Quando

Giovedì sera, in visita ad Eugenio, incrociai sulla porta una sua giovane vicina. Rispose al mio saluto con il pensiero altrove e senza altre parole salì sulla sua utilitaria e partì.
“Va a fare la notte in fabbrica”., mi disse Eugenio. Guardai la macchina allontanarsi mentre il cuore continuava a restringersi.
Sabato. Convegno: Ieri, oggi, domani… i diritti delle donne.
Nicoletta Giorda che ha aperto una galleria di veri capolavori dell’umanità, nella miniera del nostro passato con la pubblicazione del libro: Fare la differenza, edizioni Angolo Manzoni , ricorda:
Nel ’78, quando ancora c’erano molte assunzioni in Fiat, l’effetto della legge sulle pari opportunità e la lotta dei lavoratori, aveva unificato le liste uomini e le liste donne al collocamento. Anche gli annunci sui giornali di offerta del lavoro dovevano essere privi di discriminazioni di genere.
L’effetto fu che un gran numero di donne , iscritte alle liste di collocamento e mai richieste dai datori di lavoro, che continuavano a richiedere giovani maschi militesenti, furono avviate al lavoro.
La Fiat, nel tentativo di contrastare l’ingresso di molte donne, le collocava nei posti peggiori degli stabilimenti. Una ragazza minuta fu mandata alle fonderie di Carmagnola. Un delegato grande e grosso le disse: “Non puoi resistere a sollevare tutto il giorno 30 chili”.
La piccoletta lo fissò negli occhi dal basso in alto: ”Neanche a te, pirlone, fa bene continuare ad alzare questi pesi".
Questa è la democrazia dal basso.