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La simulazione della realtà. E linee temporali, Profezie, Primo Creatore.

Post n°5871 pubblicato il 17 Novembre 2019 da childchild

La simulazione della realtà. E linee temporali, Profezie, Primo Creatore.

Di: Ben Boux.
www.lanuovaumanita.net



E' stato girato anni or sono un interessante film: "Il tredicesimo piano" del regista  Josef Rusnak  ricavato dal romanzo di Daniel F. Galouye "Simulacron 3". Per chi fosse interessato nell'appendice 1 è descritta la trama.

Brevemente, a Los Angeles nell'anno 2024 sono stati sviluppati dei sistemi di elaborazione che sono in grado di simulare una realtà virtuale, alternativa, dove le persone che ci vivono ricevono una coscienza propria, derivata dai giocatori che si inseriscono nel gioco. Tuttavia l'inserimento nel gioco è così perfezionato che se chi, stando all'interno della realtà simulata, dovesse perdere la vita, non ritornerebbe più indietro, sarebbe una vera morte. Ma in questo particolare modello di gioco, ambientato negli anni 90, viene a sua volta inaspettatamente progettato un sistema di realtà simulata, questo ambientato negli anni trenta.

La vicenda si svolge con continui passaggi da una simulazione all'altra ed il protagonista principale, David, scopre che il suo mondo ha dei limiti, in somiglianza del mondo simulato che viene a scoprire. Durante una sparatoria nel mondo simulato l'altro personaggio, Jerry, che in realtà vive nel 2024, viene colpito a morte. La morte di costui sbalza la coscienza di David nel 2024 al suo posto e là si sveglia incontrando quel meraviglioso mondo nuovo, Con lo scienziato Fuller e sua figlia Jene, che si era innamorata di lui nel mondo simulato.

Si tratta di una storia di fantascienza che per certi versi ricorda le storie di Philip K, Dick, ma il 2024 oggi è vicino ed i computer hanno oggi una capacità enorme rispetto quegli anni, e con buona probabilità in quell'anno saremo forse in grado anche qui nel nostro mondo di fare un gioco di simulazione della realtà di quel genere.

Ma siamo davvero sicuri che questo nostro mondo sia reale? Noi ci viviamo, abbiamo la nostra coscienza, percepiamo la sostanza delle cose, abbiamo un'evoluzione, la nostra intelligenza si sviluppa, viviamo, siamo orgogliosi delle nostre conquiste, ma ad un certo punto, tutti, bene o male ne usciamo, con la morte. Usciamo dal gioco e non si sa più niente di noi. Né noi stessi, né chiunque altro. Sono inutili le invocazioni agli "spiriti", non sono altro che la proiezione dei nostri desideri o paure.

Soltanto da chi proviene da quel al di là, da oltre il velo, da chi conosce davvero le cose, ci possono arrivare le risposte. Oppure ci accorgiamo anche noi che esiste un limite alla nostra realtà. Come nel film, là quel limite è la strada che ad un tratto perde la sua forma e cessa di esistere come strada, e se fosse che anche il nostro mondo abbia un confine? Magari non il pianeta, ma forse lo stesso sistema solare, per esempio, o un po' più in là, oppure la nostra galassia?

Oggi non siamo in grado di andare a vedere, ma domani lo potremo di certo e sapremo e sarà sconvolgente. A meno che possiamo prima di allora uscire dal gioco e ritrovarci nel nostro vero mondo. Quel mondo da dove siamo scesi, in questo, in questa realtà simulata, dove qualcuno dotato di grande sensibilità ha intravisto che ci sono questi confini. E che non solo questa è una realtà simulata, ma che ne esistono altre, molte altre. Ad esempio che esiste un ciclo cosmico per cui tutta la simulazione non ha una sola storia, me viene ripercorsa e ricalcolata un numero gigantesco di volte, per sperimentare ad ogni ciclo tutte le possibili variazioni delle relazioni tra le cose e le persone.

Da Wikipedia: L'epoca in cui viviamo è complessa, difficile e per molti aspetti addirittura oscura: siamo infatti in Kali yuga, l'era della discordia e dell'ipocrisia. Gli antichi testi vedici parlano di questo periodo storico come di un'epoca di decadenza e grandi conflitti, mentre i saggi già molte migliaia di anni fa prevedevano che nel corso di questo yuga il genere umano avrebbe creato serie complicazioni per sé e per il pianeta Terra. In accordo all'antica cultura vedica, il tempo è scandito da una ripetizione ciclica di ere, detta Maha yuga, o Grande Era, che comprende quattro periodi distinti, detti yuga.


