Quando

Non è facile capire quando la
realtà viene mistificata da chi crede che siamo tutti dei
pecoroni.

In una intervista pubblicata sul
numero di Liberazione del primo luglio, Checchino Antonini chiede a
Ferrentino come ultima domanda: “Ma allora chi ha confezionato
la notizia dell'accordo?”

“Lei sa che
la lobbies dell'informazione è strettamente legata a quella
del costruire. Bene, il Tg1 di ieri è uscito con la notizia
mezzora prima della nostra conferenza stampa”.

Una mail del primo
cittadino di Susa inviata a Perino: “Oggi in prefettura Mario
Virano ha presentato il documento conclusivo dei lavori
dell'Osservatorio. Io con altri Sindaci eravamo presenti e ti informo
che nessuno ha dato il suo assenso al tunnel di base o al Tav in
genere.
La relazione
contiene il fatto che i Tecnici della Comunità montana hanno
presentato la proposta “FARE (ferrovie alpine ragionevoli ed
efficienti), ma questo come al solito, è stato minimizzato
dai mass media che hanno diffuso la notizia di un accordo che non
c'è. Cordiali saluti. Sandro Plano”

Alberto Perino , contrario all'Osservatorio e alla partecipazione dei Sindaci
allo stesso, proprio per queste disoneste strumentalizzazioni, dice:
“Non è assolutamente accaduto nulla di nuovo. Nel
documento che ha firmato solo Virano, c'è scritto tutto ed il
contrario di tutto. E' un pezzo di basso cinema inventato da Virano”.

Chiamparino ha
ringraziato i sindaci e lodando chi “cambia idea” sembrava
alludere a Ferrentino senza nominarlo. Ferrentino: “Rimando
ovviamente al mittente un'affermazione così spocchiosa. Qui
nessuno ha cambiato idea. Noi diciamo che qualsiasi cambiamento si fa
coinvolgendo il territorio”.

Le idee che
Ferrentino non avrebbe cambiato: “Siamo in centomila, il governo
può mandare i carri armati, noi resisteremo”.

Ora Ferrentino parla di
politiche trasportiste, sulla base di valutazioni tecniche accettate
anche dall'Osservatorio. Anche lui sembra accorgersi che le regole di
valutazione dei progetti che con l'Osservatorio sono state definite
sono carta straccia per i governi nazionale, regionale e
provinciale. Perchè comunque il buco sotto le Alpi lo vogliono
fare.

I conti con i
movimenti di partecipazione popolare della Valle Susa sono ancora da
fare.

Alla
manifestazione del 8 dicembre 2007 chi chiedeva a Perino: “Quanti
siamo?”, otteneva questa risposta: “Siamo sufficienti a
fermare qualunque cantiere”.

Lo strano è
che il documento dell'Osservatorio sarebbe il documento di pace
seguito all'armistizio del dicembre 2005 con i movimenti che
resistettero e vinsero sul campo.