IL VASO DI PANDORA

Parole, parole, parole

"So di avere caratteristiche che risultano offensive per le altre persone, e specialmente per gli uomini. Parlo molto, a voce alta, di argomenti che infastidiscono. Ma se mi rendo conto che queste cose potrebbero causare una rottura, so che qualcuno deve cedere. Non mi aspetto mai che sia l'uomo, o comunque l'altra persona a cedere, e così lo faccio io. Cambio deliberatamente: sto zitta, anche quando ogni atomo del mio corpo vorrebbe gridare."

Questo lo diceva Katharine Hepburn. Anch'io sono così, parlo molto, troppo. Ad un primo impatto non sembra, perché sto sulle mie, mi faccio gli affari miei, non dò confidenza... è un principio di insicurezza e riservatezza. Ma se prendo confidenza.... non mi ferma più nessuno!
Non so se fidarmi di più di chi parla molto, ed in realtà dice poco, o di chi al contrario resta in silenzio, proprio perché avrebbe molto di più da dire. So solo che ci sono due categorie di persone che parlano molto:
1)Quelli che parlano molto ... e dicono stronzate
2) e quelli che parlano molto, perché hanno paura del silenzio.
Il silenzio fa molto più rumore delle parole, si sente, è udibile. Ma non si capisce mai che cosa voglia dire, ed è questo, penso, che faccia paura. Al livello pratico, io so che è molto più semplice fidarsi di chi dice dice, e poi non combina un cazzo, perché detto tra noi, di una persona che parla molto non si deve temere nulla (se non che non conosca mai il silenzio). Di una persona invece che non dice mai niente, si può aver paura, perché non si sa mai che cosa vorrebbe dire. Ma di solito, so anche che chi non parla molto, lo fa solo perché ha ben altro da dire, e le parole non servono, non bastano ...