Il succo della questione è che già gli antichi orientali conoscevano il fatto che l'esistenza è ciclica e nell'epoca attuale la veggente Helena Blavatsky della Società Teosofica, racconta anche dell'esistenza di questi cicli. Tuttavia la reale durata di questi cicli e il loro numero, non sono certi, tutt'altro, c'è una notevole discordanza tra gli studiosi. Ma i testi sono d'accordo sul principio.

Ora, facendo un ragionamento un po' meno esoterico, più scientificamente attendibile, potremmo ipotizzare che l'universo, anzi il Creato, esiste, non è una simulazione, ma che faccia da sfondo, da supporto, di una realtà simulata sovrapposta, per cui non vedremmo mai un confine perché il limite della simulazione si fonderebbe con il reale, senza soluzione di continuità. Lascio al lettore immaginare che se questo fosse il vero costrutto della nostra realtà molte cose si chiarirebbero. A parte molti misteri scientifici e astronomici, anche il semplice dejà vu, o il nuovo effetto Mandela, sarebbero chiariti.

Oggi si sta aprendo, un poco per volta, lo spiraglio sulla nuova scienza: la quantistica. Si stanno facendo esperimenti ed ipotesi, ma siamo ai primi passi. Saltuariamente ci pervengono precisazioni dai messaggi al riguardo, tali che da una parte dimostrano che non si è ancora capito quasi nulla, ma nello stesso tempo alcune informazioni sono preziose. Una delle cose che già conosciamo è il fenomeno del "Entanglement quantistico" che in pratica significa che, sotto certe condizioni, della materia agisce come controllata da altra materia a prescindere dalla distanza. In altre parole esiste la proprietà di poter duplicare la materia e rendere la copia dipendente dall'originale.

Ecco che attraverso questa legge fisica l'azione di creare una realtà simulata diventa, per chi padroneggia questa scienza, una semplice esecuzione di duplicazione di una parte dell'universo, grande anche come svariati sistemi solari, in quanto questa duplicazione avviene spontaneamente, se stimolata. Di qui la conseguenza immediata che una ciclica duplicazione di una fetta di universo può avvenire facilmente e, all'interno di questa simulazione, possono mutare gli eventi perché il controllo locale determina le variazioni, pur rimanendo il modello di partenza sempre il medesimo.

Questo è un argomentare molto arduo, tuttavia poi vedremo che forse è proprio così che succede.

Una ulteriore conseguenza è che le coscienze, le anime, che si incarnano in questa realtà simulata, o in questa copia del reale, sono a loro volta immerse in un "sogno" in quanto questo non è reale, ma è solo sostenuto dal congegno che ha prodotto l'Entanglement quantistico. Ed inoltre, dato che le leggi della natura sono anch'esse dovute alle proprietà della pseudo materia duplicata, potrebbe anche essere che il tempo locale della simulazione scorra ad una velocità enorme rispetto al modello originale, dando quindi anche l'illusione che il tempo qui scorra, ma che nell'universo reale sia fermo.

Questa particolare proprietà avrebbe permesso allo sperimentatore di avere molto rapidamente il risultato di una enorme quantità di cicli, ma senza che chi ne è all'interno possa rendersene conto.

Adesso facciamo una speculazione ancora più ardita.

Supponiamo che l'intero universo, anzi il Creato, sia costituito da "quanti", come è verosimile pensare, e che tutto ciò che esiste, anche le forme pensiero, le coscienze, le anime, non solo la materia, siamo fatte di "quanti". Tali "quanti" avrebbero allora delle proprietà che ne definirebbero la specifica funzione, per ciascuna unità. Allora potremmo dire che i "quanti" in realtà non esistono di per sé, sono delle singolarità, che potremmo definire di "memoria" perché contengono delle informazioni, diverse per ogni unità.

La quantità di "quanti" è pressoché infinita, e, continuando l'ipotesi, i valori che ciascuna unità contiene la fanno appartenere ad una classe, per così dire, o meglio, ad un costrutto che altro non è che la realtà di quel determinato gruppo. Le proprietà trasportate dalla singola unità sono le dimensioni fisiche, compreso il loro posto nello spazio, il valore del tempo, il codice del gruppo di appartenenza, ed altre più complesse.

