completo lo scopo del loro lavoro, anzi no, della loro missione,

E poi ritornate a casa con una nuova ricchezza. Quella Luce che avete acceso là, molte volte dimostrandola con un lumino, un oceano di lumini, ora arde nel vostro cuore e sarà lo scudo contro le pressioni dei controllori, che non potranno mai più sopraffarvi, ci sarà sempre, d'ora in poi, il vostro dubbio su cosa vogliono e poco a poco l'intera generazione non accetterà più di essere tenuta sotto controllo.

Come sta succedendo ora, come è successo con l'opposizione sempre più forte alle dissennate guerre volute dai controllori, da una parte ed anche dall'altra. Soltanto i senza Dio, senza l'anima, forsennati programmati all'odio, accettano di immolarsi stupidamente per i loro padroni, Gli altri, chi hanno avuto la fortuna di accendere già il proprio lumino interiore, non più.

E' la musica che ha compiuto il miracolo, molto più che i proclami, che le pressioni, che i coraggiosi e benevoli sforzi di quei volontari, chiamati Lavoratori della Luce. E cosa sono se non Lavoratori della Luce i veri artisti? Il cui unico desiderio è di vedere un sorriso aprirsi nel volto e nell'anima, di coloro che li osservano. Le parole vanno nella mente, e bisogna capirle perché abbiano effetto, ma la musica va dritto nel cuore e suscita emozioni che la parola non sarà mai in grado di ottenere.

Gli artisti sono il canale dell'Amore incondizionato di Dio, il cancello che si apre perché questa Energia Divina scorra verso la gente, verso tutta l'umanità che, poco a poco, sta cambiando per raggiungere il traguardo finale della Nuova Terra, Amici, carissimi. E non posso fare altro che dirvi: Grazie, grazie di cuore.





 
 
 
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