Tutto passa

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Oggi non c' è niente da festeggiare, e molto da riflettere.
Il 25 aprile 1945 avvenne ufficialmente la liberazione dell' Italia dal Fascismo. Dopo la presa del potere, il regime incontrò una certa opposizione; alcuni esponenti politici dei partiti di opposizione, ebbero il coraggio di reagire, anche se in maniera discutibile, alle violenze perpetrate dal Duce e dalla sua corte di meschini leccapiedi.
Invece, niente è stato fatto per tentare di fermare il Cavaliere novello Duce e l' esercito dei suoi leccaculo. Da nessuno. Anzi: quella che si fa chiamare classe politica italiana, ha fatto di tutto per favorire la sua folle ascesa al potere, ben conscia dei privilegi che Berlusconi le avrebbe concesso. Ed al momento dell' inevitabile crollo del dittatore, non si è prodigata per la ricostruzione di una Democrazia umiliata ed uccisa da quasi un ventennio di scempio, ma ha affidato l' Esecutivo ad un individuo ancora più autoritario, mirante ai propri interessi e fermamente deciso a mantenere i privilegi della casta alla quale appartiene.

La storia insegna. Insegna che il popolo italiano non è maturo per la libertà, ma sceglie consapevolmente una figura dispotica, la quale dia prova di machismo - ormai passato di moda, per chi non se ne fosse accorto - e non si assuma la responsabilità delle proprie azioni. Come è d' uso per l' italiano medio.