Spero che il lettore riesca a vedere che la realtà solida del nostro piccolo mondo e noi stessi, siano un gruppo di "quanti" allocati Qui ed Adesso, con queste forme e con questo ambiente specifico. Cioè i "quanti" che ci compongono non sono Qui, ma stanno assieme a tutti gli altri nella memoria del Creatore e noi invece li percepiamo Qui ed Adesso perché noi stessi siamo fatti di "quanti" di questo gruppo che fabbrica qui la presenza di questa parte dell'universo.

Ne consegue che per creare un universo simulato basta copiare i valori di quel gruppo di "quanti" che definiscono quel modello di universo in un altro gruppo, ed ecco che appare l'universo simulato. Ed ancora, al limite, anche l'universo originale di partenza è una simulazione, perché è virtuale, e, alla fine, anche l'intero Creato è una simulazione, è il Pensiero di Dio, infatti, come ci hanno chiarito molti messaggi che ci sono stati donati dall'Alto.

Questo è una generalizzazione, tanto per rendere l'idea. Esiste una ulteriore delimitazione nello sviluppo della catena di simulazioni, Vedremo più avanti come l'organizzazione sia a livelli, che iniziano dal Creatore stesso e si allargano man mano che si esaminano le singole realtà, che è bene chiamare primarie, per distinguerle da quelle di simulazione.

Il vero problema che si è manifestato durante l'evoluzione del Creato è che si è formata una realtà indipendente, una intelligenza che si è dissociata dal suo proprio universo e che ha costruito una barriera attorno a sé tale che il suo proprio Creatore locale non è più stato in grado di controllare. Di qui la contaminazione da correggere e le vicende che hanno determinato la fabbricazione di un esperimento che ha creato i presupposti per contrastala e per la corretta prosecuzione della Creazione.

A quanto sembra di capire, l'opposizione si attua a livello di logica, come una immensa partita a scacchi, si contrasta l'avversario presentandogli situazioni che sono state create e sperimentate da questo esperimento di separazione e dualismo dell'umanità, tali che l'avversario non sia in grado di risolvere e pertanto abbandoni la competizione e si auto distrugga perché verrebbe a mancare il senso della sua invincibile essenza, ora sconfitta. Con l'aiuto dell'Entità superiore, il Creatore stesso.

Vediamo ora cosa ci trasmette l'Arcangelo Metaron, tra molte altre cose:
"Io, Metatron esisto su due livelli separati, ma simbiotici, il più familiare e accessibile all'umanità è come Arcangelo Metatron, ma al livello superiore, io esisto come Metatron, Signore della Luce, tuttavia nemmeno questa analogia può comprendere o definire la mia natura, è in grado di farlo solo in termini apparenti. Come "Signore della Luce", sono un generatore delle unità base di Realtà ed Universi.
Questo livello è privo di ciò che definireste personalità. È analogo ad un motore, un computer cosciente Divino, con intensità di energia oltre la gamma, illuminazione inimmaginabile per voi. E ci sono livelli ben oltre me."

"Come Arcangelo Metatron, nutro la vita. Potrebbe quindi sorprendere alcuni di voi sapere che esistono Gerarchie di Angelici dedicate a scopi funzionali come quelli che potreste definire Custodi della Fisica. In quel ruolo, siamo costrutti coscienti delle "Leggi della Fisica" che rendono possibili le realtà dimensionali. E ci rendiamo conto che l'idea che gli Angeli siano scienziati e ingegneri confonderà molti di voi. Stiamo sorridendo!
Vi diciamo che i nuovi metafisici, i nuovi Operatori di Luce e Custodi della Terra, nel vostro vernacolo, sono gli scienziati."

In altre parole questo significa che l'Arcangelo Metatron è un potentissimo elaboratore che coadiuva il Creatore a mantenere l'organizzazione e la vita stessa del Creato. Quindi è lui, assieme agli altri Arcangeli ed entità ancora più elevate  a trasformare l'impostazione voluta dal Creatore in manifestazione di realtà. Realtà che risulta però concreta solo se ci si immerge. Infatti l'Arcangelo Metatron ci informa anche che nella realtà che contribuisce a sostenere, lui stesso si è immerso come Entità che ne vive all'interno.

Poi precisa che il mondo fisico, la realtà fisica comprende anche gli aspetti spirituali, e che le Entità che operano a livello inferiore, sino al nostro livello, sono dei tecnici, ingegneri, fisici.

Il libero arbitrio e la predestinazione.

Da wikipedia: "Il libero arbitrio è il concetto filosofico e teologico secondo il quale ogni persona ha il potere di scegliere da sé gli scopi del proprio agire e pensare, tipicamente perseguiti tramite volontà, nel senso che la sua possibilità di scelta ha origine nella persona stessa e non in forze esterne.


