Creato da MarianneWerefkin il 26/10/2007

Il mignolo

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« L'infelicità della felicità.Considerazioni. »

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Post n°171 pubblicato il 10 Aprile 2013 da MarianneWerefkin

Gli esami sono iniziati la scorsa settimana, tutto a posto al momento, non ho ancora nessun referto in mano.
C'è un istante, un secondo, un soffio in cui ogni cosa ti sembra uguale alla precedente già vissuta 4 mesi prima. Poi uno sguardo, una parola, un dubbio altrui, un sorriso, ti fa rendere conto che anche quell'azione è nuova e c'è un senso se a quell'ora ti trovi lì, al -1 nella sala d'attesa per effettuare la TC. E il senso sono le persone che anche da lontano, ma anche da vicinissimo, hanno vissuto con te la tua esperienza. Hai lasciato ricordi dentro qualcun'altro.

Quel maledetto 21 marzo 2010, alle 11:00 di mattina, dentro il pronto soccorso, qualcuno, prima di farmi la lastra che avrebbe diagnosticato una marea di merda dentro la mia gamba, mi chiese come mai fossi così certa che il mio femore si fosse spezzato e perchè fossi così in ansia. Gli dissi in due parole quanto mi aveva detto la dottoressa il giorno prima e ottenni come risposta, con tono fra il sorpreso il dubbioso e il quasi divertito: " Ma valà dai! Ma figurati, guarda che i tumori ossei sono rarissimi! Facciamo la lastrina..." - E facciamo 'sta lastrina, e tanto meglio se sto solo vaneggiando...- pensai. La "lastrina" fu fatta e lui uscì due secondi dopo vistosamente pallido, e me lo ricordo bene, il suo viso, ora, perchè venerdì scorso me lo sono ritrovata davanti. E ha ricordato lui quel momento (io no, io no io no....):
"Perchè fai la tac?" ...
(Se solo leggessi l'impegnativa forse lo sapresti).-"i soliti controlli ocologici"
"...mmhhh... alla mammella?"
(NO!! Eccallà! Ma puttana eva, NO, no e no, non esistono solo quelli, cazzo!!!)-" No, un osteosarcoma..."
Vengo osservata come fossi un fantasma, arriccio le labbra all'insù abbozzando un sorriso rassicurante nell'attesa di qualcosa che ancora non so, o non ricordo, ed ho perduto in un mare di emozioni, quando arriva l'impatto "Io mi ricordo di te..."
Lo guardo sorpresa io "cosa ricordi?"- "la lastra al PS te l'ho fatta io... Ci rimasi malissimo e da lì ci fu un bel casino, si ricordano in molti quel giorno" .
L'appproccio  diventa quasi amichevole, io ricordo ogni singolo momento, un film di pochi secondi che scorre veloce ed ogni immagine mi rimanda a quello che avrei vissuto dopo, e poi ancora dopo, sino a quel momento di controllo in cui ho davanti lui che vistosamente emozionato e imbarazzato si sente dire - beh, sono qui, per il momento è andato tutto bene, spero che anche questa tac non evidenzi nulla-.

 
 
 
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