Ciò si contrappone alle varie concezioni secondo cui questa possibilità sarebbe in qualche modo predeterminata da fattori sovrannaturali (destino), o naturali (determinismo), per via dei quali il volere degli individui sarebbe prestabilito prima della loro nascita: si parla allora a seconda dei casi di predestinazione, servo arbitrio o fatalismo....


...Il concetto di libero arbitrio ha implicazioni in campo religioso, etico e scientifico, dove pone diversi problemi:


   in campo religioso il libero arbitrio implica che la divinità, per quanto onnipotente e onnisciente, scelga di non utilizzare il proprio potere per condizionare le scelte degli individui;
   nell'etica questo concetto è alla base della responsabilità senza cui un individuo non potrebbe rispondere per le sue azioni;
   in ambito scientifico l'idea di libero arbitrio comporta un'indipendenza del pensiero, e quindi della mente, dalla pura causalità delle leggi scientifiche. "


Molti filosofi e teologi si sono scontati con questo dilemma; se esiste il libero arbitrio, e sono tutti d'accordo, come può esistere anche la predestinazione? E tutti hanno proposto le loro spiegazioni, ma nessuno si è avvicinato alla verità. Come potevano? Le basi culturali a disposizione fino ad oggi non sono, su questo tema, diverse da quanto potrebbe dire su questo argomento un bambino. Le teorie proposte sono infantili e basate solo sulle proprie impressioni, dimostrando, tra l'altro, proprio le intime convinzioni di questi pensatori, quasi come una riflessione psicoanalitica sui propri dubbi.

Più avanti, in questo saggio, riporterò estratti da messaggi e spiegazioni molto autorevoli, tesi a dimostrare la correttezza delle ipotesi presentate di sopra.

Allora ecco la soluzione: non c'è nessuna contraddizione tra i due concetti. La predestinazione è la molto attendibile prosecuzione del ciclo di esistenza che si sta percorrendo, perché le variazioni che avvengono da un ciclo all'altro sono minime. Diventano importanti nel complesso, Ogni singola scelta, azione, decisione di ogni singola persona è praticamente identica a quelle dei precedenti cicli, lo sarà quindi anche nei prossimi. Ecco la predestinazione, faremo ciò che abbiamo già fatto in passato, e molte volte, nello stesso modo.


Tuttavia abbiamo anche il libero arbitrio. Ad ogni decisione possiamo scegliere tra azioni per il prossimo, per sé o non scegliere, nulla lo impedisce, e se la decisione attuale è in contrasto con quella predeterminata, quest'ultima viene superata da quella attuale, perché la predestinazione NON è un vincolo è soltanto la previsione maturata da innumerevoli scelte fatte nei passati cicli.


La soluzione di questo conflitto di prerogative tra la predestinazione ed il libero arbitrio dimostra, per la sua stessa presenza, che l'enunciazione di una realtà simulata ciclica è anch'essa veritiera. E, quindi, si può procedere ad esaminare altre conseguenze che derivano da una tale fatto.

Le linee temporali.

Da più parti ed in diversi messaggi si parla di linee temporali. Queste sono le sequenza di avvenimenti che scorrono nel tempo e che, viene detto, in certe occasioni vengono sia interrotte che commutate da una sequenza ad un'altra. Perché questo avvenga occorre che ce ne siano diverse, e quale migliore scelta dell'innumerevole presenza di cicli di simulazioni avvenuti in precedenza? Perché si possa verificare le predestinazione occorre che esista uno o più cicli di riferimento, o meglio, che i vari cicli concorrano tutti insieme, come valore medio, a formare la linea più probabile del confronto con la prosecuzione.

Facciamo una semplice similitudine. Un cosmico juke-box contiene una serie di dischi sui quali è inciso un ciclo cosmico di simulazione della realtà per intero. Tale juke-box suona il ciclo attuale incidendo nello stesso tempo il materiale in un nuovo disco, copiando il contenuto dell'ultima esecuzione registrata. Ma ogni tanto qualche nota viene variata, quindi il nuovo disco sarà lievemente diverso dal vecchio, ma di pochissimo. E' evidente allora che durante l'esecuzione del ciclo attuale il contenuto dell'ultimo disco, ancora da suonare, sia il nostro futuro, e che se si passa a copiare un altro disco, significa cambiare il corso degli eventi, un'altra linea temporale.

Chi dispone della capacità di fermare un ciclo e poi di avviare una nuova sequenza, dispone di certo anche della capacità di deviare un ciclo attuale in uno precedente che offra una migliore previsione del risultato finale. Non solo, indubbiamente l'arresto di una sequenza deve avvenire ad un certo punto, per iniziare un nuovo ciclo, ripartendo da zero, e questo momento sarebbe in potenza in grado di evolversi in direzioni impreviste, e quindi potrebbe essere utile non interromperlo o riprenderlo, se le circostanze mutano.

Ecco quindi come sia possibile, secondo alcuni messaggi che ci arrivano, che gli operatori Celesti possano essere in grado di valutare i migliori orientamenti per il futuro. Ricavando le previsioni dai precedenti cicli a cui sono applicate le nuove circostanze, anche se i cicli non verranno realmente simulati per intero. E questo ci porta a vedere come sia possibile anche viaggiare nel tempo, uscendo dalla simulazione e rientrando in un altro ciclo nel momento voluto. Non nel proprio perché il futuro non è ancora avvenuto e qui non nel passato perché se si verificasse una circostanza per la quale si debba causare la propria scomparsa, questa sarebbe reale, come nella simulazione del film visto sopra. Ma in un ciclo di simulazione molto vicino, praticamente uguale, sarebbe possibile. Questo ragionamento risolve il paradosso del viaggio nel tempo.

Le Profezie e le Premonizioni.

Come è possibile che qualche veggente sia stato in grado di vedere il futuro con precisione? Parlando di profezie viene subito in mente Nostradamus, che ha visto con precisione così' elevata il futuro da sentire la necessità di mascherare le sue visioni usando un linguaggio criptico. Leggendo i Phoenix Journals, Nostradamus vine citato qua e là. A tutta prima si rimane un po' perplessi, sappiamo che quei libri sono verità rivelata e provata, ma l'uomo moderno razionale tende ad essere scettico sulle profezie, sul vedere il futuro.

L'uomo moderno ha bisogno di prove e sebbene le profezie di Nostradamus si siano avverate, dopo che con i fatti veramente successi si è potuto riconoscerne la chiave di lettura dei testi, lo stupore rimane. Oggi sopratutto, perché le profezie per questi attuali tempi NON si sono avverate. Ci sono stati altri profeti che hanno saputo fare previsioni accurate, anche a distanza di secoli.

E come è possibile, da un punto di vista scientifico? (Ricordiamoci che il futuro scienziato si occuperà anche delle cose spirituali o metafisiche)
Ecco, loro, i veggenti, potevano vedere o venivano informati da Entità di là dal velo, del passato. Quello che per noi, nel nostro ciclo, è futuro, per chi lo può fare, cioè può leggerlo, è il passato di altri cicli molto simili all'attuale. Le visioni, le profezie, sono quindi esatte perché le differenze tra i cicli sono minime.

Salvo che nel ciclo attuale, o meglio nel gruppo di cicli, dove ci sono stati grossi e radicali mutamenti, causati sia da entità negative che, sopratutto, dai nostri tutori Celesti perché il gioco è stato chiuso, portato a termine, avendo ottenuto lo scopo desiderato. E le profezie per questo ultimo periodo storico non si sono avverate in quanto questo ultimo periodo non è più simile all'equivalente dei precedenti cicli.

Anche la premonizione deriva dal poter vedere uno scorcio della storia di altri cicli, che, come detto, equivale a vedere il passato, non il nostro futuro, ma ne è molto simile. Tutti noi abbiamo avuto nel corso della vita qualche esperienza di questo, in visioni, nei sogni, nei deja vù, spesso non ne teniamo conto perché ci sembra impossibile, razionalmente. Tuttavia questa spiegazione è scientifica, quindi attendibile, e con l'esperienza del poi, anche provata.

Primo Creatore.

Nell'appendice 2 è riportata una breve trattazione riguardo la scienza quantistica, allo scopo di dare una ulteriore idea di cosa si tratti, poi qualche cenno a messaggi di Primo Creatore, attraverso Alexandra. Nell'appendice 3 è riportato un messaggio di Primo Creatore dove dice a chiare lettere cosa sia realmente la nostra realtà: una simulazione, dentro alla quale siamo stati per un numero incredibile di cicli e di anni, del nostro tempo.

Questo saggio è il tentativo di dare una veste accettabile per l'uomo di oggi, partendo da considerazioni specificamente di livello 3D, nel senso di argomentazioni che ognuno sia un grado di capire o considerare nella realtà di oggi. Spero di esserci riuscito, Grazie, a voi lettori.


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